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 Riflessioni sulle Scienze - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica


Vecchio 05-07-2012, 10.53.03   #41
albert
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

Citazione:
Originalmente inviato da Eretiko
Infatti fino al 2008 poche persone hanno accumulato ingenti capitali a scapito proprio dell'economia, e continuano ad accumularli anche in tempo di crisi grazie ai succosi interessi che molti paesi stanno pagando per piazzare i propri titoli di stato (piccolo quiz: chissà se anche questo è il risultato di un vero e proprio "cartello" costruito da un manipolo di manigoldi che ha sul proprio libro paga i signori del rating...)

Non so se ci sia un "cartello", ma quella del debito pubblico italiano è una grande festa, pagata con i soldi delle nostre tasse. Gli altissimi interessi sul debito a qualcuno finiscono in tasca

Citazione:
Originalmente inviato da Eretiko
Comunque pensare di far soldi con i soldi semplicemente investendo è una vera follia che sta uccidendo l'economia occidentale. Infatti non bisogna essere laureati in matematica per capire che se qualcuno in un dato momento sta guadagnando, ci sono altri che in quel momento stanno perdendo (certo, si possono sempre stampare banconote...

Questo è il punto, ma pochissimi, laureati in matematica o meno, lo capiscono, ed il mondo della finanza è circondato da un'aura di reverenza. Se un investimento non si traduce nella creazione di vera ricchezza, è parassitario. Il castello della finanza si può certamente smontare, ma prima la maggioranza dovrebbe capire.
Che dici? Fondiamo un movimento? (con ulysse all'opposizione). Qualcuno che si aggrega?

albert is offline  
Vecchio 06-07-2012, 10.49.26   #42
Eretiko
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

Alla grande festa sugli interessi partecipano anche molti italiani, circa il 50%, visto che questa sembrebbe la quota in "mano" ai nostri concittadini. Quindi le nostre tasse servono anche a far arricchire nostri paesani. Per ironia della sorte molto probabilmente ci sono poi titoli comprati con soldi "illegali" (malavita, evasione).
Un tempo gli "stati sovrani" avevano altri modi per risolvere le controversie finanziarie: un intervento armato e cambiali stracciate. Oggi non si può ovviamente percorrere quella strada: o si paga o si finisce come l'Argentina (inflazione a 2 cifre, impossibilità o quasi di operare nel mercato).
Certo si possono anche stampare soldi: la banca centrale americana lo fa, in modo moderato, senza aumentare l'inflazione, ma loro comunque crescono, anche se di poco, e se lo possono permettere. E i loro titoli di stato hanno rendimenti prossimi allo zero, eppure vengono razziati dai cinesi.

Intanto però si potrebbe tentare di rompere il giochino: si tassino opportunamente le rendite finanziarie e le transazioni, e si rendino più competitivi (fiscalmente) gli investimenti produttivi, in modo da scoraggiare l'utilizzo delle risorse a favore della famosa finanza. Dubito però che qualcuno lo voglia fare se non mettendo a serio rischio la propria carriera politica. Quello che dovremmo finalmente capire è che i signori della politica sono a braccetto con quelli della finanza, anche se fanno finta di farsi la guerra agli occhi dei polli elettori (me compreso).
Eretiko is offline  
Vecchio 06-07-2012, 20.33.55   #43
ulysse
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

Citazione:
Originalmente inviato da albert
Sarà malevola, ma è vera, come confermano le tue frasi successive...
Ma non è l'offrire pasticcini che è malevolo o l'accettarli... come gesto gentile.
Infatti è politica della banca cooperativa tendere a creare un abiente casalingo e socialmente piacevole. O credi che si contino i pasticini che ciascuno mangia? Ti assicuro che il consiglio ha deliberato che siano gratis!
Citazione:
-Originalmente inviato da albert
Il vero motivo però è che:la gente ama andare al suo sportello, essere riverita e pensare che i suoi soldi sono proprio lì, al sicuro.

-Originalmente inviato da ulysse
L’ultima frase è un pò di parte: ingiusta e malevola!


Sarà malevola ma è vera, come confermano le tue frasi successive che vantano come vantaggi della banca reale feste e pasticcini … cioè essere riveriti. Io invece preferisco che non si prendano i miei soldi e rinuncio ad essere riverito
Non cedere alle lusighe è segno di forza morale e indipendenza intellettuale: ...ma se uno preferisce altro?
L'espressione “frase malevola” è, infatti, riferita al fatto che presupponi che i Clienti di Banca siano tanto stupidi e superstiziosi da presidiare la banca…quasi fosse un idolo da cui trarre conforto e consolazione...come si andassse in banca come in chiesa: i quattrini stanno proprio lì… in tanti mucchietti col cartellino attaccato... quattrini di Rossi, quattrini di Bianchi, quattrini miei, ecc…

Le banche!...le nuove chiese...le cattedrali!...non è una cattiva idea...potrei proporla: magari il direttore di filiale potrebbe officiare l'offerta dei pasticcini indossando una specie di tonaca!

Comunque...se non è malevolo questo!?...Infatti non arriverei a tanta sfiducia nel “comprendomio” della media degli orsi … siano essi di banca o non di banca…per lo meno non di tutti: è veramente esagerato!

Ma, soprattutto, è illazione di CIO, cioè di chi sta dall’altra parte dello sportello o del bancone, in un ufficio silente, e spregia chi non si adegua ai suoi perseguimenti: per un CIO non acculturato alla Qualità, ma anche per un qualunque bancario (o venditore e commesso) alieno dalla Qualità… i clienti sono sempre pensati come stupidi caproni petulanti cui la si fa in barba con tabulati e grafici, anche se si è loro falsamente sorriso un attimo prima!

Solo che il cliente caprone…capisce ed è per questo che in quella banca in quella filiale, non ci andrà più…preferirà affidarsi persino e piuttosto ad una banca on-line!
Ad una banca statale mai…comunque!

Ma c’è persino gente dotata di empatia, non così aliena, che preferisce un sorriso, un contatto sincero e umano di chi comprende le sue difficoltà e aspirazioni…piuttosto che risparmiare un qualche euro di una operazione bancaria.
Sarà stupido? Boohh!? ...si sarà staccato dal mouse per un attimo!
Direi che è umano!
In effetti mi pare anche che non sempre l’essere "umanamente sensibile"...magari empatico, sia sinonimo di "stupido caprone"!

Comunque non c'è niente di male a consumare due pasticcini ed un bicchierino in compagnia, mentre ci si scambia qualche informazione sul tempo che fa o sulle quotazioni di borsa, sui fondi di investimento più convenienti o sul fatto che presto il governo imporrà una tassa sui conti correnti o sui prelievi da bancomat, ecc…!!!!???... magari per il fatto stesso dei pasticcini…che se lo scopre Equitalia...che non danno lo scontrino ai clienti…sai che doccia!
Chè poi la cosa può capitare una volta la settmana con un vassoio a perdere...e noi che parliamo di baccanali e feste!

Ma ovviamente non c’è nulla di male nemmeno nel preferire e agire al contrario: non ti picciono i pasticcini?...bene! niente prestito!

A ognuno i vantaggi/svantaggi concreti, astratti, conviviali, empatici o persino affettivo/scoccianti di chi preferisce, pagando o non pagando …

L’importante è che il citttadino sappia o possa liberamente scegliere secondo proprio gusto e indole, indipendentemente dalle pastoie statali…soprattutto nella disponibilità di un ampio campo di scelta e non costretto fra la minestra e la finestra!

Questa mattina ho letto di qualcuno (gestore di una agenzia di pratiche auto) che propone di privatizzare (anzi, di comprare lui stesso) la “Motorizzazione” a scanso dei tempi enormi per attese e disguidi che deve trascorre in linea o presso la motorizzazione della sua città…!?
Fosse matto? …o è solo un cittadino stufo delle pastoie e inefficienze dei servizi dello stato?
Citazione:
Originalmente inviato da ulysse
infatti vedo che ancora sono molti (per lo più artigiani, commercianti, imprenditori, ecc….ma anche altri) che parlottano in banca con un addetto, col direttore, col vicedirettore, con l’esperto in titoli e in fondi, ecc…


Già, e così li infinocchiate per bene vendendo i vostri “prodotti” o con prestiti a tassi altissimi. Il punto è che tutta questa gente che intrattiene i clienti viene lautamente pagata, in fine dei conti proprio da chi è intrattenuto.
Sono illazioni populiste di parte, non oggettivamente vere, né, tantomeno, corrette: un bancario non è un banchiere! Comunque i quattrini non sono dello stato: anche una banca ha un bilancio!...e il falso in bilancio deve essere punito...anche se dovuto ai pasticcini!

In un contesto serio, ciò che dici, sarebbe roba da querela, ma anche illogica: suppone la banca imbrogliona ed i clienti, magari commercianti e imprenditori avvezzi a contrattazioni di ogni genere ed esperti di mercati e finanze, li eleva al rango di grulli babbioni.

Ma si dovrebbe sapere che i concetti organizzativi e di come presentersi sul mercato o di come relazionarsi al cliente....per le aziende moderne, vanno ben oltre i primitivi concetti di mezzo secolo addietro cui il cittadno medio è rimasto tardamnte appeso.

In particolare i costi delle operazioni ed i tassi di interesse sono in linea col mercato vigente ben noto agli imprenditori che anche si servono di diverse banche ed hanno ampia occasione di confronto…come deve essere in regime di concorrenza.

Il guaio è piuttosto che, al momento, la liquidità scarseggia, il capitale deve ritornare senza intoppi ed i rischi d’impresa sono sempre in agguato e più gravi che non in passato, per cui le operazioni finanziarie devono essere sempre più attentamente valutate.

Quanto alla gente che “intrattiene” (si fa per dire) sono semplici impiegati che svolgono il loro servizio e percepiscono lo stipendio dell’impiegato di banca in linea con gli stipendi del mercato del lavoro di banca.

Comunque se veramente credi in ciò che dici e sei coerente con questo comune sentire, significa che la situazione è più grave di quanto pensassi e che il comune sentire è piuttosto sbilanciato: sembrerebbe che nessuno sfugge più al deleterio sospetto che sotto e dietro ad ogni transazione ci siano sempre manovratori occulti e corrotti che, disonestamente, approfittano della situazione e, come gli sciacalli dell’Aquila, guadagnano oltre ogni dire sulle disgrazie altrui.

…Sembra si pensi persino che alla influenza e corruttela dei supposti manovratori occulti nemmeno sfuggano i semplici impiegati di banca confondendo banchiere con bancario.

Ovviamente non è così nella stragrande maggiornza dei casi... che poi "quei casi" dovrebbero essere problema di intervento della magistratura...se qualcuno denuncia e non si corre dietro ai rispermi che si potrebbero fare limitando o abolento le intrcettazionio telefoniche

Che poi un guadagno adeguato per chi compie ed offre un lavoro o un servizio ritenuto essenziale, è alla base di una sana economia…altrimenti chi si impegnerebbe più!?

Infatti la triste situazione dei precari è deleteria per tutti ...anche per chi crede di guadagnarci sfruttandoi precari, stagisti e lavoro nero.

Comunque il sospettare sempre la fregatura, è indice di paranoia diffusa... del non saper distinguere e del non saper andare a fondo alle cose ed ai problemi: tendenza o indice di superficialità populista e forcaiola…purtroppo… e certo non aiuta...spinge sempre più in basso.

E' mia impressione che sia sempre di grande soddisfazione della piu' parte degli orsi crogiolarsi nel vanto del discredito in cui tutti sarebbero immersi, piuttosto che impegnarsi, per lo meno a parole, ad evidenziare quanto vi puo essere di positivo in cui porre fiducia per agire.

D'altra parte, nella attuale situazione, piuttosto che il discredito globalizzato, sarebbe opportuna per tutti una più corretta e oggettiva informazione è auto informazione… senza fare di ogni erba un fascio: la tenuta della nostra economia resisterebbe meglio se pensassimo che il bicchiere è mezzo pieno e agissimo di conseguenza in modo positivo ...in luogo di coltivare un distruttivo qualunquismo e la diffusione del discredito globale.

(segue al prossimo post)

Ultima modifica di ulysse : 07-07-2012 alle ore 12.50.36.
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Vecchio 07-07-2012, 17.08.53   #44
ulysse
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

Citazione:
Originalmente inviato da albert
Sarà malevola ma è vera, come confermano le tue frasi successive che vantano come vantaggi della banca reale feste e pasticcini....
…ma non solo...bunga bunga....e riverenze!

Citazione:
Originalmente inviato da ulysse
Infatti, se io arricchisco, tutti gli altri, in contemporanea, possono fare lo stesso: non c’è contraddizione…ed, entro i limiti legali, tutti possono fare i soldi con i soldi.


Certo. Ci freghiamo tutti a vicenda e alla fine la situazione è la stessa. Ma non sarebbe meglio risparmiarci tutta questa fatica?
Certo tutti ti possono fregare, mica solo le banche...su questa linea di pensiero, sarai furbo, ma resti al palo!
Un qualunquismo perverso e deleterio, purtroppo, è un comune sentire oggi. In effetti, fra i tanti, c'è anche chi frega...come sempre...ma, ripeto, sarebbe problema di magistratura e di formazione etica.
Penso tuttavia che per lo più ognuno faccia il suo lavoro al meglio.

Certo risparmiarsi la fatica, qualunque fatica, sarebbe ancora meglio e, nel contempo, riuscire egualmente a vivere bene, quanto basta, tutti egualmente felici cantando “Balalaika”: nessuno che profitti e guadagni sul tuo lavoro e impegno, o non tu su quello degli altri…e nessuno che ricavi soldi dai soldi...sarebbe l’ideale: il famoso paradiso sovietico!

Solo che il paradiso sovietico, o di qualunque altro tipo si tratti, è fallito e ancora non se ne sono inventati di altri…resta solo quello in cielo, per quanto, raggiungerlo, sembra richieda un salto non sempre gradito.

Comunque se riesci tu a ritrovare la ricetta e a divulgarne il metodo in terra, o anche solo nell’Eurozona…faresti quattrini a palate….o faremmo..se me ne metti a parte!...ma è come ringraziare Dio di essere ateo...un controsenso

Sospetto solo che quello della “banca di stato” non sia il sistema giusto: già la cosa è stata sperimentata in ogni modo…persino in Cina… e non ha funzionato.

A proposito: oggi la Cina è il paese comunista più capitalista del mondo!
I poveri cinesi (la massa del popolo non ammanigliata al partito), dopo le mattane di Mao, sono ora costretti a subire, insieme, tutti gli inconvenienti comuni ai due sistemi: quelli del comunismo e quelli del capitalismo!

Forse è dove finiremo noi con uno stato sempre più esoso...cui sempre più vorremmo affidarci, illusi di una suo possibile intervento salvifico.

Ma già i cinesi cominciano a pretendere qualcosa di più del fatidico pugno di riso e già gli stipendi loro salgono e così i prezzi delle merci…chissà che non riescano presto ad essere competitivi con noi in questo e noi con loro …magari in emulazione del Sistema Qualità!

…Altro che speculare sugli stipendi dei bancari o "risparmiare" con la ipotetica “banca di stato”...fino a erodere sensibilmente lo stipendio degli statali: non avremo più quatrini da spendere per comprare o quttrini da accumulare e investire.
Infatti non è il risparmio che ci salverà in prevalenza, ma il lanciarsi a produrre nuova ricchezza, con l'accumulo e l'investimento: il vecchio quadrinomio in reciproca antitesi: tasse/accumulo/investimento/crescita...tasse/accumulo/envestimento/crescita, ecc...

Che poi la "banca di stato", con Bankoposta, già ce l’avremmo:
Sempre più informatizzata integrata fra le sue filiali capillarmente diffuse in tutto il paese: solo che lo stato l’ha venduta!...costava troppo! …non riusciva a trarne vantaggio! ...come è d'uso per lo stato!

Sembra che la nuova ragione sociale e la mission di Bankoposta vada meglio...più profittevole…dividendo la funzione postale da quella finanziaria...ecc..!

I finanzieri: Accumulano danaro! Li vogliamo eliminare?...

Citazione:
-Originalmente inviato da ulysse:
Il manipolare ferraglia per costruire macchine, pur importante, è solo marginale: non lo puoi fare senza una corrispondente massa finanziaria!...e viceversa


Scusa ma non sono proprio d’accordo. Le macchine ti portano in giro (se pensi alle automobili) la “massa finanziaria” la puoi usare solo per fare il bagno nelle banconote di zio Paperone. E’ chiaro che ci vuole un meccanismo per decidere che macchine produrre e come, il “gioco dei soldi” è sicuramente più efficiente che la pianificazione centralizzata, ma neanche è necessario tutto il castello della finanza che ci ritroviamo oggi.
Ma a me pare che la cosa sia molto semplice, se vuoi puoi farci il bagno…nella massa finanziaria, forse ti darà un certo conforto, ma poco altro…mica sei lo zio Paperone!…nessuno lo è!
Se invece fai sul serio e vuoi ricavarci qualcosa di concreto, la devi investire la “massa”… in una idea, in un progetto, in un brevetto che hai inventato o che acquisti… che promette di essere proficuo sul mercato…di produrre beni e far lavorare gente...senza una congrua massa di quattrini iniziali dietro... non puoi fare niente...qualcuno deve darteli i quattrini ...se li paghi!
E nesuno li accumula se non spera di esserne pagato, risarcito...ricavarci danaro!
Piuttosto li porta in Svizzera...come accade in effetti...o in luoghi più acconci.

Naturalmente devi averci fatto prima una ricerca di mercato…sarebbe questo il meccanismo che aiuta a decidere cosa produrre…non è difficile… se c’è spirito d’impresa…si tratti di banca, fabbrica, allevamento di dromedari, albergo, agriturismo, ecc…

Ad es., con riferimento alla “fabbrica!”..la “massa finanziaria”, come ben sai, ti serve per acquistare il necessario: come sarebbero... in breve… brevetti, materie prime, capannoni, strumentazione, istruzione ai neofiti, macchine operatrici per il processo produttivo realizzante i beni che venderai sul mercato, da cui introitare danaro per pagare gli stipendi e reinvestire, affinchè il processo continui, ecc…

Se non hai una sufficiente massa finanziaria iniziale, magari ereditata o risparmiata o ricavata da vendita di immobili o di terreni o di altri possedimenti…devi ricorrere ad un maledetto/simpatico finanziere…agenzia di prestiti, fondazione o banca che sia...che ti accalappiano offerndoti pasticcini: il fine giustifica i mezzi!

Sarano maledetti, poco simpatici o poco empatici, se vuoi, questi investitori, ma necessari: ti forniranno il materiale…pardon il danaro, il capitale…di cui hai bisogno e di cui dovrai concretamente garantire il ritorno e dovrai pagarne l’affitto (interesse)… non diversamente che un’auto a noleggio…che dovrai, dopo il periodo d’uso che ti serve, restituire integra (capitale) e pagarne intanto il noleggio (interesse) ai valori di mercato.

Chissà quanto gudagnano i noleggiatori di auto...e chissa quanto oltre ..sparendo le auto blu statali! ...ma è solo una innocua "curiosità" da offrire a un parlamentare in disuso: piuttosto che farsi rinominare, non converrebbe una agenzia di noleggio di auto blu?
Già potrebbe accaparrarsi quelle che lo stato dismette ...con un'asta truccata!

Ritornando a bomba:
Che poi il castello della finanza che ci ritroviamo oggi sia eccessivo, può certamente essere...certo, come sempre, occorre migliorare, contenere, rendere più efficace: vale per tutto: Principio di Qualità! Nemmeno da discuterne!

Credo che persino questo "castello" faccia parte delle discussioni dei capi di governo che si incontrano a Bruxelles o in qualche altra amena località…ove ciascuno si sforza...a ragione spero... di preservare vantaggi al proprio paese che si accordino sinergicamente con quelli della Comunità Europea.

Anche a questo tutti dovremmo collaborare …con spirito positivo… nella direzione giusta! …. direzione difficile assai da sceglire, ma che è necessario attuare...se scegliamo giusto!

Possiamo anche non farlo, remare contro: ne sopporteremo le conseguenze!
...vantaggiose o svantaggiose che siano...difficile dire oggi: qualcuno ci aiuti!

Comunque le nostre banche di paese debbono certo raccoglire risparmio (!), integrarsi reciprocamente sempre più e interagire informaticamente, contenere gli stipendi dei dirigenti…del CdA, ecc…,riorganizzare il servizio sempre meglio: già a Bruxelles discutono per un tessuto bancario europeo globale! …ma non è qui la soluzione...per lo meno non solo.

D’altra parte il ricondurre i "Conti Correnti" allo stato assieme ad altre operazioni spicciole, credo serva a poco...anzi lo credo aggravante e pericoloso…non tanto per la cosa in sé…ma in generale, ogni qualvolta si tenti di addossare qualcosa allo stato che già tanto ha da fare e poco fà e male!

Lo stato, piuttosto, deve essere alleggerito di operazioni….e arricchito di strategie e informazione…come già dissi… stato leggero, olonico/virtuale.
Ma forse succederà, inevitabilmente, se l'economia privata riprende: i "lauti" stipendi statali, col posto non più fisso, non saranno più appetebili

Infatti mica possiamo pensare di risolvere sempre diminuendo lo stipendio agli statali: è l'organizzazione che deve essere più efficiente, ma dispero che possa essere efficiente ed efficace la nostra organizzazione di stato...finchè si fanno tagli e non si pon mano all'organizzazione.
Magari anche ad una ricostruzione etica del comune sentire!

Tutto questo che dico è molto semplice…lapalissiano…solo non capisco perchè mi fai spiegare di queste cose che sai benissimo …solo che fai osservazioni e dai risposte come se fossi appena tornato da un viaggio ventennale sulla Entreprise...ai confini dell'universo...conosciuto!

…Pazienza tu fossi filosofo!

In verità io...nella mia paranoia, comincio a sospettare che lo fai apposta per provocare!

Ultima modifica di ulysse : 08-07-2012 alle ore 12.35.53.
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Vecchio 08-07-2012, 14.34.12   #45
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

Citazione:
Originalmente inviato da albert
Sarà malevola ma è vera!......, come confermano le tue frasi successive che vantano come vantaggi della banca reale feste e pasticcini … cioè essere riveriti. Io invece preferisco che non si prendano i miei soldi e rinuncio ad essere riverito
Magari alle riverenze ci rinuncio anch'io! ma ai pasticcini?
Il bungas bunga, invero, non è più di moda...dopo che il D'esso si è ritirato...dicono!?

TERZA PARTE
Citazione:
Se di colpo sparissero tutti i banchieri (esclusi i presenti) e finanzieri del mondo non credi proprio che riusciremmo a sopravvivere senza problemi (anzi, meglio)? Se invece sparissero tutti gli ingegneri e gli operai, quelli che costruiscono la ferraglia, la civiltà crollerebbe nel giro di pochi giorni.
Ma credo che di entrambe le stirpi ci sia necessità: la stirpe dei finanzieri, dei banchieri e la stirpe degli ingegneri…magari dei fisici, degli economisti, degli operai, ecc…
Tendo a credere che, come per tutto, se qualcosa c’è e funziona, una giustifica ci sia, magari non eterna, ma prima di eliminare occorre indagare , magari correggere.
Certo l’evoluzione è inesorabile e ciò che comincia deve pure finire…prima o poi!

Detta in breve e sommariamente, si verifica nella scienza, nella tecnologia, nella economia, nel lavoro, nei mercati, negli investimenti ecc…una evoluzione ciclica ove tutto è interconnesso,

Cito le principali fasi di un ipotetico processo globale:

-scoprire/inventare: scienza, ricerca e tecnologia
-accumulare danaro da lavoro, da risparmio, da vendite
-ricerche di mercato
-dare a prestito danaro o riceverlo,
-investire il danaro in materiali, macchine, abilità umane,
–conteggiare il danaro in entrata/uscita, amministrare
-organizzare servizi e processi operativi in qualità,
-gestire i magazzini,
–produrre beni per uso e vendita,
-vendere prodotti, astratti o concreti che siano
-pagare stipendi, onorari, fatture, interessi sui prestiti, ecc...
-reinvestire il guadagno,
–continuità del processo, ecc

Chi vogliamo eliminare? Gli investitori? I finanzieri?
Non credo si possa eliminare qualcuno, a parte i disonesti incapaci....ma le funzioni sono essenziali.
Infatti, che i finaziatori, siano simpaticoni o meno influisce poco….ma senza danaro, senza una qualche riserva finanziaria, casca tutto.
Come casca il resto, se manca la tecnica, l’invenzione, il mercato, la creatività, l’impegno, ecc.. di chi ci mette del proprio!

La Repubblica si regge suo lavoro…giustamente…ma senza danaro, in qualche modo accumulato, non c’è lavoro.

Si può proporre che il danaro ce lo metta lo stato…cioè noi…con le tasse!

Già con tutte le tasse che paghiamo, non mi parrebbe una gran bella pensata!

Ma i finanziatori si fanno pagare il danaro che prestano!

Ma allo stato non lo pagheremmo il danaro?
Magari in altro modo, ma se lo pagheremmo… eccome!
E anche allo stato, con gli interessi lo pagheremmo! per chi spreca, chi intrallazza e chi corrompe o si fa corrompere…con tutti i manini dei politici…il cui focus sono i voti, la rielezione,...non la gestione e la limpida economia!

E’ comprensibile ed umano, ma ad un certo punto chi non chiuderebbe un occhio per una casa con vista Colosseo…o chi saprebbe resistere ad un succulento terremoto con palazzi e fabbriche e chiese e monumenti da ricostruire!?
La fregatura è quando nessuno mette fuori i soldi! Infatti…non sono necessari intrallazzi straordinari…una fantasia da burattinaio, per fermare il ciclo!
Ma se i soldi ci sono e nessuno controlla….è fatta!...fanno presto, i soldi, a sparire o a moltiplicarsi nelle mani dell’uno, piuttosto che dell’altro, che abbia facoltà di gestire.

La gestione è funzione dei voti, ma i voti non si acquisiscono solo con la buona amministrazione, il popolo, invero, aderisce anche e in prevalenza, con il populismo con le strategie mediatiche, ecc..con gli ammanigliamenti, con gli amici degli amici, ecc.

Non che il sistema cosiddetto democratico o l’economia di mercato siano cattivi sistemi… sono solo i soli percorribili per ora, ma “cum grano salis” e molti aggiustamenti… non con stravolgimenti: è un delicato equilibrio da affidare a gente saggia… non a capipopolo improvvisati! Cosa che sembra accadere…da quando le scuole di partito sono scomparse ed i portaborse sono stati nominati.

In capo a tutto e se nulla osta di welfare o altro, io lascerei sempre che l’occhio del padrone ingrassi il cavallo...il più possibile!

Quindi nonostante sembri invalsa l’espressione ..dagli al banchiere! dagli al finanziere! ..avrei qualche dubbio prima di caricare tutto sulle loro spalle: altre spalle ci sono, pure capaci e non così limpide!

Per quanto propenderei sempre per una fiducia costruttiva piuttosto che per una sfiducia distruttiva.

Non intendo, in ogni caso, dire che viviamo nel migliore dei mondi possibili e che vada tutto bene…occorre sempre creare e migliorare, magari "correggere", il sistema mercatistico in cui siamo immersi…"mutilarlo" e disperderlo fra vari interventi stsatali, sarebbe deleterio.

Le varie funzioni pubbliche, le banche centrali, hanno compiti e funzioni delicate di equilibratura…affidate alle leve fiscali e finanziarie...sempre…”cum grano salis!”
Intervenire "ex abrupto" sulla spinta populista della insoddisfazione e paranoia non mi pare il caso.

Tuttavia, ad es.: le transazioni finanziarie sembrano essere troppe e prevalenti?
C’è troppo chi campa e arricchisce su queste?
Tolgono liquidità alla produzione?
Ebbene nulla vieta… e mi pare che la Tobin tax sia in linea di approvazione nella UE… nulla vieta, dicevo, di tassare le transazioni, anzi!

Oppure c’è chi accumula danaro e non investe? Investe in titoli, nel migliore dei casi? o, nel peggiore, fa filtrare danaro alle fontiere?...ma allora si incrementino i controlli e la tracciabilità!

Del resto, mi pare che già il rientro dei titoli sia tassato!

Ma non possono esserlo troppo altrimenti nessuno li compra più… e lo stato ne ha necessità!
Come pagare altrimenti gli stipendi, pur decurtati, agli statali?

Anche di risparmio e di accumulo di danaro ce n’è di bisogno oltre che di acquisti, in ossequio alla pubblicità!

Si tratta sempre di mettere a disposizione danaro, raccoglindolo dai vari rivoli, per avviare e sostenere la produzione…e, in ogni caso, il danaro accumulato e investito deve trovare remunerazione, altrimenti nessuno risparmia più, nessuno accumula più, investe più!...e se lo fa, preferisce portare in Svizzera...si fa per dire!
Sembra che le banche Svizzere, oramai sature, offrano remunerazione sensibile solo dai e milioni di euro in sù!...ecc...
Figuriamoci quanto possa valere l'evaso!

Alla fine, credo, anche le strategie fiscali e finanziarie dello stato hanno una bella gatta da pelare!
Il focus sarebbe: definire tasse al massimo, ma equilibrate , farle pagare, controllare e impedire l’esportazione di capitali, ecc…cose in cui già lo stato è inadempiente!
Perchè caricarlo di ulteriori servizi bancari che già le banche adempiono con un certo successo?

Che poi mi pare ci sia una certa confusione e quì, quò, quà: le trasazioni fra privati, persino gli alti stipendi, non sono un carico per lo stato ...costituiscono invece un ampio campo in cui lo stato può pascolare e mungere prelevando tasse..la qualcosa, probabilmente, ancora non attua qunto potrebbe agli alti livelli.

Tutto diverso ovvviamnte è il caso in cui dovessero esere lo stato o gli enti locali a dover pagare emolumenti a privati cittadini... in specie a politici o aministratori di enti statali o locali.
Sappiamo bene che in questi casi vige una certa manica larga...a partire dagli emolumenti ai deputati, ai senatori, ai consiglieri di regione e provincia ...in carica o fuori carica, ecc...

Purtroppo c’è, nel comune sentire, un certo odio e mala fiducia per le banche: esse infatti…oltre che per casi concreti di mala gestione per inquinamento politico e mafioso nelle alte sfere (emolumenti spropositati per certi CdA)...le banche sono in prima linea, emotivamente e percettivamente, per tutti i quattrini che, per qualunque ragione, i cittadini devono versare o sono trattenuti ( tasse, bollette, bonifici, carte di credito, pagamenti vari, ecc…) anche senza sapere oggettivamente a cosa sia veramente dovuta una tale esondazione di quattrini…se non ci stano veramente attenti.

Si finisce col fare d’ogni erba un fascio ove il giudizio di pancia prevale sul giudizio razionale.

Resta però che oggettivamente il servizio bancario è un "essenziale intermediario" in ogni movimentazione del danaro.
Esso è ,soprattutto, vitale nella raccolta di danaro da trasformare in prestiti e investimenti: purtroppo la massa di danaro disponibile sembra essere veramente poca: la gran parte dei cittadini vive all’osso ed i depositi dei ricchi non bastano a costituire l'accumulo necessario!

Certo bisognerebbe anche agire sullo spirito d’impresa, ove esiste un certo disorientamento: mercati che non tirano, forti burocrazie nei vari adempimenti per la sicurezza, per l’ecologia, per il welfare, per i tributi, ecc, a volte anche inutili, ma, soprattutto, pesi che i concorrenti non hanno, e poi si aggiunga la concorrenza dei bassi prezzi dell’Est, l’allungamento dell’età pensionabile, la riforma del lavoro, ecc…favorevole o sfavorevole che sia, ecc..

In tutto questo, quel che appare alla “pancia” del cittadino medio è l’emolumento con accumulo di un qualche papavero bancario…per lo più un rifugiato della politica o ad essa ammanigliato.

Non appare il lavorio enorme che compie la banca per sopperire, oltre che alle varie regolamentazioni statali , europee, ecc.., alle esigenze dello sviluppo economico ed al servizio che un pubblico sempre più infornato e agguerrito, richiede, come del resto deve essere.


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Vecchio 10-07-2012, 01.34.29   #46
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

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Originalmente inviato da Eretiko
Sicuramente dirò una grande sciocchezza, ma credo che la "finanza" di oggi sia la madre di tutti i problemi.
In effetti, in parte, è vero…e molto deve essere aggiustato nella struttura e nel comune sentire della gente.
Ma è così per tutti i sistemi: viviamo in un periodo di decadimento morale ed etico oltre che economico…forse in reciproca correlazione!...ed in correlazione anche con noi tutti!
Dati gli ultimi trascorsi politici e sociali, non potrebbe essere altrimenti.

Ma se è della funzione “finanza” che parli….sarebbe qualcosa come accusare la vita, di essere, pur con certi momenti di piacevolezza, la prima causa di morte.
Citazione:
A parte il fatto che sarebbe da chiedersi se i "giochi" non siano truccati, perchè a ben pensarci sono solo in pochi a trarre enormi vantaggi (monetari) da tutte le schifenze che vengono pomposamente chiamate "prodotti finanziari"
E’ pure vero che, come in tutti i giochi, chi non è sufficientemente etico tende a truccare…, Come noi, d’altra parte, che senza molto sapere e approfondire, abbiamo bisogno di incolpare in toto la categoria, non gli effettivi singoli responsabili.

Ma è vero anche che una volta che rispetti le regole, se ci sai fare… puoi anche fare tutto ciò che vuoi…persino mettere fuori gioco tutti gli altri e vincere.
Citazione:
… e che, secondo i più ingenui, tutti possiamo in teoria sfruttare per arricchirci con il minimo sforzo.
Comunque, senza cercare scusanti ai molti disguidi e tentativi di turlupinatura, credo e spero che coloro che pensano di arricchirsi d'un botto partecipando ad iniziative bancarie, fondi e depositi vari, ecc…decantate come miracolose, siano ingenui assai oltre la media degli orsi.
Invero, per quanto ho conoscenza oggettiva, le banche serie non promettono miracoli...nè li fanno: fanno un certosino lavoro da cui dovrebbe risultare vantaggio sia per il cliente che per la banca stessa..

Per’altro interagire direttamente in borsa è altra cosa...: chi lo fà è a suo rischio e pericolo.
Ci sarà qualcuno che frega o sarà il sistema distorto, ma chi si butta in acqua deve prima imparare a nuotare o impara facendo …a sue spese.
Citazione:
In realtà il piccolo investitore, convinto di fare chissà quale affare, .....si renderà conto che nella migliore delle ipotesi riesce a pareggiare i conti, ....... (e mi chiedo tra le righe: ma che senso ha il nobel per l'economia ? Allora perchè non assumiamo questi signori per risolvere i nostri problemi ?) per capire che gli indici di borsa sembrano del tutto aleatori……...
Veramente l’importante sarebbe che gli indici di borsa, aleatori o meno che siano, salgano…
Significherebbe che l’economia tira, sale la fiducia, gli imprenditori pigliano coraggio e speranza e la maggior parte degli investitori guadagna…anche fuori di borsa.

Certo che ciò che vale e su cui fidare è il trend a lungo termine…Da un giorno all’altro non puoi capirci niente.
Oggi il trend è mediamente in calo e se non sai reagire nell’immediato a masse di azioni che calano o crescono in altalena è meglio che vai a pesca.

Certo ci sono anche i trucchi….ma, secondo me, i trucchi si chiamano esperienza, naso, abilità e, soprattutto, conoscere imprese e metodi di intervento computerizzati: sono questi che ti fanno vincere, ma che determinano anche l’aleatorietà globale quando il tempo (la borsa) è perturbato ed essi rispondono in termpo reale.

Ma c’è anche l’investitore fedele e costante che sa il fatto suo e che impegna il danaro in azioni sicure che tendono a crescere di valore col crescere dell’impresa che le ha emesse e danno dividendi annuali. L’impresa utilizza i quattrini rappresentati dalle cartelle emesse per realizzare i propri affari: non sono quattrini inattivi e perduti!

Diventano inattivi e il valore delle azioni decresce se quell’impresa fa affari in perdita o non li fa: si potrebbe arrivare a dover vendere le azioni in perdita… di una azienda decotta...se c'è bisogno di realizzare…magari per comprare altre azioni più promettenti e il mercato azionario, ma anche quello reale, si mantengono attivi.

Analogamente per chi finanzia una petroliera in navigazione dal Golfo Persico al mare del nord. Una minima parte di quel petrolio potrebbe finire nella mia auto…nell’auto di tutti per tutte le petroliere!
Non sono quattrini perduti e se ci metto i miei quattrini non sono un parassita: contribuisco a mantenere in moto il mondo. Ci ho pure i miei rischi: se la petroliera affonda o viene sequestrata dai corsari etiopi, ho perso l’investimento. Ma ci posso anche guadagnare: Se la benzina scarseggia o se Putin chiude i tubi del gas, vendo le mie azioni al miglior offerente ancor prima che la petroliera giunga a destinazione…ecc…

Comunque non vedo alcun parassitismo né alcun trucco: occorre investire quattrini per realizzare imprese, operazioni, progetti essenziali per mantenere il mondo e relativi mercati in attività.

Questo almeno, in breve, mi dicono “color che sanno”, ma non è roba da dilettanti…è gente che rischia...e a volte rischia bene…ma non sempre.
Importante è tenere la media alta… sopra lo zero.

Per il piccolo investitore il gioco lo fa la banca in funzione del grado di rischio attribuito o richiesto.
Invero, per lo più, il piccolo investitore di banca, è un tipo tranquillo e posato… non è che crede di fare chissà quali affari...nel caso si rivolgerebbe all’ ex mago dei Parioli…o a un suo succedaneo.

Come pure hai detto...il piccolo investitore, al massimo, spera di costituirsi un gruzzolo/risparmio adeguato che mantenga almeno il capitale al riparo dalla inflazione...e, in genere, ci riesce…oggi sempre meno, invero.

D’altra parte fino a qualche tempo addietro sembra fosse possibile spuntarci anche un piccolo surplus.

In ogni caso stiamo guardando la cosa dal lato sbagliato: non è il risparmio, il guadagno o la perdita del piccolo sottoscrittore di fondi in banca, ciò che veramente interessa o per cui agisce l'economia della banca o, piu’ estesamente dello stato: il piccolo investitore, o correntista, è solo il mezzo.

Ciò che veramente interessa è la massa monetaria globale che in tal modo si può raccogliere per comprare azioni sicure, titoli, ecc.. o prestare a interesse a chi voglia sviluppare progetti profittevoli e produttivi…oggi per lo più mancanti.
Una volta erano le case, i villaggi residenziali, ma, per sopravvivere, sembra ne abbiano costruiti troppi.

Comunque, il piccolo investitore non se ne abbia a male, ma egli rappresenta solo la formichina da elogiare...a confronto con la cicala che, presa da paranoici dubbi, (ma a che serve? ma mi vogliono fregare!...ecc...) passa l’estate a cantare per farsi passare il magone!

Ne ha certo il diritto e, a volte, anche la ragione, ma non è che sia di sollecitazione ed impulso alla economia ed alla tanto sperata ripresa produttiva: alla fine è più dannoso che utile.

E poi attribuire sempre le colpe ai trucchetti perversi dei cattivi, inarrivabili e ammanicati, aiuta molto a non risolvere i problemi ed a mettersi nello stesso tempo il cuore in pace ...sentendosi persino furbi!...tanto… non dipende da noi!...sono loro i cattivi mestatori...le subdole agenzie...persino il governo ci è invischiato!...sempre affastellando in un fascio unico ognuno che tenti una qualche sortita economica o politica...per suoi inconfessabili interessi...ovviamente.

Non capisco perché tirare in ballo i premi Nobel: fanno il loro mestiere…elaborare teorie… e possono anche aiutarci…alla stregua dei politologi!?

Anzi lo fanno senz'altro con le loro teorie e linee guida! Danno un indirizzo…una scuola da perseguire…come sarebbe il navigatore della nostra auto!

Ma s'è mai visto un premio Nobel mettersi su una linea produttiva o di montaggio? Condurre una catena di supermercati? O dirigere direttamente il servizio finanza di una banca o di un giornale?
Magari a spulciare le quotazioni azionarie che i maggiori quotidiani non tralasciano di riportare…non diversamente dalla pagina oroscopica o astrologica!?

Noi tendiamo a credere che navigare a vista secondo le esigenze contingenti che il popolo esprime sia la meglio cosa...ma è illusorio! occore il navigatore!..la teoria... lo schema nel cui ambito sistemare i singoli eventi: un tempo si chiamavano ideologie!

In genere, se ciò accadesse, cioè il portare gli accademici in produzione, si risolverebbe nel perdere buoni ricercatori per acquisire cattivi tecnici, operatori o presidenti esecutivi in capo ad una banca o a una impresa!

Watson e Crick, scopritori delle doppia elica, certo non hanno mai sezionato un cadavere....anzi, mi pare, che uno dei due fosse un fisico, l’altro forse era medico, ma nemmeno: erano essenzialmente ricercatori!

Comunque un Nobel, direttore della BCE, forse combinerebbe disastri…come ne può combinare chiunque altro, ma senza Nobel, comunque senza ricercatori in economia, non ci sarebbero teorie, linee guida da perseguire, ecc…
Ad esempio, mi chiedo: perchè si nomina tanto spesso Keynes?.... a favore o a sfavore non saprei...ma una ragione ci deve essere..anche se Keynes non fu mai responsabile della economia di un paese o di una banca centrale.


Pubblicata prima parte:
Segue seconda
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Vecchio 10-07-2012, 13.58.22   #47
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

Citazione:
Originalmente inviato da Eretiko
Sicuramente dirò una grande sciocchezza, ma credo che la "finanza" di oggi sia la madre di tutti i problemi.
Rimando a post precednte:

Seconda parte: soldi dai soldi!?
Citazione:
Comunque pensare di far soldi con i soldi semplicemente investendo è una vera follia che sta uccidendo l'economia occidentale. Infatti non bisogna essere laureati in matematica per capire che se qualcuno in un dato momento sta guadagnando, ci sono altri che in quel momento stanno perdendo...(certo, si possono sempre stampare banconote...)

Cerco di vedere dopo cosa significhi investire!
Comunque credo che quanto detto non sia esatto: non è questione di matematica: la torta non è fatta solo della massa monetaria concreta in circolazione nella eurozona o in tutto il pianeta: per gran parte la torta è "impalpabile" e non è corretto pensare che essa sia costante ed abbia confini definiti: la torta globale disponibile, infatti, cresce o cala, in funzione della capacità di rendere profittevole il danaro o del valore dei beni prodotti...persino in funzione della quantità di informazione globale o di quella posseduta dai singoli oggetti.

In sostanza, mi pare, non possiamo continuare a pensare come se fossimo nella economia di sussitenza del medio-evo...le soluzioni di allora non sono più valide!!

Il focus non è aumentare la massa monetaria in circolazione, il focus è aumentarne il valore: in tal modo aumenta la torta per tutti e può essere che se io guadagno …nessuno perde…anzi potrebbero tutti guadagnare o quasi…ma occorre impegno positivo!

In sostanza si tratta di perseguire la nostra Qualità personale e globale!...si tratta di valere di più noi stessi affinchè di più valgano i nostri prodotti, le nostre esplicazioni e manifestazioni!

Se con gli stessi quatrini, miglioro sagacemente l'organizzazione ed il processo, incrementando la qualità del prodotto... ho incremntato la torta.
Magari m'impongo anche sul mercato.
Altri ci perdono? può essere! Ma anch'essi possono perseguire una maggior qualità e contenuto d'informazione... gudagnandoci...per un mondo migliore!

Ma anche se incappiamo in una vena d’oro..o in un giacimento diamantifero…o petrolifero, ecc… si incrementa il valore della torta disponibile!

Per quanto le risorse del pianeta siano fisicamente limitate, abbiamo tuttavia davanti ampie possibilità di espansione della torta sul piano della creatività della conoscenza, della quantità di informazione, del recupero energetico, del non sprecare le risorse, della Qualità delle persone e dei prodotti…cosa, quest’ultima, "la Qualità", che tutto comprende.

In particlare i limiti che Malthus poneva all’incremento demografico per la sopravvivenza del pianeta, sono già ampiamente superati…eppure ancora molto resta di spazio davanti: diventa più ampio via via che lo conquistiamo.

Ad es....ripetendo: se la nostra capacità creativa e di conoscenza incrementa il valore intrinseco ed il contenuto di informazione dei nostri “trovati intellettuli” e “beni prodotti” …aumenta il valore globale della torta di cui possiamo profittare tendendo ad una sempre più equa distribuzione dei guadagni.

Certo che chi si trova ad un insufficiente livello di Qualità rischia di perdere tutto…il chè potrebbe anche essere giusto...ma anche incentivazione al meglio.

Infatti è senz’altro giusto che le persone e le relative esplicazioni di Qualità prevalgano in ogni campo...potrebbe persino essere che il mondo migliori se ognuno s’impegna…anche nel coraggio di intrapresa: è come parlare di "merito", ma in modo più ampio...onnicomprensivo!.

Il dilemma per tutti è se convenga impegnarsi a incrementare la Qualità propria oppure la furbizia fregona…la fiducia positiva piuttosto che la sfiducia.

D’altra parte, se ad ogni deficienza di liquidità stampiamo carta-danaro non aumentiamo il valore della torta, ma solo la quantità di danaro svalutato circolante.

Certo si può fare un pò a metà e metà come sembra faccia la Fed…ma noi non siamo gli USA e occorre la valutazione di esperti…se ci fidiamo!?

Per quanto già c’è tanta gente che va a Bruxelles a discutere in proposito.

Abbiamo la difficoltà in più di dover accordare tanti diversi stati gelosi della loro sovranità…e la cosa si fa complessa.
Alla fine non credo sia solo questione di banchieri e politici ammanigliati!
Citazione:
e che le risorse destinate a questi investimenti sono risorse sottratte all'economia reale, quella fatta di uffici, capannoni industriali, gente che lavora e silenziosamente e senza gloria riesce ancora (ma per quanto ?) a far girare la ruota.
Ma quali investimenti sottratti? e quale economia reale? non è reale solo chi lavora alle catene di montaggio! è reale anche chi le progetta, le organizza ed in esse investe...ecc...
Stiamo parlando di fare e richiedere prestiti per investire in opere necessarie: ovvio che il prestito non può essere che ad interesse! Purtroppo, in Italia, la spinta all’intrapresa è bassa…ma si può investire globalmente ovunque e in qualunque cosa..se l'enzima dell'intrapresa si sveglia.

Accade, cioè, la cosa antipatica, tipica dei finanziatori parassiti, che chi ha il danaro disponibile (chissà come e perché!?...lo ha rubato?...può essere!) lo vende a chi voglia o debba investire!
Lo Stato o la UE intervengano a calmierare…quando l’interesse richiesto sia eccessivo!
Per quanto l’interesse si regola sul tasso d’interesse dei titoli di stato…se no portano il danaro in Svizzera …e allora sì…che sono parassiti!.

Comunque occorre ed è conveniente, per sé e per l’economia globale, investire direttamente in attività profittevoli o prestare ad interesse a chi investe e quindi guadagna…e se guadagna..al massimo, l’attività era profittevole…al massimo …tale (e sarebbe l’ideale) da finanziarne altre! ....Oppure, scalognatamente, perde! Rischio d’impresa!

Comunque il guadagno può dilagare e infettare positivamnte sempre più …come potrebbe la perdita...in senso contrario: non esiste una esatta corrispondenza: si potrebbe persino gudagnare tutti o perdere tutti.

E’ da sempre ovvio che se ci si limita a tenere i soldi sotto il materasso (ma chi lo fa?) le cose non possono funzionare: infatti se i soldi non girano, non si trasformano in energia produttiva.
Infatti è chiaro che, di per sé, i soldi non producono soldi… anche se ne accumuli una vagonata, ma basta investirli in qualcosa di sperabilmente profittevole e subito se ne traggono altri soldi…magari da reinvestire nella ricostruzione dei capannoni e riavviare le industrie colpite dal terremoto

Prestare soldi ad interesse preconizzandone il ritorno, è la funzione di base della economia finanziaria…lo dice la parola: si impiegano le persone e si avvia e sostiene la produzione di beni da vendere con un ricavo, siano essi beni concreti o astratti…o solo spirituali e di conforto.

Sperare di condurre oggi una impresa, concorrenziale sul mercato, senza adire a prestiti o crediti è pura follia.

Ovvio che ci sono imprese, agenzie, che su questo vivono...e si fanno pagare…le stesse banche lo fanno: sono i tanto deprecati finanzieri o finanziatori…senza i quali la produzione ed il mercato restano fermi…e tutto il resto!

Per riandare ad un vecchio ricordo manzoniano cito le parole di frà Galdino: noi frati cercatori siamo come il mare…arrivano noci (fiumi)…distribuiamo noci (investimenti)!
Senza il frà Galdino manzoniano, le noci restano a marcire sull’albero e altri, ove non ci sono alberi di noce o nessuno porta noci (investimenti), muoiono di fame.

Frà Galdino compie gratis questa operazione di raccolta/distribuzione…gli basta un tozzo di pane!
Ma qualcuno potrebbe istituirci una impresa ad hoc, assumere personale, pagarlo, e guadagnarci anche…raccogliendo noci…pardon danaro… e prestarlo ad interesse a chi deve impiantare imprese…e produrre beni per la Cina...ad esempio …magari biciclette…oppure frigoriferi per l’Islanda…se ci riesce!

Senza l’istituzione del prestito/credito ad interesse non c’è economia, non c’è produzione...tutto casca...come adesso del resto!

Rimando anche al mio precente post, ma mi pare già ovvio e ridondante quanto ho qui espresso.
Citazione:
Ha ragione Alberto: il mondo della finanza è non solo parassitario, ma anche molto dannoso, e chi lo sta manovrando lo fa in modo scientifico, una vera guerra pianificata anche nei minimi particolari, dove soltanto qualche pollo è stato beccato con le mani nel sacco.
Ma bisogberebbe giustificare: non è sufficiente distribuire smplicemente ragione e torto!
A me comunque pare molto strano, persino improbabile, che un mondo come questo, evoluto di sviluppo scientifico/tecnico al massimo, ancora si sostenga su una manica di polli parassiti da beccare sul fatto…e che si fanno pure intercettare di notte in corso terremoto!

Comunque ancora mi consola il fatto che, se qualcuno si prende la briga di organizzare una guerra, significa che i giochi non sono ancora fatti e che ancora, su una delle due sponde, almeno, ci stanno i buoni: [B[spero che vincano![/b]


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Vecchio 11-07-2012, 20.58.53   #48
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

Citazione:
Originalmente inviato da albert
Non so se ci sia un "cartello", ma quella del debito pubblico italiano è una grande festa, pagata con i soldi delle nostre tasse. Gli altissimi interessi sul debito a qualcuno finiscono in tasca
Mi pare che quello che non si vuole capire è il fatto che, europa o non europa, comunque non siamo soli in qusto mondo: c'è concorrenza!
E che le mosche, di qualunque bandiera siano, si buttano sul miele.

Se l'Italia vuole mantenersi a galla nella bancarotta globale e far fronte alle spese per stipendi, lavori pubblici, welfare, ecc... oramai ridotti al lumicino deve vendere titoli e per venderli deve condirli con un pò di miele.

Più cala la fiducia nel fatto che l'Italia ce la faccia a mantenersi a galla più deve crescere il miele!
Se il miele non cresce abbastanza, al punto giusto, le aste di titoli di stato vano deserte: nessuno, in Italia o all'estero, banche o privati che siano, compra titoli che rischiano di fallire!

Quindi la questione "fiducia" è importante ..da cui il livello dello spread... Chiunque sia che lo calcola, sia pure di parte, occorre mantenerlo basso!

A me pare che il meccanismo sia semplice... che anche un bambino lo capisce.

Può essere che il meccanismo non ci piace, a ragione o a torto che sia, e che andiamo in giro a dire sui giornali e sul web che taglieremo gli interessi e che, se ci stufano, non pagheremo nemmeno il debito.
Naturalmente abbiamo il diritto di manifestare la nostra opinione circa la sfiducia nel fatto che ce la faremo ad uscire dalla crisi e ripagare, appunto, il debito,(se ne avremo o meno la voglia!)... o sul fatto che sempre più tasseremo i magnoni che traggono vantaggi dai titoli che comprano,ecc...

Ma dovremmo almeno sapere, laureati o non laureati che siamo, che questo è il modo migliore per far aumentare il detto miele e sempre più rischiare di mandare deserte le aste dei titoli e fare bancarotta....

Naturalmente c'è chi lo spera...così non dovremmo più far fronte ai nostri impegni in Italia e all'estero!

Dicono che l'Islanda...economia di topolino...l'abbia fatto, ma mi dicono anche che non hanno più niente e che appena riescono a tenere gli occhi sull'orlo del buco in cui sono finiti!
Noi ovviamente...economia non di topolino,... saremmo sul fondo del buco...magari anche troppo distrutti (e scansati dai circuiti esteri) per impegnarci a risalire.

Ma non sarebbe più positivo non disperderci in vani lai e incoraggiare e sostenere chi ancora può e cerca di fare qualcosa per tirarci fuori dai guai...anche se intanto ci guadagna?

Che poi mi pare che fra i tanti colpevoli che andiamo indicando e accusando di arricchire dimentichiamo naturalmente i veri colpevoli: quelli che lo hanno provocato il debito...non quelli che cercano ora di ripianarlo.
Citazione:
Questo è il punto, ma pochissimi, laureati in matematica o meno, lo capiscono, ed il mondo della finanza è circondato da un'aura di reverenza. Se un investimento non si traduce nella creazione di vera ricchezza, è parassitario. Il castello della finanza si può certamente smontare, ma prima la maggioranza dovrebbe capire.
Che dici? Fondiamo un movimento? (con ulysse all'opposizione). Qualcuno che si aggrega?
Ma io credo che, fortunatamnte, molti laureati in matematica ed anche altri, lo capiscano...oramai.
In questo momento, anche chi ne ha sfiducia, spera nella finanza..cioè nell'essere finanziati e disporre di sufficienti quattrini per portare avanti i propri progetti...tanto che si va in banca col cappello in mano.

Purtroppo di progetti operativi nella industria e nei commerci ve ne sono pochi (il cavallo non beve!) per cui, anche chi volesse investire, non avrebbe sfogo ...se non nel caso dei terremoti...ove però si aspetta l'intervento dello stato.

Quindi anche la banca, i pochi quattrini li impegna ove gli si prospetta un maggior interesse...mi pare lapalissiano!

Vorrei evidenziare, e non si può pretendere diversamente, che nessuno investe nei progetti di più scarso interesse...fra quelli che gli si presentano...per cui, di parassitario, non ci può essere niente ...nemmeno per chi investe nella famosa petroliera dal Golgfo Persico:...forse che possiamo rinunciare al petrolio?...tanto più ora, che a furor di popolo, abbiamo rinunciato ad investire nel nucleare!?

Ma si investa nel pannelli solari ad altro rendimento!...per quanto!?

Ecco quindi che definire cosa è "parassitario" è un pò difficile...tanto che qualcuno propone persino di investire in ricerca...ma che sia un'dea?

O forse che parassitari si definiscono quegli investimneti in cui l'investitore ci guadagna!?
...ecco...tentare di invertite questa rotta mi parrebe veramente difficile....persino non favorevole al bene comune!
In tal caso, se questa fosse la via...starei volentieri alla opposizione!

I definiva bisognrebbe rendersi conto, e pragmaticamente accettare, che non sono l'altruismo e la volontà di rinuncia, i veri motori del vivere sociale e della necessaria modalità economica, ma lo sono la volontà di guadagno ed il coraggio nella intrapresa per realizzare, appunto, il guadagno...supportati da cultura, conoscenza e abilità...nonchè formazione civile ed etica... se possibile....investire nell scuola..quindi!...ma spetterebbe allo stato...soprattutto.

Il contrario sarebbe bello e nobile, ma non realistico...anzi, a volte, di disastrosa realizzazione!

Spetta naturalmnte allo stato ed alle istituzioni pubbliche contrapposte (partiti, sindacati, associazioni varie) regolamentare il rapporto, al giusto equilibrio, fra egoismo ed altruismo.

Naturalmente sembra non si sia capito che il significante "parassitario" è perfettamente in linea invece, con quegli investimenti statali, comunque pubblici il cui focus non sia rivolto al bene pubblico ed alla sua incentivazione.

Sarebbe parassitario ad esempio, (caso estremo, ma vermente accaduto), l'investimento pubblico di un tratto di autostrada che appositamente arrivasse alla piccola cittadina di un politico illustre...come parassitarie sono le eccessive auto blu o i pranzi luculliani dei parlamentari a prezzo scontato, ecc...

E' il cosidetto settore pubblico ove il privato non potrebbe trovare remunerazione se non facendo pagare, a livelli di mercato, anche i cittadini più deboli...non comprendendo, fra qusti, i parlamentari...ovviamente!

L'investimento statale, pur a minor remunerazione, potrebbe invece dare un esito benefico, perchè il mancante sarebbe dato dalle tasse o da tributi ad hoc: il welfare!

Naturalmente è parassitario comunque il "non investire": tenere i quattrini sotto il materasso , delocalizzarli in pardisi fiscali, tramutarli in divise estere non soggette ad inflazione, non pagare le tasse, esigere il pizzo dai commercianti, far lavorare in nero...e cosuzze del genere.

Non direi che è "parassitario" il mecato borsitico: vivacizza l'economia!...anche a livello mondiale!
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Vecchio 12-07-2012, 06.34.13   #49
albert
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

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Originalmente inviato da ulysse
Ad una banca statale mai…comunque!

Once again … non è che voglia statalizzare le banche con tutte le loro schifezze. Il punto è che la gestione ordinaria del conto (esclusi crediti e prestiti) una volta ridotto l’uso del contante ed eliminati tutti i frizzi e lazzi, pasticcini, feste, cash-park, interessi anticipati, invita-un-amico, pubblicità e marketing vari è una cosa piuttosto semplice che potrebbe essere gestita centralmente dallo Stato come già gestisce l’anagrafe o il catasto.

I punti sono: è vero che i servizi essenziali sono pochi?
è vero che da un punto di vista tecnico questo sarebbe fattibile a costo contenuto?
è vero che il risparmio globale sarebbe gigantesco?

Su questo secondo me varrebbe la pena discutere

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Originalmente inviato da ulysse
Questa mattina ho letto di qualcuno (gestore di una agenzia di pratiche auto) che propone di privatizzare (anzi, di comprare lui stesso) la “Motorizzazione” a scanso dei tempi enormi per attese e disguidi che deve trascorre in linea o presso la motorizzazione della sua città…!?
Fosse matto? …o è solo un cittadino stufo delle pastoie e inefficienze dei servizi dello stato?

Non c’è dubbio che la gestirebbe meglio. Anche se la dessero da gestire a me saprei come fare . Però il fatto che ci siano molti servizi dello Stato inefficienti non vuol dire, secondo me, che non è possibile cambiare. E non vuol dire che i servizi che è naturale che lo Stato fornisca (secondo me la gestione ordinaria dei conti) debbano essere invece privati

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Originalmente inviato da ulysse
Sono illazioni populiste di parte, non oggettivamente vere, né, tantomeno, corrette: un bancario non è un banchiere!

Mai ero stato accusato di “illazioni populiste di parte”! Un bancario non è un banchiere, ma è l’esecutore di ordini a volte profondamente scorretti, tipo “rifila ai clienti le azioni Parmalat”. Potrebbe rifiutarsi? Boh. Mi viene in mente il caso della Costa Concordia. Un marinaio disse a chi cercava informazioni: “Dovrei dirvi di tornare alle vostre cabine. Beh, mi licenzieranno, ma voi andate alle scialuppe”. E quindi il bancario “etico” avrebbe dovuto dire “Mi licenzieranno, ma le azioni Parmalat non le prenda”

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Originalmente inviato da ulysse
Infatti mica possiamo pensare di risolvere sempre diminuendo lo stipendio agli statali

E chi dice di tagliare gli stipendi agli statali? Quelli bravi e che fanno cose utili dovrebbero essere pagati molto bene. E gli altri … dovrebbero fare qualcosa d’altro

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Originalmente inviato da ulysse
fai osservazioni e dai risposte come se fossi appena tornato da un viaggio ventennale sulla Entreprise...ai confini dell'universo...conosciuto

Già. Se un alieno scendesse da un disco volante si stupirebbe moltissimo del castello finanziario che abbiamo creato o lasciato creare e di come tarpi le ali alle eccezionali capacità tecniche della nostra società. Ogni tanto conviene cercare di vedere le cose da una prospettiva diversa, no?

albert is offline  
Vecchio 15-07-2012, 16.50.28   #50
ulysse
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Riferimento: Le banche: le vogliamo eliminare?

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Originalmente inviato da albert
Once again … non è che voglia statalizzare le banche con tutte le loro schifezze. Il punto è che la gestione ordinaria del conto (esclusi crediti e prestiti) una volta ridotto l’uso del contante ed eliminati tutti i frizzi e lazzi, pasticcini, feste, cash-park, interessi anticipati, invita-un-amico, pubblicità e marketing vari è una cosa piuttosto semplice che potrebbe essere gestita centralmente dallo Stato come già gestisce l’anagrafe o il catasto.
Veramente l’Anagrafe e il Catasto sono gestiti dai “Comuni” e già i comuni sono meglio!
Comunque la cosa lascia un po’ a desiderare...…specie il catasto…anzi, il catasto è un disastro… come sempre accade quando è implicata una questione di soldi: concessioni edilizie ecc…

Non è questione di frizzi e lazzi: questo bunga bunga l’ho tirato fuori io per una banca cooperativa di paese. Una filiale di città, in genere se ne astiene

In ogni caso una banca privata non si impegna in ciò che non conviene: una impresa privata tende semplicemente a soddisfare il cliente siano i suoi desideri espliciti o latenti: si tratta sempre di trovare un equilibrio di reciproca convenienza.

Il privato tende a soddisfare il cliente perché gli conviene non è che gli è imposto: oramai è universalmente noto, meno che ai politici e ai grossi funzionari di stato, che il fregare il prossimo non paga a meno che non ti proponi di postare azioni fasulle e fuggire in un qualche paradiso fiscale senza estradizione.
Il privato è, per Mission, orientato alla qualità ed al guadagno, pur con rischio, per sua natura, non allo spreco. In ogni caso, se spreco vi fosse, lo pagherebbe lui stesso.
Certo che il privato potrebbe orientare le proprie attività anche verso il socialmente inutile o dannoso… persino nel criminale…come sarebbero le attività di mafia: in tal caso lo stato avrebbe facoltà è dovere di intervento, sia con leve sociali, finanziare, fiscali, incentivando al meglio, alla Qualità, sia reprimendo con violenza: lo stato ha leggi, regole e strumenti ad hoc.. ma non è, come suo solito, che si dimostri così efficace: l’inefficacia, inversamente al “privato”, sembra un carattere intrinseco del nostro stato e popolo!...ma direi anche della generalità degli stati.

All’inefficacia nostra concorrono sia la disorganizzazione cronica, forse implicita nel nostro DNA, che, a volte, anche istituzioni pubbliche deviate e corrotte...magari dai cittadini stessi liberamente elette(!?)

Quindi, lo spreco eventuale del privato, lo paga il privato stesso: al limite non è nemmeno spreco, come lo sarebbe invece per lo stato.
Lo stato non sa distinguere e non sa definire i limiti dato che il centralismo statale non ha un riferimento di convenienza…se non dei singoli politici.

Nel privato, il cosiddetto spreco è difficile da definire: su un più vasto piano, può costituire persino un ravvivare l’economia: è un concetto sconosciuto quando si vogliono porre regole mercatistiche sul piano puramente razionale…alieno dal soggettivo preferibile per i singoli.

Certo che nella rigida cerchia aziendale (calcolo di bilancio mensile o trimestrale a seconda delle esigenze...tempo reale o meno) lo spreco è subito evidente: i prezzi lievitano ed è deleterio nel raffrontarsi alla concorrenza: il vantaggio è proprio che, nel privato, nelle singola azinda, dello spreco ti accorgi subito e corri ai ripari a meno che non si tratti di investimenti in formazione o acquisto a più lungo termine per economia di scala, ecc…

Quanto alla eliminazione del contante… aspetta e spera!

Per quanto non sia cosa complessa, solo chi ha formazione e adeguata mentalità interagisce con la banca esclusivamente per via informatica …e non credo si tratti di un’alta percentuale (???) di cittadini...direi piuttosto molto bassa!
Nella pratica giornaliera, un pò di spiccioli occorrono sempre e intanto, e in ogni caso, devi rifornire i bancomat…e le banche stesse devono disporre di una liquidità minima… per cui occorre portare in giro il danaro concretamente ....da cui deriva che la centralizzazione informatica è più un intralcio che altro.
Serve piuttosto l'integrazione fra le diverse fliali e nell'ambito della intera struttura bancaria del paese!...dei paesi della UE.
In proposito, vi sono progetti in ambito UE...Solo che anche lì, fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare!...come sempre nel pubblico.

Al contrario le agenzie di rating non interpongono un attimo a declassarti: detto fatto!...Che siano private?


Segue al prossimo post
ulysse is offline  

 



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