La Riflessione Indice
Islam e ragione
di Nomask Cesarscoin
per Riflessioni.it - gennaio 2006
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Capitolo 08 - Smascherare le Truffe
CAPITOLI |
10 La coscienza Controlla le Azioni |
La gloria di Maometto è sfruttargli l'essenzialità, cioè la voglia di smascherare l'affarismo politeistico e le cervellotiche dottrine cristiane ed ebraiche e promuovere l'unità degli uomini di buona volontà per sconfiggere definitivamente la malafede. Il Corano codifica le azioni per raggiungere questo fine. Ma ora quelle norme per grazia di Allah sono superate. L'uomo capisce di essere responsabile solo ad Allah e concorda regole volta per volta per operare in modo coordinato a bene proprio e degli altri. Se poi si va a Gesù, il problema si semplifica radicalmente. Gesù ricorda solo che la salvezza è nell’amore del prossimo e nella preghiera al Padre Celeste. Niente di più. Ognuno può conoscere il suo prossimo e comporre la sua preghiera. La chiesa, l'Islam coordini volta per volta, col consenso universale, le regole utilizzabili praticamente e mai astratte e teoriche. Questo si può dire di ogni inventore e benefattore dell'umanità.
Le religioni monoteiste specialmente parlano di un Dio creatore dell'uomo e dichiarano l’uomo libero di scegliere la via della vita e della morte. Ma poi in nome di quel Dio sono satanicamente tentate di immobilizzare l'uomo a uno schema rigidissimo, inflessibile. Si può essere più blasfemi di queste religioni? Ora alcune religioni capiscono questa aberrazione e mandano all'inferno solo dopo la morte naturale nella loro cultura. Ma molti, che si rifanno al Corano, mandano all'inferno subito stroncando la vita dell'infedele.
E' l'unica grande aberrazione di queste religioni. Perciò solo i cattivi discepoli sono infedeli attaccandosi letteralmente alla parola del maestro perché non la capiscono e non la sanno migliorare. E' molto facile tradire spudoratamente anche il Corano proprio da parte di quelli che si sforzano di applicarlo alla lettera e non secondo le intenzioni di salvezza progettata da Maometto o da Allah. E' la stessa cosa.
La ricca tradizione islamica, a dire il vero, attesta questa naturale e continua lotta per capire e aggiornare il Corano. Purtroppo molti - gli uomini sono fatti cosi- studiano non il profondo significato del Corano, ma il modo di poter usare il Corano a propri vantaggi egoistici, politici - inconfessabili e difatti mai confessati - ingannando la gente sprovvista di cultura e capacità dialettiche dei sofisti. Fanno proprio come i tiranni Hitler o Stalin o company che monopolizzano i mass media, iniziati da Edison e da Marconi, per diffondere menzogna, odio, guerra. Questo comportamento dei prepotenti sarebbe tutto servizio all'uomo, al Corano, ad Allah, a Dio, al laicismo.
I poveri a servizio dei quali Maometto ha il coraggio di rivoluzionare tutto il suo ambiente - e tutto il mondo con l'influenza esercitata specialmente traducendo agli occidentali la cultura greca - sono le vere vittime dirette del Corano. Allah non potrà non vendicare questa crudele vergogna almeno che non perdoni lui pure chi compie misfatti atroci senza sapere quello che fa. Oggi però stiano attenti i criminali perché saranno difficilmente scusati da Allah. I malvagi oggi possono incominciare a sapere quello che fanno e perciò si espongono a peccare contro lo Spirito Santo. Gesù perdona tutto all'uomo. Scusa anche i suoi crocifissori. Ma sembra che non possa far perdonare da Dio o Allah i peccati ad occhi aperti o peccati contro la luce o contro lo Spirito Santo. Forse - si spera - questi criminali così intelligenti non sono tanto numerosi.
Ma il vero intelligente cerca di non essere di quel numero quando i santi volano verso il paradiso, anche perché chi è veramente intelligente è buono e non crea un inferno neppure su questa terra. (Ma se il vero intelligente è anche buono, il malvagio non è veramente intelligente. Ma i non autenticamente intelligenti vengono perdonati. Se le cose stanno così l'inferno è vuoto. Si può cavillare così all'infinito. E si è fatto così da sempre - teologicamente e scientificamente - trascurando la carità e la salute e mettendo in pericolo di andare all'inferno davvero e mandarci almeno qualcuno).
Il famoso manzoniano Don Ferrante è modello di molti teologi e di molti non autenticamente scienziati (come gli evoluzionisti per esempio?). Egli nega risolutamente l'esistenza della peste fino alla morte di peste. La sua logica è stringente. E' aristotelica (Aristotele è stato padreterno per millenni!). Il contagio - dice Ferrante - o è sostanza o è accidente. (Che c'è di più chiaro e geometrico di questa affermazione che allo stesso tempo è un postulato?). Le sostanze sono spirituali o materiali. Il contagio evidentemente non può essere spirituale. Chi sa perché! Le sostanze materiali sono o semplici o composte. Il contagio non è una sostanza semplice. Non è aerea perché se ne vola immediatamente alla sua sfera. Non è acquosa perché bagnerebbe. Non è ardente perché brucerebbe. Allo stesso modo prova che il contagio non può essere una sostanza composta o un accidente. Accidenti! Don Ferrante muore di peste per non aver prese precauzioni igieniche elementari e non aver evitato il contatto con gli appestati.
Tanti bravi nuovi Maometti in nome di Allah o della ragione civile denunciano il terrorismo. Si uniscono in comunità di giuristi, onesti fino in fondo (o onestamente fino a una certa profondità ancora tollerabile dall'uomo) e non decidono cose tanto sbagliate per i tempi. Solo consensi liberi e saggi possono legittimare interpretazioni sane della legge secondo il profondo spirito del Corano, nascosto perfino a Maometto nelle implicazioni complesse. (Non è un’ offesa a Maometto, ma una lode per aver semplificata la liturgia intricatissima della mentalità e cultura del suo tempo). Solo queste leggi, meditate e dirette dalla ragione illuminata da millenni di storia, sono più oggettive e divine e aiutano più adeguatamente la gente di oggi.
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