si capisce eccome...
ciao

Ho letto con molto interesse le vostre discussioni .Vorrei farvi una domanda se è lecito : potete dirmi (non voglio essere sfacciato ) chi siete realmente nella quotidianeità?Se già l'avete fatto in precedenza scusatemi non sono stato abbastanza attento.

Adesso devo andare a lavorare, te lo dico un'altra volta.

Io penso che comunicare le proprie esperienze voglia dire prima di tutto condividere quello che abbiamo di prezioso con gli altri, e molte volte si resta delusi perchè quella che per me può essere una esperienza che illumina il mio cammino, per altri magari è banalità... ognuno di noi è un essere unico nel suo genere, quello che accumuna può essere un identico credo, un cammino simile, ma è impossibile che per quanti sforzi io faccia per esternare il mio pensiero, trovo chi la pensa nel modo identico al mio, e così deve essere. Nella diversità sta la ricchezza, ogni esperienza è preziosa e può capitare che magari una cosa che leggo sul forum e al momento mi lascia perplessa, se provo ad approdondirla trovo che comunque è utile, io per esempio prima di approdare a questo forum pensavo che la spiritualità fosse il proprio rapporto con Dio... e invece mi accorgo che tante volte è prima di tutto la ricerca del proprio Io per scoprire Dio...
Alcuni usano termini particolari forse per attrarre chi usa gli stessi termini, ma bisognerebbe qualche volta avere l'interprete per capirci qualcosa...
Scherzo... però le persone semplici hanno una spiritualità semplice che non per questo è meno profonda...
Sono d'accordo!!! In un thread sulla spiritualità bisognorebbe prima di tutto chiarire le parole difficili per quelli "non addetti ai lavori" così poi tutto diventa più agevole e più piacevole...

Giusto, ma si suppone che uno che partecipa a un forum avrà una minima idea di cosa si sta parlando, oppure dovrebbe essere il forumista di turno a chiedere lumi se non capisce qualcosa....

la stessa persona che sono qui

Quanti pareri!

Ancient ha detto che è possibile fare a meno di terminologie settoriali; è veramente possibile?
Non penso che sia così; quando si discute di questi argomenti, così come di altre cose, prescindire dall'utilizzo di termini "tecnici" è estremamente difficile, purtroppo! Questo è un problema comune a tutte le discipline.

Si può solo cercare, in considerazione delle persone con le quali dialoghi, di spiegare i termini suddetti, di non introdurne eccessivi ed eventualmente di fermarti quando percepisci che l'altro sta entrando in confusione; come dice Uno, a volte è irresistibile la tentazione di mostrarsi preparati, di dimostrarsi onniscienti nel proprio settore, ma come ho detto questo ti può fornire lì per lì un senso di superiorità, che poi crolla rovinosamente quando incontri una persona più preparata di te; una cosa che ho imparato è questa: per quanto uno si possa sforzare, vi sarà sempre qualcuno più preparato di te e dunque ciò non dovrebbe provocare inadeguatezza, ma solo consapevolezza di se stessi, dei propri limiti e delle proprie potenzialità.

Colpisce infatti quello che dice Sunday:
"Io penso che comunicare le proprie esperienze voglia dire prima di tutto condividere quello che abbiamo di prezioso con gli altri, e molte volte si resta delusi perchè quella che per me può essere una esperienza che illumina il mio cammino, per altri magari è banalità... ognuno di noi è un essere unico nel suo genere, quello che accumuna può essere un identico credo, un cammino simile...
...Nella diversità sta la ricchezza, ogni esperienza è preziosa..."

Qui volevo arrivare: la delusione, l'inadeguatezza che molti provano quando magari ci si accorge di non conoscere una cosa banale per gli altri; devo dire che in passato anche io tendevo ad avere questa reazione e tutt'ora, a volte, riaffiora in me.
Ho cercato di superarla ragionevolmente considerando che lo scibile umano è talmente vasto, che occorrerebbero tante, troppe vite per averne conoscenza; eppure conosco persone che quasi si disperano quando studiano un argomento: più si procede nello studio, più ci si accorge, infatti, che le potenziali conoscenze aumentano esponenzialmente di numero ed in difficoltà!

Ti sembra di aver afferrato il senso profondo di quell'argomento e poi ecco che....pufff.... quella consapevolezza scompare in un momento......

Perchè vuoi saperlo?

certo nexus... ma quella "delusione" (che come dici giustamente è una re-azione)
è legata all'ego.
Per questo dico spesso (e soprattutto a me stesso) di stare sempre attenti all'ego.
Invece di essere "delusi" (re-azione) occorre agire...
ossia "assimilare" una nuova consapevolezza grazie all'intervento altrui.
Questo a mio parere significa "rimanere aperti"
un saluto

Questo l'ho compreso: ci sembriamo, intendiamo essere così differenti, alziamo muri, ci barricchiamo in torri inaccessibili e da lì guardiamo gli altri, a volte indifferenti altre volte in modo ostile... ed invece... siamo proprio la stessa cosa: ovvero? Boh... qui si entra in un campo minato... chi sceglie il misticismo, chi il materialismo, chi il nichilismo, chi il blabla...


Vedi, però, il discorso della terminologia: usi, in modo sicuramente non casuale (e con il maiuscolo ), le parole "Universo", "Reale" "Separazione"..... che molto probabilmente carichi di tanti significati, che io nemmeno mi sognerei di immaginare...!

L'uso di una terminologia tecnica è inevitabile; nel campo spirituale, inoltre, è ancora più difficoltoso che in altri campi...... tutto deriva dal nostro grande problema di fondo, il linguaggio! Mannaggia!

Giusto, non rimanere delusi, ma umilmente "assimilare" quanto più si può da quante più persone possibili!

Un pensiero, che spesso ricorre in me è il seguente:
quando cammino per la strada, guardo centinaia e centinaia di persone tutte diverse, tutte terribilmente affaccendate, tutte inevitabilmente indiffirenti verso di me e verso gli altri; mi rendo conto di una cosa: non ne conosco nessuna e molto probabilmente non le rivedrò mai più...... e penso: cavolo quanta ricchezza, quante esperienze hanno vissuto, quante cose avrebbero da dirmi, quante ne potrei imparare....... eppure scorrono, fuggono via..... una ragazza mi guarda, i nostri occhi si scrutano per un secondo.... e poi niente più.... è già alle spalle, è già lontana........