La politica alla quale ti richiami è quellla figlia dei nostri idealismi, adombrata oggi nella più sordida economia di mercato. Stai, stiamo, facendo appello a delle utopie, alla rabbia sopita, che cova sotto cumuli di cenere che non riusciamo più a rimuovere. Siamo schiacciati dal peso del mercato, succubi dei suoi deliri, partecipi delle sue nefandezze, tutti, nessun escluso. La madre di tutte le battaglie è quella per la sopravvivenza del luogo dove viviamo, no terra no party. Gaia è un organismo vivo e come tale va rispettato, difeso ed amato. In altri post ci siamo spesso richiamati alla visione olistica del benessere, ma nessuna forma di felicità è possibile senza relazionarsi col territorio, nessun animale a parte l'uomo, altera il suo ecosistema in maniera distruttiva. Educare all'amore vuol dire comprendere che non ci siamo noi e le cose , ma che c'è un unico universo, che spesso grida e si dispera, finchè fingiamo di ignorare quelle richieste di aiuto siamo condannati a perdere. La direzione dell'ecologismo globale è un espansione della coscienza planetaria, il far buon uso di questo benedetto termine global, che ci ha anche rotto un po' i maroni
alessandro
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