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27-12-2005, 19.58.58 | #22 |
torna catalessi...
Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
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bene....cercatevi una donna che non voglia fare solo la madre....grintosa, in carriera magari....ah no, no.....questa l'abbiamo già vista: non sia mai che la donna perda di femminilità. mmmmmmh.....cercatevi una donna sexy e disinibita......ah no, no, vista anche questa: il modello aggressivo non piace, la proprietà va conservata....meglio non correr rischi. mmmmmh....l'angelo del focolare? caspita, modello ormai estinto, e poi aveva sempre i bigodini in testa. No, no...meglio che ogni tanto andiate in strada a tappare qualche buco. Del resto se le vostre compagne vi considerano tappabuchi....sarà per un motivo no? |
27-12-2005, 20.00.49 | #23 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-10-2005
Messaggi: 508
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Sulla domanda per gli uomini del forum
Ciao hopfrog,
da quando hai aperto la discussione mi sto davvero divertendo. Una delle ragioni è quella della non pertinenza della maggior parte degli interventi degli altri forumisti. Hai posto una domanda precisa! Chi l'ha vista? Hai posto un problema preciso: orgasmo e prostitute. Mi chiedo dove siano le reazioni pertinenti. Cos'è una prostituta? Chi è la prostituta? Cos'è orgasmo? Cos'è orgasmo sessuale? Cosa è l'associazione di prostituzione e orgasmo? Cosa puo' voler intendere un uomo come te nel momento in cui si pone il problema dell'orgasmo sessuale con una prostiuta? Cosa desidera sapere da altri uomini? Perchè lo chiedi soltanto agli uomini? Cosa intendi con la parola orgasmo? Per favore dimmi se hai voglia di discutere nel senso che ho delineato, altrimenti ti mollo senza problema. Franco Pepe |
27-12-2005, 22.52.58 | #24 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2005
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Re: Sulla domanda per gli uomini del forum
Citazione:
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27-12-2005, 23.31.40 | #25 |
Utente bannato
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
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Togliete a me una curiosità se vi va.
Ma la domanda in questione secondo voi serve a stabilire se l'uomo è 'n'animale e quindi l'eventuale defaillance diventa un difetto di fabbricazione, o al contrario, ad insinuare il dubbio che in fondo non lo è ed erige quindi il proprio desiderio solo nei casi che rispondano ad almeno un minimale requisito tutto suo personale, fino alle attese più raffinate? Insomma...basta che respiri...o no? E ditecelo una buona volta! Di questi tempi, potremmo almeno ridurre le spese dell'estetista! |
28-12-2005, 00.43.17 | #26 |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
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"famolo strano"
Quasi certamente non ho capito la domanda iniziale di hopfrog Dopo averla letta ho immaginato che la risposta si poteva trovare facilmente nel Kamasutra o in de Sade o Bukowski o in "Viaggio di nozze"... Il "famolo strano" non è lo stesso per tutti, ma ha fisionomia diversa in ogni rapporto o relazione. Cio che impedisce l'orgasmo a uno può essere condizione perché si verifichi in un altro. In ogni caso, il duello dei sessi è duello di amore e morte combattuto sul terreno della soggettività esclusiva
E, forse, del tutto gratuitamente rilevavo un aspetto "salvifico" della prostituzione. |
28-12-2005, 10.13.07 | #27 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Ha ragione Franco!...non abbiamo dato una risposta precisa alla domanda iniziale quindi cercherò di completare l'intervento.
Ogni situazione, a mio avviso, deve essere valutata a parte. Posto che non raggiungere l'orgasmo con una prostituta non è un grosso problema...lo sarebbe se non si riesce con la moglie; le cause potrebbero essere tra le più disparate...non ultimo il senso di colpa nei confronti della moglie o la paura per aver infranto la legge. Poi noi uomini si sa come funzioniamo...anzi non funzioniamo...la prima volta che non sei riuscito a raggiungere l'orgasmo magari eri poco eccitato oppure eri stanco e quindi, le volte successive, memore di quel tragico evento, ti sei fatto prendere dalla terribile "ansia da prestazione" che per noi uomini è sempre in agguato...specialmente se hai i minuti contati. X Odissea: In una coppia è più facile che il ritmo sessuale sia diverso che in perfetta armonia. E questo vale per tutti e due. Se questa differenza è enorme e comincia a creare qualche problemino mi sembra naturale cercare altrove. Ti assicuro che spesse volte sta bene anche alla moglie che sa ma finge di non sapere. Per il legame di coppia è molto meno pericoloso una serata con una prostituta che la ricerca ossessiva di un'amante e di un rapporto extraconiugale stabile. Non è colpa della moglie...non è colpa del marito! siamo, fortunamente, diversi...anche come esigenze sessuali. |
28-12-2005, 13.04.25 | #28 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
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Se la risposta devia...
dipende, assai spesso, dal fatto che la sua formulazione è imprecisa.
Altre volte, invece, dal fatto che essa allude a qualcosa di implicito nella risposta presunta come ovvia: in tal caso, consegue all'essere stata posta in termini retorici. Allora, secondo me, al dilà dell'apparente concretezza della questione posta da hopfrog, io vi leggo un'allusione a qualcos'altro. E questo "qualcos'altro", a parer mio, è una domanda inscritta nella domanda stessa... Ossia la seguente: "Possibile che la sessualità maschile possa dissociare radicalmente il piacere biologico dal coinvolgimento affettivo?" Io credo che l'allusione sia questa e, in subordine, ma a corollario di ciò, quest'altra: "Ma la sessualità femminile, al contrario, è diversa? Ossia: questa possibilità di dissociare radicalmente il piacere fisico dal coinvolgimento affettivo esiste anche per la donna? Ed esiste allo stesso modo che per il maschio?". A tali questioni, opportunamente riformulate, darò le mie risposte. Alla prima: "Più o meno, sì" Mi pare che in tutti gli uomini, in misura più o meno rilevante, esista la possibilità di dissociare il piacere fisico e biologico dal coinvolgimento sentimentale ed affettivo. Ciò non significa, ovviamente, che la sessualità maschile escluda il contrario e che la massima parte degli uomini non prediliga una sessualità agita nella pienezza del soddisfacimento morale, affettivo e fisico. Ma, indubbiamente, i due piani possono, nel maschio, "staccarsi" l'uno dall'altro e, in certi casi, viaggiare addirittura paralleli. Vi sono uomini e, devo ammetterlo, soprattutto i più dotati di intelligenza e fantasia e di creatività, i quali agiscono addirittura rapporti affettivi di coppia, nei quali sono intensamente e profondamente coinvolti, pressochè casti o, comunque, scarsamente interessati all'aspetto biologico del rapporto. Molti di questi, però, agiscono la propria sessualità pulsionale e biologica nei confronti di altri generi di donna, non necessariamente prostitute, ma spesso con caratteristiche feticistiche o di pura fantasia, nell'onanismo. La risposta alla seconda domanda dovremmo lasciarla alle donne, poichè io credo che, come per loro può essere difficile se non impossibile comprendere la sessualità maschile, allo stesso modo per gli uomini sia pressochè incomprensibile quella femminile. I grandi analisti uomini del passato hanno compreso poco di quest'ultima, e lo dimostra il fatto che le grandi analiste donne del passato hanno sviluppato teorie ben diverse sull'argomento. Di certo l'inconscio femminile cela aspetti bisessuali che nel maschio sono assai più blandi. Questo non significa che la donna abbia una maggior propensione all'omosessualità, ma che può rendersi disponibile ad esperienze omosessuali, pur, sostanzialmente, non essendolo. Ciò è più inconsueto nel maschio e, non di rado, determinato da circostanze esogene che esitano in un cambiamento di "campo". L'erotismo femminile pare, inoltre, meno prepotente ma più ricco e, potenzialmente, più pervasivo di ambiti non necessariamente alimentati dal combustibile erotico. Una ragazza può sviluppare un trasporto passionale per un uomo che, sostanzialmente, "ammira", saltando il fossato che separa il bisogno di autostima dal bisogno di affetto (nell'uomo più nettamente separati). La masturbazione è molto più praticata dalle bambine che non dai bambini, sebbene, dopo l'adolescenza, il rapporto si inverta: inoltre l'autoerotismo femminile è, spesso, più complesso, vario e non del tutto conscio. La cosiddetta "invidia del pene" appare sostanzialmente disconfermata dalla lettura attenta del pensiero delle grandi autrici (Klein, Segal, Mahler), apparendo più prossima, invece, alla fantasia inconscia di una "incorporazione" della valenze sessuali maschili, spesso mediata, consciamente, da un bisogno più spiccato di adeguamento sociale e da una sorta di "erotizzazione" delle norme. Nell'analisi dei sogni delle loro pazienti, queste analiste spesso tornano su di un tema sconosciuto all'analisi dei sogni svolta dai loro colleghi maschi: ossia la profonda erotizzazione del "vuoto" interno che la donna investe, cioè, di un potenziale erogeno solo superficialmente "rivestito" di angoscia. Il discorso si fa troppo lungo, fermiamoci qui. |
28-12-2005, 16.58.55 | #30 | |
Ospite abituale
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