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08-04-2005, 12.57.06 | #4 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-02-2003
Messaggi: 453
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Citazione:
Per un ignorante come me, servirebbe capire cosa significhi "al di là del fenomenico", grazie. Giorgio |
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08-04-2005, 13.11.28 | #5 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Re: Esperienza ed Interpretazione
Citazione:
Ci sono due modi di interpretare a seconda che si affrontino le cose con Fede oppure con l'obiettiva e critica analisi che mira alla Conoscenza. Perciò, personalmente, trovo giustificato che ci possano essere contrasti d'opinione. P.S. Tempo fa portai più volte il mio contributo economico a favore della costruzione di un certo nuovo monastero. Ogni volta l'Abate commentava "Ringraziamo la Divina Providenza!" ... poi ad un certo punto mi son detto "se questo non la finisce di prendere i miei soldi fingendo di non dovere altra gratitudine che a Dio, non gli darò più neppure un saluto e perciò da Dio otterrà di meno!". Ed infatti così è stato. Ultima modifica di Mistico : 08-04-2005 alle ore 13.17.14. |
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08-04-2005, 13.17.25 | #6 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Ma perche' ti devi rivolgere cosi a me?.....comunque mi piace la tua schiettezza, spara pure a zero su di me...mi aiuti a vedere cio' che magari non vedo.... Per fenomenico intendo la manifestazione dell'Energia da quell'Unico Sole (il Noumeno). Energia che e' si unitaria, ma che per quel gioco al quale stiamo giocando ci appare frammentata, fatta di eventi fenomenici particolari. Possiamo parlare di identificazione con la realta' fenomenica in cui la regola appare essere quella di causa ed effetto (da un fenomeno se ne genera un altro). L'uno e' il Noumeno, il fenomenico e' il molteplice. In Realta' Uno e Molteplice non sono separati (vedi le tre ipostasi di Plotino, o l'Unione di chiara luce e vacuita' del buddismo ecc. ecc.). La separazione, la percezione della Realta come frammentata, e' dovuta all'identificazione con la mente discorsiva. Io soggetto mi percepisco separato da tutto il resto (oggetto), l'intelletto inizia a dare i nomi a tutte le cose. Al contatto con quelli che vengono percepiti come oggetti accade che l'energia si manifesti come; Attrazione-Repulsione-Indifferenza (positivo-negativo-neutro). Ecco la gabbia esitenziale e' pronta. Conosciamo un mondo fenomenico, fatto di infiniti eventi a volte piacevoli, a volte spiacevoli a volte insignificanti. La pura conoscenza intellettuale e' sempre diretta al fenomenico, perche' l'Io (soggetto) fa della conoscenza un Oggetto. Il pensiero non puo' funzionare se non su questa base dualistica. Per questo il cammino dal Molteplice all'Uno e' un cammino a ritroso, prima che sorga il pensiero...perche' li c'e' l'Uno....non c'e' piu' la dualita'. |
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08-04-2005, 13.19.20 | #7 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Re: Esperienza ed Interpretazione
Citazione:
Se parli di esperienza direi che non è solo possibile ma è praticamente inevitabile, perché non esistono due esperienze eguali, non esistono due sperimentatori eguali, e non esistono due interpretazioni uguali. Ma qui qualcuno parla di “stato naturale”, parla di “realizzazione del se”, di dimorare nella realtà, parla cioè di uno stato che non è assimilabile ad un’esperienza, (se fosse un’esperienza tra le altre che valore avrebbe?). La domanda quindi diventa….. - Uno stato che è oltre l’esperienza e che ingloba lo stesso sperimentatore può essere diverso in se stesso? - Io dico di no ergo penso che qualcuno mente. Quello di cui sono meno sicuro è se mentono sapendo di mentire o se mentano anche a se stessi, ma forse questo è un loro problema e non mio. |
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08-04-2005, 13.23.47 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-02-2003
Messaggi: 453
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Citazione:
Perchè? Come mi sto rivolgendo? Comunque, prima di dire come la penso, mi piacerebbe leggere altri interventi. Ti ringrazio, comunque, per lo sforzo profuso per rendermi comprensibile la distinzione. Mi chiedo solo come si possa avere la certezza che ciò che definisci "non-fenomenico" non sia, in realtà, l'effetto di altra causa. Giorgio |
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08-04-2005, 13.27.10 | #9 | |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Re: Re: Esperienza ed Interpretazione
Citazione:
Una pietra non fa l'esperienza della propria forma solida, ma quello stato è differente dalla forma ugualmente solida di un'altra pietra... Fammi capire meglio se ti va... se no credo che proprio la tua conclusione ti dia torto! |
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08-04-2005, 13.30.26 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
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Re: Esperienza ed Interpretazione
Citazione:
C'è anche una terza via, che l'esperienza fatta sia sincera, ma inevitabilmente differente per via della sensibilità individuale (e cioè come la si riesce a vivere). Ciò significa affezionarsi ad un idea di vissuto come verità assoluta ed inconfutabile, attribuibile al tutto. Purtroppo è solo ciò che si voleva vedere .. molto spesso ! E quindi si mente non sapendo di mentire! ma ci si identifica anche in quel senso di immenso sperimentato! Poi c'è un fattore che gioca molto, ed è la differenza di approccio! Nell'Oriente c'è una epica-poetica che colpisce direttamente il centro animico - nella filosofia/pensiero occidentale c'è un rigidità e sintesi che colpisce il centro intellettuale . Questa sembra poco ma in effetti è la sostanza a ben pensarci! Così che da esperienze simili si può trovare contrasto per via dell'approccio ! Per il resto la sintesi di entrambi i centri - animico/intellettuale- porterebbe a sintetizzare le esperienze nel riconoscimento dell'Esperienza aldilà dell'uso delle parole e della propria identificazione e rappresentazione di se. |
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