Il proposito originale del Creatore, descritto in Genesi capitoli 1 e 2, era che l'uomo vivesse per sempre su una terra paradisiaca. Dio creò Adamo ed Eva perfetti (furono personaggi realmente esistiti, come testimoniò Gesù stesso), ma, istigati da un angelo ribelle che divenne Satana il Diavolo, si ribellarono a Dio, vollero scegliere da sè ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. La conseguenza fu la caduta dell'essere umano nel peccato, e la vecchiia e la morte ne furono le dirette conseguenze. Tutti i discendenti di Adamo, inclusi noi, siamo stati generati nell'imperfezione. Per rispondere alle questioni sollevate nella ribellione in Eden (l'uomo serve Dio solo per fini egoistici? La sovranità di Dio sull'uomo è legittima?) era necessario che un essere umano perfetto affrontasse le prove e morisse, riscattando il genere umano peccatore: quell'uomo fu Gesù Cristo, che sacrificando la sua vita umana e mantenendo l'integrità fino alla morte ha "ricomprato" il genere umano: la prospettiva che abbiamo, quindi, è quella di vivere per sempre su una terra paradisiaca. Gesù, avendo mantenuto l'integrità sulla terra, è ora Re del regno di Dio, quel Regno di cui lui stesso insegnò a pregare nella preghiera modello. Quel regno, lungi dall'essere una semplice condizione nei cuori delle persone buone, è un vero e proprio governo che ha sede in cielo, che ha il compito di ristabilire il paradiso sulla terra ed elevare gradualmente il genere umano ubbidiente alla perfezione. Le profezie bibliche indicano che è vicino il tempo in cui Gesù interverrà neggli affari umani, mettendo fine al fallimentare dominio umano in tutte le sue forme (e al micidiale connubio tra politica, religione ed alta finanza a livello internazionale) per ripristinare la teocrazia, il dominio di Dio.
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