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08-06-2006, 17.10.42 | #14 |
Ospite
Data registrazione: 17-11-2005
Messaggi: 19
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Scusate il ritardo nel rispondere, ma non posso collegarmi sempre.
Volevo ringraziare chi mi ha scritto in privato, non appena trovo il tempo rispondo Avete ragione, sono stata abbastanza confusa, ma scrivevo di getto e di fretta. Partendo dall'inizio: mia figlia è nata a fine agosto 2005. Dopo alcuni mesi di incubo (allattamento mal riuscito, sofferenza fisica, stanchezza estrema dovuta a notti insonni, ecc..) ho cominciato a pensare che il mio disagio non poteva essere soltanto un baby blues, dato che continuavo a pensare di dare mia figlia in adozione, non riuscendo ad occuparmi di lei. Solo preparare un biberon era per me una tortura allucinante e quando piangeva (specialmente la notte) mi assaliva una fifa tremenda con tachicardia (mai avuta in vita mia). Insomma un incubo. E io che pensavo: Ma quelle donne che hanno 2 o 3 figli come fanno ad essere ancora vive? Cosí ho cercato aiuto, ma tutti mi dicevano che era normale... Che sarebbe passata, che dovevo avere pazienza. Ho iniziato ad affidare ogni tanto mia figlia ad una baby sitter (abito lontano dalla mia famiglia e da quella di mio marito) ma le ore "d'aria" erano ancora peggio, dato che mi rammentavano il periodo felice e spensierato prima della gravidanza. Quando tornavo a casa, nel "bunker" mi sentivo triste e sola. Poi un giorno, dopo circa 6 mesi ho smesso di dormire. Non mi addormentavo, oppure mi svegliavo alle 2/3 di notte e non c'era verso di dormire più. Una settimana, due... Alla fine una mattina sono svenuta in autobus con passeggino, borse della spesa ecc... Mi hanno portato al pronto soccorso e da lí mandato in psichiatria. La dottoressa mi ha parlato seriamente di questa depressione post parto, che si può manifestare fino a 12 mesi DOPO la nascita del bambino e che se non curata può avere effetti spiacevoli. Io sapevo che dentro di me c'era (e c'è tutttora) qualcosa che non va... Ma non sapevo come tirarmi fuori. Dopo qualche giorno mi mandano a casa con una scorta di xanax, da prendere per circa 8-10 settimane. Per un mese sono stata dai miei genitori e mi sembrava di essere rinata. Improvvisamente non dovevo più occuparmi da sola di mia figlia e potevo uscire e dormire senza incubi. Poi sono tornata a casa e dopo qualche settimana tutto è tornato uguale. Così sono andata dal medico di base, che mi ha appunto detto di non esagerare con questo tranquillazer... Ora ho paura di essere dipendente, drogata. Non dormo più da sola e di notte ho la tachicardia... Purtroppo mi trovo da sola all'estero e qui non esistono asili nido o posti dove lasciare i bambini fino ai 18 mesi. Mia figlia ne ha solo 9... Pensare di non poter lavorare ancora per quasi un anno, di dover fare questa vita... Ma se vado davvero da uno psichiatra, come mi ha consigliato il medico di famiglia, come fa a guarirmi? L'idea di prendere farmaci o roba similie mi fa paura... Per la dipendenza |
08-06-2006, 18.55.57 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Re: Xanax
Citazione:
Ma sinceramente mi viene da dire ... ma chi è quel pirla di medico che ti ha prescritto dello xanax per una normalissima depressione post parto ??? |
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08-06-2006, 21.31.55 | #16 |
Ospite
Data registrazione: 12-01-2006
Messaggi: 4
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Ho letto attentamente la tua testinonianza.
Mi è tornata in mente la mia gravidanza vissuta con profondo malessere ed attacchi di panico. Personalmente sono del parere che la tua non sia soltanto una depressione post-partum. Se posso permettermi, proverei a consultare al più presto uno psicoterapeuta. Secondo me hai bisogno di fare un lungo lavoro su te stessa e di prendere consapevolezza di alcune cose che maari sono ancora sepolte nell'inconscio. Non c'è nulla come una gravidanza che faccia riaffiorare la propria immagine materna. Si potrebbe partire da qui, poi soltanto tu e forse neppure tu, non ancora almeno, puoi arrivare a comprendere quali altri meccanismi in questo periodo ti rendano la vita cosi' difficile. Ti auguro di stare meglio il più presto possibile, per te e per tuo figlio. Ciao |
09-06-2006, 01.45.20 | #17 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
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Note informative
Per favore, cari amici, prima di fornire cattive indicazioni, che potrebbero fare del male ad una persona, abbiate l'umiltà di informarvi in modo serio e scientifico.
Innanzitutto: la depressione (per meglio dire, le "depressioni") è una patologia psichiatrica, a tutti gli effetti. Ve ne sono di più gravi e di meno gravi, di ricorrenti, persistenti, croniche, distimiche, organiche, ciclotimiche e psicotiche. La diagnosi precisa è fondamentale: essa va posta dal medico e, se possibile, dallo specialista più competente, che è lo psichiatra. La "depressione post partum" è una delle forme più gravi di depressione. Non entro nel merito delle ragioni per cui le cose stanno così, perchè l'amica che ci legge potrebbe inopportunamente preoccuparsene: mentre la cosa migliore che dovrebbe fare sarebbe quella di contattare, quanto prima, uno psichiatra di fiducia. Se la diagnosi posta è corretta, lo ripeto, parliamo di una depressione grave, per la quale non esiste alcuna indicazione clinica alla psicoterapia: in quanto inutile, costosa e intempestiva nei, peraltro improbabili, risultati, a fronte di rischi assai seri per la salute della donna e per la salvaguardia della relazione madre-bambino. Detto questo, per oggettiva chiarezza, aggiungo che la stragrande maggioranza dei medici psicoterapeuti sono psichiatri, per ovvie ragioni. Quanto agli altri, sarebbe quantomeno auspicabile che possedessero una laurea in Psicologia ed una specializzazione Clinica, prima di esercitare la professione di psicoterapeuti. Nei primi anni della mia carriera ho visto troppi casi di pazienti che giungevano in ritardo, dopo anni di inutili e costose psicoterapie propinati da terapeuti che non sapevano neppure classificare le malattie mentali! Ho visto bambini epilettici trattati solo con l'analisi, ho visto pazienti morire di tumori cerebrali diagnosticati troppo tardi, magari dopo due anni di interpretazione dei sogni. Genitori e famiglie colpevolizzate assurdamente per conflitti ininfluenti sul decorso di malattie gravi, delinquentemente non trattate con gli strumenti adeguati. Negli anni 1992/1994 diressi personalmente un servizio di Day Hospital Psichiatrico in un'ospedale della città in cui opero, avvalendomi della collaborazione di psicologi, altri psichiatri, un internista, un endocrinologo e un neurologo. In quei tre anni identificammo 176 pazienti portatori di patologie psicoorganiche mai diagnosticate (malattie endocrinologiche, autoimmunitarie, tumori del sistema nervoso, carcinoidi, malattie neurodegenerative come sclerosi a placche, corea major, parkinson preclinici, epilessie, persino un caso di sifilide). Nel trenta per cento di quei casi, si trattava di pazienti che si stavano "curando" regolarmente presso psicoterapeuti. Nella parte restante si trattava, in tutti i casi, di soggetti che si erano comunque già rivolti alle strutture sanitarie: ma solo cinque di loro erano stati correttamente inviati ad uno psichiatra (evidentemente anche gli psichiatri sbagliano). I tempi sono cambiati, per fortuna, e queste situazioni si sono fatte meno frequenti: credo anche grazie all'opera paziente di tanti colleghi che si sono dati da fare sul piano dell'informazione al pubblico e dell'aggiornamento e training di medici e psicologi. Detto ciò, sono sorpreso dell'uso dello Xanax nel caso di Kleine: tale farmaco non trova alcuna indicazione nel trattamento delle depressione post partum. Al massimo, può agire come un "sintomatico", come l'aspirina agisce nell'abbassare la febbre di una polmonite. Lo strano trattamento prescritto, venuto perlatro a seguito di un'ospedalizzazione specialistica, mi spinge a consigliarle, una volta di più, di rivolgersi ad uno psichiatra competente. |
09-06-2006, 06.46.01 | #18 |
...cercatore...
Data registrazione: 15-03-2006
Messaggi: 604
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Concordo con Te collega...
...per questo ho consigliato (pur non essendo proprio nelle mie competenze, ma tant'è siamo in un forum) la nostra amica rivolgersi a degli specialisti qualificati, la depressione post-partum è una patologia seria. ...certo che quella di curare l'epilessia nei bimbi con la psicoterapia non l'avevo mai sentita... |
09-06-2006, 07.22.49 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
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Per informazione
Via libera dell'Europa ai bambini sotto Prozac
Inviato da BP giovedì 08 giugno 2006 Parere positivo dell'Agenzia europea per i medicinali (Emea) alla somministrazione dell'antidepressivo ai bambini dagli otto anni in su, con la raccomandazione ai produttori di condurre studi clinici più approfonditi ed ai medici di sorvegliare attentamente i trattamenti e le reazioni ... insomma una sperimentazione autorizzata su piccoli umani che non potranno rifiutarla Presspubblica |
09-06-2006, 07.51.23 | #20 |
Ospite
Data registrazione: 17-11-2005
Messaggi: 19
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Prima vorrei dire che la depressione post parto NON È NORMALISSIMA, altrimenti la razza umana si sarebbe estinta.
Dottor Weyl la ringrazio x il suo intervento. La dottoressa che mi ha ricoverato, dandomi lo xanax sosteneva che avevo bisogno prima di tutto di traqnuilllizzarmi e dormire (ero reduce da notti quasi insonni). In ospedale mi hanno sedata e dormivo tutto il tempo. Quando mi ha dimesso, mi ha detto che se avessi preso lo xanax per un periodo di tempo, tutto sarebbe andato a posto e che nel mio caso non era necessario prendere altri anti-depressivi. Non so, non me la sento di criticare quella dottoressa, in fin dei conti è stata l'unica ad alleviare il mio disagio (x quanto momentaneamente). Tutti i miei tentavi assati di cercare aiuto sono sempre svaniti nel vortice di tutte quelle persone (anche medici e assistenti sociali) che mi dicevano che "i figli sono così e se uno li fa poi si assume anche tutte le fatiche e i dolori". Comunque ieri ho preso un appuntamento con una psichiatra che, stando al mounth-to-mounth dovrebbe essere abbastanza brava. Ho appuntamento il 26 giugno e spero di potermi liberare almeno un po' di questo fardello che mi porto dietro. Grazie a tutti delle risposte |