Per POISON:
Ok! Ho proprio voglia di cogliere la tua sollecitazione e iniziare a ragionare per assoluti. Niente di preparato, tutto a braccio, vediamo cosa ne viene fuori.
Il Buono con la “B” maiuscola è Buono in assoluto, non è relativo. Benissimo, sono d’accordo con te.
ANCH’IO SONO ASSOLUTAMENTE CONVINTO, PER ESEMPIO, CHE SALVARE UNA VITA UMANA ATTRAVERSO… CHE NE SO… LA SPERIMENTAZIONE GENETICA (PARLO DELLA MANIPOLAZIONE GENETICA FETALE), SIA QUANTOMENO MERITORIO. PARLIAMO PER ASSURDO E VEDIAMO UN CASO REALE … APPENA INVENTATO:
“Grazie agli avanzatissimi studi in campo genetico del dottor Kassolut, è stato possibile curare un’incredibile malformazione fetale già 2 ore dopo il concepimento del bambino. La scienza ha reso possibile, ad una giovane mamma austriaca, di portare a termine la sua desiderata gravidanza. In data 04 luglio 2003, nacque Reltih Floda, un bellissimo bambino di tre chili e mezzo. Il mondo scientifico s’inchina alla perizia del dottor Kassolut (fra l’altro, appena insignito del Nobel per la medicina); IL MONDO RELIGIOSO – CRISTIANI, EBREI, MUSSULMANI – OSANNA COLUI CHE HA TANTO LAVORATO AL SERVIZIO DELLA VITA; È NATURALE CHE DA QUEL MOMENTO KASSOLUT DIVENGA L’OSANNATO CUSTODE DEL DIRITTO DI NASCERE.
NIENTE DI PIÙ GIUSTO – BUONO (ASSOLUTO).
Vediamo il bambino; cresce bene, bello e sano, il mondo gli sorride. Un unico alone turba la sua esistenza. Lui sa di essere al mondo grazie ad una magia, un’operazione che solo i moderni mezzi tecnologici hanno reso possibile; lui è vivo per caso, sa che se avesse sbagliato i tempi, il momento in cui presentarsi al mondo, non avrebbe avuto alcuna possibilità di sopravvivere. Ma, tant’è che adesso respira e pensa… pensa e rimugina sulla propria fortuna… E’ attratto, inconsapevolmente attratto, da questa gran meraviglia che ha reso possibile il concretizzarsi del Bene Assoluto. Nel corso degli anni della sua dorata infanzia (non può che essere dorata – l’intervento è costato un fracco di quattrini), della sua dolce fanciullezza, della sua serena adolescenza, lui, Reltih, piuttosto che impegnare il suo tempo nelle consuete occupazioni proprie della sua età, s’impegna, dannatamente s’impegna, per impadronirsi dei segreti alchemici della nuova scienza genetica.
Tanto grande fu il suo fervore che divenne uno dei più insigni e rispettati conoscitori al mondo della disciplina.
Scienza e perizia che non potè, o non volle, mettere al servizio dell’umanità.
Lui aspira a ben altro; la manipolazione genetica, strumento e mezzo che ha consentito a lui di nascere e sopravvivere (il Bene Assoluto), può ora concedergli il coronamento di un sogno, inconsciamente, cullato e cresciuto nel suo animo per tutta la vita: creare una congrua quantità d’individui le cui caratteristiche fisiche, morali e psichiche siano completamente asservite ai suoi voleri. Ottenere quindi un uomo (se uomo si può chiamare) CREATO in base al suo insindacabile desiderio, un uomo che, privo d’anima, possa affrancare l’intera umanità dall’eterna fatica del lavoro, che serva, magari anche, come deposito di organi nei casi di trapianti e che soprattutto non provi sentimenti, pulsioni e sofferenza. Un uomo disumanizzato.
Il suo intento è, ancora una volta, Buono
, la sua perizia e la sua intelligenza sono poste al servizio dell’Umanità. Un ostacolo; nessuno (ottusi) al mondo vuol sentir parlare delle sue “farneticazioni”. E’ necessario a questo punto far in modo che l’umanità comprenda il gran vantaggio offerto dalla sua idea. Ecco quindi il nostro personaggio impegnato in convegni internazionali tesi a rendere edotta sui vantaggi l’intera umanità che, nonostante l’impegno, continua a rifuggire da tale ipotesi ed aborrire la sua fede.
TANTO PIÙ SONO CONVINTO DELLA GIUSTEZZA DELLE MIE POSIZIONI, TANTO PIÙ SONO PORTATO A BATTERMI PER LA LORO AFFERMAZIONE.
Con questo slogan, ecco avanzare nella mente del nostro eroe (positivo?) la convinzione che l’affermazione del suo Credo sia possibile solo attraverso un’imposizione, anche violenta. Infoiato nella sua convinzione, semi maniacale, arriva a teorizzare nel genere umano una latente necessità della sua nuova visione del mondo, per cui, facendo leva sulle sue indubbie capacità di procreazione, eccolo produrre individui asserviti ai suoi voleri in quantità industriali; eccolo scatenarsi alla conquista del mondo.
Mi accorgo che sto allungando un po’ troppo il brodo, cercherò quindi di trarre la morale di quanto ho voluto rappresentare fin’ora.
Un Bene Assoluto non può mai sfociare nel male (guerra – distruzione etcc…), altrimenti che Bene sarebbe? D’altra parte un bene che alcune volte si traduce in male non può in alcun caso essere definito Assoluto. Allora o abbiamo sbagliato all’inizio nell’individuazione del Bene o ci troviamo di fronte ad un’interferenza da isolare ed analizzare.
L’interferenza non potrebbe per caso essere che noi, esseri limitati, non essendo nella condizione di giudicare l’insieme delle conseguenze del nostro agire (anche quelle a lungo termine), avendo del mondo circostante una visione necessariamente piuttosto limitata, ci dobbiamo accontentare di osservare ed analizzare l’agire umano (anche quegli atti Assoluti) nell’ambito di un rapporto relazionale limitato e, quindi, a immaginare tutte le qualità legate all’agire umano (ma non solo) – come Male, Bene etc.. – in RELAZIONE all’evento fenomenico cui sono collegate o collegabili.
In sintesi, tenere in funzione un complesso e costoso macchinario necessario a mantenere in vita un individuo che altrimenti “traguarderebbe il suo naturale epilogo”, senza magari curarsi neanche delle conseguenze prodotte da quest’accanimento (posto che vogliamo definirlo accanimento, magari “terapeutico”) nei confronti di coloro che per sangue, affetto o altro, ruotano intorno al soggetto sottoposto a tali “amorevoli” cure, è un Bene Assoluto o un Bene Relativo? O spegnere quello stesso macchinario per motivi legati magari ad egoistiche esigenze personali od economiche, è un Bene Assoluto o un Bene Relativo? O meglio, entrambe le soluzioni non potrebbero, forse, essere interpretate, secondo i diversi angoli d'osservazione, un Bene Assoluto o Relativo e un Male Assoluto o Relativo? Chi mai può offrire una risposta assoluta a questo quesito si faccia avanti.
Il resto del mio sproloquio ad un’altra occasione.
“o si è razionali (si asseconda l'inevitabile tendere della ragione alla riunificazione) o si é nichilisti.”
“…paradossalmente la ragione porta a negare sé stessa ma è in questi termini che l'uomo forse può ritrovare sé stesso.”. CONFESSO, No ho compreso – SPIEGAMI!!