Però per quel po' che so io la banca del tempo non è una vera forma di volontariato , in quanto si da dell'attenzione agli altri in funzione dell'acquistare tempo che verrà restituito in caso di bisogno del volontario.
Mi sa più di scambio che non di volontariato vero e proprio...
Per come intendo io il vero volontariato è quando si offre qualcosa non chiedendo in cambio se non il gusto di aver compiuto qualcosa che ritenevamo moralmente corretto.

si vero. cmq le motivazioni sono diverse x ognuno: x me che non ho bisogno di alcun favore è un pretesto x conoscere persone e rapportarmi alla pari con la scusa dei favori.

Molti veri volontari si aspettano anche la gratitudine o lo fanno x sensi di colpa verso altri. Un mio amico faceva il volontario agli anziani ma quando sua nonna era in vita non andava a trovarla.

Non è solo ciò che fai a nobilitarti, ma la VERA motivazione.

Quello è il punto dolente di troppi 'volontari' e creano più casini che altro...
alcuni lo fanno come fiore da mettere all'occhiello e riempirsene la bocca ed anche quello è un modo come un altro per nascondere la VERA motivazione.

non ho mai pensato al volontario come qualcuno che lo faccia per soddisfare il proprio ego... leggendovi è cosi' che mi pare.

Esistono diverse Associazioni in Italia e molte per ogni luogo di Vs. residenza, basta che vi informiate, con il loro statuto e regolamento per il comportamento da tenersi verso il soggetto (anziano, ammalato, bambino, ecc.ecc.), oggetto dell'operato di un volontario; vi daranno tutte le delucidazioni in merito.

Quel che penso è che lo Stato, più dei Vs. pensieri o deduzioni senza conoscenza di causa, e non scusatemi per questa mia affermazione, si sia avvalso più di tutti dell'operato dei "volontari" a volte anche pagati per mascherare le proprie pecche in fatto di "assistenza" agli anziani, ai ricoverati presso strutture ospedaliere, ai malati terminali (vedi terapia del dolore, non da molto in uso nè come termine, nè come assistenza conoscitiva dei più, considerando il termine in "anni" recentemente nuovo)

Cosa porta una persona a fare del volontariato, a me personalmente poco me ne frega, l'importante è che lo faccia con scienza e coscienza e che porti sollievo e attenzioni a chi ha necessità del suo intervento.

Ultimamente ho assistito ad un fatto passibilie di denuncia, e scampata dal Direttore Della Casa di Riposo per Anziani, del mio paesino bel bello, solo perchè l'agente di servizio quel giorno s'è scordato di prendere i dati anagrafici di chi ha assistito al fatto,
in questione. Bhe ragazzi la mia reazione nei confronti dell'infermiere PAGATO per il suo lavoro e oggetto dell'accaduto è stata quella che se non mi trattenevano finivo per picchiarlo!

Dunque perchè non pensiamo che: (ed è anche quello, in forma maggiore, che ho esternato all'infermiere)
Su quella sedia a rotelle ci poteva essere un ns. caro familiare? e non un estraneo?
Perchè non pensare che su quella sedia a rotelle e con quell'infermiere ci potevamo essere noi?
A ME/VOI sarebbe stato gradito quell'intervento che mi avrebbe potuto danneggiare la salute psico fisica?
Certo è che finchè pensiamo che tanto succede tutto agli altri.... allora chi se frega se lo Stato è assente, non è un problema MIO/NOSTRO, però mi sento autorizzato/a a sferrare giudizi nei confronti di chi, per un motivo o per un altro, si dedica agli altri anche per poco del suo tempo libero.
Se ci fosse stato presente all'accaduto un volontario in forza alla Casa di Riposo in questione non avrebbe potuto denunciare all'autorità di P.S. niente di niente, sapete perchè? perchè non parente stretto dell'anziano, e per chiunque abbia assistito alla scena, e previsto dal Regolamento dell'Associazione Volontari Ospedalieri; avrebbe dovuto solo informare, dell'accaduto, il proprio Presidente, il quale avrebbe provveduto ad inoltrare formale segnalazione al Direttore della casa di Riposo....

Ancora oggi resto allibita e incazzata, però proprio non me la sento di sparare a zero contro chi fa del suo meglio ed in assoluto anonimato per alleviare in qualche modo le sofferenze altrui.

Non tutti i volontari sono sinceri. Non tutte le associazioni sono trasparenti.

tu che tipo di volontariato fai?

ecco questo mi sembrano i punti...
scienza e coscienza....trovo solo che non sempre è così e mi è capitato vedere persone produrre 'danni' anche se in tutta buona volontà...quello dispiace...

Faccio volontariato da diverso tempo... tra l'altro il mio lavoro ha a che fare con quest'ambiente... quindi in un posto vengo pagata e nell'altro no.
Nelle vostre risposte ho letto dei commenti riguardo alle motivazioni che spingono una persona a fare volontariato...
posso dire che in questi anni ho notato che molti lo fanno per soddisfare un certo desiderio di onnipotenza... si sentono grandi, capaci di tutto e la sensazione di tenere in mano la vita degli altri (in questo caso parlo di chi fa volontariato in ambulanza) li fa sentire al di sopra di chiunque altro...
dall'altra parte però ci sono molte persone che lo fanno solo per spirito di misericordia... molti iniziano dopo un grosso trauma, una perdita importante della quale tentano di soffocare il dolore cercando di impedire che agli altri accada la stessa cosa.

bravissima. come vedi le motivazioni sono tantissime. alcuni lo fanno x potersene vantare, altri x motivi politici, altri x bigottismo, altri x puro e maturo sentimento di solidarietà.

Poi il concetto di volontariato dovrebbe essere + esteso: anche in un forum si può fare volontariato se si danno risposte utili alle persone.

Permettimi di continuare a dissentire.
Oh! io c'avrò anche le fette di salame sugli occhi, ma io tutto sto degrado sulle motivazione che spingono un volontario a fare il missionario proprio non le vedo.

Personalmente ho avuto un'esperienza di circa 6 mesi, ma la mia motivazione era che non avevo null'altro di meglio da fare a casa e forse l'avrei fatto meglio altrove. Poi, visto e considerato che dovevo tenere anche la bocca chiusa per quel che notavo e che non mi andava a genio ed il cambio dell'orario del mio lavoro, ho dovuto lasciar perdere ed in tutta sincerità sono anche contenta, lo ritengo un lavoro socialmente utile, ma non per tutti.

Cmq. all'interno del gruppo volontari che ho incontrato a me non è nè sembrato, nè "sentito" a pelle che chi fosse lì lo facesse solo per onnipotenza, per motivi politici (spiega), per bigottismo.

Sarà un caso isolato... che dire, ma proprio sono miope o cieca?

Per rodi:

Un altro punto: procurare danni
In che senso?
Perchè se volontario (iscritto ad un'associazione regolarmente regolamentata) NON PUOI E NON DEVI fare altro che tenere compagnia. A che tipo di danni ti riferisci?

Sempre più interessante, scusate, ma casco proprio dalle nuvole per non dire dalla sedia!

credo che la cosa principale sia l'apertura...quella che ti dovrebbe portare a guardare l'altro, colui che ti è di fronte, sul serio... e la disponibilità a condividere...
poi è talmente personale tutto questo che non mi sento di generalizzare...
è solo che col caratteraccio che mi ritrovo vorrei sempre vedere tutto più vitale...
e bisognerebbe avere un po' di pazienza anche con quelli che il volontariato lo fanno per soddisfare un bisogno loro...
però in alcune occasioni creano problemi che poi magari non sono loro a dover risolvere e la pazienza la perdo con niente...