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29-02-2008, 12.53.37 | #42 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2007
Messaggi: 258
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Riferimento: Utilizzare le offese
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29-02-2008, 13.00.37 | #43 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: Utilizzare le offese
Citazione:
Certo e' comprensibile, infatti molte patologie di tipo psicologico possono sorgere come conseguenza di traumi di questo genere (il violentatore a sua volta e' probabile che ne avesse di irrisolti). La psicoanalisi lavora proprio su questo genere di blocchi...la spiritualita' va oltre individuandone la causa prima. Personalmente non riuscivo a perdonare mio padre...per molto meno. Il perdono e' cio' che sblocca nodi che poi si trasmettono di generazione in generazione (coazione a ripetere). Le esperienze di Insight in analisi sono sempre esperienze di perdono che guariscono le ferite dell'anima. Dovresti iniziare a guardare bene dentro di te...perche' esprimi potenziali distruttivi e di violenza (la caccia?). Quando una societa' intera la pensa come te si va verso regimi totalitari. L'intolleranza non e' una risposta razionale al problema della sofferenza psicologica, la prevenzione si. Cioe', perche' quello li ha violentato mia figlia? Oltretutto l'intolleranza ha sempre come radice la non accettazione di una parte di se che si vede come orrenda e pericolosa. La sessualita' potrebbe essere uno dei campi in cui iniziare le indagini. |
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29-02-2008, 14.25.44 | #45 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
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Riferimento: Utilizzare le offese
Rispondo a Maxim:
Carissimo Maxim, Non posso darti torto se rapportiamo il probema allo stato reale della nostra società attuale, anch'io mi sarei enormemente incazzato nei confronti di un eventuale stupratore,o simile, ma se noi rapportiamo il tutto ad un sano modello di società,universalmente desiderata,non dobbiamo limitarci ad esprimere lo stato attuale della situazione,ma riflettere e proporre i dogmi per quel miglioramento della società che continuiamo ad auspicare.Altrimenti continueremo sempre a fare critiche inproduttive,perchè prive di proposte concrete. Io,come tanti altri,(per nostra fortuna)dopo adeguate riflessioni,credo di essere arrivato agli elementarismi di questa filosofia,per cui, sinceramente, il mio personale dispiacere verrebbe rivolto in eguale misura verso lo stuprato e lo stupratore,nella piena convinzione che lo stupratore ha maggior bisogno di aiuto, perche è senz'altro un povero disgraziato ignorante,e tu, nella convinzione che questi sia un povero ignorante, ti sentiresti in dovere di vendicarti,scendendo così al suo medesimo livello o piuttosto sentendoti un tantino superiore verresti invaso dello stimolo di dargli una mano a migliorarsi,adoperandoti così ad evitare che possano avvenire altri fatti analoghi. Ma se ogni uno di noi, pretende di costuirsi,e seguire una propria verità,allora hai tutte le ragioni , però è mia convinzione che rimarremo sempre nel caos più completo. Tutte le storielle che Gesù ci ha raccontato,non sono solo dei passatempo,agni tanto,prendiamone atto,non faranno altro che migliorarci. Caro Maxsim,to mando un ciao da vero amico,e sappi che ti stimo molto quale uomo di carattere di acciaio. espert37 |
29-02-2008, 14.38.21 | #46 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
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Riferimento: Utilizzare le offese
Citazione:
Ci vuole suppongo un bel cammino e un gran lavoro su sé stessi per arrivare ad affrontare le offese ("apparenti") come qualsiasi altro evento che ci ritroviamo sulla strada della vita... ...se si sta "lavorando" bene sulla propria persona, a livello interiore, sicuramente se ne vedranno i frutti spontanei anche a livello "esteriore" attraverso i rapporti interpersonali... per cui, sicuramente se si riesce ad assumere una visuale "globale" di tutte le manifestazioni delle cose, accoglieremo tutto ciò che accade inquadrandolo in un'ottica più ampia... ...e le offese si trasformeranno, come si è già detto in questa discussione, in "momenti di crescita", etc... A livello pratico per quel che mi riguarda, e per dirla in parole povere ed umane, quando mi ritrovo davanti a quella che terrenamente potrei considerare un offesa, magari a primo impatto mi chiedo cosa stia accadendo e perché, poi probabilmente avrò una reazione emotiva (ovvero potrei anche arrabbiarmi), certo è che alla fine proverei a comprendere... perché credo che ci siano sempre delle motivazioni sottostanti ai gesti delle persone... nel senso che se qualcuno tentasse di uccidermi ad esempio, alla fine arriverei a pensare che ha dei "suoi" motivi per farlo... motivi che possono dipendere da tanti fattori che riguardano quella persona... Comunque, non so se sto ulteriormente andando fuori tema, spero di no ... ...sintetizzo: direi che per me è importante riflettere sugli avvenimenti, e che, con il tempo, tale atteggiamento di riflessione può diventare un modo di essere che mi sostiene di fronte alle "apparenti" avversità... se un anno fà ci mettevo mezz'ora per riuscire a comprendere i miei meccanismi interiori di fronte a certe situazioni e a reagire (quasi) "senza" reagire, oggi di fronte alla stessa situazione ci impiegherei 29 minuti per fare la stessa cosa (però può capitare che prima di arrivare al ventinovesimo minuto un pò mi sono anche arrabbiata )... so che tutto questo è di derivazione psicologica (= mi scuoto "riflettendo" in me stessa)... che i miei limiti sono mentali... per cui mi impegno su questi al momento... sono ancora in fase di esplorazione ... non so spiritualmente a che punto sono... ...tmusa diceva che separava la risposta morale da quella spirituale... io sinceramente credo che tutto sia una manifestazione dello spirito, e quindi se la mia morale dice una cosa ma il mio spirito un'altra, beh nel complesso mi sentirei "disarmonizzata"... Ciao a tutti ( anche se c'è stata un pò di confusione, la discussione è interessante secondo me ) |
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29-02-2008, 15.24.35 | #47 |
Ospite abituale
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Riferimento: Utilizzare le offese
Salve e buon pomeriggio!
Ci vuole suppongo un bel cammino e un gran lavoro su sé stessi per arrivare ad affrontare le offese ("apparenti") come qualsiasi altro evento che ci ritroviamo sulla strada della vita... prendo spunto da quanto scrive l'amica vera per una considerazione sulla quale sto lavorando ultimamente (diciamo nelle ultime 24 ore);tralasciando per un attimo l'offesa ricevuta,max se violentassero mio figlio prima della vendetta cercherei di aiutare la vittima la vendetta non cancellerebbe la violenza, verso la quale per una sorta di accettazione karmica non ho molti problemi,quello che mi rende sofferente è la mancata accettazione dello stato di colui che offende; mi spiego meglio, soffro non per l'azione ricevuta, ma per lo stato di colui che compie l'azione (expert ha parlato di questo?) il che dimostra attaccamento alla vacuità dell'agito claudio |
29-02-2008, 16.39.10 | #48 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Utilizzare le offese
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Interessante... in fondo è vero, se capita che mi faccio male andando a sbattere contro una porta, non mi turberei come quando la porta me la sbatte in faccia qualcuno... forse ci si dovrebbe comportare nel secondo caso come se ci si trovasse di fronte al primo... |
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29-02-2008, 17.13.02 | #49 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Utilizzare le offese
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Claudio,stai dicendo che non soffriresti per tuo figlio,e passerebbe in assoluto secondo piano rispetto all'offensore? |
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29-02-2008, 17.19.37 | #50 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: ???
Citazione:
Ciao Andre2! La separazione "apparente" c'è se stabilita da noi stessi... se accade che uno "predica bene e razzola male" (dico così giusto per farmi capire) non vedo come si possa non avere almeno un dubbietto riflessivo sul semplice fatto che stia ipoteticamente "creando separazione" (come qui si suol dire) in quel momento... probabile forse che in quel mentre la comprensione è andata in ferie e il suo posto è stato preso dall'"in-comprensione"?? Citazione:
Intendevo proprio quella... la prossima volta vedrò di specificare meglio! |
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