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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 31-07-2006, 16.10.27   #31
tammy
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Data registrazione: 03-04-2002
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Riferimento: Perchè le donne nel corteggiamento...

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Originalmente inviato da catoblepa
Cara Tammy facciamo un pò di ordine:
1) l'uomo che "vive" inevitabilmente è uno che può anche diventare (a tratti, per carità..) pensoso e tormentato; l'uomo che "vegeta" invece te lo ritrovi sempre con il suo sorriso ebete, ma poi devi rivolgerti al commissario Montalbano per cercargli un neurone in testa...

2) che sia più stimolante frequentare gli allegroni e i simpaticoni lo sanno anche i muri...vogliamo fare il festival delle banalità?

3) mi piacerebbe incontrarti quando sei di cattivo umore o triste, se non altro per vedere quanto sarebbe piacevole la tua compagnia....

Essere felici non è un obbligo, è una fortuna, e tra le più effimere.........
Caro Catoblepa (un nome...tutto un programma che significa il tuo nick?)
1) l'Uomo che "vive" al di fuori di se stesso era un semplice commento alla poesia di Montale e cmq è anche un mio pensiero: vivere e non farsi vivere. Un uomo che "vegeta" ho dei seri dubbi che sia in grado di dare anche un semplice sorriso, fosse solo per buona educazione.
2) Non "frequentare allegroni", ma stare insieme a persone positive nei confronti della vita. Gli approcci dei misantropi sono catastrofici nei riguardi delle possibili Celimene, come le persone che piangono se stesse saranno sempre sole, lo sanno anche al polo nord
3) quando sono in*****sa..... trovo sempre il "merlo" disposto ad accusare le mie ire funeste e quando sono triste evito di rompereicoglioni e provo a parlare del mio passeggero stato di malessere, ma di sicuro eviterei di corteggiare qualcuno trovandomi in uno di questi stati d'animo.
Figliuolo corteggiare (si parla di questo) una qualsiasi persona si deve fare nel modo giusto, non credo proprio che piangere sulla spalla della tua possibile Lei ti dia dei punti in più rispetto ad una persona che sa sorridere e far sorridere l'altro. La felicità ritengo sia un diritto di tutti, personalmente mi basta la semplice serenità, credi che la fase del corteggiamento sia una fase felice?
tammy is offline  
Vecchio 31-07-2006, 17.20.48   #32
catoblepa
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Riferimento: Perchè le donne nel corteggiamento...

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Originalmente inviato da tammy
Caro Catoblepa (un nome...tutto un programma che significa il tuo nick?)
1) l'Uomo che "vive" al di fuori di se stesso era un semplice commento alla poesia di Montale e cmq è anche un mio pensiero: vivere e non farsi vivere. Un uomo che "vegeta" ho dei seri dubbi che sia in grado di dare anche un semplice sorriso, fosse solo per buona educazione.
2) Non "frequentare allegroni", ma stare insieme a persone positive nei confronti della vita. Gli approcci dei misantropi sono catastrofici nei riguardi delle possibili Celimene, come le persone che piangono se stesse saranno sempre sole, lo sanno anche al polo nord
3) quando sono in*****sa..... trovo sempre il "merlo" disposto ad accusare le mie ire funeste e quando sono triste evito di rompereicoglioni e provo a parlare del mio passeggero stato di malessere, ma di sicuro eviterei di corteggiare qualcuno trovandomi in uno di questi stati d'animo.
Figliuolo corteggiare (si parla di questo) una qualsiasi persona si deve fare nel modo giusto, non credo proprio che piangere sulla spalla della tua possibile Lei ti dia dei punti in più rispetto ad una persona che sa sorridere e far sorridere l'altro. La felicità ritengo sia un diritto di tutti, personalmente mi basta la semplice serenità, credi che la fase del corteggiamento sia una fase felice?

Credo di essermi spiegato male...o forse sono andato off-topic..il mio era un discorso che andava oltre la stretta fase del corteggiamento...

Comunque credo che stia alla sensibilità della corteggiata apprezzare una persona che intende mostrarsi anche nei lati meno "solari" (mi si perdoni la parola, abusatissima) , perché se uno vuole veramente conoscersi non può sempre recitare la parte del "cabarettista" con la battuta sempre pronta.
All'inizio la simpatia aiuta molto, non c'é dubbio, ma per forza di cose, mostra solo un lato della persona.
Se poi la corteggiata vuole solo il "cabarettista" faccia pure, bisognerà vedere dopo cosa può succedere, quando la recita finisce e la realtà viene fuori.
Si sa che quando uno vuole conquistare, spinge la propria adrenalina a 1000, ma si sa altrettanto che non può durare moltissimo; se poi uno ha una riserva di adrenalina superiore, meglio per lui.

Se il corteggiamento è una fase felice?
Si ma solo se alla fine ti va bene.
Se va male è una specie di "martirio"........
Bye
catoblepa is offline  
Vecchio 31-07-2006, 17.44.24   #33
nevealsole
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Riferimento: Perchè le donne nel corteggiamento...

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Originalmente inviato da catoblepa
Cara Tammy facciamo un pò di ordine:
1) l'uomo che "vive" inevitabilmente è uno che può anche diventare (a tratti, per carità..) pensoso e tormentato; l'uomo che "vegeta" invece te lo ritrovi sempre con il suo sorriso ebete, ma poi devi rivolgerti al commissario Montalbano per cercargli un neurone in testa...

2) che sia più stimolante frequentare gli allegroni e i simpaticoni lo sanno anche i muri...vogliamo fare il festival delle banalità?

3) mi piacerebbe incontrarti quando sei di cattivo umore o triste, se non altro per vedere quanto sarebbe piacevole la tua compagnia....

Essere felici non è un obbligo, è una fortuna, e tra le più effimere.........

Ciao a tutti,
discussione interessante.
Ciao Catoblepa,
in realtà non credo che chi è sempre (o quasi) allegro, sia necessariamente idiota.
Credo, al contrario che saper sorridere e far sorridere quando si hanno problemi dimostri una rara capacità di affrontare la vita.
Io sono una che facilmente resta affascinata da chi sa far ridere.
Talvolta magari solo per poco tempo, però è indiscutibile che una risata fa venir meno anche la mia iniziale voglia di non comunicare e "aiuta" una risposta positiva al corteggiamento.
Il "pensoso e tormentato", solitamente non corteggia... ma si fa corteggiare: resta in disparte con l'aria sofferente e aspetta che ti avvicini tu... almeno questa è la mia esperienza.

Un anno fa avrei detto che mi bastava la serenità, ora voglio essere felice.
Essere felici è un diritto di tutti, e tutti dobbiamo lottare per realizzarlo!

Un saluto a tutti i vecchi amici...
nevealsole is offline  
Vecchio 31-07-2006, 18.23.02   #34
tammy
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Riferimento: Perchè le donne nel corteggiamento...

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Originalmente inviato da catoblepa
Credo di essermi spiegato male...o forse sono andato off-topic..il mio era un discorso che andava oltre la stretta fase del corteggiamento...

Comunque credo che stia alla sensibilità della corteggiata apprezzare una persona che intende mostrarsi anche nei lati meno "solari" (mi si perdoni la parola, abusatissima) , perché se uno vuole veramente conoscersi non può sempre recitare la parte del "cabarettista" con la battuta sempre pronta.
All'inizio la simpatia aiuta molto, non c'é dubbio, ma per forza di cose, mostra solo un lato della persona.
Se poi la corteggiata vuole solo il "cabarettista" faccia pure, bisognerà vedere dopo cosa può succedere, quando la recita finisce e la realtà viene fuori.
Si sa che quando uno vuole conquistare, spinge la propria adrenalina a 1000, ma si sa altrettanto che non può durare moltissimo; se poi uno ha una riserva di adrenalina superiore, meglio per lui.

Se il corteggiamento è una fase felice?
Si ma solo se alla fine ti va bene.
Se va male è una specie di "martirio"........
Bye
Ecco, bravo,
perchè insistere nel farsi trattare male da una che "se la tira" oppure ama farsi corteggiare da più corteggiatori. Se non sei il suo tipo...ma lassà perdè, n'altra ne trovi! Forse non lo sai ma ci sono almeno sette donne per un uomo, magari qualcuno se nè preso 14 o 21 di donne, ma non fa nulla, il mondo è grande e poi, come dice weyl...all'estero sono più dolci e più disponibili alla cura dell'uomo
Insisti però con il "cabarettista", vediamo se mi spiego meglio. Non è che un uomo debba fare per forza il clown, l'arte del far ridere non è fare i pagliacci, per me, l'arte del far ridere, sorridere, non è così semplice, è come ci si pone nei confronti della vita. C'è chi è ottimista e chi pessimista, chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto. Preferire una persona che sappia far sorridere (indipendentemente da un'uomo o una donna) è scegliere "come" vivere la vita stessa. Anche un rifiuto può essere una fortuna e riderci sopra, ironizzare l'accaduto aiuta a superarlo meglio. Almeno io la vedo così.
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Vecchio 31-01-2008, 20.27.12   #35
Simaptico
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Riferimento: Perchè le donne nel corteggiamento...

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Originalmente inviato da tammy
Insisti però con il "cabarettista", vediamo se mi spiego meglio. Non è che un uomo debba fare per forza il clown, l'arte del far ridere non è fare i pagliacci, per me, l'arte del far ridere, sorridere, non è così semplice, è come ci si pone nei confronti della vita. C'è chi è ottimista e chi pessimista, chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto. Preferire una persona che sappia far sorridere (indipendentemente da un'uomo o una donna) è scegliere "come" vivere la vita stessa. Anche un rifiuto può essere una fortuna e riderci sopra, ironizzare l'accaduto aiuta a superarlo meglio. Almeno io la vedo così.
Senza offesa, ma questa argomentazione palesa, almeno alla mia logica, un pregiudizio clamoroso.
Tu valuti il comportamento umano in chiave comportamentalista, e in particolare, l'atto di far ridere è un particolare comportamento che tu usi come strumento di decisione di un particolare stato mentale dell'uomo.

Il criterio di decisione secondo cui, dall'arte di far ridere, deduci lo stato mentale positivo (interessante) dell'uomo l'hai argomentato bene, ma c'è un esempio che fa cadere questa tua argomentazione.

Prendiamo il caso della fobia sociale: chi soffre di questo disturbo ansiogeno ha la particolarità di avere uno stato mentale normale, quindi ironico, dotato di senso dell'umorismo, intelligenza e tutte quelle caratteristiche di uno stato mentale equilibrato.
Però ha una proprietà particolare: non manifesta questo stato mentale attraverso le forme comunicazionali delle persone normali.
Per esempio, un socialfobico può cogliere l'ironia e avere lo stimolo di fare ironia, ma non può farlo, perchè, per certi collegamenti sinaptici anomali del suo cervello, le forme standard di manifestazione dell'ironia innescano reazioni nervose di ansia.

Nella pratica, per esempio, metti che io sia un socialfobico, e voglia manifestare ironia: non posso manifestarla mostrando i denti (sorridendo) o facendo espressioni facciali divertenti, perchè questi comportamenti innescano nel mio cervello ansia, e l'ansia mi blocca.
Ecco che, una donna che sia dotata del tuo criterio di osservazione, concluderebbe che io non sia dotato del senso dell'ironia, e che non abbia i requisiti per essere una compagnia interessante, tutto questo solo per un ingenuo sciovinismo della comunicazione non verbale che fa un'associazione assoluta tra una particolare manifestazione formale del comportamento e la mancanza di "senso dell'ironia": così si genera una penalizzazione ingiustificata.

La fobia sociale, in finale, è quella particolare condizione naturale che permette di dimostrare il difetto di quella forma di corteggiamento fondata sul "saper ridere", perchè rileva appunto uno sciovinismo che genera una penalizzazione non necessaria verso una particolare categoria di uomini.
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Vecchio 01-02-2008, 00.55.21   #36
bomber
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Riferimento: Perchè le donne nel corteggiamento...

Cavoli questo argomento p particolamente vecchio.
presumo che fare o meno ridere una donna più che altro vada a inserirsi piu che nel modo assoluto per fare colpo ad uno dei tanti modi di fare colpo o eventualmente anche atteggiamenti adattati per riuscire ad acquisire i favori di un eessere femminile ...
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Vecchio 01-02-2008, 13.59.29   #37
layla
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Credo che questo discorso potesse essere valido fino a qualche tempo fa, ma di certo non attualmente.
Ora non vedo differenza tra uomini e donne, nel bene come nel male. Ovviamente relativo a ciò di cui si sta parlando.
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Vecchio 01-02-2008, 17.29.21   #38
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Riferimento: Perchè le donne nel corteggiamento...

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Credo che questo discorso potesse essere valido fino a qualche tempo fa, ma di certo non attualmente.
Ora non vedo differenza tra uomini e donne, nel bene come nel male. Ovviamente relativo a ciò di cui si sta parlando.



Non so, da come la vedo io le differenze ci sono eccome ... ce molta differenza fa il modo di approcciare da parte di una donna rispetto a quello di un uomo ... ma proprio alla base... edifferenze di genere ci sono eccome.
D'altronde è ancora vero che se una donna va in discoteca si ritrova subbisata di persone che vogiono approcciarla, mentre per un uomo per quanto bello la cosa è rara, a meno ovviamente che non sia un personaggio noto.
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Vecchio 01-02-2008, 18.23.22   #39
AntOne
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Riferimento: Perchè le donne nel corteggiamento...

Vorrei essere d'accordo con Layla, qui si è parlato solo di cosa la donna dovrebbe aspettarsi da un uomo. L'iniziativa lasciata solo all'uomo presuppone che lui sia attratto solo dal suo aspetto e debba fare il possibile per abbattere il muro di tolla di lei. Questo non è rispettoso dell'intelligenza di nessuno dei due nè dell'emancipazione della donna. Per quanto mi riguarda io ho diversi "requisiti" intellettuali, caratteriali polivalenti con i quali una donna dovrebbe conquistarmi oltre che io lei. Basta con la preda! Sembra che una donna "corteggi" l'orgoglio di un uomo-cacciatore(vabè questo c'entra poco e vuol dire poco come non detto )
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Vecchio 01-02-2008, 20.15.57   #40
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Riferimento: Perchè le donne nel corteggiamento...

Citazione:
Originalmente inviato da AntOne
Sembra che una donna "corteggi" l'orgoglio di un uomo-cacciatore(vabè questo c'entra poco e vuol dire poco come non detto )
Secondo me invece vuol dire molto.
Una volta ho chiesto un parere a una donna su questa situazione:
"metti il caso che un uomo ti conquisti facendoti credere di essere interessato a te come persona, ma che in realtà, nel suo intimo, voglia solo appagare il suo orgoglio di cacciatore, ma sia bravo a non far sospettare questa sua intenzione: mettiamo poi che, a un certo punto, prendi consapevolezza di questa sua intenzione non rivelata, e rivivi il suo corteggiamento in una chiave diversa, con questa nuova consapevolezza: ti sentiresti ingannata o lusingata?"
Lei mi ha risposto che a uno che riesca a recitare così bene gli farebbe un applauso solo per essere riuscito in un'impresa così difficile.
Questo mi fa pensare (= temere) che attualmente nella psiche femminile non sia importante conoscere tutte le implicazioni delle intenzioni dell'uomo da cui si fanno corteggiare, anzi addirittura ammettano la possibilità che questi uomini abbiano l'intenzione nascosta di appagare il loro orgoglio di cacciatore, purchè non lo facciano vedere.
Vi sembra che abbia un fondamento logico il mio timore?
Simaptico is offline  

 



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