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15-12-2005, 14.00.08 | #29 |
Ospite
Data registrazione: 27-11-2005
Messaggi: 21
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(continuazione)
Affidabilità: 1) Ogni discipplina ha un suo metodo di applicazione e verifica in base al quale ogni sua affermazione acquista affidabilità. 2) Le discipline tecniche hanno un metodo di applicazione rigido basato sulla logica matematica e un metodo di verifica pratica o di collaudo del prodotto finito. 3) Le discippline letterarie hanno un metodo di applicazione proprio, meno rigido, non sempre verificabile, tuttavia le loro affermazioni hanno la loro affidabilità. Pertanto è il metodo usato nella discipplina che stabilisce il grado di affidabilità di ogni sua affermazione. Es. Un ingegnere elettronico formula una teoria secondo cui un transistor costruito in un dato modo acquista proprietà evolutive tali da permettergli di evolversi ed adattarsi al funzionamento di un circuito complesso trasformandosi così, dopo un anno circa, in un eccellente circuito integrato. La teoria, se fosse vera, sarebbe di grandissima utilità perchè ci risparmierebbe processi industriali lunghi e costosi. Basterebbe semplicemente produrre esclusivamente quel modello in grandi quantità e distribbuirlo direttamente alle catene di assemblaggio per un larghissimo impiego. Ci siamo risparmiati ingegneri progettisti, disegnatori e lunghi calcoli, nonchè il personale addetto al collaudo. Infatti un modello del genere avrebbe solo bisogno di essere inserito nel circuito e aspettare il tempo necessario perchè si evolva ed acquisti le caratteristiche finali richieste. Se invece la teoria risultasse falsa sarebbe completamente inutile. Pazienza. Dovremmo contentarci dei nostri metodi tradizionali. Per scoprire se la teoria è utile o meno dovremmo applicare un metodo di verifica sperimentandola in laboratorio. Prima però di comprare il costoso esperimento verificheremo l'affidabilità del metodo usato nella formulazione della teoria. Se dopo tale verifica ne verrà fuori che l'ingegnere ha usato un metodo filosofico non saremmo disposti a fare investimenti perchè le probabilità che un circuito elettronico funzioni seguendo una logica filosofica sono praticamente nulle. Si dà però il caso che l'ingegnere è talmente sicuro che il metodo usato sia quello giusto e vera la sua teoria, da essere disposto a far mettere al suo carico le spese dell'esperimento. Per sapere se la sua teoria è vera o falsa staremo in osservazione in laboratorio per un periodo di un anno, solo allora l'ingegnere potrà dimostrare a sue spese che il modello inventato funzioni. Oggi la Fisica e la Biologia vantano una certa sicurezza tecnica, ma nessun fisico o biologo sarà mai disposto a formulare teorie utili applicando metodi filosofici per il semplice fatto che essi sanno bene che nulla funziona nel mondo reale usando tali metodi. Per l'ingegnere elettronico abbiamo ipotizzato un periodo di un anno che è monitorabile e quindi perfettamente verificabile la teoria. I genetisti sanno bene che i periodi supposti dall'evoluzionismo non sono monitorabili e che pertanto le loro teorie sono completamente inutili. Non avremmo mai dunque un biologo convinto, come l'ipotetico ingegnere, che sarà disposto ad accollarsi le spese dell'esperimento per dimostrare anche una sola minima mutazione, nemmeno se gli dicessimo che applicando una variante della teoria della relatività riusciremmo ad accorciare il tempo da 10 milioni di anni ad un solo anno solare. Perchè sa benissimo di non capire appieno le funzioni biologiche degli organismi viventi e che non è solo la questione del tempo il problema, ma nemmeno saprebbe come impostare lo stesso esperimento. Sa bene che l'ambiente nuovo dove si ipotizza che avvenga una selezione naturale tale da causare anche la seppur minima mutazione è solo frutto di mera fantasia. Ma se la Biologia per formulare la teoria dell'evoluzione delle specie ha usato un metodo filosofico e pertanto inutile, come mai allora la si considera affidabile? Nessun Biologo sarà mai disposto a far sua la suddetta teoria, ma si limiterà semplicemente a prestarci fede. Se è un ricercatore si impegnerà nella ricerca degli elementi mancanti applicando la sua filosofia e sperando che altri ci credano. (continua) |
17-12-2005, 19.02.30 | #30 | ||
like nonsoche in rain...
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x Ermete
Che bella discussione! Ci sono entrato solo ora, a causa della lunghezza dei post...; vorrei dire ad Ermete che quello che ha scritto mi interessa molto per tre principali motivi:
1. gli argomenti trattati; 2. il tipo di linguaggio utilizzato; 3. le conclusioni ragionevoli a cui è arrivato, con le quali mi trovo globalmente d'accordo. In particolare la seguente frase, riguardante il concetto di verità, è incredibilmente simile con quanto sto cercando di spiegare nella sezione Filosofia (Cartesio, il solipsismo e le certezze assolute): Citazione:
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