Suggerirei un livello di già discreta situazione:
abbracciare noi stessi, la nostra individualità
ed il resto, come disse qualcuno.. ci verrà donato in sovrappiù

Se veramente ognuno di noi fosse capace di abbracciare se stesso, nella sua individualità, per la sua individualità
si sarebbe scoperta la chiave per amare,
e l'amore, si sa, ha una sola.. chiave.

Quanto reale bene saremmo in grado di "fare"
se solo imparassimo ad essere intelligentemente realmente egoisti,
ovvero se sapessimo realmente pensare ed agire in virtù del nostro reale soggettivo bene;
poiché anche il "bene" di "chiave" ne ha una sola.
Imparando a conoscere noi stessi
scopriremmo che i bisogni dai più profondi ai più superficiali
ci accomunano molto più di quanto potremmo pensare.

Migliorando la qualità della nostra vita individualmente
contribuiremmo non solo al benessere della nostra
ma avremmo contribuito al benessere ed alla qualità
dell'intera vita del pianeta!
Pensiamoci, non è così diretto ma notevolmente deducibile!

In un certo senso si potrebbe paragonare tale "egoismo"
come un individuo che per se stesso fosse in grado
di accendere la luce del sole
questa illuminerebbe automaticamente, indistintamente ogni altro individuo sotto la volta celeste.

"Esperienza di Unità" è prima di tutto e in sostanza:
Unità di se stessi (!)



Gyta

Amare noi stessi non è poi così difficile, più difficile è riuscire a non amare solo se stessi, l'amore incondizionato di cui parlavo.
In realtà, per me, 'abbracciare' il vicino che ci ha recato offesa, poniamo sia offesa grave, è senz'altro più difficile che sentirsi in comunione con il 'dissimile', il lontano, finchè rimane tale, non può intaccare il nostro mondo, e quindi recarci alcun male, per cui potrò provare quell'amore incondizionato.



"Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete, allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa"

Esatto!
A Quell'amore, a Quella conoscenza mi riferisco!
(Spesso crediamo di "amare noi stessi" ma non ci conosciamo affatto: non parlo di questo tipo (superficiale) di 'amore'.
Se amiamo realmente noi stessi l'accorgersi dei bisogni altrui diviene molto più "limpido"! Spesso negli altri non amiamo o non accettiamo ciò che in primo luogo non siamo capaci di vedere, riconoscere ed accettare di noi stessi in prima persona )



Gyta

.Buon giorno!
Mi sento chiamato un pò in causa, la mia era un semplice pensiero della "mente".......mentre la "non mente" scava dentro per giungere. "Esperienza di Unità" è prima di tutto e in sostanza:
Unità di se stessi (!)
pechè è ovvio che "riuscire" ad abbracciare se stessi è abbracciare il tutto (essendo parte), mi viene in mente che abbracciare è transitivo claudio

Assolutamente si!
(Fondamentale.. aggiungerei!)


[Carino l'aver notato la qualità transitiva!
Anch'io spesso passo attraverso queste considerazioni..
Il linguaggio aiuta molto spesso a mettere "a fuoco"]

Sul "essere parte" la sento diversamente
ciò che conta è comunque coltivare la propria Luce (così come ci appare)!
Le considerazioni, le deduzioni in definitiva appartengono ancora al campo della mente.
Piacevoli ma (distinzioni).. mentali!
Per cui ognuno senta così come per lui/lei è!
Nel mio caso ho trovato nelle parole di SalvatoreR le parole appropriate che descrivono perfettamente ciò che sento; nella riflessione "Io Sono" SalvatoreR ha usato il termine "pervadere" scrive:
" Il tutto non è uno stato. Pervade tutti gli stati."
Non avrei trovato termine migliore per descrivere la sostanza Unica..
Unica in ognuno di noi!




Gyta

pervadere ......transitivo.....non mi picchiare oggi mi sento furetto claudio

E' intransitivo?

..Transitivissimo!!
(E altamente benefico! Altro che.. TAV!!)




Gyta