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Vecchio 30-11-2005, 16.59.22   #1
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Data registrazione: 14-01-2005
Messaggi: 386
Perdono

Spero non risulti un argomento banale, non credo assolutamente che sia mai banale una cosa così.

Quando si sente parlare di perdono penso che si diano per scontate molte cose.
Cos'è secondo voi? E' un cancellare il ricordo del torto subito? E' provare "com-passione" per l'altro?
Cosa succede dentro di noi, quando perdoniamo veramente? Qual'è il mutamento interiore che si verifica? Se si verifica un cambiamento...

Credo sia un passo importante, perchè nel cammino dell'evoluzione, inevitabilemnte qualcuno ci ferirà o effenderà o altro e se non siamo profondamente capaci di "per-donare", qualcosa mi dice che rimane una macchia sul nostro cammino...
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Vecchio 30-11-2005, 17.24.59   #2
sunday01
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Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
Perdonare è relativamente facile.
Quello che è difficile è dimenticare.
Se sono cose piccole non costa nulla.
Ma se sono cose pesanti nella vita....
Il vero perdono consiste nel comportarsi come se nulla fosse accaduto, è l'atteggiamento esteriore e la pace interiore che dimostra se si è perdonato e dimenticato.
Io personalmente perdono, ma non riesco a dimenticare, e questo non è che mi fa stare molto bene.

Ciao

sunday01 is offline  
Vecchio 30-11-2005, 17.34.39   #3
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Data registrazione: 14-01-2005
Messaggi: 386
Sunday, comprendimi... mi sa che in questo caso non è vero e proprio perdono, è più che altro un "vabbè non importa, non parliamone più".

Credo che il vero perdono non debba lasciare aperte ferite e rancori, altrimenti poi succede quello che tu stesso hai detto, cioè non è che stai molto bene.
Quando dico "dimenticare" ovviamente non intendo cancellarne la memoria (bisognerebbe ricorrere ad una lobotomia per quello), ma modificare la memoria ed il senso di quell'evento. Non credi?
Io non convinta che la pace interiore da questo... altrimenti se rimane un ricordo con valenza negativa... non so che pace interiore sia... può essere al massimo un diro "Io sono in pace con me stesso", però in fondo non sei in pace con l'altro.

Ovviamente non intendo che il perdono sia una forma di buonismo, penso sia un passo evolutivo fondamentale, altrimenti si rimane pieni di piccole e grandi macchie che poi segnano i tuoi rapporti successivi e soprattutto ti tengono lontano dall'Amore.

La mia domanda iniziale ovviamente sottintende che non sempre so perdonare prontamente e completamente... quindi cerco un confronto
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Vecchio 30-11-2005, 19.13.31   #4
tattva
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Data registrazione: 24-04-2005
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Bisogna distinguere il perdono richiesto da quello non richiesto, il primo è più facile da concedere perché c’è il pentimento del richiedente, più difficile il secondo, perdonare chi continua a pensare di aver fatto bene ad agire in una certa maniera
.
In questo secondo caso c’è il sospetto che chi perdona (senza esserne richiesto) oppure si pone il problema di coscienza se è il caso di perdonare o no, in realtà stia mascherando i suoi veri sentimenti di odio verso una persona, nel senso che la sua morale (religiosa) non gli permette di odiare, e si maschera con una tribolata concessione di perdono.

In generale chi perdona veramente ha un equilibrio ed una pace interiore superiore, nulla lo può toccare e nulla lo può offendere, è situato su di un solido piedestallo spirituale che lo rende intangibile, i suoi interessi non sono legati alla materialità di questo mondo.

Negli altri casi, se non si è spiritualizzati, non credo reale la concessione di perdono, ci sarà sempre un risentimento più o meno sopito.
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Vecchio 30-11-2005, 19.22.52   #5
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Data registrazione: 14-01-2005
Messaggi: 386
Si è vero, l'equilibrio e la pace interiore sono fondamentali. Credo che la capacità di perdonare cresca con il crescere della nostra capacità di non farci ferire.
Ma questa dote, questo stato interiore non nasce dalla chiusura rabbiosa verso l'esterno, ma anzi da un'apertura totale e senza timore.
Comprensione e com-passione!
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Vecchio 30-11-2005, 19.38.22   #6
af.rugiada
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Data registrazione: 11-10-2003
Messaggi: 27
Comprensione e compassione

compassione e comprensione......
sono due parole dal significato veramente complesso per quanto semplice.
Credo sia possibile provare compassione e comprensione solo dopo aver avuto compassione e comprensione per se stessi.
Spesso il non riuscire a "perdonare" gli altri è la diretta conseguenza dell'incapacità di poter perdonare se stessi...
Non so se vi è mai capitato di riuscire a mettervi veramente nei panni di coloro che in quel momento vi stanno in qualche momento ferendo o facendo torto...generalmente la prima cosa che facciamo è dire frasi del tipo "io non avrei mai fatto una cosa del genere", per cui per noi . non è concepibile e quindi tollerabile neanche il perdono.
Credo inoltre che Compassione a volte sia anche riuscire a comprendere che chi hai davanti in quell'istante non ha strumenti per potersi comportare diversamente, oppure non ha la capacità per farlo perchè come chiunque ha i suoi limiti....senza con questo cadere nel buonismo e accettare che chiunque si permetta di ferirti a cuor leggero.
Ogni caso è a sè e va osservato ogni volta....
Tornando al perdono di se stessi.....volevo solo aggiungere che ho imparato a perdonare,solo dopo aver perdonato e accettato me stessa e tutto ciò che contengo ( lati oscuri e non )

Un bacio

Rugiada
af.rugiada is offline  
Vecchio 30-11-2005, 19.42.59   #7
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Vecchio 30-11-2005, 19.47.18   #8
tattva
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2005
Messaggi: 141
D’altro canto l’apertura totale e senza timore nasce solo se i valori spirituali sopravanzano quelli materiali, è quasi un automatismo.

Il perdono è legato a fatti d’ordine materiale (offese ricevute, sensibilità dell’amor proprio – alias falso ego) ma la sua natura è solo spirituale. Non è possibile superare un’offesa con la volontà di dimenticare, una traccia resterà sempre, e ci si illude di perdonare.

E’ invece estremamente facile perdonare quando i nostri interessi non sono più d’ordine materiale. In tal caso perdonare non costa niente, è un atto dovuto, semplicemente il perdono è un mero prodotto di attività spirituali precedentemente compiute.
tattva is offline  
Vecchio 01-12-2005, 11.55.27   #9
turaz
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
il perdono è appunto un "dono".
il maggiore dono che una persona possa fare soprattutto a se stesso e agli altri.
é il presupposto dell'amore incondizionato.
Deriva dall'IO in comunione con DIO
turaz is offline  
Vecchio 02-12-2005, 10.30.17   #10
Stefano
Utente bannato
 
Data registrazione: 14-04-2002
Messaggi: 105
Il concetto di perdono nella bibbia, esprime l'idea di liberazione da un vincolo. Il termine letteralmente significa " lasciare andare" , liberare.

IL concetto di dimenticare non è insito nel perdono.

Amesso fosse possibile, dimenticare, sarebbe facile perdonare. Il difficile è quando il ricordo di una offesa, è vivido e chiaro, e sono chiamato a liberare colui che mi ha offeso, dalla sua colpa. Non sto parlando di piccole offese, trascurabili, è facile perdonare cose piccole. Io sto parlando di torti pesanti.

La potenza del perdono, e proprio nella capacità di ricordare il torto, ma non permettere ad esso di farmi male, e impedirmi, di liberare colui che lo ha compiuto. Il mio rapporto con la persona che mi ha fatto del male, nel momento in cui lo perdono, sarà ristabilito, esattamente come prima che lui mi offendesse.


Dio vi benedica!
Stefano is offline  

 



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