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28-06-2007, 20.34.01 | #113 | |
novizio
Data registrazione: 10-10-2006
Messaggi: 371
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Riferimento: Trinità: Invenzione o presa di coscienza?
Citazione:
OznerenzO |
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28-06-2007, 22.48.46 | #114 | |||
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Riferimento: Trinità..invenzione...o....pre sa di coscienza..
Citazione:
In ebraico si parla di "Io sono colui che sono", e non di "io sono colui che è". Quindi Dio si rivela con "Io sono", non "colui che è". Questo lo si può notare ad esempio in Isaia nella LXX stessa. E lo si capisce anche solo pensando di porre la domanda a Dio: Dio, ma tu chi sei? Ti sempre sensata la risposta da parte di Dio in persona: "Colui che è"? No. È priva di senso. La risposta è: "Io sono" (e inteso è: Lui è colui che è). Onestamente il tuo ultimo intervento mi ha deluso un po'. E tra parentesi: Citazione:
Per quanto riguarda poi le profezie, puoi dirmi di tutto e nulla, ma la sostanza non cambia granché. Se il discepolo che Gesù più amava sosteneva una cosa, puoi trovarmi nell'Antico Testamento tutto quel che vuoi, ma il parere di quel discepolo rimarrà più credibile. Citazione:
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29-06-2007, 01.37.34 | #115 |
Ospite abituale
Data registrazione: 20-03-2007
Messaggi: 162
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Riferimento: Trinità..invenzione...o....pre sa di coscienza..
L'uomo ha la presunsione di creare il suo dio e di definirlo ,come se sia possibile definire definitivamente anche un qualsiasi oggetto,non rimarrà mai ciò che era allorchè descritto ,chè tutto muta,per non parlare poi dell'Immenso,Colui che crea ciò che è divenire.Per carità ,non fermiamoci ostinatamente.
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30-06-2007, 13.56.22 | #116 | |||
Nuovo ospite
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 2
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Riferimento: Trinità..invenzione...o....pre sa di coscienza..
Caro Elija,
Io non sarei così pronto a criticare capoverde, in effetti Giovanni scriveva in Greco e dunque, se voleva far capire ai lettori della LXX che quella di Gesù fosse una autoaffermazione di deità, avrebbe utilizzato non la copula ma la parte del passo che nella LXX e nel resto del NT (vedi Apocalisse 1,4 - 1,8 e 4,8) indicava Dio Onnipotente, cioè "ho on" ovvero l'Essere o l'Essente. In greco di certo "ego eimi" non rimanda certo alla versione greca della LXX. Tanto più che quei passi, in greco, sono perfettamente leggibili senza ricorrere all'ipotesi che "ego eimi" fosse una affermazione di divinità piuttosto che un comune "sono io", non hanno una costruzione tale da farci pensare che "ego eimi" sia un "nome divino" o un sostituto di YHWH. Per esempio Giovanni 8,58 può essere tradotto con un semplice: "io sono da prima che Abraamo fosse" senza problemi. Se Gesù avesse voluto affermare la sua divinità o la sua identificazione con il Dio di Esodo 3,14 poteva dire: "io sono Dio" oppure "io sono ho on" oppure "io sono YHWH". Citazione:
Poichè il testo è in greco su quali parole pronunciasse Gesù in ebraico o aramaico non possiamo che fare delle ipotesi. Sicuramente dobbiamo notare un cosa, il testo ebraico non dice "io sono" ma dice "io sono quello che sono" o ancora meglio "io sarò quello che sarò" tenendo conto del significato dei verbi ebraici. Ed è ovvio che in Esodo 3,14 YHWH non stava solo affermando la sua esistenza (io sono) che non era messa in dubbio da Mosè e dal popolo ma la sua capacità di liberare il suo popolo, cioè di "mostrasi" Dio. Inoltre il verbo haya non corrisponde esattamente a eimi in greco, infatti haya indica di solito esistenza e solo rarissimamente funge da copula, in greco invece di solito eimi funge da copula. Per le circa 500 volte che haya è usato nell'AT nella LXX greca troviamo 6500 volte "eimi" e altre 2500 lo troviamo nel NT. Questo perchè "eimi" di solito funge da copula, almeno 13 volte più frequentemente di haya. Come vedi non eiste nessuna corrispondenza diretta tra il greco "ego eimi" e l'ebraico "haya", anzi nella stragrade maggioranza dei casi "eimi" funge da copula, e questa dovrebbe essere la maniera di intendere l'uso in Giovanni. Non vi è motivo nel contesto e nella grammatica per pensare ad una spiegazione improbabile come quella di un essere umano che si autoproclama Dio. Citazione:
Infatti Dio non risponde nè "io sono" nè "colui che è" ma in ebraico risponde "io sarò colui che sarò" ovvero io mostrerò di esistere, cioè di essere un Dio che salva il suo popolo. Non stava affermando la sua esistenza ma la sua essenza divina. Sulla bocca di Gesù non ha senso pensare a un "io sono". Gesù non aveva bisogno di affermare la sua esistenza che era evidente, e dicendo solo "haya" oppure "ego eimi" (quando in greco ci aspettiamo "ho on") non si vede come potesse affermare di essere Dio. A mio avviso la lettura più ovvia di "ego eimi" è "soggetto+copula" senza alcun significato mistico, che per altro nessuno dei Padri della Chiesa aveva mai attribuito a quelle parole. Citazione:
Nella letteratura giudaico-ellenistica si trova uan identificazione tra la Sapienza personificata ed il Logos divino. Anche il Paolo e Giovanni i riferimenti sono tanto forti da essere quasi inequivocabili. Shalom |
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30-06-2007, 15.48.59 | #117 | ||||
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Riferimento: Trinità..invenzione...o....pre sa di coscienza..
Caro Filostrato,
conosco il tuo punto di vista, visto che non è la prima volta che parli su Giovanni 1:1. Citazione:
Citazione:
ἀπεκρίθησαν αὐτῷ οἱ Ἰουδαῖοι, Περὶ καλοῦ ἐργου οὐ λιθάζομέν σε ἀλλὰ περὶ βλασφημίας, καὶ ὅτι σὺ ἄνθρωπος ὢν ποιεῖς σεαυτὸν θεόν. (Giovanni 10:33) In base a cosa dicevano i giudei nel Vangelo secondo Giovanni, non so a quali conclusioni si può giungere. Citazione:
Citazione:
Ma escludere in modo definitivo che Giovanni non potesse alludere a qualcosa di più - osservando il suo Vangelo nell'insieme - mi pare un po' azzardato, o da ciechi guide di altri ciechi. E la fine che fanno la sai anche tu. Ah... tra le altre cose, benvenuto nel forum. |
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30-06-2007, 16.56.35 | #118 |
Ospite abituale
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Messaggi: 61
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Riferimento: Trinità..invenzione...o....pre sa di coscienza..
"Il concetto della Trinità è esattamente il medesimo nelle Scritture indù e cristiane. La Trinità non è la negazione dell'unico Dio;essa illustra una verità metafisica:che l'Uno divenne Tre quando Dio fece la creazione.
All'inizio era lo Spirito. Ma lo Spirito volle creare,e mediante il Suo desiderio proiettò una grande sfera di luce,di energia cosmica,che divenne universo. ["Dio allora ordinò:'Vi sia luce'. E luce fu." Genesi 1,3] Questa energia cosmica è lo Spirito Santo...,in cui l'intelligenza di Dio è immanente come Coscienza Cristica,'il Figlio Unigenito',il puro riflesso di Dio nel creato. Dio Padre è l'Intelligenza al di là della creazione; il Figlio,la Coscienza Cristica,è la Sua Intelligenza nella creazione; e lo Spirito Santo è la vibrazione intelligente nella creazione stessa. Molto prima che il Cristo ne parlasse,la Trinità era stata descritta nelle scritture indù: Sat,Tat,Aum; Dio Padre,Intelligenza Cristica,Vibrazione Cosmica.[...] C'è una diversità di significato tra Gesù e Cristo. Gesù è il nome di un piccolo corpo umano in cui nacque la grande Coscienza Cristica:benché questa Coscienza si manifestasse nel corpo di Gesù,essa non può limitarsi a una forma umana. Sarebbe un'errore metafisico dire che l'onnipresente Coscienza Cristica sia circoscritta dal corpo di un qualsiasi essere umano." (Paramahansa Yogananda,L'eterna ricerca dell'uomo) |
02-07-2007, 14.01.50 | #119 | ||||
Nuovo ospite
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 2
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Riferimento: Trinità..invenzione...o....pre sa di coscienza..
Caro Elija,
Citazione:
Dico solo che se facciamo un parallelo tra Esodo 3,15 greco e Giovanni greco l'ettestanzione di "divinità" corrisponde a "ho on" attestato sia nella letteratura ellenistica, per esempio Filone, che in quella cristiana, soprattutto dove la lettura più ovvia è la copula. Se Giovanni avesse davvero voluto affermare la "deità" di Cristo avrebbe usato questo termine greco. Di fatto non esiste nessun esempio che la attesti che "ego eimi" fosse inteso come un nome divino o una attestazione di divinità. Citazione:
Mi chiedo dove in Isaia "ego eimi" nella LXX venga usato come un nome divino e quale altro scritto abbiamo che attesti questo uso nel giudaismo. Di fatto "ego eimi" non viene mai usato come un nome divino o una attestazione di divinità, e neppure in ambiente cristiano ci sono attestazioni dei primi quattro secoli che "ego eimi" venissi usato come una attestazione di divinità. Citazione:
L'accusa non era di farsi "Dio Onnipontente" ma di farsi "un dio" cioè di equipararsi in qualche modo ad essere divini che rappresentavano Dio o erano in contatto con lui, come angeli o profeti o giudici. Per i farisei qualunque affermazione di intimità con Dio era una bestemmia, specialmente da un uomo come Gesù che non corrispondeva ai loro schemi di santotà. In quella occasione Gesù non risponde "Si, io sono Dio" ma risponde che anche i giudici ingiusti erano detti "dei", quindo tanto più lui, che era giusto ed inviato da Dio poteva dirsi "un dio" senza bestemmiare. Qui mi pare che si continui a fare lo stesso errore esegetico dei Padri della Chiesa che ricorsero alla trinità per spiegare un concetto biblico di "dio" inteso come essere divino, che non riuscivano a capire o che minimizzavano per timore di cedere al giudaismo o a certe corrente eretiche che vedevano Gesù come un semplice uomo. Citazione:
Io non escludo nulla, semplicemente come in ogni altro argomento mi premuro di capire se una tesi è valida da un punto di vista filologico, e trovo: 1. Non esistono attestazioni sufficienti per attestare che nel I secolo nel giudaismo "ego eimi" indicasse la divinità o come sostituto del nome divino 2. Le frasi di Giovanni sono comprensibilissime senza ricorrere a questa spiegazione 3. Non esistono testimonianze della letteratura cristiana in cui "ego eimi" è usato come sinonimo di Dio, come nome divino o per indicare anche solo Gesù. 4. Se cerchiamo un parallelo con Esodo 3,14 in greco dovremmo trovare non "ego eimi", che funge solo da copula, ma "ho on", termone che indica la divinità attestato sia nella contemporanea letteratura ellenistica che nel NT stesso. Se parto da un punto di vista filologico devo rifiutarlo, ed anche il vangelo di Giovanni, letto nel suo contesto, non fa pensare alla "deità" di Gesù ma piuttosto alla sua divinità ma sempre entro l'ambito del monoteismo biblico, che ammetteva l'esistenza di esseri genericamente divini detti "theos". Ciao |
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03-07-2007, 00.48.11 | #120 | |||
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Riferimento: Trinità..invenzione...o....pre sa di coscienza..
Citazione:
Dovresti sapere che uno dei motivi più amati nei Vangeli (soprattutto in Marco) è quello di rappresentare un Gesù che a stento afferma la sua vera identità - la nasconde -, anche se la fa intuire. Il Vangelo secondo Giovanni comunque va ben oltre come ho già detto, mettendo in bocca a Timoteo le parole che affermano che Gesù è Dio. Ma andiamo oltre: Citazione:
Facciamo uno stupido giochettino, ci stai? Però ci devi stare seriamente, se no non vale. Traducimi letteralmente Esodo 3:14 dall'ebraico in italiano: וַיֹּאמֶר אֱלֹהִים אֶל-מֹשֶׁה, אֶהְיֶה אֲשֶׁר אֶהְיֶה; וַיֹּאמֶר, כֹּה תֹאמַר לִבְנֵי יִשְׂרָאֵל, אֶהְיֶה, שְׁלָחַנִי אֲלֵיכֶם E dopo, traducimi letteralmente solo la seconda parte di Esodo 3:14 dall'ebraico in greco sta volta (e solo dopo in italiano): וַיֹּאמֶר, כֹּה תֹאמַר לִבְנֵי יִשְׂרָאֵל, אֶהְיֶה, שְׁלָחַנִי אֲלֵיכֶם Dimmi ora, precisandolo a tutti, come hai tradotto dall'ebraico in greco "ehyeh"? E come lo traduci in italiano? E ultima cosa: In che lingua parlava Gesù il Nazareno? Tu stesso hai già risposto: Citazione:
"Ehyeh" è il nome di Dio, e letteralmente tradotto dall'ebraico (o aramaico) in greco sai anche tu cosa ne esce. (Come sai anche bene che i Vangeli non prendono affatto sempre in considerazione la Septuaginta nelle loro citazioni, ma a volte ci mettono qualcosa di proprio, anche se per me nel caso in questione segue lo stesso la LXX, ma vabbè). Shalom. |
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