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10-03-2006, 18.46.04 | #22 |
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Data registrazione: 03-04-2002
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or....
Dunque, devo scriverti gli artt. del Codice Civile che regolano il matrimonio sia civile che religioso:
Art.143: Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti ed assumono i medesimi doveri; dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia ed alla coabitazione. Art.144: I coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l'indirizzo concordato. Art.147: Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. Sono questi gli articoli del codice civile che vengono letti durante la celebrazione di un matrimonio e che costituiscono la “coppia” di fronte ai terzi e di fronte a Dio. Ed aggiungo che questi doveri esistono nelle coppie che scelgono la convivenza, senza bisogno di rileggersi gli articoli del codice civile (sempre partorito da mente maschile) C’è l’obbligo della fedeltà, ma non esiste più la denuncia di adulterio se non in caso di separazione (separazione, ovvio, se c’è un matrimonio e non una convivenza), nel senso che se provi che la causa della tua separazione è un’altra unione….allora sò cavoli amari per chi chiede la separazione, addirittura se durante la separazione salta fuori una storiella…sò sempre cavoli amari. Cmq se la “coppia” condivide l’adulterio…..personalmente non ho niente da eccepire, l’importante è esserne convinti. Per quanto riguarda la dimora abituale….qui è in contraddizione con la normativa sulla residenza che prevede: “residenza” dove vi sia attività lavorativa o familiare (affettiva), di conseguenza non è così vero che i coniugi debbano necessariamente avere l’obbligo della medesima residenza: si possono trovare mariti che abitano in un comune X e mogli che abitano in comuni Y, personalmente lo vedo solo come un vantaggio ai fini dell’ICI, se questi abitano in case di proprietà. Come puoi notare non esiste l’appropriazione indebita da parte di chiunque di un “corpo” o di una “mente”. Le regole per una civile convivenza nascono per equilibrare bisogni, per non rischiare che i “miei bisogni” siano un sopruso ai tuoi. Anche senza queste minime regole di civile convivenza, io credo, che sia il buon senso, la buona educazione, il rispetto e l’Amore per l’altro e sè stessi a far continuare a far girare il Mondo. pardon per le ripetizioni |
10-03-2006, 20.03.45 | #23 |
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Bluemax riguardo al tuo messaggio non dico nulla.Pensala come ti pare delle donne, a me non interessa!non ci tengo a difendere la categoria, che ognuna si difenda da sola...ognuna ha una sua testa.
Comunque ti faccio solo un appunto:non siamo FEMMINE...il termine in questione si usa per gli animali.Siamo DONNE! dunque se pretendi rispetto di noi dacci almeno la dignità di chiamarci col giusto termine. Ciao |
10-03-2006, 20.48.24 | #24 | |
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Re: Che hanno da dire le donne ?
Citazione:
E' vero bluemax, noi donne spesso non sappiamo quello che vogliamo. La lunaticità ci contraddistingue. Il mutare pensiero(facilmente) può essere dato dalla nostra ipersensibilità connaturata. A volte in un un uomo cerchiamo la dolcezza, le frasi "sentite e sincere", quelle che ti fanno star bene (ma anche una piccola sorpresa,perchè no)? Altre volte invece ricerchiamo un pò la parte "Mascalzona", che in un uomo non è difficile da trovare! E poi ogni uomo si merita la donna che ha o che troverà. La cosa più bella in una coppia sarebbe quella di essere talmente in sintonia da non doversi mai dire:- Devi fare, io voglio, non sei come... L' uomo e la donna, due universi che si incontrano... Riusciremo mai a capirci? |
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11-03-2006, 21.31.04 | #25 |
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io penso solo che bluemx sia un uomo frustrato che ha sibito molte delusioni o una sola ma enorme e non crede più nell'amore. perchè quello con una prostituta non lo è...per tutti si può provare amore ma è amore universale, non amore diretto verso una persona con cui ho deciso di mia spontanea volontà di vivere e stare per sempre.
certo se diventa un obbligo...non è amore. ma non vedo eprchè uno dovrebbe sentirsene obbligato. evidentemente tu lo vedi come un obbligo solo eprchè...non ami. se amassi saresti il primo a volere una donna tutta per te(e non solo una sua parte!!) |
11-03-2006, 21.48.11 | #27 | |
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Citazione:
Lascia perdere il vecchio concetto di coppia, dove c'era coppia = matrimonio inteso come una specie di dovere sociale e come una cosa che dovevi fare per forza, siamo nel 2006 ormai. Io ti dico il mio punto di vista: tu incontri un persona che ti piace e ti piace stare con quella persona perchè ti fa stare bene. Questo lo puoi chiamare amore o gli puoi appioppare una qualunque altra parola, ma alla fine la sostanza è questa. Fino a quando ti va solo qualche uscitina serale con questa persona vi fermate a questo,ma se con quella persona ci stai proprio bene succede che non ti accontenti più di qualche uscitina serale e allora vuoi di più. Ti risottolineo il " vuoi di più " e allora a quel punto o convivi o ti sposi, ma perchè lo desideri non perchè è una sorta di regola che prima ti fai le uscitine serali, poi ti fidanzi e poi il copione ti dice che ti DEVI sposare. Nel mio concetto di coppia le cose si fanno o non si fanno perchè si ha voglia di farle o non farle. A questo proposito anche la questione delle fedeltà: dovrebbe essere una cosa che nasce sponttanea non una regola che ti imponi. La fedeltà imposta come regola è la fine per me, allora è meglio essere traditi. Per me sarebbe il massimo della frustrazione sapere che la persona che sta con me di fatto non mi tradisce però nella sua testa vorrebbe farlo e non lo fa perchè ha paura di me. Hai un concetto di coppia basato sui doveri, ma in una coppia per me ci deve essere ciò che si ha voglia di fare e il rispetto dell'altro non mi deve essere imposto, risottolineo che deve essere una cosa che ti viene spontanea. Io la vedo così. Poi il tuo discorso iniziale dove parli dei nostri nonni, il confronto non regge. A proposito di regole, loro quando si sposavano se lo imponevano come regola che il matrimonio doveva durare per tutta la vita anche se c'erano problemi. I problemi c'erano e come, però loro partivano con il presupposto che dovevano sopportare. anche quando fu fatta la legge sul divorzio, la legge restò solo sulla carta perchè anche oggi se parli con le persone anziane per loro il divorzio è una specie di disonore. Oggi partiamo con dei presupposti diversi, se tu incontri una donna, te la sposi e poi questa ti fa un'azione che proprio non digerisci non ti sogni di tenertela per tutta la vita. Ecco il perchè dei divorzi. Non fare questo paragone dunque. Ciao. Ultima modifica di Melany : 11-03-2006 alle ore 21.56.59. |
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14-03-2006, 16.54.02 | #28 | |||
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Citazione:
Io invece credo che Bluemax non si debba prendere in considerazione in quanto è un discorso APERSONALE. Penso inoltre che Bunny sia totalmente fuori strada per quello che concerne il significato profondo di AMORE. Penso inoltre che Bunny non si sia accorto ancora che un giudizio ha solo senso nella testa di chi lo formula, in quanto risultato di una serie di PERSONALISSIMI parametri. Citazione:
bisogna vedere il MOTIVO di tale amore. Spesso è solo voglia di sesso unito a voglia di compagnia. Infatti la prerogativa che contraddistingue un rapporto di coppia da uno di amicizia è l'esclusiva SESSUALE. Citazione:
Probabilmente, per quanto letto, IO AMO veramente, tu morirai probabilmente senza mai averlo conosciuto scambiando AMORE per COMPAGNIA. Ma questa è solo una mia modestissima opinione... Credo che pochissimi nel corso della loro vita possono assaporare il VERO concetto di amore. E mi pare che tu sei fuori strada... ma ovviamente sbaglio... |
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14-03-2006, 16.56.52 | #29 | |
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Citazione:
Questo avviene COSTANTEMENTE nella testa di ogni essere umano. E non è sbagliato pensare di fare sesso con altra persona. E' sbagliato invece il contrario, ossia violentarsi nel non farlo. L'amore, quello vero, vorrebbe il distacco del desiderio sessuale dal desiderio emotivo... un concetto difficile da spiegare, meno da comprendere, sopratutto dopo che sin dalla nascita ci hanno imposto un DETERMINATO concetto di amore. |
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14-03-2006, 20.44.03 | #30 |
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mah...non penso si tratti di imposizione uno vive l'amore come si sente...e sentiamo tutti in maniera diversa. poi l'amore vero unico speciale è uno solo, e quello auguro a tutti di trovarlo. ed è quello che non ti fa desiderare nessun altro se non il tuo lui/la tua lei. è l'aria che respiri, è un'esplosione di colori...è tutto e niente, è la libertà di essere te stesso unito ad un altro essere...non lo so spiegare, scusate!!
ma non mi contate la storia...amore e sesso separato. se voglio un altra persona...non posso chiamare amore quel sentimento che provo per quella con cui sto-perchè amore comprende rispetto- |