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21-02-2005, 17.15.59 | #43 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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disegno e saluto (il ritorno)
Per prima cosa mi scuso per il tentativo provato ieri sera cosi' malamente abortito ,ma voleva essere una prova no un post, il disegno di per sé è un gioco fatto durante la notte tra un campanello ed un altro; il motivo per cui vi posto questo messaggio è perchè ho deciso di vivere questo forum con più distacco un saluto quindi a tutti voi forumisti (belli e brutti vi voglio bene a tutti ) mi auguro che non ate troppo .
Sono giunto a questa decisione perchè, dopo aver realizzato che non avendo effettuato il primo passo la (Pabbajja) uscita, rinuncia a tutte le cose terrene che mi legano al samsara e quindi al ciclo dell' esistenza, lo dimostra quanto questo sia vero l'uso di tutti i beni di consumo che tutt'oggi uso (vedi il computer ecc..), credo sia onesto rivedere il mio comportamento per seguire un giusto dhamma per avere un kamma più possibilmente lineare e onesto con la vita che mi circonda. Mi sono rivisto ragazzo alla ricerca della stessa Verità che sappiamo li' ad un soffio se lo vogliamo, ma irranggiungibile se non si fa il GRAN PASSO, e come allora mi sono chiesto: perchè no Claudio?, lo sai quella è la Via vai.....,poi o la paura (spero di No) o la presa di coscienza che se se sono qui in questo momento in questo luogo a fare questo è per un Disegno al quale io non posso contrappormi; se facessi il gran passo l' "uscita" la mia sarebbe una rivoluzione egoistica e personale che mi allontanerebbe dal Dhamma di uomo del mio tempo e del mio luogo; inoltre la mia mia fede marxista mi fa credere nel suo ossimoro "le contraddizioni di una società basata sullo sfruttamento e sulla differenza autocollasserà per una società migliore" un passo alla volta per giungere insieme alla Chiara Luce;ho letto che gli Ajivaka,discepoli di Makkali gosama ed Purana Kassapa, ritenevano che tutti potessero liberarsi dal samsara coltivando la pace dello spirito; Uniti fino alla (una volta dicevamo vittoria)........... Un forte abbraccio a tutti voi (è troppo umano? ) provo ad allegare il disegno |
04-03-2005, 18.25.15 | #47 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 29-10-2004
Messaggi: 7
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sono stata attratta dal titolo, avendo letto anni fa un libro sull'ipnosi regressiva nel cosiddetto bardo inteso come periodo di esistenza in un'altra dimensione, fra un'incarnazione e l'altra.
riporto un intervento di Angelo Bona, specialista di terapia regressiva, che aggiunge forse altri dettagli al concetto di bardo Bardo è un termine tibetano che significa "transito",è un passaggio , uno iato tra una realtà e un'altra. Bar vuol dire "tra " e do " sospeso" è quindi un periodo in cui si è sospesi tra due condizioni esistenziali successive. Come saprai certamente esiste un testo tibetano che s’intitola Bardo Tödrol Chemno cioè letteralmente “grande liberazione attraverso l’udire nel Bardo” e rappresenta un corpo dottrinale trasmesso da Padmasambhava e rivelato nel XIV secolo. Esso racconta di un maestro che diviene amico spirituale di un morente e che lo educa al trapasso. Bardo ha un significato più esteso di quello consueto di intervallo tra morte e rinascita: ad esempio possiamo parlare di Bardo naturale della vita quale periodo di esistenza tra la nascita e il decesso, di un Bardo doloroso della morte che contempla la cosiddetta agonia, di quello luminoso del Dharmata o esperienza del dopo morte in cui l’anima è pervasa dalla luminosità della vera natura della mente e ancora del Bardo del divenire cioè l’intervallo che si prolunga fino alla rinascita. Anche durante quello della vita si possono verificare momenti di morte e rinascita, veri e propri Bardo intrinseci al processo esistenziale. Sogyal Rinpoche ne Il Libro tibetano del vivere e del morire ( Ubaldini,1994) dice “ I Bardo si susseguono in continuazione attraverso la vita e la morte, sono giunture in cui si intensifica la possibilità della liberazione e dell’illuminazione”. Non sono mai intervalli bui o vuoti, ma tempi di consapevolezza e di opportunità di rinascita.... |
06-03-2005, 20.10.44 | #48 | |
eternità incarnata
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Citazione:
Mi interessa soprattutto capire se e come può essere fermata la ruota delle rinascite. Beh, anche perché essendo un cosiddetto portatore di handicap, mi sono chiesto più volte quali siano le cause del mio essere tale. Non mi convince molto il discorso che Dio ha stabilito questo disegno per me. E perché mai? Ecco dunque la consapevolezza di essere qualcosa in più del corpo.... Io ascolto di frequente le cassette sul bardo. Chissà, forse saranno veramente d'aiuto nel passaggio tra vita, morte e rinascita.... lo spero tanto! |
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07-03-2005, 08.31.01 | #50 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
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Citazione:
E perché mai dovresti ritirarti? Il mio non era un rimprovero e mi spiace se lo hai preso come tale. Io intendevo stimolare nuovamente questa discussione con qualche altro intervento.... |
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