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16-05-2007, 03.23.57 | #55 |
Ospite abituale
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Riferimento: in pace con "dio"
salve e buona nottata!
La “difficoltà” avevo capito stava tutta nella mente, nella coscienza, nel controllo, nella non-spontaneità Io penso" non si possa uscire dalla mente la mente conosce bene i miei tentativi per uscirne... questo dio, questo verbo, quest'assoluto, quest'inconoscibile, quest'innominabile, quest'essere, questo oggetto da "afferrare".. pensieri postati dallo stesso incredibile amico a poche "ore" di distanza...complimenti le vie del "signore ops! della mente sono infinite" claudio |
16-05-2007, 04.01.27 | #56 |
Ospite abituale
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Riferimento: in pace con "dio"
Ari buona notte! non ho sonno (vietato dire,,,,pjate un sonnifero )
c’era un passaggio difficile, all’inizio del mio apprendimento.. giorni e giorni a ripeterlo con una difficoltà incredibile, mi concentravo su ciò che andava fatto, cercavo di avere coscienza e controllo su tutto, sulle mani, sulle dita e poi le corde, le note, il tempo, lo stress.. accidenti(!!).. fino a che una sera è avvenuto, con naturalezza l’ho eseguito, senza coscienza, senza scopo di ciò che facevo, come l’avessi saputo da sempre, doveva essere da sempre stato lì nella mia “mente” tanto l’eseguivo bene(!). La coscienza visiva discrimina fra forma e sfondo; la coscienza mentale discrimina fra 'là fuori' e 'qui dentro'. Le coscienze funzionano di concerto al livello della percezione; per cui riteniamo che un suono scaturisca da una corda quando viene pizzicata in quanto il movimento della corda e il suono sorgono insieme alla conoscenza acquisita che il suono viene prodotto in quel modo. Aahh!! questa mente..- gli piace giocare |
16-05-2007, 04.55.41 | #57 |
Ospite abituale
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Riferimento: in pace con "dio"
A volte il circardiano circardiano (sonno-veglia) mi si sballa, voglio vedere che combinodomani in reparto proseguendo il "pensiero- mente":
Osservate bene il contenuto della vostra esperienza: la forma lascia supporre che vi sia una materia. Quel sottinteso è l'attimo del riconoscimento in cui la forma è conosciuta in quanto rossa, o come un uomo o una macchina, e in cui sorge una sensazione che può essere piacevole, spiacevole o neutra. Poi subentrano le attività mentali: l'impressione generata da quella percezione e le inclinazioni derivanti da quelle impressioni, ossia la direzione che prenderà l'attenzione. Dunque potrà esserci interesse o no, un'inclinazione ad avvicinarsi o ad allontanarsi. Questa è la natura della nostra esperienza, e non accade né dentro né fuori. Una volta capito questo, non c'è bisogno di guardare avanti, fuori o dentro, perché il fulcro dell'attenzione è sempre su quello che sta sorgendo. Ciò significa che la qualità dell'attenzione è integra e ferma. Non ci si sforza di percepire o sentire alcunché, perché il punto dove l'attenzione riposa è il criterio della realtà in questo momento. E' qui che la devozione può aiutare. Per poter meditare dobbiamo cominciare con lo stabilirci o accomodarci in uno spazio dove siamo in grado di ricevere le impressioni che sorgono. La devozione è un fattore chiave in questo senso. Chissà se con il copia ed incolla e i colori sono riuscito a dire qualcosa di "mio" (a proposito dfella mente claudio |
16-05-2007, 06.08.57 | #58 | |
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" ..l'arresa.. "
Citazione:
Queste tue parole, saperle vive in te, sono una benedizione al mio cuore ed al cuore di chi ama la Libertà. Le ho rilette più e più volte come se già fossero mie, come se dal mio stesso Essere prendessero vita, uscissero, ne fossero forma e sostanza ! Ecco la gioia della condivisione nel cammino, della compartecipazione alla medesima Vita! Sentire che si E' e si "Può" ! Avvicinarsi allora al differente carattere abbracciandone tutta la ricchezza! Il senso più profondo della comunione. Il senso più profondo del sentirsi uomini. Nessun'altra bellezza più commovente del saperci stesso sangue. [Questo è il punto Visechi: realizzare d'essere quel medesimo sangue ed in questo la commozione più profonda che diviene comunione attiva e non "com-passione" come un "patire assieme" (!) ma come il "potere assieme" !] Un abbraccio.. fortissimo! Gyta |
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16-05-2007, 07.43.34 | #59 | |
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Il Cambiamento
Citazione:
Ho appena ricevuto via mail questo messaggio da un amico sul medesimo cammino: il cambiamento L'uomo non ama il cambiamento, perchè cambiare significa guardare in fondo alla propria anima con sincerita' mettendo in contesa se stessi e la propria vita. Bisogna essere coraggiosi per farlo, avere grandi ideali. La maggior parte degli uomini preferisce crogiolarsi nella mediocrita' e fare del tempo lo stagno della propria esistenza. (Erasmo da Rotterdam) (www.solonewage.it) e pensa.. che con amore ci si può ben rammentare di noi stessi nelle parole di apertura postate al centro della pagina: " Una volta distrutta l'ignoranza, il se' si libera dall'identificazione col mondo. Questa liberazione e' il risveglio. " (Yoga Sutra di Patanjali 2:25) Gyta |
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16-05-2007, 09.14.54 | #60 | |
Ospite abituale
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Riferimento: in pace con "dio"
Hey hey hey…non potete abbandonarmi nel bel mezzo dell’intricato labirinto della mia mente!
Come il solito, nel mentre riesco affannosamente ad alzarmi in volo per raggiungere quelle anatre e lasciarmi trasportare sulla scia del loro vortice, fregandomene nel modo più assoluto di ciò che sta succedendo a terra, arriva Visechi con i suoi zimbelli e si mette a sparare nel mucchio…e chi colpisce? Mica quelle anatre che nella tranquillità della loro altezza, continuano imperterrite il loro tragitto nell’aere…no, quella più debole che tanto affannosamente aveva tentato di librarsi in volo… …ora son di nuovo a terra con un grossissimo problema di consapevolezza che mi appesantisce! Citazione:
Perché non è possibile rifuggire dal coinvolgimento nella vita?...certo che è possibile! La nostra mente può, eccome!..ed è proprio perché trattasi di semplice ed inconfutabile verità che è possibile aggirare gli ostacoli che incontriamo nel cammin di nostra vita…che ce ne faremmo noi di un dio, di un centro, dei nostri voli salvifici nei meandri delle più bizzarre fantasie umane se quella non fosse una verità inconfutabile per tutti? …e se quei Guru della domenica (dei giorni feriali non ve n’è) avessero raggiunto un grado di consapevolezza tale da comprendere che non c’è assolutamente nulla da fare nei confronti del fato e che nulla, ma proprio nulla, essi possono se non sfruttare la loro mente affinché obnubili la realtà e la confonda e la condisca di mille vere, e questa volta Reali, fantasie? AAA… scambio realtà nuda e cruda pronta per essere lavorata con chi è in grado di offrirmi la Realtà! |
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