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01-03-2006, 15.14.33 | #35 |
Sii cio' che Sei....
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x SonoGiorgio
Nell'uomo la Coscienza e' piu' evoluta che nell'animale. Riappare, dopo un lungo viaggio dagli stati inferiori di coscienza attraverso i tre regni, la sua qualita' "riflettente". Infatti l'uomo "riflette", e' cioe' Cosciente" di se. Vede i suoi pensieri, vede se stesso. Possiamo parlare di livelli di Coscienza. Nell'uomo Anima Sensibile e Cervello lavorano in sinergia. Questo sperimentare il Reale, nell'uomo corrisponde ad un livello di Coscienza. Nelle diverse tradizioni si riconoscono di solito diversi strati del LOGOS. Il piu' elevato in alcune tradizioni Cabbalistiche e Alchemiche nostrane e' l'Intellectus Agens ed e' l'Angelo Metatron. Nelle tradizioni Orientali trovi espresse in modo diverso le stesse cose. Cosa vuol dire che noi funzioniamo a Sua Immagine e Somiglianza? L'uomo "riflette". La Coscienza, o LOGOS riflette una Luce. Quella Luce e' il Padre. Padre-Figlio (LOGOS) e Spirito Santo nel Buddismo: Vuoto-Consapevolezza-Energia Nell'Induismo: SAT-CIT-ANANDA. Plotino: UNO-NOUS-ANIMA Tu ora sei al livello dell'Energia, che e' la manifestazione, la VITA e sei gia' Cosciente di questo. La LUCE (o Chiarezza) e' spaparrata nei cinque sensi e nel sesto (la mente pensante o Intellectus Possibilis in Tommaso d'Aquino ), per questo nell'Alchimia Taoista si parla di Inversione della Luce... |
01-03-2006, 15.51.20 | #37 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
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Citazione:
L'evoluzione e' lenta, molto lenta...il Buddha diceva che se potessimo vedere tutti i teschi delle nostre vite precedenti vedremmo una montagna di cui non riusciremo a scorgere la cima. Ma l'evoluzione, volere o volare accade. Diviene "cosciente" al momento giusto. Poi se vogliamo pensare che ci siano esseri umani senza anima o coscienza siamo liberi di farlo, puo' anche darsi...non lo so....ma non credo. L'evoluzione accade dagli stati inferiori sotto la spinta delle "emozioni"......se alcuni uomini sono ancora animali, vegetali e minerali evidentemente sono anime giovani....o altro che ignoro. L'emozione predominante nel regno minerale e' "l'avversione" (il mito degli inferni arriva dalla distorta visione di questa Conoscenza). Ultima modifica di Yam : 01-03-2006 alle ore 15.55.02. |
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01-03-2006, 16.06.00 | #38 |
Unidentified
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La scoperta dello specchio..
Immaginavamo io e mio cugino (lui ne ha poi fatto un libro) di essere in una stanza (ognuno per conto proprio, ovvio) dove le pareti, il soffitto e pavimento erano specchi, dove la sovrapposizione di immagini di noi stessi da ogni lato del nostro corpo, senza vincoli di nessun altro genere, fossi una forma di escissione dell'universo formato dai nostri "io". Nella ricerca di scoprire su ogni lato di se stessi, anche quei lati "nascosti" (o meglio, non visibili a colpo d'occhio), abbiamo stabilito una sorta di comunicazione con quella immagine che si presentava davanti, ripetuta all'infinito, come infinite le nostre faccettature... Non riuscendo a raccogliere quella immagine Ultima, se veramente ci fossi, come quando si cerca di scovare i limiti concreti dell'universo. Non solo contava quello che noi esprimevamo dell'immagine davanti, anche quello (e soprattutto) quello che l'immagine aveva da dirci di noi stessi. E così l'escissione diventava un insieme di frammenti di piccoli equilibri che si raggruppavano in una indissolubile compattezza, come se uno non riuscisse ad esserci senza l'altro... Ci si ritrova e ci si perde in continuazione ed è l'appiglio a quell'equilibri che conta per fare ruotare questo nostro intimo universo.. Le immagini non solo rappresentavano quello che eravamo in quel momento, anche quello che eravamo stati e quello che saremmo... forse questa ultima idea rappresentata dalle immagini irraggiungibili.. ma loro se estinguono quando ci estinguiamo noi come esseri fisicamente vivi? non sono mai riuscita a scindere il mio corpo dalla mia mente. Lo trovo impossibile, forse sono limitata? Non credo, semplicemente credo che la capacità della mente dal punto di vista della meditazione non sia veramente in disparte rispetto della biologia o della fisiologia come ho letto da MIRROR. È vero che la meditazione è una "libertà" (nel senso che non è un processo cosciente, non come il respiro) ma è anche condizionata dalla nostra natura biologica e dalla nostra fisiologia. C'è sempre un stretto rapporto tra attività fisiologica e attività mentale e si condizionano a vicenda. Imparare a meditare potrebbe essere utile anche per migliorare lo stato del corpo ma per farlo ci vuole anche una predisposizione e questa predisposizione è allo stesso tempo condizionata da noi stessi (corpo compresso) e ambiente. Non si può separare assolutamente la meditazione dalla "nostra chimica", perché l'attività mentale è anche una conseguenza della nostra attività neuronale... |
01-03-2006, 17.28.04 | #39 |
ospite sporadico
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Grazie Ish per il tuo apporto, in effetti sono sicuro che tutti da bambini siamo passati per gli specchi, il fatto di ricordarne il momento può solo indicare se quello era uno dei nostri punti di passaggio focali o qualcosa da rivedere diversamente altrove come la montagna di Douglas.
E grazie per aver colto l'olisticità sottointesa nel post introduttivo P.s. Atisha e ci siamo capiti perchè.... |
01-03-2006, 18.59.21 | #40 | |
Ospite pianeta Terra
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Citazione:
certamente la meditazione è condizionabile dal nostro bagaglio mentale e fisiologico..eccome... infatti esistono una miriade di pratiche (tecniche) nate proprio a soddisfare tali esigenze... ma sono solo ginnastiche .. medit-azione, ben altro... è il meditare.. la medit-azione porta progressivamente ad uno stato puro di osservazione, uno stato di non-mente..o mente discorsiva silenziosa, priva di flussi di pensieri.. dove il condizionamento (stretto rapporto tra attività fisiologica e mentale) lascia il passo ad uno spazio nuovo, ad una condizione in qualche modo opposta.. una dimensione naturale, un punto di "osservazione" interiore difficilmente relazionabile... ciao!... non vorrei andare OT |
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