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02-12-2005, 12.53.34 | #26 |
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Oggi sto cercado del materiale e girello in internet. Non trovo quello che cerco ma in compenso ho trovato questo...
da un'intervista a Eugenio Borgna - Psichiatria e letteratura: qual è il rapporto tra queste due discipline apparentemente tanto diverse? "I grandi psichiatri del nostro tempo - quelli che hanno negato che la psichiatria fosse soltanto ricerca di meccanismi biologici e affermato invece che essa concerneva la condizione umana nella sua globalità e complessità - hanno sempre sostenuto che per conoscere un altro, soprattutto se divorato dall'angoscia e dalla disperazione, sono più utili i testi di filosofia che non quelli di psichiatria. Grandissimi psichiatri come Karl Jaspers, Siegmund Freud o Carl Gustav Jung hanno messo in evidenza come l'oggetto della psichiatria non sia il cervello - altrimenti si tratterebbe di "encefalografia", - ma il soggetto nel suo insieme, ovvero l'intreccio dei sentimenti e delle emozioni, anche impazzite, che egli vive. Per studiare una materia così complessa la psichiatria può allearsi con le intuizioni, le conoscenze emozionali dei grandi poeti e filosofi". metto il link all'intera intervista per chi fosse interessato http://lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/020125b.htm |
02-12-2005, 17.36.44 | #28 |
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Perchè non sapeva come sarebbero diventati gli psicologi!!!
E la legge italiana oggi impone che si debba essere medici o psicologi. Hai visto cosa cosa dice Brogna a riguardo? Secondo me non è colpa della psichiatria. E' un discorso un po' più complesso e probabilmente è un discorso sulla scienza. Non sono preparata. Ho delle idee, ma non mi sono mai messa ad organizzarle in un discorso organico. Fai attenzione ad individuare uno ed un solo nemico, che se per caso sbagli rimani completamente scoperto Tutta la scienza tende a diventare troppo positivistica, oggi, se non ad altissimi livelli. Forse si sono aperti orizzonti che fanno un po' paura e questo porta ad una sorta di "controriforma". |
02-12-2005, 20.27.31 | #29 | |
Ospite abituale
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Citazione:
Nella tua citazione di Brogna lui dice la stessa cosa: ...quelli che hanno negato che la psichiatria fosse soltanto ricerca di meccanismi biologici e affermato invece che essa concerneva la condizione umana nella sua globalità e complessità - hanno sempre sostenuto che per conoscere un altro, soprattutto se divorato dall'angoscia e dalla disperazione, sono più utili i testi di filosofia che non quelli di psichiatria. Quindi per veramente capire la vita e la coscienza si deve elevarsi al di sopra dell'orizonte materiale e capire che dietro le funzioni fisiche c'è delle realtà che guidano i processi fisici sia nell'universo che nel cervello dell'uomo e quindi anche nella mente della materialista che nega queste realtà dentro se stesso. Ciao |
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02-12-2005, 20.45.06 | #30 |
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Beh, lo penso anche io. Anche se io non penso che ci sia tutta questa differenza, in fondo, tra "spirito" e "materia". Anche se ancora la scienza non lo sa del tutto
Tempo fa ho comprato un libro che però non ho avuto ancora il tempo di leggere, e con tutto quello che ho da studiare, fino a questa estate non lo avrò "psiche e materia" della von Franz. Tu lo hai letto? |