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07-10-2004, 18.37.16 | #103 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 347
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Citazione:
Ciao Kannon Sono sostianzalmente d'accordo con te, almeno nelle premesse come quella riportata sopra, ma non nelle conclusioni. Credo che ci sono diversi livelli di libertà, dipendendo dalla capacità di ogni essere di esercitare effettivamente quella libertà. Se prendi per esempio un bimbo di 2 o 3 anni, è chiaro che la sua libertà si limita a fare i capricci, a urlare o piangere, o prendere un oggetto piuttosto che un'altro. Ma per il resto deve stare sotto la tutela dei suoi genitori, altrimenti la sua sopravvivenza sarebbe messa in serio pericolo. Ecco, per me il libero arbitrio è quella libertà estremanente condizionata, come in quel bimbo, in attesa di uno "sviluppo interiore" che ti converta in un essere capace di gestire in piena consapevolezza la propria Libertà. In altre parole, la Libertà non sta nello scegliere tra diversi cammini, ma nella consapevolezza che tutti gli infiniti cammini sono già in te. Il libero arbitrio, condizionato com'è da una fittissima rete di condizionamenti, tra cui lo stesso Karma, che ha avuto inizio con la Creazione stessa, non può essere assolutamente considerato come esercizio della Libertà. Io immagino questa nostra vita come un'autostrada dove sei libero di prendere la corsia sinistra o destra, sorpassare o no, fermarti all'autogrill tale o al susseguente, ma ciò che non puoi fare è uscire fuori dai suoi limiti. Aggiungerei però che la decisione di prendere quella determinata autostrada sì è una decisione libera, ma che prendiamo, se ne siamo capaci, prima di intraprendere questa esperienza terrena Hai parlato di Karma, e posto l'esempio di fregare qualcuno, ma che poi per via di questa legge, a sua volta sarai fregato nello stesso modo. Ma sai benissimo che è una catena interminabile. L'azione compiuta ai danni di quella persona, a sua volta era l'effetto di una causa che andando a ritroso, se perde in una infinità di altre cause che si intrecciano e interagiscono di tal maniera da coinvolgere l'intera razza umana, e forse non solo quella. Allora ci troviamo al punto di partenza di questa discussione. Se ti trovi di fronte a un bivio, la scelta che compi è libera o no? Per tutte le ragioni sopra esposte, per me non lo è, altrimenti potresti ovviare a tutti i condizionamenti e karma scegliendo a caso, magari lasciando decidere a una monetina lanciata all'aria. Ma anche in quel caso, non cambierà nulla, sia quale sia la direzione che tu scelga, comunque ti porterà a dover attraversare dei nodi ineludibili. Questa è la via dell'incoscienza di se stessi, l'unica possibile finchè perduri quello stato di sonnolenza interiore. Come ai detto in un anteriore post, per gli altri quanto ho scritto può essere solo una opinione, per me non lo è, perchè è il risultato di osservare attentamente passo dopo passo l'intera mia vita fin qui vissuta. Ciao brucus |
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07-10-2004, 18.39.37 | #104 | |||
Moderatore
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Certamente. Sia per rispetto che per l'umiltà che, fatalmente, "cade" su chi non sa nulla sulla vita ma lo riconosce serenamente. Ricambio con cordialità i saluti. |
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07-10-2004, 18.47.03 | #105 | |
Moderatore
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Va bene. Allora se preferisci non parlarne tieni almeno presente che Freedom significa libertà e non libero. E dunque non vorrei mai che tu avessi interpretato che io mi ritengo libero. Cosa, ovviamente, del tutto irreale. Viceversa Libertà rappresenta....come dire....ecco sì: un anelito. Il mio anelito verso l'agognata libertà. Non so poi se questo possa cambiare la prospettiva della tua osservazione........ Cordialmente |
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07-10-2004, 18.56.24 | #106 | |
Moderatore
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Non mi citi direttamente e non richiedi il contraddittorio. E' dunque con il timore di chi si siede al tuo tavolo senza esserne stato apertamente invitato che apro il dialogo con te. Ti faccio solo una domanda: sei sicuro che l'osservazione della tua vita, per quanto attenta ed accurata, possa darti certezze sugli argomenti (mi riferisco in special modo al Karma e dunque, immagino, alla teoria della reincarnazione) che hai trattato? Tutto qua. Ciao |
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07-10-2004, 19.06.21 | #107 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-08-2004
Messaggi: 388
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perdona la mia ignoranza riguardo la lingua anglosassone,l'ho studiata fino alle medie
tutti gli esseri umani aspirano alla libertà,ma la libertà la si ottiene solo sottomettendosi alle leggi(quelli di dio naturalmente). "Date a Cesare ciò che è di Cesare e date a dio ciò che è di dio"(potrei anche dire date a me ciò che è mio,ma io non voglio niente ) No la cosa non cambia minimamente il mio punto di vista. Ti auguro che tu possa capirmi. ciao ermes |
07-10-2004, 19.29.44 | #109 | |
Epicurus' very son
Data registrazione: 26-12-2003
Messaggi: 375
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Anch'io preferirei poter dire di godere del libero arbitrio...
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Distinguiamo due diversi piani (per ora ne bastano due): quello della coscienza e quello (più oggettivo ed esterno) della realtà. Il piano della coscienza è quello con cui ognuno di noi ha a che fare tutti i giorni nella propria testa. Su questo piano noi viviamo piacevolmente convinti di essere padroni della propria esistenza e di avere la famosa libertà di scelta, anzi non facciamo altro che decidere. La nostra vita è una scelta continua. Il piano della realtà è quello visto da un punto di vista esterno a tutti noi, più esterno di qualsiasi punto di vista che potrebbe avere uno scenziato. E' un punto di vista dal quale il principio di indeterminazione di Eisenberg non vale più. Da questo ipotetico punto di vista si può conoscere contemporaneamente velocità direzione e posizione di qualsiasi subparticella dell'universo. Da questo piano l'esistenza di una persona non è né più né meno che il risultato di interazioni tra particelle ed energia. Secondo il primo piano nel caso del bivio di prima avevo possibilita di scelta. Indipendentemente dal fatto che una strada fosse più conveniente dell'altra io avrei potuto scegliere una o l'altra. Ma dal piano della realtà si vede un puro e semplice susseguirsi di cause ed effetti senza nessun elemento casuale al suo interno e quindi senza altrenative. Tutti i procedimenti che tu, Kannon hai descritto nel momento antecedenta la scelta della strada (quando dici che ho ancora la possibilità di scegliere l'altra via) sono processi cerebrali che sottostanno alle leggi della fisica. |
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07-10-2004, 23.41.57 | #110 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 347
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Per Freedom
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Ciao Freedom Se devo esserti sincero, no, anche se magari dal mio post possa sembrare il contrario. Non ho alcuna certezza, anche perchè non posso averle in un mondo esteriore ed interiore in piena trasformazione, dove tutto muta a volte in forma vertiginosa e apparentemente caotica. E' già tanto se riesco a mantenere una certa sensazione d'essere, in un momento in cui si incominciano ad aprire spiragli verso nuove dimensioni, finora sconosciute, del nostro essere. L'unica certezza sta nella percezione di uno sfondo immutabile come unica e vera Realtà di ciò che E'. Riguardo alla tua domanda specifica, cercherò di essere il più succinto possibile. Tra le varie esperienza che mi fanno pensare all'esistenza di una legge del Karma, la più importante è avvenuta qualche anno fa, quando sono venuto a conoscenza di alcune mie vite "passate" e quindi alla piena comprensione di molti fatti che hanno condizionato fortemente la mia attuale vita, a cominciare dalla relazione molto difficile e conflittiva che ho avuto da sempre con mia madre. Pensa, Freedom, che ora mi spiego perfino certi lapsus involontari di lei, come per esempio tante volte che parlando di me, dice mio marito, per poi correggersi immediatamente, o certe gelosie inspiegabili in una madre verso suo figlio. Infatti, nella vita immediatamente precedente a questa, lei era mia moglie, invalida in seguito a una malattia, perennemente depressa e con un profondo odio verso me e la vita. Io avevo una amante, un essere che ci siamo profondamente amati lungo molte incarnazioni, includendo l'attuale, ma una relazione che, in circostanze diverse, è sempre finita tragicamente, e che anche ora sta seguendo quel percorso, anche se stiamo facendo tutto il possibile per cambiare in questa occasione ciò che sembrerebbe un destino inesorabile. Tutto ciò che ti ho detto, mi ha spinto durante molto tempo a compiere ricerce per trovare riscontri attendibili a quanto appreso in quella regressione, finchè, non tanto tempo fa, e con l'aiuto di altre persone, sono riuscito a individuare la località esatta dove si svolsero quegli eventi passati. E' una piccola cittadina nel sud della Spagna, che mutò di nome più di un secolo fa. Non sto a raccontare tutta la storia perchè sarebbe troppo lunga e noiosa, ma che conferma senza alcun dubbio quanto appreso in quella esperienza. Malgrado questo, non ho la certezza che si tratti veramente di una vita "passata", potrebbero essere vite parallele. Se oltre la nostra dimensione non esiste più il tempo, le diverse esperienze di vita non sarebbero più sequenziali, ma simultanee. Passato, presente e futuro nello stesso istante eternamente presente. Forse esiste un qualche accostamento con la teoria di indeterminazione della fisica quantistica. Sono speculazioni, ma per dirti che le certezze solo ti sbarrano l'accesso a nuovi cammini di ricerca che si aprono in continuazione davanti ai nostri occhi. Un abrraccio brucus |
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