Caro Alessandro
il ragno rappresenta il nostro ego, i condizionamenti, le credenze, le paure, tutto quello che ci rende non liberi.
Religione, stato, famiglia, gruppi, società, cultura tessono giornalmente intorno a noi fili invisibili per alcuni, visibilissimi per altri, e dicono tutti, indistintamente, che è .... per il nostro bene.
La religione ci promette il paradiso, lo stato il benessere, la famiglia il sostentamento materiale e affettivo, i gruppi l'accettazione, la società gli ideali, le culture le sicurezze che vengono da quello che è già sperimentato.
Ciascuno tesse delicatamente o con la forza intorno a noi fili che poi spesso si aggrovigliano e ci rendono incomprensibile l'origine di ciascuno di essi.
Oggi i fili ci stanno uccidendo, e non tanto lentamente.
Per liberarsene ci vuole o una bacchetta magica! o un delicato lavoro liberatorio. Dibattendoci non facciamo altro che aggrovigliarci maggiormente.
Il lento districarsi consiste nel tagliare il filo della religione senza smettere di credere in Dio, staccarci dal filo dello stato senza smettere di essere cittadini. Liberarci dai fili che pian piano troviamo intorno al nostro corpo e al nostro spirito, giorno dopo giorno.
Ciascuno di noi deve imparare a farlo usando tutta la propria intelligenza, buon senso, scelta, capacità di vedere il risultato di ogni sua azione.
I primi uomini si staccarono dal regno animale perché riuscirono a prevedere il risultato di una determinata azione. E noi, dopo tanto cammino, siamo meno capaci di loro?!
Cominciamo dalle azioni più banali. Osserviamoci. A volte facciamo delle cose così meccanicamente da perdere il senso della nostra stessa azione. Diveniamo presenti a noi stessi e al mondo in cui viviamo. Guardando e vedendo noi stessi riusciremo a vedere anche gli altri. Imparare imparare impare. Divenire consapevoli consapevoli consapevoli. E..... speriamo bene!
Ciao
Mary
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