Etica …morale…coscienza......

Come sono collegati fra loro questi concetti ..?

Questi termini identificano uno stato interiore dell’essere umano .

Secondo voi…questo stato interiore ha una base che è comune in tutti gli esseri umani ?

Cioè che è propria dell’essere umano…e che è presente in tutti gli esseri umani ?


Ciao Flavio

Questi fattori esistono in diverse misure in ogni uomo e dipendono dal grado di sviluppo dell'individuo.
Più un'ïndividuo ha sofferto nelle vite passate più evolute sono la coscienza, la compassione, l'umilità ecc.
Quindi penso che sia giusto che "questo stato interiore ha una base che è comune in tutti gli esseri umani", ma tutti gli uomini non si trovano sullo stesso gradino evolutivo e questo spiega il fatto che certi individui sono molto "umani" e pacefisti mentre altri mostrano un atteggiamento più "primitivo" o inumano.
Ciao

Etica …morale…coscienza......
buona sera se si osserva attentamente sono tre "concetti" che si collegano direttamente all'agire......mentre il terzo è più "personale" i primi vannno intesi in un più ampio "comportamento" sociale e mentre la morale si adegua al luogo e al tempo preso in esame, l'Etica è una sovra-struttura che prescinde dal luogo e dal tempo ma "manifesta" l'idea del concetto, sono insiti nell'uomo ma mentre i secondi sono mutabili nel tempo e nello spazio l'Etica E' claudio

Io con il termine coscienza intendo diventare coscienti di un qualche cosa, prima di ogni giudizio di merito.

Il giudizio, cioè dire questo è morale e questo no, è un momento successivo nel quale l’”io” paragona quello di cui è diventato cosciente ai contenuti della sua memoria e quindi dice: - questo è bene, questo è male –
E’ importante separare i due attimi primo perché sono fisicamente separati da un lasso di tempo ancorché infinitesimale, secondo perché vedere quella separazione significa conoscere un po’ di più in merito al nostro senso di identità.

Per noi che siamo abituati ad identificarci con la nostra memoria non è semplice ma una coscienza senza la memoria può esistere ed è a quel livello che la coscienza è collegata con l’etica e la morale.

intendo diventare coscienti di un qualche cosa, prima di ogni giudizio di merito.
credo che qui si confonda lo stato di "veglia" o essere "cosciente" con una sorta di "legge" non scritta ed individuale dettata dall'esperienza (agire secondo coscienza......)che può variare da individuo ad individuo e che diviene Morale quando adottata dai più claudio

Infatti volevo proprio sottolineare che secondo me il fenomeno - sono cosciente di – non coincide con la valutazione sui “contenuti della coscienza” che è conseguente.

Magari questa affermazione è per tutti chiara ma a mè è stato chiesto più volte: - la tua coscienza cosa ti dice? – Al che mi sentivo sollecitato a dare una valutazione di merito su quanto era successo e su quanto la mia coscienza aveva percepito. Ma la mia coscienza il più delle volte mi diceva solo che era avvenuto un “evento”.

Ma la mia coscienza il più delle volte mi diceva solo che era avvenuto un “evento”.

ok, because you are a very hard man (woman)...... ma nel profondo della "coscienza" in una certa collocazione l'"evento" lo riporrai claudio

Hard nel senso che – so de coccio?-

Probabilmente lo colloco l’evento da qualche parte…… ma, secondo me, è importante vedere come i due momenti siano separati.

E' il senso critico che ti "aiuta" nella collocazione, in momenti separati, parliamo di essere cosciente..la coscienza (quindi il tuo senso critico) è il meccanismo che ti aiuta nella collocazazione claudio

ps hard nel senso di "duro, forte" è in senso affettuoso non mi permetterei mai di offendere chicchessia......specialmente un forumista come te (e come gli altri) ma sicuramente un pragmaticone claudio

I primi due sono legati a doppio filo, La morale, intesa come atto privato del comportamento umano, quando viene vissuta in modo autonomo e genuino ( cosa molto rara per la verità perché in larga parte viene privilegiata una morale falsamente intesa come morale universale ma che altro non è che un deliberato condizionamento della libertà individuale), è il segno di una presa di coscienza personale, di una valutazione personale del senso della vita, del suo valore e del suo scopo ( ognuno avrà una propria valutazione e quindi un proprio grado di coscienza in merito). L’etica, intesa come esteriorizzazione della morale di cui sopra, che generalmente si riflette nel sociale, nel collettivo e lo condiziona, sarà di conseguenza la risultanza delle morali individuali e non l’inverso come avviene oggi quando l’etica sociale pretende di regolare anche la morale privata e di conseguenza la coscienza individuale.

Penso che questo stato interiore sia comune a tutti gli essere umani ma le risultanze derivanti dai diversi contesti siano molto diverse a seconda del tempo e del luogo dove l’individuo vive.

meditando