fa differenza eccome... perchè non è più un immedesimarsi ma un vivere in prima persona l'esperienza..
post fa avevo messo in evidenza il falso dolore dal vero dolore..
il falso dolore è dolore immaginato, riprodotto empaticamente.. e non è vero dolore, ma una sperimentazione dello stesso.. utile, ma non vero dolore.. sempre un dolore prodotto fuori di noi.. che allontana dal nostro reale dolore..
è un dolore "scaramantico"... ecco ciò che necessita vedere fino in fondo...
questo fondo è pura illusione di percepire il dolore del mondo...
se fosse vero dolore e reale percezione ci sarebbe anche altro.. ci sarebbe un comportamento non aggressivo ma una correzione del proprio comportamento innanzitutto che con poca difficoltà va a perdonare chi ti ha fatto del male...



t'invito a specchiarti.. c'è chi lo ha già fatto e sta qui a parlarti a "sprecare" tempo ed energia...

buon Tutto

perdonami, ma il tuo ribattere, cercando di "aggiustare" a modo tuo ciò che espongo mi dimostra che non stai minimamente considerando la sostanza ma alimentando la periferia..
cioè che non badi allo "spirito" ma alla sola immagine dello stesso...

L'avevo capito che si parlava sempre di se stessi!
Io non aspetto che una cosa mi capiti in prima persona per averne contezza...provo sempre ad immedesimarmi!...non sarà mai come l'esperienza diretta ma con un pò di cuore e sentimento ci si avvicina molto!



PS: Comunque ho figli anch'io!

cuore, sentimento...
perchè non metti cuore e sentimento anche in ciò che tento di dirti?


hai capito in sostanza ciò che vuoi capire.. escludendo tutto il resto..
non hai neanche letto e considerato (nuovamente) minimamente ciò che ti ho scritto sopra..

fa lo stesso... va tutto bene...

Noor Citazione: la condizione meditativa è una cosa, i tentativi di descriverla che faccio, giocoforza necessitano di linguaggio, che per sua natura, essendo descrittivo, fa qualifiche.
è qui che entra in gioco il retto intendimento....

huaahhh che mi sembrava di aver risposto così bene! sintetico ed esaustivo... il tuo sarà un linguaggio metaforico, ma io nelle metafore mi ci perdo.
ricapitolando: l'offesa è sofferenza, c'è un origine della sofferenza e una fine della stessa....

Esattamente,mio caro andre,esattamente...
Potrei dire la stessa cosa anch'io...su certi tuoi interventi..
Volevo difatti, evidenziare proprio ciò..

hai risposto sinteticamente e molto bene..
però l'impressione da me colta è anche altra...

ognuno riosservi da sè... (i confronti servono a questo... )