verità su Francesco/una speranza
Carlostogi ha detto bene.
Nostro fratello Francesco ha seguito gli insegnamenti di Gesù, si dice. Ma Francesco non ha detto questo, lui diceva solo che bisognava fare come Gesù. Disse questo perfino al Papa quando lo incontrò per chiedergli guida, consiglio e conferma di essere nel giusto.
Francesco subì una rapida trasformazione spirituale, una rapida mutazione nell'intendere il significato della Vita: Da quel normalissimo ragazzo che era, figlio di famiglia benestante, nel giro di poco tempo divenne quello che conosciamo.
La grande spiritualità di Francesco gli ha fornito la capacità di approfondire il suo pensiero permettendogli di non distrarsi e dimenticare, di procedere verso la Verità, di capire qual'è il proprio compito e scopo.
Erano anni che Francesco si poneva domande, che cercava nel Vangelo risposte non evidenti (non circolava la Bibbia in quel tempo, nè altri libri guida), poi, di colpo, capì qualcosa di Gesù che potè cancellare ogni dubbio, ogni esitazione.
Scelse così di essere coerente e consacrò la propria vita allo scopo di Dio scegliendo il modo più logico ed efficace di agire.
A quei tempi, attorno, a lui, molti morivano per miseria. Francesco capì che salvando questi poveri, curandoli e dando loro l'esempio di Cristo avrebbe permesso loro di continuare a vivere e così a fare tanto di più. Se non li avesse aiutati sarebbero morti prima del tempo e la loro vita sarebbe stata meno fruttuosa di interazioni con il mondo, sarebbe stata meno utile.
Scelse di predicare il bene per l'uomo, come fece Gesù, perchè il bene per l'uomo avvantaggia l'umanità che è la cosa più interattiva con il mondo.
Il sentimento di Francesco nei confronti dell'umanità povera e misera era la pietà, in virtù della propria natura terrena; mentre in virtù della propria natura spirituale l'impulso che lo muoveva era il "Bisogno di Essere e di Fare".
Quello che invidio a Francesco è la grandezza della sua spiritualità (ciamiamola pure "Anima"), che gli ha dato la determinazione di essere tanto coerente con la sua natura mistica al punto di consacrare la vita allo scopo di Dio, annullando, se non per le poche cose necessarie a tenere in vita il corpo, ogni altra propria, individuale esigenza.
Francesco, quanto vorrei averti potuto conoscere in vita... Starti vicino sarebbe stato come per una pianta è l'avere a fianco un ruscello: la mia anima sarebbe cresciuta rigogliosa per merito tuo, ed io sarei stato tanto migliore di così.
Il tempo in cui sei vissuto è stato un momento non meno magico del tempo di Gesù.
E' affascinante il pensiero che forse, eravate la stessa cosa... sarebbe grande ritrovarti quì, ora, con noi.
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