Vale...
se osho non si considerava un maestro, allora io sono un maestro.
se un maestro ti prende in giro, in realtà chi prende in giro? il tuo ego. La provocazione è il pane del maestro, perchè ciò che dovrebbe tendere quel maestro è toglierti l'illusione di ciò che non sei. Ognuno ha i propri metodi che con il tempo raffina o riutilizza come gli è dato dal Tutto.
Maestro non è necessariamente chi si <maschera> con apparenze e lucicchi vari, anche quelli soddisfano l'ego del cercatore e lui così facendo ne crea un espediente.
il maestro per come lo intendo è un istruttore di Volo, ma il volo dovrai solo farlo tu, non saranno né le pratiche che potrà offrirti, né la vicinanza fisica giornaliera.
Poi esistono maestri e Maestri di varie tradizioni e di varie <classi>, ma quelle non sono la mia storia.
Non puoi pretendere un contatto giornaliero fisico, non ti sembra di voler troppo? Gli Istruttori non si trovano come i funghi dopo la pioggia! però dici che risiedi a Torino, città <magica> per eccellenza (dicono) .. chissà chi cerca trova, se sa cercare intuitivamente!
Non seguo ora nessuna disciplina e non leggo più libri da un bel po', non m'interessano se non per altre curiosità, quindi cosa potrei dirti? quello che è andato bene a me non potrebbe crearti alcuna intuizione a te. Osho e Gurdjieff mi sembra un bellissimo cocktail <sufficiente> se ci si vuole avviare alla comprensione e la Vipassana se fatta con intenzione, può dare ottimi frutti, perchè come tutte le meditazioni è l'intenzione, la serietà, la voglia di crescere realmente e non di <perdersi> nel potere dei viaggi astrali.