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24-06-2005, 00.22.19 | #34 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-05-2005
Messaggi: 276
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Citazione:
Ovviamente non parlavo del tuo caso. Mi riferivo ad una cosa che mi ha detto mia nipote: vuole fare la hostess....è alta 162, minuta, ma sogna....anzi vuole....ma non fai i conti con la realtà. Inutile disilluderla. Magari potrebbe fare qualcos'altro di + adatto invece di fare la banderuola confusa (ogni mese dice di voler fare una cosa diversa). Il fatto perchè la maggior parte di noi ha nel cassetto un sogno artistico? concordo. Ce l'ho anch'io: fare lo scrittore. Ma in tal caso NON posso averne il rimpianto, dato che non ho QUALITA' tale da poterlo fare. Non posso avere rimpianti a meno che aspiravo al professionismo e non ce l'ho fatta. Per me è diventato un hobby che mi dà gioia, non rimpianti. Come a te la musica dà gioia. Molti si laureano, dicono loro, x cultura personale...ma la maggior parte lo fa x maggiore reddito. |
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24-06-2005, 00.26.44 | #35 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-05-2005
Messaggi: 276
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Quello che avrei potuto fare ma che non ho fatto.....
avete mai sentito dire che bisogna far attenzione a ciò che si desidera? Quello che avrei potuto fare ma che non ho fatto, potrebbe anche risultare peggiore di ciò in cui sono riuscito bene. *Della serie: meglio un asino vivo che un dottore morto.... * meglio fare un buon impiegato che un pessimo pianista: ACCONTENTARSI, le aspirazioni dovrebbero essere sentimentali, famigliari sono quelle che in fondo ci rendono veramente felici. Ultima modifica di futuribile : 24-06-2005 alle ore 00.29.09. |
24-06-2005, 17.18.32 | #36 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 839
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Fragola, ciao
Citazione:
Anch'io... a 15 anni, proprio facendo la sintesi sul mio, all'epoca ritenuto lavoro ideale, ho indirizzato tutte le forze verso quella direzione, continuando a coltivare questo sogno in segreto, un segreto mantenuto battendomi contro tutte le ostilità e inopportunità che l'ambiente mi offriva. Al momento tanto atteso ero ripartito con due paia di mutande in borsa, rilanciandomi nel mondo ignoto a perseguire questo 'sogno' mio.. e poi finalmente... c'ero arrivato....dopo anni e anni di ri- radicamenti in altre culture e incertezze esistenziali. Ma poi, arrivato... le cose mi parevano cambiate. Il lavoro che desideravo tanto svolgere era diventato un 'lavoro vero e proprio', raffreddando così tutta la libertà d'espressione a cui aspiravo svolgendolo. Mannaggia all'organizazzione (dovuta alla competizione) mannaggia ai feudali...... e di seguito, la delusione m'ha portato ad una funzione vitale meno terrena. E questa funzione m'ha fatto capire l'immaturità di molti desideri coltivati nell'infanzia / l'adolescenza. Io adesso penso che a 15 anni il senso dell'ideale non può venir maturato, conosciuto... per la mancanza di conoscenza di sè e la conoscenza dei propri limiti...hmmm, forse per mancanza di lungimiranza. Anche i sogni hanno un loro sviluppo, una loro maturazione e approfondimento neccessario. A 15 anni uno può avere al massimo un lampo, un'immagine simbolica, sintetica delle proprie aspirazioni...della propria armonia...ma poi, che si fa? Si approfondisce il linguaggio simbolico? |
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24-06-2005, 23.06.26 | #37 |
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Messaggi: 2,913
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Forse siamo diversi! Ti faccio un esempio: io avevo un altro grande sogno, più grande di quello dei quindici anni e che ho coltivato con cura fino a che non è nato mio figlio. Volevo danzare. Mi sono innamorata della danza a 4 anni! Ma vedi, io non mi ero innamorata dell'immagine della ballerina in tutù sul palcoscenico, mi ero innamorata degli esercizi alla sbarra! Il resto era una conseguenza Per questo sono riuscita a studiare seriamente per anni e anni. Perchè amavo il lavoro, non una fantasia.
Io credo proprio il contrario di quello che credi tu. Da bambini, da adolescenti, siamo ancora abbastanza vicini alla nostra natura, al nostro centro. Quello che amiamo davvero da molto giovani è probabilmente la cosa più simile a quello "per cui siamo fatti". Magari non siamo consapevoli del significato, non razionalizziamo, ma sentiamo in modo più preciso una certa vocina interiore che parla. Non smette mai di parlare, ma poi diventiamo sordi. E magari ci tocca fare anni di psicoterapia e secoli di meditazione per ricominciare a sentire un lieve bisbiglio incompresibile, E crediamo che quel bisbiglio incomprensibile ci parli più chiaramente della voche chiara che una volta sentivamo così bene. |
24-06-2005, 23.15.47 | #38 | |
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Citazione:
Beh, è questo che volevo dire. Hai coltivato la tua passione. Scrivi? Sei uno scrittore! Mi permetti di dire una cosa che mi viene da pensare leggendo quello che scrivi qui? Senza la persunzione di avere ragione, non ti conosco. Ma mi viene da dirti che secondo me tu guardi la vita e la gente con troppo sospetto. Secondo me questo non ti fa stare bene. C'è chi studia perchè desidera una posizione. E magari non i soldi ma il potere o il prestigio. O magari anche i soldi. C'è chi studia perchè ama quello che studia. C'è chi studia perchè se no gli fanno un c..o così! Cìè tanta gente al mondo e tutta diversa e tanta davvero bella! |
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25-06-2005, 00.06.36 | #39 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 276
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Citazione:
Può darsi che posso dare questa impressione. E se mi leggessi, io stesso penserei ciò che mi attribuisci x davvero. Però il motivo è un altro. Io non voglio dire che i sogni non vanno coltivati, dico soltanto che prima di dedicarsi a qualcosa di importante bisognerebbe conoscere i propri limiti (è sbagliato?). Come potrei fare il pittore senza avere il senso artistico? Fare la modella se sei alta 1,60 metri? Preferisci forse mandare questo messaggio: sognate le cose impossibili senza preoccuparvi se siete all'altezza. Io invece preferisco dire: fate ciò che desiderate, ma cercate di tenere i piedi per terra. Qual è la cosa migliore? Non lo so. Ognuno scelga quello che più gli piace. Ognuno si può realizzare anche nei mestieri più umili. Inoltre scrivere sempre "politicamente corretto", fare buonismo gratuito su tutte le cose come leggo in molti interventi, non è detto che si dica sempre la verità. Io ci tengo a dire la verità. O meglio la mia opinione modesta che spero si AVVICINI il più possibile alla verità. Non ho pretese. Non ho certezze solo perché leggo tanti libri. Anzi ho sempre più dubbi su tutte le cose. E spero che anche gli altri abbiano dubbi, così ricercano la verità invece di auto illudersi. Perché quando si crede troppo ai sogni di gloria si è più fragili e vittime di persone senza scrupoli. La cronaca è piena. Sul discorso di chi studia per passione sono d'accordo. Ce ne sono tanti. Ma certamente nella società prevalgono i titoli di studio conseguiti allo scopo di reddito. Altrimenti si iscriverebbero la maggior parte a materie umanistiche invece di economiche. ho chiesto come si fa ad avere rimpianti su un qualcosa che non è alla nostra portata? Se era alla tua portata diventare una grande pianista, hai ragione tu. Allora potevi farlo benissimo. Gli impedimenti oggettivi sono rari, le scuse più frequenti. Infine mi chiedo perché giudichi me, le mie sono opinioni opinabili come le tue ... se vuoi posso scrivere ciò che più ti aggrada, ma in tal caso forum sarebbe uno sterile monologo. |
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25-06-2005, 00.25.18 | #40 |
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Non ti giudico affatto. Non ti conosco nemmeno! Ho solo avuto una sensazione intensa e ho pensato che potevo comunicartela. Ma ho specificato che era solo una mia impressione e siccome non ti conosco so anche che è abbastanza campata per aria. Ma magari poteva esserti utile. O magari no. Non ti volevo offendere.
Comunque sì. Io credo che sia bene coltivare i propri sogni, anche se non sempre se ne può fare una professione. Se ne può fare lo stesso qualcosa di bello. Io faccio un lavoro che non mi piace per soldi. Non per tanti soldi, per sopravvivere e per mantenere mio figlio. Ma quello che faccio per inseguire i miei sogni lo faccio per passione. Se è questa l'ottica con cui si insegue un sogno secondo me non si coltivano illusioni. E' solo il mio punto di vista. |