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28-11-2002, 21.50.19 | #3 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Re: libertà
Citazione:
Scusa, Kri, me la spieghi? E' la terza volta che passo di quì, leggo... cerco di interpretare... mi passano per la testa diverse soluzioni di decodifica, ma nessuna davvero coerente... Cosa mi sfugge? ciao... |
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29-11-2002, 10.53.47 | #4 |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,297
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… e io che speravo in voi …
credo di aver capito questo … le nostre società si fondano su delle culture radicate non solo in termini di religioni e politica ma di educazione e modi diversi di vivere … dunque negare l’esistenza e l’importanza predominante che tutte queste influenze hanno su di noi sembra quasi negare (nel senso di rifiutare a priori) se stessi e le proprie radici. Volersi liberare da questi legami negandoli e non conoscendoli affondo è come retrocedere. Sembra quasi voglia dire … conosci il tuo nemico e poi combattilo … in te stesso chiaramente … non contro il mondo!!! Ci si può liberare veramente da certi dettami solo approfondendo la cultura nella quale nasciamo e con la quale veniamo cresciuti, non rinnegandola ma accogliendola e discutendola. E’ un pò come dover trovare un antivirus … dalla conoscenza nasce il rispetto. Io posso rispettare profondamente persone completamente diverse da me eppure non essere d’accordo col loro pensiero. Ora quando dice - la comprensione induce un’intelligenza che è l’essenza stessa della libertà - secondo me allude al fatto che negare di voler capire il proprio opposto o le proprie radice porta automaticamente a chiudere ogni via di comprensione .. cioè diventiamo muli di fronte all’opportunità di capire. Si rende quindi necessario fare quel passo che ci permette di guardare la completezza delle cose per poter dire … ora comincio a conoscermi. Conosci te stesso, non la tua cultura, non la religione a cui appartieni per nascita, non gli insegnamenti di altri ma te stesso, e questo sembra possibile solo dopo il discernimento delle proprie radici. Solo cercando di capire dove sono i legami culturali e dove iniziamo noi stessi come individui possiamo essere liberi. Quindi aprire la mente a tutto … senza dire io non ti apprezzo e basta! Questo secondo me vale per ogni cultura. Si è liberi quando si acquisisce questa vera libertà mentale … per vera libertà intendo proprio liberi da legami culturali e religiosi … (scusate le diverse ripetizioni) ma quanti di noi possono dire in tutta onestà di esserlo. Le parole di questa personalità carismatica sono rivolte (secondo me ) non solo ad un mondo orientale ma anche, se non soprattutto a quello occidentale … la questione della sua nascita geografica a fatto si solo che lui potesse emergere all’attenzione mondiale .. cosa che qui da noi sarebbe risultata più difficoltosa … per il resto lo trovo molto sensato. che ne dici Mistico ... assomiglia o meno alla tua decodifica ... se no, qual'era la tua? |
29-11-2002, 12.58.37 | #5 | ||
Utente bannato
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per Kri
Tieni conto del fatto che, a differenza di te che hai letto molto di più del semplice estratto che ci hai riportato, io non conosco il contesto del discorso generale... quindi mi si aprono innumerevoli porte tutte apparentemente coerenti con l'estratto stesso.
Comunque,escludendo le interpretazioni di genere lontano da quella che tu hai dato, potrei pensare che: Citazione:
Non conta, in questo caso, se la persona approva o disapprova la questione "dettatagli", perchè le sue convinzioni sono, di fatto, guidate ed impostegli con una serie di aggiustamenti, possibili menzogne e, peggio di tutto, mezze verità. Una persona che gode di libertà limitata, dunque, é giustificata nel caso in cui dovesse "negare" o disapprovare erroneamente qualcosa (oppure il contrario, ma sempre erroneamente), mentre invece, non esiste giustificazione, per questo, nei confronti di una persona che gode di una libertà tale da avere la possibilità di verificare ed approfondire autonomamente le cose che gli vengono presentate in un certo qualunque modo. Citazione:
Quindi, avere la libertà di approfondire le cose (quando sfruttata, però... naturalmente) aumenta il proprio bagaglio di conoscenza ed aumenta, di conseguenza, la facilità con la quale la persona può riuscire, non solo a comprendere successive cose, ma addirittura a reperirne le opportune attendibili fonti di informazione personale. Il risultato sarà, sempre di più, l'incremento delle proprie conoscenza, intelligenza e quindi, in conseguenza, l'incremento del campo nel quale la nostra libertà potrà spaziare rendendoci, sempre di più, liberi. In definitiva, quì, la libertà é intesa soprattutto come l'avere facoltà di lavorare al proprio miglioramento intellettuale. Ecco, questa mi sembra una delle possibili interpretazioni. ciao... Ultima modifica di Mistico : 29-11-2002 alle ore 13.02.58. |
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29-11-2002, 13.22.11 | #6 |
tra sogno ed estasi...
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Non credo esista una vera libertà...di fatto siamo, TUTTI legati a preconcetti radicati nella nostra mentalità, vuoi il contesto in cui si vive, vuoli la falsa morale, vuoi le religioni, insomma tutti quei fattori esterni a noi..che vengono ad angustiare l'esperienza stessa della libertà. Dire che una persona non considerata libera è giustificata nei suoi comportamenti perchè soggiogata a volere altrui (ove per altrui non s'intende solo un essere umano, ma forme di costrizione superiori).... credo sia sbagliato, ripeto, tutti gli essere umani credono d'essere liberi, in realtà non è cosi...quindi questo concetto potrebbe essere applicato a chiunque.... ...
Una persona che gode...come sostiene Mistico...di una tale libertà da poter approfondire e verificare le proprie teorie comparandole con quelle altrui..non è affatto libera... forse non ci rendiamo conto che, indipendentemente da tutto, anche la sola opinione altrui può modificare la nostra presunta libertà.... Questo è un termine troppo grande per essere applicato all'esistenza umana...a mio avviso... anche il diritto alla conoscenza..non è sintomo di libertà...vediamo se riesco a spiegarmi..... E' possibile con l'ausilio di libri ecc... aumentare il nostro bagaglio culturale e di conseguenza la nostra capacità di valutazione e ponderazione..ma tutto ciò che assimiliamo è comunque legato ad opinioni da altri espresse...possiamo fare nostro un pensiero ed in tal caso siamo liberi d'appropriarcene...ma questo non significa essere liberi...almeno credo. |
29-11-2002, 14.01.37 | #7 |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,297
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<Tieni conto del fatto che, a differenza di te che hai letto molto di più del semplice estratto che ci hai riportato>
Credimi, ho letto poco più di questo ... ma mi ha colpito e ho voluto riproporvela ... in più so solo chi era l'autore ... l'ho scoperto ieri, niente altro. <Non conta, in questo caso, se la persona approva o disapprova la questione "dettatagli", perchè le sue convinzioni sono, di fatto, guidate ed impostegli con una serie di aggiustamenti, possibili menzogne e, peggio di tutto, mezze verità.> Appunto, e quindi lui invita a svincolarsi ... convinzioni e certezze sono ciò che chiude la mente ... ma svincolarti da cosa se non conosci bene chi ti tiene prigioniero? <L'intelligenza non é solo una dote naturale, poichè é costituita da innumerevoli fattori come la capacità di concentrazione, l'intuito, la memoria, la capacità di vedere quando si guarda, la capacità di comprendere ciò che si ascolta e così via.> Io non credo che l'autore volesse riferirsi ad una intelligenza naturale ma ad uno sviluppo consapevole di questa. Forse ho espresso male il mio pensiero - mi capita spesso, chiedo venia - , io non intendevo parlare di cultura che si trova nei libri, che secondo me serve a ben poco per essere liberi, ma di un atteggiamento comune e costante di rifiuto delle proprie radici nel quale ci si ritrova a dover combattere contro i mulini a vento. Credo che l'autore intende per conoscenza non cultura ma la capacità di osservare e sviluppare l'intelligenza nel senso di valutazione del mondo circostante eliminando tutte le conoscenze acquisite ... è chiaro che non è facile ... e magari ci vorrà più tempo del previsto!!! In fine sono convinta che essere liberi sia possibile. Mi spiego, tu DD dici giustamente: <E' possibile con l'ausilio di libri ecc... aumentare il nostro bagaglio culturale e di conseguenza la nostra capacità di valutazione e ponderazione..ma tutto ciò che assimiliamo è comunque legato ad opinioni da altri espresse...possiamo fare nostro un pensiero ed in tal caso siamo liberi d'appropriarcene...ma questo non significa essere liberi...almeno credo.> Infatti, ma prova a parlare e a confrontarti con chi quel bagaglio non l'ha ... prova a domandargli cosa ne pensa ... pensi che lui sia libero rispetto all'argomento? Io credo di si ... e allora la cultura non ci rende liberi ne più intelligenti ... solo ci fa scoprire che c'era qualcuno che la pensava come noi e l'ha messo per iscritto. Io credo che finchè si ricerca la libertà mentale la si possa, forse anche trovare. |
29-11-2002, 14.13.30 | #8 | |
tra sogno ed estasi...
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Citazione:
hehhe..saggia ragazza...hai ragione. Però devo dire una cosa, se parlo di un dato argomento con una persona che non lo sente suo o non ha sufficienti informazioni per poter reggere un confronto... la libertà d'espressione del mio dire è ostacolata dalla mancanza di terreno fertile dall'altro "capo del mondo"...mi spiego..se l'altra persona non ha basi sulle quali controbattere, le opzioni diventano due, o spiego l'oggetto del contendere...ma in tal modo propongo la mia opinione inevitabilmente...oppure l'altro si chiuderà ed ergerà un muro.... (oppure lo farò io)..... non ci vedo molta libertà in questo... ma come sempre è solo una mia misera opinione. un bacio tesora |
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29-11-2002, 15.51.29 | #9 | |
Utente bannato
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per Kri
Citazione:
Forse vale la pena di considerare che la libertà assoluta non può essere raggiunta, tuttavia, per essere soddisfatti, basta essere liberi di poter fare e pensare quello che si desidera. Se esiste una limitazione della nostra libertà che ignoriamo... vuol dire che tale limitazione é irrilevante, quindi, di fatto, non é una limitazione di libertà. Il rifiuto delle proprie radici non é sempre necessario... Certo, quando non si condividono determinate cose può insorgere il rifiuto, ed allora ci si trova a lottare contro chi, invece, accetta quelle radici, ...ma tutta la vita è fatta di questo: continuamente si lotta, non fosse altro che per il diritto di mantenere le proprie opinioni! E' che per vivere serve una pazienza infinita, un grande coraggio ed una energia che non sempre ci sono disponibili. Quando poi ci manca l'entusiasmo di vivere... allora é davvero un disastro. ciao... |
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29-11-2002, 16.03.17 | #10 | |
Ospite abituale
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Re: per Kri
Citazione:
Eppure io questa considerazione mi ostino a non volerla prendere per buona! Ciò a cui vuole arrivare l'autore è proprio quello di non ignorare. Lui vuole arrivare a far capire che la percezione del se, il famosissimo "Conosci te stesso" è possibile. Io continuo a parlare di libertà mentale e non di pensiero o di azione. Negare che sia possibile raggiungerla è esattamente ciò che blocca il suo raggiungimento. boh ... almeno credo!!! |
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