Rispondendo a Mr Bean, io credo che l'omosessualità sia ancora un tabù ed infine non una patologia in sè.
Per quanto riguarda l'intervento di uno psicologo, lo vedrei solo nei casi in cui l'atteggiamento omosessuale sia sintomo di uno squilibrio psicologico individuale ed anche nei casi in cui la persona omosessuale fatichi ad accettare questa sua condizione per resistenze individuali e per le pressioni esterne e ne soffra senza riuscire a trovare autonomamente un suo equilibrio.
Le patologie o i semplici squilibrii psicologici e comportamentali, secondo il mio parere, viaggiano trasversalmente nel mondo etero ed omosessuale senza fare sconti a nessuno.
Conosco persone eterosessuali più o meno profondamente disturbate, anche sul piano sessuale, ed altre serene ed equilibrate. Come conosco persone omosessuali più o meno profondamente disturbate ed altre serene ed equilibrate.
Certo oggi l'omosessualità è ancora una condizione culturalmente, socialmente e quindi anche psicologicamente, "difficile". Comporta molta fatica e sofferenza nelle persone e quindi è più frequente che l'omosessuale esprima in varie forme una maggiore difficoltà di vivere rispetto ad un eterosessuale.
Non ricordo se è su questo 3d che si è parlato anche di pedofilia, in ogni caso vorrei chiarire che esistono eterosessuali pedofili ed omosessuali pedofili. Non è affatto un dato esclusivo del mondo omosessuale.
Circa il fatto che la pedofilia sia una patologia o meno...non sono un medico od uno psichiatra, ma credo che l'attrazione sessuale di un adulto verso un bambino (oltre ad essere molto pericolosa per il bambino) sia comunque uno squilibrio da affrontare.
Ci sono infatti certamente molti pedofili che sanno controllare i propri impulsi e quindi non creano sofferenza in alcuno e non incorrono in reati penali, ma credo ugualmente che non vivano bene con se stessi eternamente impegnati a doversi reprimere, a sviluppare comportamenti e sintomi comunque problematici per sè e gli altri e a soffrire per questa condizione che certamente li rende infelici.
La pedofilia, nelle sue forme manifeste e quindi pericolosa per i bambini, provoca danni molto gravi nelle vittime e questa condizione viene quindi demonizzata culturalmente e socialmente, creando un gravissimo tabù nelle persone che impedisce loro di esprimerla ed affrontarla come una qualsiasi altra patologia o deviazione o come la vogliamo chiamare.
Una persona nutellofila, ha più probabilità di ricevere un aiuto e curarsi.
Poi volevo dire che parlare di omosessualità e basta, è molto restrittivo. La complessità di questa condizione è grande.
Ora devo andare
Buon appetito!