E quando arriveremo dinanzi al trono di Dio gli diremo:
Che mani grandi che hai !!!! e che bocca grande!!!!!
Deve essere proprio un Uomo infinito..........


Cara gattina Gesù stesso ci dice che siamo figli della LUce
e quindi siamo fatti anche di fotoni....
Se Dio come ci insegnano è in cielo, in terra e in ogni luogo
non può essere persona, se non nel nostro modo antropomorfo
di concepirlo.
Nessuno di coloro che scrivono in questo Forum e nessuno
sa dirti qual'è il vero volto di Dio. E' da qui che nasce l'angoscia dell'uomo, dal non saper vedere il volto di Dio.
Qui interviene Gesù Cristo che essendo divenuto Uno con il Padre,
con la Sorgente di Luce e di Amore ed avendo quindi resoLo manifesto, ci invita a scoprire il Volto di Dio in ogni creatura
e in ogni cosa creata (San Francesco e le sue laudi) e ci dice che ciò che ha fatto Lui, se lo vorremo potremo farlo anche noi, anzi
cose ancora più grandi.........
Adesso sentirai un alzarsi di voci che diranno che anche altri maestri dicono lo stesso in altro modo e per me sono solo conferme di quanto detto sopra.
Il fatto poi che noi ci rivolgiamo a Lui come Padre come ci ha insegnato Gesù nella sua preghiera, non vuol dire che Egli sia
fatto di carne e ossa come noi, perchè anche Gesù Cristo
morendo ha acquisito un corpo di Gloria o di Luce (questo è ciò che credo io e che gli stessi San Paolo e i vangeli affermano. Il fatto che essere Uno con Dio gli permetta di manifestarsi
anche in un corpo materiale o apparentemente tale non vuol dire
che così sia. Si può vedere con gli occhi fisici ma si può anche avere una vista metafisica che ancora non possediamo) Per me che sia risorto in carne e ossa o nel suo corpo di Luce non cambia nulla rispetto a ciò che ha detto.. Noi siamo Figli e come Figli eredi di un Regno che però noi stessi dobbiamo realizzare.....
dentro e fuori di noi, un regno in cui predominino tutte le caratteristiche divine (vedi l'albero sefirotico): Bellezza, Giustizia, Equilibrio, Armonia, Saggezza etc......

Il problema del male è talmente un problema che se vuoi ne parliamo in altro post.....

Non sempre tutte le volte che si fa un bene si riceve altro bene e quando si fa il male si riceve altro male

Buon giorno
Credo che sarebbe troppo semplice se fosse come in matematica 2+2 =4 (tutto da dimostrare); secondo me pur affermando senza tentennamenti la propensione al bene......se da ciò ne deriva del male è la capacità del "ricevente" a trasformarlo in bene......è quello che ,secondo me , scrive Gyta quando afferma, giustamente, anche dal dolore e dalla propria sofferenza si riesce a "vedere" la Luce

Dunque secondo lui è altamente spirituale chi va verso il Buddha o verso il Cristo, cioè dai "CAMMINANTI?
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Ciao(buon giorno l'ho già augurato ) non mi sono spiegato, il problema di quanto sia spirituale non se lo pone il buddha ma chi nel cammino si volta ad osservare quello percorso e si "immangina" quello da percorrere.......ricordo qualcuno che diceva "beati gli umili perchè di loro sarà il regno dei cieli" non mi sembra che c'entrino gli spirituali (? );

Quello cammino e' la Vita, e' il Viaggio senza meta e lo si percorre....anche se alla fine si ritorna al punto di partenza, al luogo che non e' in nessun luogo...alla scoperta che non c'era nulla da cercare e nulla da trovare, che gia' non fosse li...con noi...
E' il separare il sacro dal profano il problema.....quindi concordo con Ilpe. L'essere spirituali rischia di essere una grossa presunzione.....

Sì! E' questo il punto che volevo sottolineare
nel mio precedente scritto nella domanda :

"Levature" e "bassezze" portano lontano dalla realtà!

Può sembrare non importante la scelta dei termini
quando si è portati per senso del "rispetto" verso un "risvegliato"
ad immaginarlo "grande"/ "elevato" ma nello stesso atteggiamento
risiede la nostra propensione verso una Realtà (o realtà, poiché è lo stesso) Tangibile
od una Realtà Lontana!

La "differenza" non sta
nella "grandezza"
ma nella "chiarezza" (!)

Grandezza e chiarezza non essere sinonimi!!

Ciò che risalta/ è in luce (/"a fuoco") nel realizzato
è la sua trasparenza: "l'acqua" -come direbbe il libro dei Mutamenti- "è
chiara e viene bevuta"
Nel "non-consapevole" "l'acqua è -ugualmente!- ma non essendo chiara non può
ancora essere bevuta"
Ma il termine "levatura" indica per antitesi anche l'esistenza del suo opposto: la sua quantità,
non l'uso che se ne può o meno fare!!

Se parlando del diamante è corretto indicare il suo grado di "purezza" tale
modalità di espressione in questo caso non è corretta, a mio avviso, poiché
il "realizzato" lo è proprio in virtù della principale comprensione che l'unica
differenza esistente consiste proprio nella propria capacità di vedere la purezza anche
laddove sia, per un occhio più superficiale, ricoperta d' inconsapevolezza!
Per cui in ultima analisi la differenza principalmente sta nella mente:
risvegliata (consapevole) od in quella ancora avviluppata dal velo
dell'inconsapevolezza.
La luce è accesa o spenta: non esiste un grado di luce spenta!
C'è luce oscurata e luce non oscurata. Le "gradazioni" non sono che invenzioni
mentali, differenze caratteriali: non sostanza!

Penso che sia importante comprendere l'assoluta mancanza di differenza se
non nella nostra mente!

Ma la nostra mente è quello stesso velo!



Gyta

arriverò mai alla statura di un Gesù Cristo?

Gesù Cristo.... proprio un tipino curioso...

Avrà letto Panikkar? oppure il prof. Giacobbe? e se avesse letto un libro che non hai? correrai a comprarlo?

Dimentichi forse che sei fatta di carne ed ossa? le informazioni che trovi e le esperienze che fai stanno nella tua valigia di neuroni e sinapsi. Come potrà darti la santità ciò che dovrai perdere alla tua morte? cosa te ne farai delle memorie custodite in un inutilizabile cervello putrefatto? cosa te ne farai di un bagaglio che non potrai portarti nel "regno dei cieli"?

è Lei Sig. nonimportachi così Illuminato come la Luce stessa????

mi metta un doppio petto cromato, mi punti un riflettore addosso e vedrà....

...io ho ancora un pò di cammino da fare e mi piace farlo con una certa sicurezza
che arriverò, ma anche con l'umiltà di chi cade, una due, tre volte
sotto il peso di una ipotetica croce.

Chi è arrivato smette forse di camminare?
Chi è arrivato è forse dispensato dal cadere e dal portare croci?

Quanto è umile un "umiltà" che è propedeutica alla santità? come non ambire a qull'umiltà? e quanto un'ambizione è umile?

Si faccia il dono dell'umiltà che le toglie quella certezza di arrivare.

Chiarissima! E' possibile pero' una visione piu' profonda.....bisogna aver coraggio..e sentirne il bisogno.

su questo mi dispiace ma con tutta l'umiltà di chi sicimenta a scalare una montagna e con tutta la volontà che ci metto nel farlo stia certo che arriverò in cima per poi ridiscendere ancora ma arriverò!!!

Ci si dovrebbe fare un viaggio nel tempo, basta un pensierino ed eccoci, in una dimensione parallela. Qua in mezzo agli esseni possiamo metterci a studiare e a meditare


Secondo alcune teorie, non rimane nessuna valigia custodita o no nelle stazioni termini, o nei cervelli in putrefazione. Con tanto di informazioni ed esperienze.

Però Nonimportachi, rimane qualcos’altro, le vibrazioni, quelle che fanno parte della grande sinfonia.



Chi è arrivato non è qui. (parlo per gli "arrivati" )

Ma arrivare dove? qui ed ora?



Impegnati ad arrivare dimentichiamo di vivere. Una carezza al figlio o al cane, una passeggiata nei boschi o lungo il mare o nel parco della città, un vaff.... masticato , un sassolino nella scarpa, insomma una presenza viva fra i nostri vivi.

Sento il profumo di castagne arrosto

Secondo alcune teorie, non rimane nessuna valigia custodita o no nelle stazioni termini, o nei cervelli in putrefazione. Con tanto di informazioni ed esperienze.

Accidenti, se avessero ragione cosa me ne potrei mai fare degli studi e delle meditazioni fatte durante i viaggi nel tempo?

Chi è arrivato non è qui.


distingui forse un'arrivato da un camminante? come? cosa li distingue?


Ma arrivare dove? qui ed ora?

Non so', siete voi che camminate e scalate montagne.... saprete pur bene dove state andando...