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03-01-2013, 16.59.50 | #22 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 06-12-2012
Messaggi: 2
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Riferimento: l'esistenza della sofferenza
Citazione:
La combattiamo per tutta la vita perchè le illusioni non muoiono mai, o meglio:... muoiono con noi... o per dirla in un'altro modo ancora... perchè "la speranza è l'ultima a morire" ... (v. "Vaso di Pandora"...se hai voglia di riflettere sul significato allegorico di alcune leggende in relazione alle problematiche dell'esistenza). Saluti. |
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05-01-2013, 19.54.00 | #25 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: l'esistenza della sofferenza
Citazione:
................. Citazione:
Certo che se scompare una persona cara patiamo dolore, o anche se una persona amata ci respinge o tradisce. Ma la sofferenza non è solo correlata a persone per cui proviamo amore: possiamo anche soffrire per mancanza o per la fine prossima della nostra stessa vita...o per insufficienze fisiche ed handicap che ci colpiscono. Oppure soffriamo per cattive azioni altrui che possono portare danno a noi o alla società …oppure semplicemente la nostra sofferenza può essere di carattere ecologico ed etico: la distruzione delle foreste ad esempio, ci fa provare rabbia e dolore dovuto alla nostra impotenza, ecc…o potremmo soffrire per il riscaldamento globale...incremento di CO2…se non fosse patologico!? Ma anche la mancanza di riforme sociali ci porta sofferenza. Comunque ogni mala azione che colpisca il nostro senso umano, etico e sociale ci causa dolore più o meno intenso. Sul piano personale può essere che una certa sofferenza sia dovuta ad un progetto o ad una aspettativa che sfuma: faccio domanda di partecipare ad un concorso e non sono ammesso...oppure mi aspettavo una promozione sul lavoro che invece è assegnata ad altri…magari insieme con la sofferenza può insorgere invidia ed odio...ecc.. Citazione:
Infatti, possiamo amare o non amare in presenza di sofferenza o in assenza o in successione: ci può essere correlazione, ma non la vedo come necessaria. Credo che ognuno di questi sentimenti possa avere in noi esistenza autonoma....e tanto più vale per il sentimento di amore che potrebbe avere una derivazione genetica...anche se già a livello spirituale. Probabilmente, i nostri progenitori ominidi, dai semplici rapporti fisici a scopo di riproduzione sessuata, sono passati evolutivamente alla convivenza per reciproca attrazione, simpatia e amore che, da esigenza fisica, è evoluta in sentimento. Naturalmente è seguita la cura e l’amore per la prole...sentita anche come esisgenza, non solo fisica, ma anche affettiva. Viceversa la prole prova, a risalire, amore per i generanti, ecc... In generale accade che la convivenza... per ragioni di reciproco sostegno alimentare e difesa...determina assuefazione ed un reciproco voler bene e amore… in certi casi fautore, se non di felicità, almeno di un sentirsi bene nella reciproca interazione… se non ne emerge antipatia e odio, dolore e sofferenza …ma non necessariamente. Oggi un rimedio sociale sarebbe il divorzio..comunque la separazione! Citazione:
Per me l’amore è un senso che emerge da pulsioni e sensazioni fisiche ed evolve in sentimento di bene e di amore…oppure è subito simpatia, desiderio e sentimento autonomo che non necessariamente produce dolore...anzi!!! Comunque amare senza provare dolore non è un presupposto della vita: si può amare predisponendosi così al susseguente dolore...ma potrebbe anche non conseguire dolore...anzi una lunga felicità. Oppure accade che non si ama affatto…e si soffre egualmente di una qualche sofferenza intrinseca…forse per esigenza o soddisfazione culturale…come per chi aderisce alla filosofia esistenziale, ad esempio. Ma, dicevo appunto, che non ci vedo correlazione necessaria o ineffabile destino! Spesso il soffrire è un qualcosa che si cerca, ma è questione di una propria particolare formazione psico-intellettuale...magari masochistica. Citazione:
Per le specie sessuate, l'amore ha origine, appunto, nella istintuale esigenza della procreazione e cura della prole: l’istinto è insorto a difesa e rinforzo della specie e per la sua prosecuzione. Il dolore fisico, come quello psichico esistono in noi, nel nostro DNA, come strumenti di difesa…se non degenerano sul piano culturale. Comunque soffriamo per la mancanza o intervenuta mancanza di cose, riconoscimenti, entità o persone che non vorremmo perdere e che desidereremmo avere o con cui vorremmo interagire. Un tale tipo di sofferenza è una delle forze che sospingono e sostengono l’umanità verso migliori destini…se noi ci diamo da fare per perseguire il desiderato, progettato e atteso... e non essere in sofferenza. Per questo ritengo che il dolore, come l’amore…, siano essi fisici o intellettuali e spirituali… siano, in qualche modo codificati nel nostro DNA…o dai geni sollecitati…all’occorrenza. Esistono persino, nella nostra morfologia ed evidenze comportamentali,tattili e odorifere, specchietti adatti a sollecitare o respingere l'altrui attenzione, favorevole o sfavorevole che sia, nei nostri confronti. Se uno è bravo ad attivare di tali specchietti si dice che è un comunicatore. Nota: Come già si è detto il percepire dolore fisico, nei limiti opportuni, è una difesa del nostro organismo. Un caso particolare (da un articolo di neurologia) è quello del gene SCN9A che presiede alla percezione del dolore superficiale ed al relativo invio codificato al cervello di tali percezioni. Una mutazione di un tale gene che, fortunatamente, avviene solo in rari individui, non predispone l’invio al cervello dei segnali codificati per il dolore. Questi individui, fin dalla nascita, non percepiscono assolutamente dolore fisico conseguente a contatti o traumi dovuti allo scontro con altri corpi, a tagli, bruciature ecc,… E’ sorprendente, dice l’articolo, quanto possa essere complicata la vita per queste persone prive della senzazione del dolore che faccia loro da guida nell’evitare ogni motivo di frizione e scontro...con riscontri e consegunze anche sul piano psichico sentimentale e intellettule. Per loro il percepire dolore fisico sarebbe un dono ancor più prezioso della vista, dell’udito o di qualunque altra capacità percettiva. Chi ci dice che anche le sensazioni di sofferenza psichica o di amore o di altri sentimenti (empatia, odio, invidia ecc..) non siano regolati da un qualche gene nella loro codifica ed invio al cervello per l’elaborazione? Questo tuttavia non significa che i sentimenti siano prodotti dai geni…significa solo che determinati geni ne posono costituire il canale molecolare o percorso da e per il cervello. Se il canale manca...o non è attivato...manca la sensazione del sentimento…il che, tuttavia, equivale a dire che manca il sentimento stesso. Ultima modifica di ulysse : 06-01-2013 alle ore 18.09.27. |
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13-03-2013, 16.32.51 | #26 |
Ospite
Data registrazione: 06-03-2013
Messaggi: 7
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Riferimento: l'esistenza della sofferenza
L'esistenza della sofferenza è presente nella nostra esistenza per fortificarci, uscendo dalla guerra feriti ma vivi, e per insegnarci che la vita non è fatta solo di felicità, ma che implica l'infelicità. Ritengo anche che la costruzione di una società civile, in cui è presente la felicità, dipenda dai nostri sforzi, purtroppo a volte inefficaci quando incontriamo gente che sfoga le proprie frustrazioni sul prossimo nella speranza di rendere il prossimo sofferente come sono loro.
Se ci impegnamo possiamo rendere la società migliore, incrementando la felicità. La perfezione è irraggiungibile, tuttavia il mondo può essere migliorato, rendendo maggiormente piacevole la vita. Dipende da noi. |
03-07-2014, 14.17.44 | #27 | |
Utente bannato
Data registrazione: 23-06-2014
Messaggi: 147
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Riferimento: l'esistenza della sofferenza
Citazione:
La sofferenza è una tua costruzione. E' uno degli innumerevoli stati possibili del tuo sistema biologico. Di per sé, non esiste. E' una tua distinzione e una tua attribuzione di significato. Quello che fa soffrire te, a me, fa una pippa. Quello che tu chiami sofferenza per un altro è speranza, espiazione, piacere, soddisfazione, esser vivo, punizione... Tu, identifichi la sofferenza con il dolore? Io li costruisco su piani fenomenici diversi. Per me il dolore esiste solo sul piano fenimenico biologico, mentre la sofferenza, io la costruisco sul piano fenomenico psicologico. Un uomo privato del cervello, non credo sperimenti sofferenza ma "costruisce" il dolore in termini neurologici. FMJ |
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02-12-2014, 12.30.44 | #28 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 06-10-2014
Messaggi: 49
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Riferimento: l'esistenza della sofferenza
Citazione:
La mia convinzione è che la sofferenza sia alla base della vita, è il motore della vita: la sofferenza ci porta ad agire per cercare di eliminarla e quando ci riusciamo ne ricaviamo una soddisfazione ed una gioia che costituiscono l'alimento della vita....e così la vita continua |
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02-12-2014, 20.52.11 | #29 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 23-11-2014
Messaggi: 168
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Riferimento: l'esistenza della sofferenza
La sofferenza è l'opposto dell'amore, non esiste una se non esiste l'altra, devi amare prima di soffrire d'amore e viceversa, tutto nella vita è fatto di ambiguità, dove esiste tutto solo se esiste tutto altrimenti non esisterebbe niente, è tutto correlato, poi ne esistono le interpretazioni personali, quelle sono soggettive, c'è chi trova amore nell'odio c'è chi nell'odio poi scopre l'amore, ma esistono entrambi e sono inseparabili, vai alla ricerca di amore non ti meravigliare se troverai odio, vai alla ricerca di odio non ti meravigliare se troverai amore, poi c'è la terza strada chi dice ok non voglio più soffrire e la prima cosa istintiva che gli viene in mente non troverò più un ragazzo/a, ecco tralasciando il cosa, badiamo al non troverò, non cercherò, non andrò alla ricerca..si solo questo è il modo per non soffrire, ma comporta che non devi rinunciare anche all'amore..io il libero arbitrio l'ho visto sempre un pò limitato in realtà, infatti le strade sono sempre tre alla fine...di cui due sono cconseguenziali quindi non hai scelta in realtà, la scelta è solo di stare fermi in pratica tipo piante...
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11-02-2015, 22.23.34 | #30 | |
osservatore
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: l'esistenza della sofferenza
Citazione:
Non so se è il motore della vita.. motore della vita semmai è il perdurare della specie. Nel Libri Sapienziali la sofferenza era associata alla nostra intrinseca inclinazione a compiere il male. Questa perversa attitudine umana è stata amaramente ammessa dallo stesso Dio della Genesi.. allorquando stava soavemente gustando la fragranza del sacrificio del riconoscente Noè.. dovette constatare: come il cuore del fantoccio di fango ( da Lui stesso creato a Sua immagine.. ) fosse incline al Male .. fin dalla sua adolescenza ( Gn. 8.21 ) - Ecco allora che la punizione divina ( malattia - poverta' - morte ) era considerata la " risposta " del Dio biblico nei confronti del peccatore, colui che aveva abbandonato e/o tradito il Patto. Hai letto il Libro di Giobbe ?? E qoelet /Ecclesiaste ? Libri che cercano di dare " una qualche " risposta all' angoscioso problema del significato del vivere - che perennemente accompagna l' esistenza dell' uomo.. ( e che Qoelet riporta come "" penosa occupazione " esistenziale di ogni uomo / di ogni epoca |
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