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22-08-2006, 01.40.42 | #12 | |||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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immortale sì, fuori dal tempo no
Citazione:
su questo non sono affatto d'accordo prendiamo il piano cartesiano classico, a due assi. prendiamo una parabola (ma anche moltissime altre funzioni). bene, la parabola si estende all'infinito, ma è dentro il piano cartesiano, non è (come dici tu) extra-piano-cartesiano. se l'universo continuerà ad esistere per sempre, allora può darsi -- per principio -- un'anima (o qualsiasi altra cosa) che continui a perdurare come l'universo. Citazione:
se stiamo parlando di cattolicesimo, allora c'è una certa identificazione tra anima e persona (ma questa identificazione può anche non essere totale), perchè -- ad esempio -- se io pecco martedì 22 agosto alle 8.30, allora -- per il cattolicesimo -- la mia anima si è macchiata di un peccato martedì 22 agosto alle 8.30. questo ci porta a dire che il cattolicesimo implica un'anima che fà parte del flusso temporale. quindi, ricapitolando: nella teologica cattolica, la teoria dell'anima eterna in avanti (inserita in una dimensione temporale: nasce e poi non muore) è logicamente concepibile, mentre la teoria dell'anima completamente eterna (esterna alla dimensione temporale: non nasce e non muore, perchè questi sono concetti temporali, e all'anima ogni concetto temporale non si applica) sembra incoerente. Citazione:
lo credo anch'io, ma non fa acqua proprio da ogni parte, da molte (moltissime) sì, ma non da tutte |
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22-08-2006, 09.44.02 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: L’immortalità dell’anima.
Citazione:
Bhagavad Gita - VERSO 20 - Per l'anima non c'è né la nascita né la morte. Esiste e non smette mai di esistere. Non nasce, non muore, è eterna, originale, non ebbe mai inizio e non avrà mai fine. Non muore quando il corpo muore. |
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22-08-2006, 10.04.07 | #14 | |
ospite sporadico
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Messaggi: 2,103
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Riferimento: L’immortalità dell’anima.
Da wikipedia:
Citazione:
Voglio focalizzare l'attenzione su anima spirituale, perchè aggiungere spirituale? Quanti tipi di anima ci sono? Però è evidente, che sia conscio o meno (e non ho motivo di dubitare che sia conscio... se no chi lo scrive sto catechismo? Pulcinella? No...), che si distingue il corpo vivente e un'anima spirituale... quindi ci sono belli spunti per cercare di comprendere anche ciò che nel Cattolicesimo è contorto (volutamente o meno non è un mio affare problema). |
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22-08-2006, 10.06.37 | #15 | ||
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: immortale sì, fuori dal tempo no
Citazione:
Si sta facendo un po' di confusione. Anima e Spirito non sono la stessa cosa per nessuna Tradizione Spirituale, neanche per il Vedanta a cui Van fa riferimento piu' o meno dichiaratamente. L'anima nel Vedanta (quella che si macchierebbe del peccato) e' una funzione di Citta, e' peritura, lo Spirito (Atman) e' imperituro....e non si puo' macchiare di peccato alcuno. Qui e' interessante vedere cosa e' accaduto all'interno del Cattolicesimo e bisogna partire dai Padri della Chiesa.... Citazione:
Ti rimando alla confusione dei termini (per l'incoerenza) e sottolineo quel poco che ho compreso: nel Cattolicesimo come nel Vaisnavismo (Ramanuja e Madhva) la Coscienza Individuale e' in eterna "relazione" di Amore con la Coscienza Universale, qui pero', nella dimensione degli esseri realizzati (per altre Tradizioni) si e' fuori dalla dimensione spazio-temporale cosi come noi la intendiamo. Questa dimensione infatti e' Acyntia, ossia inconcepibile, ossia al di la del pensiero discorsivo, al di la dell'intelletto, della mente pensante. (Sto parlando della dimensione in cui la Coscienza Individuale ha terminato le esperienze nel mondo dell'incarnazione quindi dopo la Morte per il Cattolicesimo e dopo l'Illuminazione per le altre Tradizioni). Credo che non sia affatto facile parlare di Anima e Spirito nel Cattolicesimo, ma potremmo tentare a partire dai primi secoli in cui i termini Anima e Spirito hanno iniziato a confondersi...oltretutto._booo o |
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22-08-2006, 10.10.18 | #16 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: L’immortalità dell’anima.
Citazione:
Ti ho gia' risposto tra le righe. Tu mi citi una traduzione di un verso della Gita, una traduzione imperfetta, perche' parla dell'Atman, mentre l'Anima nel Vedanta e' una funzione di Citta. |
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22-08-2006, 14.42.34 | #17 |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,959
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Riferimento: L’immortalità dell’anima.
Ho estrapolato i versi del capitolo 2 della Bhagavad Gita, (che è una sorta di Vangelo per 800 milioni di anime), per meglio rendere l’idea della visione dell’induismo ortodosso sull’immortalità o eternità dell’anima.
A Parlare è Krishna che sul campo di battaglia cerca di fugare i timori di Arjuna che non vuole combattere. I testi sono presi dagli Hare Krishna della cui affidabilità in merito alla traduzione della Bhagavad Gita non ho dubbi. Buona lettura. VERSO 13 dehino 'smin yatha dehe kaumaram yauvanam jara tatha dehantara-praptir dhiras tatra na muhyati TRADUZIONE Come l'anima incarnata passa, in questo corpo, dall'infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, così l'anima passa in un altro corpo all'istante della morte. La persona saggia non è turbata da questo cambiamento. VERSO 17 avinasi tu tad viddhi yena sarvam idam tatam vinasam avyayasyasya na kascit kartum arhati TRADUZIONE Sappi che non può essere distrutto ciò che pervade il corpo. Nessuno può distruggere l'anima eterna. VERSO 18 antavanta ime deha nityasyoktah saririnah anasino 'prameyasya tasmad yudhyasva bharata TRADUZIONE Il corpo materiale dell'indistruttibile, incommensurabile ed eterno essere vivente è certamente destinato alla distruzione, perciò combatti, o discendente di Bharata. VERSO 20 na jayate mriyate va kadacin nayam bhutva bhavita va na bhuyah ajo nityah sasvato 'yam purano na hanyate hanyamane sarire TRADUZIONE Per l'anima non vi è nascita né morte. La sua esistenza non ha avuto inizio nel passato, non ha inizio nel presente e non avrà inizio nel futuro. Essa è non nata, eterna, sempre esistente e primordiale. Non muore quando il corpo muore. VERSO 23 nainam chindanti sastrani nainam dahati pavakah na cainam kledayanty apo na sosayati marutah TRADUZIONE Mai un'arma può tagliare a pezzi l'anima né il fuoco può bruciarla; l'acqua non può bagnarla né il vento inaridirla. VERSO 24 acchedyo 'yam adahyo 'yam akledyo 'sosya eva ca nityah sarva-gatah sthanur acalo 'yam sanatanah TRADUZIONE L'anima individuale è indivisibile e insolubile; non può essere seccata né bruciata. È immortale, onnipresente, inalterabile, inamovibile ed eternamente la stessa. http://www.harekrsna.it/libri_on_lin...lo_02_cont.asp |
22-08-2006, 15.04.32 | #18 | ||
frequentatrice habitué
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Riferimento: L’immortalità dell’anima.
Citazione:
Citazione:
Bel quesito! L’anima che “usa” un io ad ogni nascita per ampliare, per completare il sentire…. E qua mi aggancio alle domande di epicurus perché non c’è bisogno (penso io) di una evoluzione lineare, dal punto di vista delle gioie e delle sofferenze (lascio perdere l’intelligenza la quale in questo preciso momento la intendo come un altro veicolo necessario ad esperire certe sensazioni …ed anche i ricordi) ma di un completamento. Per evoluzione lineare intendo sempre nei limiti umani, da “cattivo” a “buono”. Per evoluzione completa, intendo tutti i tipi di sentire mischiati ad arte “cattivi” e “buoni”. I mutamenti nell’anima avvengono in qualsiasi caso. E più in là? Quando l’anima raggiunge una gamma completa (non so quanto di completa) di sentire, si ricongiunge con altre anime identiche? (una mia domanda) Mi rendo conto che sto pensando con i miei limiti e considero l’anima come un qualcosa di separato, ma non ci riesco ad andare oltre. Secondo me la religione cattolica come quella ortodossa è stata fatta a misura del uomo “normale” di 2000 anni fa. Eh! Dovrebbero pure loro evolversi Una re-interpretazione di tutti i vangeli e le parabole andrebbe fatta nel 21-esimo secolo … e chi lo dice che in fin dei conti non si sta facendo? Un saluto a tutti |
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22-08-2006, 15.51.22 | #19 |
Sii cio' che Sei....
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Riferimento: L’immortalità dell’anima.
Van Lag, dagli Hare Krishna sei andato a prendere una Traduzione....
Per Ramanuja e Madhva da cui discende il Vaisnavismo siamo di fronte ad una cosa molto simile al Cattolicesimo. Dai filosofi quella posizione e' definita Realismo Ontologico o Dualismo qualificato. Sempre Vedanta e', ma piuttosto in conflitto con l'Advaita, in quanto il Jiva individuale viene visto come Eterno ed in eterna relazione (dualistica anche se con l'Acyntia Bedha Abedha si e' tentato un compromesso...mi pare con Prabhupada) con il Jiva Universale (Ishvara o Brahman Saguna che loro identificano con Krishna). Non e' del tutto errata questa posizione...ma c'e' una differenza non di poco conto con l'Advaita Vedanta. Prova a parlare ad un Hare Krishna di Advaita e poi vedi... Il Jiva incarnato, o Coscienza Individuale, e' l'antamkarana che e' composto da Citta, Buddhi, Manas e senso dell'io (ahamkara). L'Atman soprassiede. Quando nel Cattolicesimo si dice che hai peccato e questo oscura la tua anima, ebbene e' la stessa cosa nel Vedanta (e non solo). Citta registra le Vasana.... Credimi non c'e' una cosi grande differenza con il Cattolicesimo, ma c'e'. Puo' essere interessante approfondire il Vedanta e vedere cosa ne pensa per sempio un Bede Griffits (monaco camaldolese succeduto ad Henry Le Saux al Shantivanam Ashram). Su Yogic Journal trovi ottimo materiale. |
22-08-2006, 15.59.52 | #20 |
Ospite abituale
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Riferimento: L’immortalità dell’anima.
forse bisognerebbe prima essere sicuri di definire la parola anima
ma anche qui ognuno dice la sua......in base a quali testi lo hanno istruito e quali concetti risuonano più accettabili..... Il mistero si svela soltanto a chi intraprende il viaggio dentro di sè. all'intranauta....perchè solo così si trova la propria anima e si comprende qualcosa dell'ANIMA.... e tuttavia rimane sempre una certezza che se siamo parti di Dio siamo sempre esistiti ed esisteremo sempre.....in omnia saecula saeculorum.... e in tutto lo spazio/tempo finchè esisterà... |