I punti 3 e 4 trovano causa e risposta nell'affermazione del punto 2
Nulla di ciò che è esclusivamente risposta d'intelletto, mentale, può soddisfare una reale esigenza di comprensione che chiamiamo 'spirituale' solo per meglio individuarla, 'collocarla', ma che non può esistere su di un piano scisso dalla nostra totale interezza.
Il reale 'spirituale' non può che essere -relativamente al possibile umano- espressione empirica del sentire, comprensione attraverso cui ciò che 'appare' materiale assume una diversa 'lettura' rivelandone al di sotto l'espressione di una più totale unità, realtà unita-unica

Eppure domandi 'perché siamo spirituali?' domanda che sembra cozzare col resto delle tue affermazioni..
Ipotizzando che tu sotto tale domanda voglia sintetizzare il nostro bisogno, la nostra fame di 'comprensione', sembra quasi che sotto quest'affermazione tu -ancor meglio che altrove- sottolinei l'impossibilità sostanziale della coesistenza tra mentale e materiale, poiché infatti 'spirituale' -a mio avviso- è proprio l'avvicinarsi al trascendere la visione parziale della realtà, per abbracciarne una più completa che non può che essere comprensione empiricamente sentita..
I nostri occhi vedono ciò che il nostro corpo sperimenta, secondo il cibo che presentiamo ai nostri occhi questi possono temere o gioire; il 'gioire' ed il 'temere' non sono che il risultato di una comprensione più o meno parziale di ciò che ci accade..
Ma come già ho evidenziato non una comprensione esclusivamente mentale può soddisfare la reale nostra sete di sapere, poiché ogni cosa deve scendere a fondersi nella nostra totalità del sentire per divenire reale comprensione dell'essere, affinché realmente non esista più scissione di sorta tra presunta realtà spirituale e presunta realtà materiale, ma un unico sentire di una visione realmente unitaria di ciò che ci accade..

Se per 'decadenti' intendi che la comprensione non è acquisizione statica, assoluta ed a-temporale di una forma d'essere ma continua espansione e compenetrazione della e nella realtà del sentire allora concordo con te nell'impossibilità d'un sentire-comprensione statico inconcepibile nel percorso della relatività dell'essere umano..

Trovo comunque che Mirror ed Atisha (quando vuole! ) ed alcuni altri siano decisamente più bravi di me a comunicare ciò che sarebbe nel mio intento attraverso lo scrivere ma non sempre così chiaramente espresso.. (-ahimè..!)..







Uhmmm.. Interessante..!
Non sapevo d'avere a meno di una quarantina di chilometri da qui
numerosi umani punti-luce..






Gyta

...come dice Macchina... "Perché qualcuno accetta concetti e spiegazioni spirituali non fondati sul riscontrabile?"

Probabilmente perché non sappiamo da che parte correre quando lo starter spara quel colpo a salve.
Probabilmente perché la gara è troppo breve e non abbiamo il tempo di pensare a come vincere ed abbiamo solo il tempo di correre.
Probabilmente perché, tanto, alla fine della corsa, …lo sapremo bene dov’era il giusto traguardo... Peccato che sapremo giusto quello e non perché ce lo siamo domandato!


Dal vangelo secondo me:

In Verità, in Verita vi dico:

"La ricerca spirituale è come una corsa in caduta libera di infiniti fiocchi di neve verso un immenso oceano caldo.
Non importa dove atterreremo.
Quando torneremo acqua dell’oceano, ci ritroveremo tutti a chiederci cosa sia mai la neve!"

In verità.. in verità.. ti dico:

Sono scoppiata a ridere.. ma..
Hai.. perfettamente ragione!!

Com'era.. beh.. più o meno così..:'siccome tutto è esattamente come dev'essere infine potremo pure farci una solenne risata'.. l'originale era di Long Pa..




(però qualcosa mi dice che la seconda parte della tua affermazione è errata.. Te lo dirò.. ritornata oceano..


Gyta

OK!

Benissimo, così si fa per costruire un discorso produttivo: "mi si dà ragione"!



Naturalmente, è ovvio che essendo solo una parte... non sono in grado di vedere dal punto di vista riservato ad Altre parti...

Perciò, ben venga la tua eventuale correzione alle mie supposizioni, Gyta!

Messaggio Arrivato : Forte & Chiaro.. !

A proposito di 'cose indicibili &d inesprimibili'.. :

Acquisto un cd di musica 'da meditazione'..
1°) Pezzo : SILENZIO ASSOLUTO...
Mi son detta.. messaggio più di così...

'Segni dappertutto anche in cd irresponsabili d'un loro eventuale messaggio nel 'nulla-assoluto' della traccia.. inesistente..


Bye!

Ah, dimenticavo.. appena mi arrivano nuove dalla dimensione oceanica ve ne metto al corrente quanto prima..




Gyta

Sai Alessandro, la questione non è voler riconoscere o meno, semplicemente mi limito all'osservazione che tiene bel saldi taluni parametri i queli, pur non ricevendo consensi da buona parte di coloro che vagano negli anfratti della ricerca, hanno un dato valore che potrei tradurre in verosimile. Ora, se è vero che l'esaltazione e l'importanza personale che animano buona parte di chi parla sono elementi nocivi nel contesto della ricerca, sarà anche vero che chi adopera tal tecnica per illudere se stesso non giungerà mai all'obiettivo se non nell'illusione d'esserci. Per me può andar bene, nulla in contrario, ma concedimi la possibilità di definire chi in tal modo agisce, non arrivato ed assolutamente non in grado d'insegnare, cosa che ricorre troppo di sovente in ambiti di questo genere
Monica

Senza retorica ti chiedo....sei assolutamente convinta di quello che hai scritto? oppure qualche volta ne dubiti?

Dunque, partiamo dall'inizio, una piccola premessa che toglierà dalla tua mente qualsivoglia dubbio. Non sono quì per dettar legge, tanto meno desidero convincere, ora, detto questo posso affermare di non esser un esperto dello spirito (non ha significato quest'affermazione). Tu sostieni che io ho elaborato mie idee e su questo non ci piove dato che l'individualità s'esprime nell'elaborazione soggettiva, ma andiamo avanti, non parlo del termine tempo poiché nei piani superiori al materiale tal concetto è obsoleto, meglio, inesistente. Il piano della materia (Il Malkuth del sistema cabalistico) non è altro che l'ultima fase di discesa dall'origine la quale "fa capolino" nel Mondo Manifesto mediante Kether (primo Sephirah). Comprenderai che origine e materia pur appartenendo ad un'unica evoluzione assumono nell'aspetto della formazione caratteri dissimili. Unica origine che si riflette nei piani inferiori concretizzandosi sino a divenir materia. Il concetto tempo si lega all'ultima evoluzione, ovvero al mondo materiale che bada non viene da me inteso quale mondo percepibile attraverso i sensi bensì quale stadio esistenziale di ciò che assume "forma".
Non è sbagliato ciò che tu affermi in merito allo spirito individuale, ma tu citi l'aspetto della risalita all'origine, saprai meglio di me che la consapevolezza nasce dalla comprensione della discesa tra i piani oltre che dall'ascesa.

Sai, la convinzione passa dall'esperienza personale la quale mediante l'ausilio di concetti "testati" nel tempo ed accompagnati da una parvenza di verità (dico parvenza poiché l'elaborazione mentale che segue l'assunzione di un concetto deve condurre ad una soluzione definibile verosimile..non mi permetterei mai di definire verità, di fatto, la verità è un dato troppo grande per esser elaborato dall'umana natura così fallace)...inducono ad una sorta di convinzione. Mi chiedi se dubito, posso rispondere che dubito di tutto come di nulla

ma che significa "siamo spirituali" abbi pazienza.. è un'affermazione stravagante... "io sono spirituale?" non ha significato..