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20-06-2006, 20.38.49 | #52 |
Ospite
Data registrazione: 11-06-2006
Messaggi: 21
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Quando dico, Odissea, che non è la mia discussione mi riferisco al fatto che non racconto la mia storia.............che ha lasciato segni insanabili.............per poter lasciare al centro del dialogo Rosanna.......
Nella mia storia c'è stata una terapia della parola, una terapia farmacologica, terapia di coppia, terapia di famiglia, un farmaco: lo Zoloft con dei buoni effetti positvi, ma devastanti effetti collaterali (ne vale la pena?) c'è stato un medico del lavoro con esperienze in patologie depressive, c'è stato uno psichiatra con le sue idee, due psicologhe con le loro idee un po' diverse dal primo, c'è stato uno stretto controllo familiare 24 su 24, ci son stati mille chiarimenti e tante tante confidenze molto più che intime.......... Non credo di avere espresso giudizi categorici sul fatto che sia meglio una cosa piuttosto che un'altra, ma una cosa non son disposto a barattarla con nessuno o alcunchè: la coscienza e il senso critico che un individuo deve esprimere prima su di se e poi sugli altri.Il senso critico su una malattia che solo per la metà ha cause organiche, una malattia che non può essere affrontata come una normale patologia virale, una malattia che coinvolge oltre la persona tutto il suo ambiente...................... UN MALATTIA CHE NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI VIENE AFFRONTATA "IN MODO SPERIMENTALE".......... allora in tutto questo ci stà qualsiasi confronto ed esotazione al farmarsi guradasi dentro ed imparare a godere di se stessi......... |
22-06-2006, 09.52.26 | #53 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-11-2005
Messaggi: 107
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Ho provato a sospendere la terapia ma sono spofondata nella depressione piu nera nessuna voglia di fare ne di relazionarmi con gli altri, il mio racconto puo semprare leggero perche' non ho un serio motivo per stare depressa MA CI STO
diverse situazioni contingenti mi hanno portato in questo stato pirtroppo e' una malattia dalla quale si puo' uscire fuori ma va curata come uno che si e rotto una gamba non puo' camminare io ora non posso riprendere le normali attivita' come niente fosse non ce la faccio sento un immenso senso di vuoto. uindi mi sono tolta ancora il sangue ed ora sono ricoverata per fortuna ho il mio portatile a farmi compagnia e posso scrivere al forum ma mi sento un malessere dentro incredibile ora qui mi danno da seguire una terapia che seguo scrupolosamente pero' in reparto ci si annoia ma tanto io non ho voglia di fare niente non riesco nemmeno ad alzarmi la mattina con un po' di voglia di vivere cosa dire sara' un periodo che passera' pero la terapia la devo prendere altrimenti ripiombo nel baratro ciao rosanna |
24-06-2006, 09.41.13 | #54 |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-10-2004
Messaggi: 470
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Per Cinzia e tutti gli altri
Sicuramente non ho avuto la capacità di farmi comprendere. Sottoponendo come esempio il mio caso, era per far capire che i farmaci presi male, ti possono uccidere, sia che vengono presi in eccesso, sia che vengono tolti o diminuiti all’improvviso. Il farmaco non è una caramella, quindi deve essere prescritto da uno specialista, con le palle quadrate, che lo gestisce in ogni momento nel periodo della depressione del suo paziente. Chi di noi prende un antidepressivo o altro non deve pensare a secondo come si sente di prenderlo come vuole, es. come nel mio caso, stavo talmente male, invece di rivolgermi al mio neurologo per informarlo del mio stato, ho fatto di testa mia, prendendo più pillole del dovuto per cercare di superare in quel momento il mio malessere, invece mi stavo stroncando la vita. non credo...ke x forza di cose bisogna arrivare a guardare la morte in faccia x darci lo slancio di ritornare in superfice.....no...e credo ke bisogna anke stare attenti nel usare determinate frasi...perke' sai...alle volte non tutti sono fortunati come noi e riescono a salvarsi x miracolo dal gesto Rispondo a questo intervento di Cinzia. Certamente non bisogna sfiorare la morte per reagire, non intendevo questo, ma volevo dirvi che quando in quel momento l’ho vista davanti hai miei occhi mi sono messa paura e da allora odio maggiormente i farmaci, ma ho imparato, non perché nessuno mi avesse informato dell’importanza di prenderli sotto stretto controllo, a chiamare il mio medico ogni volta che mi sento più depressa. poi tu dici ke non e' il farmaco a farci male ma la depressione..... ma........sbaglio o tu hai riskiato la vita x avvelenamento farmacologico?? non hanno detto ke era la depressione ke ti stava uccidendo..................... ... si...lei puo' portarci a compiere gesti mal sani come quello di non guardare la realta' e nasconderci dietro ad un farmaco....ma poi e' il farmaco ke compie il gesto Il farmaco non ti fa guardare la realtà in modo diverso, ma è un supporto per poter affrontare meglio es. la psicoterapia. In certi casi quando la depressione è grave non si riesce neanche a parlare con il terapeuta perché la nostra mente viaggia su onde diverse. Con la depressione è vero che non ti avveleni, però ti può portare al suicidio e chi compie il gesto siamo noi stesse, ma non il farmaco. Detto ciò volevo chiudere dicendovi, che non tutti siamo uguali, e reagiamo davanti a qualsiasi malattia in modo diverso, quindi c’è chi riesce a sopportare il dolore meglio, c’è chi invece sente il dolore più forte di un altro, per cui è ovvio che ognuno di noi si deve curare in base ai propri sintomi e con una cura più appropriata a se stessi, non è importante se usare farmaci o meno l’importante è riuscire a guarire e soprattutto riconoscere il proprio stato di malessere ed intervenire nel modo migliore. Rosanna questo lo sta facendo e deve fare quello che a lei è più consono, non è detto che chi supera la depressione da solo è più bravo dell’altro e quindi deve essere imitato, io che sono più di 10 anni che navigo in questo tunnel, vi dico che solo oggi sto andando avanti a curare la depressione senza farmaci, ma perché oggi mi trovo in uno stato di poterla affrontare solo con la psicoterapia, e finalmente ne sto uscendo fuori vincente. |
24-06-2006, 22.03.43 | #55 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-11-2005
Messaggi: 107
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Ha ragione Uranio quando dice che c’è chi invece sente il dolore più forte di un altro, per cui è ovvio che ognuno di noi si deve curare in base ai propri sintomi e con una cura più appropriata a se stessi, non è importante se usare farmaci o meno l’importante è riuscire a guarire e soprattutto riconoscere il proprio stato di malessere ed intervenire nel modo migliore.Io al momento ho bisogno di essere curata anche col farmaco perche' da sola non ci riesco riconosco il mio stato di malattia e sono certa che col tempo le cose miglioreranno per il momento non mi sento tanto forte da riuscire da sola ma ho bisogno di aiuto e mi affido alle cure della mia psichiatra che insieme allo psicoterapeuta mi porteranno fuori da questo tunnel devo solo aver pazienza ciao a tutti
borderline65 |
28-06-2006, 06.52.48 | #56 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-10-2004
Messaggi: 470
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Ultima modifica di uranio : 28-06-2006 alle ore 06.54.40. |
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