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23-10-2006, 17.36.45 | #22 | |
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
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23-10-2006, 18.48.16 | #23 | |
frequentatrice habitué
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Premetto che io piango e non mi vergogno affatto di piangere. Che male c’è se qualcuno piange? Possono piangere tutti per loro stessi come per gli altri. Quando piangono per gli altri, vuol dire che iniziano a sentirsi non più unici in questo universo. Tammy sì, facciamo fatica a comprendere che c’è un io, cioè un ego, e c’è l’osservatore, quello neutrale che non piange ma ti sta vicino con tenerezza .
Ma siamo in psico e non in spiritualità. Io penso che uno dei segreti di lunga giovinezza di una donna nei confronti del maschio è, appunto, il fatto che si può permettere il “lusso” di piangere. Il pianto è liberatorio. Eh sì. Quando sento il bisogno di piangere, piango tranquillamente. Citazione:
Caso mai gli altri si commuovono e questo vuol dire che partecipano al tuo dolore oppure altri si sentono imbarazzati perché non sanno cosa fare, ma una volta finito il pianto si ritorna al “lavoro”. Io mi impongono di non piangere soltanto davanti ai malati terminali. Non saprebbero che fare con le mie lacrime. :( Allora sento come il mio cuore si spezza. |
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23-10-2006, 19.01.57 | #24 | |
Ospite abituale
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
già, anche a me è capitato.. |
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23-10-2006, 19.08.54 | #25 | |
Ospite abituale
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
quando piangevo poi vedevo il mondo in un'altra ottica...ora mi viene più difficile.. |
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23-10-2006, 19.40.57 | #26 | |
Ospite abituale
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
ecco, adesso tu con queste parole finalmente mi hai fatto piangere...grazie. |
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23-10-2006, 22.07.48 | #27 | |
Nuovo iscritto
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
Anch'io, quelle volte che ho pianto mi sono sentita bene e, dopo, sono riuscita a vedere meglio |
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23-10-2006, 22.32.30 | #28 | |
Nuovo iscritto
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
Edali, non è che si pianga a comando (a meno che non si sia degli attori e, di attori, in giro ce nè parecchi ) però, opperò, rifacciamo un atro esempio se uno si commuove, guardando un film, o sentendosi raccontare la storia dell'ultimo povero del mondo, perchè piange? forse la storia, in qualche modo, è andata a toccare qualcosa di più profondo e ammetterlo davanti ad altri spettatori diventa più difficile che non a noi stessi. Può anche darsi che rispondere "non lo sò perchè piango" sia vero fin tanto che non si scava oltre la semplice crosta e, come diceva Daniele99, "più è spessa è la crosta meno spazio c'è per il ripieno" quindi la negazione "non lo sò" potrebbe essere una bugia verso noi stessi. Il mondo è pieno di sadici che infieriscono ulteriormente? Non saprei, ma diffidare non ha mai fatto male a nessuno. |
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23-10-2006, 23.35.34 | #29 | |
Ospite abituale
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
Naturalmente non c'è solo una distinzione fra commozione e disperazione, ma casi diversi fra loro e reazioni diverse, a seconda del carattere, dell'educazione e anche del momento. C'è il pianto liberatorio, quello di sollievo, quello della felicità, quello della richiesta, quello della paura, quello in che dichiara la propria fragilità e l'abbandono, ecc Ma tornando a quello che volevo evidenziare e che Edali ha espresso con un chiaro esempio è che ci sono casi in cui il nostro modo di esprimere le emozioni può caricare, in casi gravi, un fardello già troppo pesante da portare per altri. In questi casi la precedenza è l'altrui dignità e la precedenza a un dolore che seppur condiviso, deve trovare un appiglio di forza. |
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24-10-2006, 14.55.34 | #30 | |
frequentatrice habitué
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Riferimento: piangere: debolezza, oscurantismo delle vere motivazioni di sofferenza
Citazione:
Grazie Cannella. Esattamente questo volevo dire. tornando a ciò che Tammyola non ha compreso ancora bene, c'è differenza fra a piangere al comando (le lacrime di coccodrillo) ed astenersi dal piangere per un motivo ben preciso. x Tammy. Se a te viene da piangere sentendo la storia di un povero disgraziato, vuol dire che riesci ad immedesimarti in quella persona. Si chiama compassione. |
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