Nexus..sarò breve...
Una scienza analitica è indefinita..non ti darà mai soddisfazione..perchè più studi e meno sai..e..se arrivi a capire questo..sei pronto per la Sintesi..quello che Battiato e prima di lui Gurdjief chiama "principio di gravità permanente"..qualcosa di Assoluto di cui non si può dubitare...Quand'ero giovane c'era un certo filosofo..Sartre..che diceva "se Dio non c'è tutto è permesso" e dal momento che non credevo in Dio..mi "permettevo" tutto..anche di stare male..quasi sempre..poi..alla fine..mi sono accorto che se anche Dio non c'è..non tutto è permesso..perchè esistono delle leggi..che sono ancor prima di Dio..e sono le leggi dell'Universo in cui viviamo..
Nexus..il principio cartesiano del "cogito ergo sum" è sbagliato..la realtà è "sum ergo cogito" Sum...sono..Questo è il "centro di gravità permanente"..perchè è indubitabile.."la percezione di sè stessi"..o Autocoscienza..o "sentirsi esistere"..che tradotto poi in paroloni si chiama Atman..Sè...etc..Bisogna partire da qui..sull'unica cosa veramente indubitabile..e da qui..poi si costruiscono le varie filosofie o teologie su cui ci scontriamo..Questo "ricordo di sè" si chiama anche Consapevolezza..tutti termini che significano la stessa cosa..
Ecco Nexus..tutto parte da qui..questa è certezza assoluta..questo è il Dio degli Spirituali..e da qui..è posta la prima pietra per costruire tutto..e..se poi compicciamo guai..è bene sempre tornare a casa..alla percezione di sè..e nel non fare nulla se questa percezione sparisce..perchè ci frantumeremo la coscienza..come avviene nel mondo moderno..

già... bell'immagine...
"umilmente" significa appunto senza ego...(ma occhio al "vittimismo" che è umiltà egoica mascherata...) apertura

In realtà più studi, più sai e più ti rendi conto di non saperne abbastanza... e di volerne sapere di più, perchè in realtà ti deprimi sapendo che non sai ancora nulla.

Qualcosa di assoluto dici, di cui non si può dubitare? Boh... non l'ho ancora trovato...

L'autocoscienza sarebbe LA certezza? Il punto di partenza?
Da parte mia è stato il punto di arrivo nella mia personale distruzione di tutte le certezze...

Il vero problema non è usare o meno un lessico specialistico. Come dicevi, si possono utilizzare parole di uso comune e attribuirvi un significato particolare, e quindi ci sarà ancora bisogno di 'interpreti'. Di fatto, è esperienza comune l'attribuire diverse sfumature di senso a termini usati e abusati, a maggior ragione questo accade in ambito spirituale. Chi comincia a interessarsi dell'argomento e a leggere qua e là cercherà inevitabilmente di accostare ciò che legge a qualche esperienza passata, a fantasie o sensazioni, a immagini arbitrarie e fuorvianti. In una certa misura, è normale che sia così. Il punto è: vogliamo fermarci lì?
Per quanto mi riguarda, gli anni di meditazione hanno fatto tabula rasa di tutte le grandi aspettative sulla spiritualità che mi portavo dietro. I fuochi d'artificio delle sinapsi neuronali hanno vita breve e, alla fine, si torna tutti con i piedi per terra a fare l'unica cosa possibile: vivere.

nel tuo discorso ancient (condivisibile) leggo però anche altro.
come una sorta di tristezza di fondo.
Avevi dato forse troppe aspettative?

E' vero e questo potrebbe già essere un punto di arrivo: inevitabile che ognuno attribuisca ad ogni parola il proprio senso (bella è l'informatica: una parola <--> un significato); che fare, dunque?
Catturare ciò che pensano gli altri ed arricchire la propria visione d'insieme.

D'altronde il linguaggio evolve, si amplifica: chissà se si arriverà ad un momento in cui sarà possibile esprimere ogni sensazione, ogni emozione con una parola....... sicuramente sarà la fine della poesia! Niente più metafore, niente più errori, niente più gazzarre sui significati...... che palle!

il linguaggio dell'anima è silenzio e nello stesso tempo suono armonioso

L'autocoscienza sarebbe LA certezza? Il punto di partenza?
Da parte mia è stato il punto di arrivo nella mia personale distruzione di tutte le certezze... [/b][/quote]

Magari...perchè tutti i punti di arrivo..sono anche i punti di partenza...per altre destinazioni..Solo che finchè sarai preda di chiacchiere....forum..spiegazi oni...invece del sum sarai ancora nel cogito...nel frastuono..nel caos..senza "centro di gravità permanente"

concordo con mastrogonzo

Cosa vi spinge a comunicare alcune vostre personalissime esperienze? Voglio dire, quando lo fate, cosa vi aspettate da coloro che vi leggono?



buona sera! date le mie capacità il mio è un "livello" serenamnte umile, mi aspetto delle risposte come quando chiedo un bicchiere di acqua quando ho sete; una domanda che invece mi "frulla" nella mente, in questi giorni, è perchè chiedo conferme su argomentazioni che sono sperimentabili solo individualmente anche se con-divisibili con gli altri clauo