beh.. la cosa che mi incuriosiva era il singolare approccio della morale (ed è questa che adoro felicemente osservare ) con i due diversi concetti

1) Una donna, che di sua iniziativa fa del sesso un lavoro e quindi fa del piacere a pagamento (ricordo "PIACERE" ) viene considerata quasi immonda e sicuramente da evitare o per lo meno da non imitare.

2) La solita donna, ceh di sua iniziativa fa del sesso un opera pia e concede favori sessuali gratuitamente è considerata una... emm... diciamo... facilotta

3) La solita donna che di sua iniziativa fa del volontariato A PAGAMENTO e fa del bene (bene e piacere a mio avviso sono in qualche modo equiparabili) viene considerata ammirevole e degna di essere emulata

beh...
la domanda rimane...
cosa spinge una donna a NON prostituirsi e per esempio dedicarsi al volontariato (avendo come fine una cosa NON DISPIACEVOLE) riuscendo ad ottenere per se quella libertà psicologica e l'immunità dai giudizi facili e tutto sommato infantili (e qusto per me è il famoso TUTTO )

beh... ancor anon so trovare una risposta se non nella famosa MORALE che modifica i comportamente delle persone.

Eppure la famosissima e brillante porno attrice Moana per esempio, lo faceva per passione avendo superato con difficoltà il peso del giudizio delle povere comari


ora volevo sapere se UNICO motivo per cui una donna non si prostituisce rimane la famosa MORALE (a parte logicamente il fatto di non avere le qualità per questo splendido mestiere ) o c'e qulcos'altro che mi sfugge, come ad esempio la NATURA della donna...

guarda che non me la prendo, figuriamoci se me la prendo per un argomento scritto su un forum

al limite posso chiedere ancora spiegazioni, visto che sono qua per capire e cercare di discutere.

SE dovessi lontanamente diventare nervoso credi che sarei ancor aqua a scrivere ?

Fidati, non credo mai di essermela presa in vita mia per differenze di opinioni e non credo che comincero' da un forum. Mi sentirei veramente "piccolo"

sai che palle se tutti la pensassero come me ?

Non conosci bene il mercato. Per tua fortuna e non entro nei dettagli perchè a quanto pare si preferisce affrontare la discussione solo in modo teorico. Da qui la questione si può certamente porre in modo intonso. Ma ti posso garantire che il mercato omosessuale sta gradualmente prendendo il sopravvento.

Vi farebbe piacere che le vostre figlie facessero il mestiere? Rifletteteci un pochino.

Ciao a tutti ed a Bluemax

Aggiungo la mia...un paio di idee, domande guardano la cosa anche da un punto di vista non menzionato fino d'ora. Ipotizzando che uno decida di vivere solo mercificando il prorpio corpo. Per permettersi una vita materialmente dignitosa, quanti rapporti al giorno dovrebbe uno/una avere? Calcolando anche che non ogni cliente-amante (dai!) andrebbe bene, vista l'opzione della libera scelta data da BlueMax. Quindi, ci sarebbe da pensare al rapporto tra fatica investita, compensi e il proporsi sul mercato. Almeno che uno non abbia l'esclusiva e requisiti a mercificarsi in ambienti alto locati, ma anche in quelli i compensi arrivano solo fino ad un tot, poiche "l'amante" viene pagato meglio e tempestato di regali solo quando sotto, sotto c'e' il desiderio di possesso esclusivo. Ma, ahime...se si sapesse che non e' cosi cambierebbero' le cose, mi sa'... anche per i mercenari.
Ipotizziamo ora, che uno ha i requisiti e la "fortuna" di frequentare una certa elite di persone. Come potrebbe gestire la propria clientela-amanti esclusivi se non con spietate bugie oppure scarso coinvolgimento per non scoprirsi piu di tanto. Questi ambienti personalmente non li conosco, ma me la immagino cosi la cosa. La possibilita' di far l'amore si restringe ulteriormente dato che non e' qualcosa che avviene a commando con chiunque, ma richiede tempo. E in tutta questa brama per la lussuria sfugge che l'amare e' gia il lusso per l'eccelenza. Per vedersi queste due cose abbinate, non e' per i scansa fatiche. Ciao

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bluemax
'...beh.. la cosa che mi incuriosiva era il singolare approccio della morale (ed è questa che adoro felicemente osservare ) con i due diversi concetti

1) Una donna, che di sua iniziativa fa del sesso un lavoro e quindi fa del piacere a pagamento (ricordo "PIACERE" ) viene considerata quasi immonda e sicuramente da evitare o per lo meno da non imitare...

2) La solita donna, ceh di sua iniziativa fa del sesso un opera pia e concede favori sessuali gratuitamente è considerata una... emm... diciamo... facilotta

3) La solita donna che di sua iniziativa fa del volontariato A PAGAMENTO e fa del bene (bene e piacere a mio avviso sono in qualche modo equiparabili) viene considerata ammirevole e degna di essere emulata

beh...
la domanda rimane...'
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1) personalmente la considero una persona che se ne frega dei giudizi della gente, che non ragiona come me che voglio solo rapporti nei quali posso essere completamente non condizionata nei miei comportamenti e che fa quindi una scelta diversa dalla mia
(come donna mi dà molto più fastidio il politico che usa una carica pubblica, e per la quale anche io contribuisco nel mio piccolo a pagare la retribuzione, anche per ottenere favori che proprio non hai intenzione di concedergli)

2) pure qui dissento...probabilmente mi sono scostata dal giudizio-medio pechè un'altra volta mi scatta la considerazione che la vita ognuno se la vive come meglio crede.

3) qui pure dipende, ti dico con sincerità che non riesco proprio ad immedesimarmi perchè per me pure questa è una persona, e dipende poi dallo spirito con il quale il lavoro lo compie.
In fondo per accudire i nostri vecchi disabili noi italiani ci avvaliamo spesso di donne di altri paesi, sottopagate, sfruttate, etc.
A me questo non mostra che ci sia poi tanto rispetto anche verso questo di lavoro!

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'...Eppure la famosissima e brillante porno attrice Moana per esempio, lo faceva per passione avendo superato con difficoltà il peso del giudizio delle povere comari...'
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Ed è stato un caso abbastanza isolato, perchè ci vuole una personalità particolare per fare un percorso come il suo.
Considera quanto dei pescecani stanno ancora lucrando sulla sua figura! e sono circa 10 anni che è morta.
proprio di recente avevo provato ad iniziare una discussione su di lei, perchè avevo sentito che sta per essere pubblicato uno dei libri in cui si dice che è viva...e provo rabbia della strumentalizzazione che si cerca di fare di un essere umano solo perchè incuriosisce la sua libertà sessuale!
Neanche i morti lasciano stare...

Io ti avevo risposto in maniera personale, perchè ponevi la domanda in 'maniera personale'.

Se poi allarghi il discorso e lo rendi generico...credo che quella morale alla quale tu ti riferisci sia in gran parte dettata (almeno per la nostra cultura) dall'uso che del sesso ha fatto la chiesa cattolica.
Più limiti gli esseri umani, più li discosti da ciò che per il loro equilibrio psico-fisico è naturale, più li rendi instabili e quindi strumentalizzabili.
Opinione personalissima questa, non so se condivisa su questo forum...sicuramente condivisa da tanta gente che incontro nella vita di tutti i giorni.

Ma questo è tutto un'altra risposta rispetto a quella che io ti ho dato a livello personale.

Bisognerebbe scindere:

- perchè noi personalmente non facciamo una cosa
- perchè riteniamo che solcialmente la stessa cosa sia ritenuta 'disdicevole'.

mentre sotto sotto è un opera di carità anche questa! concordo!


già. niente di male, di lei se ne parla bene tra gli uomini, ma ricordo che una volta mi chiesi: "è molto bella, a letto una dea, ma proprio non riuscirei a raffigurarmi un impegno con lei, una storia... perchè? perchè è cosmopolita, ecco, che affidamento mi da? è assurdo mettersi con una che si mette con tutti, e di sicuro non smetterà con questa abitudine una volta messa con me... a sto punto, con lei continuerò come ho fatto fino ad adesso"



bene e piacere, anche secondo me, sono comparabili,
per entrambi i concetti stiamo sempre sull'asse del piacere, che si differenzia in tre stadi fondamentali: male-sofferenza (-1) , neutralità (0) , bene-piacere (1).

...però noto una differenza tra il piacere dato dalla prostituta al cliente e quello dato dall'assistente al disabile: la prima tende a portare il cliente da (0) a (1) , mentre la seconda da (-1) a (0)



rimane, ora devo scappare, ma il discorso è interessante, fatico a inquadrarlo, per questo è interessante... però sento il bisogno di un pò di storia della prostituzione, farò le mie ricerche...... approposito: M.Foucault, ha scritto un libro sul sesso-amore.....

ma che domande...

Tema.. scottante!
Senza veli.. Penso -anch'io- sia questione della cultura nella quale viviamo,
non da secoli ma da millenni..!
C’è però un punto su cui vorrei focalizzare l’attenzione..
Il fatto che io -prostituta- sia pagata per DARE piacere cade in una problematica non più ‘moralista’ od etica ma di.. Sostanza, mi spiego..

Per la sottoscritta il piacere -come l’amore- è un fluire,
non una ‘consegna’ quindi..
ma nello ‘scambio’ su piani diversi.. non c’è fluire,
non elaborazione,
non ‘divenire’

Tutto resta ‘statico’.. ‘consumato’
-Strano, tra parentesi, come in una ‘cultura’ come la nostra dove motore primario direttore
è purtroppo proprio il consumo.. !
Che la ‘strada’ nasconda altre possibili ‘vie’ sconosciute..?
Forse sotto c’è l’ammettere il punto fondamentale che la dignità sia assoluta compagna dell’Assoluta libertà.. e questo certo non è comodo ad un sistema che punta di massima alla massificazione come potere(di facile gestione)-

Se il ‘piacere puro’ può esistere unicamente nel fluire di se stesso (..in se stesso)
come può essere considerato (/vissuto) in un contesto diverso di ciò che è in essenza..?

No..! Penso che si ricada in una dinamica mentale-essenziale ben distante da ciò che
il termine ‘piacere’ promette..
Non sta a me incasellare in un’altra possibilità linguistica il nuovo sapore d’un termine che così inteso non mi è più proprio..


Gyta

dimenticavo, visto che la mia non è stata una risposta esauriente...

è OVVIO e la domanda era inutile... che se mia figlia facesse il mestiere di sua iniziativa e fosse felice mi farebbe piacere perchè lei FELICE....

mi pareva ovvia come risposta...