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24-03-2006, 20.23.26 | #72 |
supreme being :O)
Data registrazione: 24-11-2003
Messaggi: 279
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è un momento che mi vede molto attratto da Dio...ed ho immaginato...
tutti calcoliamo le conseguenze del nostro essere basandoci sulle esperienze dirette che hanno formalizzato la nostra storia...ma non teniamo conto dei genitori e dei loro genitori... per me l'uomo non è lineare, non dispone di dimensionalità "bicubica" (perdonatemi il termine grafico)...è eterno. Eterno come l'assenza del tempo... e come la morte è alternata alla vita per consequenzialità generazionale, così la vita dev'essere alternata alla morte per lo stesso motivo. paghiamo dazi certi ai problemi fisici dei nostri avi...perchè non dovremmo ritenerci compromessi anche nella mente? l'omosessualità è un danno biologico... ma non sociale... se ogni forma di danno organico deriva da una malformazione "causata" dalle mutazioni ambientali (l'incidenza dei cancri ne è una conferma), così ogni presenza di deviazione mentale dev'essere coltivata nel concime del mal costume... se oggi un gay non ha colpa di essere tale, poichè non causa pericoli sociali, non bisogna dire che il suo stato è casualità fatta a gusto...perchè, nel suo storico genealogico, dev'essere, In My Humble Opinion, scovato il male primario. |
24-03-2006, 23.10.27 | #73 |
Ospite
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Chiesa e omosessualità
A proposito dell’omosessualità, malattia sì o malattia no, è fiorita una feconda letteratura composta da saggi, statistiche, testi vari che, alla fine, non sono riusciti a stabilire con certezza la vera natura del fenomeno: ovvero se omosessuali si nasce, o se solo ci si diventa.
La religione cattolica è chiara in proposito: a proposito di come rapportarsi nei confronti dell’omosessualità parla, nell’ordine, di rispetto,compassione, delicatezza. Allora, se proprio fossimo curiosi e volessimo sapere come la Chiesa considera l’omosessualità, ci possiamo domandare: per cosa si può provare rispetto compassione e delicatezza? La risposta è: per un situazione “problematica”. La Chiesa infatti stabilisce come disordinata la pratica omosessuale,e spiega che in nessun caso può essere approvata; ma sancisce anche che non è tollerata nessuna discriminazione nei confronti degli omosessuali; interpreta la tendenza omosessuale come una vera e propria “prova” da sopportare, finalizzata a realizzare la volontà di Dio nella loro vita. E’ chiaro che la Chiesa non può che affrontare il problema esclusivamente da questo punto di vista, che è quello spirituale; sebbene suggerisca comunque, in linea di tendenza, un comportamento sociale ben preciso che è quello del non-discriminare: logicamente non-discriminare non significa necessariamente “dover accogliere”. A proposito della castità degli omosessuali, la Chiesa fa espressa citazione a questa pratica non certo per imporla, ma unicamente per indirizzare verso la santità quelle persone che, in momento di riflessione a riguardo della presenza di questa particolare tendenza, volessero trarre spunto dalla loro condizione per incamminarsi, gradatamente e risolutamente verso le varie virtù cristiane di perfezione. |
25-03-2006, 00.01.46 | #74 | |
Ospite abituale
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Nessuno, quando è tentato, dica: "Sono tentato da Dio"; perché Dio 13 non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male. 14 Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce; 15 poi la concupiscenza concepisce e genera il peccato, e il peccato, quand`è consumato, produce la morte. (Giacomo capitolo 1) Ultima modifica di Aleksandr : 25-03-2006 alle ore 00.09.41. |
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25-03-2006, 00.09.02 | #75 | ||
Ospite abituale
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25-03-2006, 00.22.12 | #76 | |
Ospite abituale
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Ultima modifica di Aleksandr : 25-03-2006 alle ore 00.40.03. |
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25-03-2006, 00.27.02 | #77 | |
Utente assente
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Caro Alexander... Il discorso della tentazione, è più complicato di quanto tu esponi. Gesù in persona, e non Giacomo suo fratello, disse di pregare così: Padre nostro... non ci esporre alla tentazione. (Matteo 6:13) Ora, comprenderai anche tu che Dio può mettere alla prova, ma che non può però indurre al peccato. In altre parole, se l'omosessualità spinge una persona che non commette atti carnali ad essere ancora più fedele a Dio, la cosa va benissimo ed deve venir accettata. Elia Ultima modifica di Elijah : 25-03-2006 alle ore 00.28.37. |
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25-03-2006, 00.32.35 | #78 |
Ospite abituale
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vivere castamente lenisce agli occhi di Dio il peccato di desiderare anche solo mentalmente la persona dell'altro sesso?
Avere un'attrazione sessuale non è una colpa in se stessa...quello che conta è non indugiare in questi pensieri...e scacciare i desideri di piacere disordinato.. |
25-03-2006, 00.38.42 | #79 | |
Ospite abituale
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