Sulla senso della storia, (ammettendo che ne abbia uno), sono in bilico tra teorie evoluzioniste, che ci vorrebbero in corsa verso qualche sorta di catarsi, ed un pensiero (nichilista?) che invece mormora e sussurra che non ci siamo spostati un millimetro dall’Egitto dinastico.
Sicuramente se di salto di civiltà trattasi questo deve ancora avvenire, perché non basta avere toccato il suolo della luna per dirsi civili. La civiltà vera si avrà quando ogni uomo capirà che convivere è un “must” dal quale non si può sottrarsi o, più semplicemente, per dirla con le parole di Gibran: “quando lo spirito supremo della terra dormirà in pace perché anche il bisogno del più piccolo degli uomini sarà saziato”. Tirare al proprio profitto senza vedere chi ci vive attorno è un gioco che stiamo facendo da almeno 5000 anni e per la verità è anche un po’ noioso o almeno a me pare tale.
Quindi non so realmente se siamo protagonisti attivi nella storia, oppure fragili navicelle trasportate dalla sua corrente. E’ una delle tante risposte che mi mancano......