I Boomeritis.

A volte la pratica sembra aver funzionato, si hanno forti esperienze di non-dualita'. Ci si dichiara illuminati.


http://www.rebirthing-milano.it/dal_libroe.htm

La spiritualità di ciascuno si configura secondo la religione che ciascuno ha. Se uno crede in un dio parziale, non potrà che avere una spiritualità parziale.
Cercare un eventuale equilibrio tra ieri, oggi e domani non ha molto senso se si ha avuto la fortuna di comprendere, già solo per semplice cultura scientifica, che il tempo è, praticamente, una dimensione (la quarta, in ordine di scoperta). Il tempo è la dimensione secondo la quale tutte le cose possono essere osservate nel corso della loro trasformazione e della loro traslazione attraverso le rimanenti tre dimensioni spaziali. In un concetto spiritualmente evoluto, il tempo è l’estensione di Dio oltre i suoi aspetti energetico-materiali, è lo “spessore”, il numero di pagine dell’ipotetico libro sul quale sono scritti in ordine cronologico tutti gli eventi dell’universo, un libro nel quale ogni riga ci narra contemporaneamente di infinite storie relative ad infiniti luoghi ed infinite cose.
Il tempo è l’altezza di Dio.
L’oggi è la sezione di Dio all’altezza della Sua vita.
Il nostro oggi è la sezione di un micro-capello.

Credo che sarebbe molto interessante approfondire l'opera e il pensiero di Wilber.
Peccato che ci sia poco materiale tradotto in italiano, a parte le sue prime opere (roba di venti e passa anni fa) e qualche estratto più recente messo on line da qualche anima pia...

Eppure... abbiamo avuto quasi tutti dei buoni occhi per vedere, non siamo venuti al mondo con l'innata capacità di leggere!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Meditate, gente, meditate un po' del vostro proprio!

Se vi porto perline di vetro colorate, voi, non avendole mai viste prima, le reputerete più preziose dell'oro?

Perchè mai siete tanto affascinati da quel che altri hanno trovato e non cercate da voi?

CHe razza di ricercatori siete?! Dov'è la spiritualità in un piatto caldo servito in tavola?!

Siete solo dei commentatori di cose altrui?

Dov'è il confronto possibile?

Siano gli autori a confrontarsi tra loro!

La mia ricerca e' finita. (proprio sotto la Mole).
Mentre "osservo" una tua certa propensione al misticismo.
Ti mancano quelle radici profonde nella madre terra, quella sensibilita' particolare che si chiama Amore e che e' il continuo rinnovarsi, manifestarsi di quella cosa che si chiama Vita e che e' la Sua stessa essenza.
Ti consiglio una fase di atterraggio, se hai bisogno di aiuto, sono disponibile.

La tua ricerca ha soddisfatto le tue aspettative, non è finita per niente... l'hai soltanto sospesa. Chi cerca per lo spirito può accontentarsi, ma mai potrà dire di aver finito.
Nel tuo "osservare" la mia "propensione" non hai notato che non è orientata verso alcun misticismo, bensì, è "essere dalla doppia natura materiale e divina". Non è il misticismo concepibile dai più, è qualcosa che trascende la comune comprensione e deriva dall'avere proprie radici talmente profonde in Dio da attraversare la madre terra come fosse un foglio di carta bagnata.
Non mi servono campi d'atterraggio, grazie per il pensiero. Vivo immerso in quattro dimensioni e non uso essere dove altri pensano di potermi collocare.

Ahahahahah! Solo un Torinese (eheheheheh) che si lancia con il deltaplano dalla Sacra di San Michele, per poi atterrare in cima al Musine' e lanciarsi di nuovo per sorvolare il Duomo dove il Sacro lenzuolo e' conservato, puo' fare simili affermazioni. Mi correggo, questo e' intellettualismo mistico di ottima qualita'.

Non credo che una delle due cose escluda l'altra.

Stammi bene.

No, l'una non esclude l'altra, ma una luce, a volte, può rendere ciechi più del buio.
La probabilità di comprendere quel che ascoltiamo non dipende da quanto forte ci strillano nelle orecchie. E' più facile comprendere qualcosa nel silenzio della propria riflessione che al cospetto di una presunta autorità in fatto di rivelazioni.

La mia non è altro che una esortazione a non diventare spugne capaci solo di assorbire fino ad affondare in un mare di parole. Solo un autore è in grado di discutere il proprio pensiero, gli altri possono solo sperare di averlo capito appropriatamente o confrontarsi tra loro su questo interrogativo... cosa che non è ricerca!