siete capaci di raccontare le cose che generalmente non avete il coraggio di raccontare di persona?

il privilegio dell'anonimato e l'isolamento che offre internet dalle consguenze delle propri dichiarazioni, è sufficiente a farvi dire la verità sulle vostre peggiori nefandezze?

Ammettete almeno a voi stessi i vostri errori, le vostre vergogne, i vostri difetti, l'egoismo, il settarismo, il menefreghismo, il senso di superiorità.....?

Vi sentite, almeno in questo spazio, liberi di mostrare ciò che realmente sapete di voi? oppure il nick che avete adottato è già un enità da difendere e da dover presentare in un certo modo?

Raccontate le cose di cui più vi vergognate.... se ne siete capaci.....

e tu saresti in grado di cominciare?

Ho l'impressione di aver trovato un MAESTRO SPIRITUALE.
Se sbaglio, correggetemi!

<il privilegio dell'anonimato e l'isolamento che offre internet dalle <consguenze delle propri dichiarazioni, è sufficiente a farvi dire la <verità sulle vostre peggiori nefandezze?

a prescindere dal fatto che non ritengo di aver commesso nefandezze, ti dico che ormai non credo che internet sia veramente un "oceano" nel quale ricercare l'anonimato.

<Ammettete almeno a voi stessi i vostri errori, le vostre <vergogne, i vostri difetti, l'egoismo, il settarismo, il <menefreghismo, il senso di superiorità.....?

rispondo in merito agli errori, perchè le altre definizioni mi sembrano spropositate, e la risposta è SI.

<Vi sentite, almeno in questo spazio, liberi di mostrare ciò che <realmente sapete di voi? oppure il nick che avete adottato è già <un enità da difendere e da dover presentare in un certo modo?

mi sento me stessa, anche dietro il nick.

<Raccontate le cose di cui più vi vergognate.... se ne siete <capaci.....

non è una SFIDA

Sarà, ma io sto diventando un maestro nelle parafrasi. Dire tutto, ed il contrario di tutto; sommergere un concetto sotto fiumi di parole ribollenti; criptare, rendere ermetica ogni idea. Da un certo punto di vista è una difesa, da un altro punto di vista mi diverte un casino tirare pazze le persone, in primis me stesso! Comunque ho l'impressione che nonostante i miei sforzi per rendere torbide le acque io sia più trasparente del vetro, o forse è quello che voglio. D'altro canto non m'interessa, l'importante è comunque mantenere sempre il cavillo burocratico con cui ribaltare sofisticamente e sofisticatamente la situazione, in caso d'emergenza e di dialogo con le persone sbagliate. Solo che ogni tanto sto talmente esaurito che le mie difese scemano e mi faccio scappare qualche parola di troppo sulla mia vita privata, su chi sono e chi non sono. Tant'è che in preda all'onestà più deleteria mi sono pure prestato ad una cena in carne ed ossa. Il fatto è che io in internet straparlo, tiro lo sciaquone del mio cervello, mi sfogo, dico cose che non penso miste a cose che penso, iperbolizzo, minimizzo e storpio. Ironizzo e drammatizzo. Poi non vorrei che il tutto fosse preso come il mio reale pensiero.
L'unica cosa che mi consola è che la gente c'avrà di meglio da fare che pensare a me, ed io non sono monitorato dal l' FBI ed il KGB, e io non sono il centro del mondo, e siamo in milioni di milioni su questo pianetucolo, perchè la gente dovrebbe spettegolare proprio su di me?
Amo la mia paranoia, senza il mio labirinto personale sarei perso.

Poi mi viene in mente il mio (photo)blog, e mi viene da pensare che ci dev'essere un certo esibizionismo nell'internauta. Tutti i blog di ogni sorta non sono altro che il tentativo di sparare il proprio ego e farlo esplodere nel centro della grande rete. Una sorta di mania di protagonismo,una smania nel dire "ci sono anch'io" "Hey, sono qua, non mi vedi? Sono addirittura disposto a mettermi a nudo per attirare l'attenzione su di me!!!" E' molto patetico questa sorta di grande fratello globale in cui si sta trasformando la rete, c'è qualcosa di perverso e morboso in tutto questo, e anche di incontrollabile e sfuggente...

Personalmente direi che mi è molto più facile farlo quando mi confido con un amico o un'amica che in un luogo tutto sommato pubblico come internet. Per molti motivi. Tanto per incominciare non vedo che cosa possa interessare a chi mi legge una mia ... "confessione". In più non vedo che utilità potrebbe avere per me. Gli spazi per l'intimità per me sono altri.

siete capaci di raccontare le cose che generalmente non avete il coraggio di raccontare di persona?



credo che ogni cosa si racconti di persona; per quanto il controllo linguistico sia efficace , la limatura dell'intervento allusiva o intesa a smorzante i punti di durezza, è il punto di vista,che rimane personale e come tale emerge cmq amnche in un intervento scritto di un forum



il privilegio dell'anonimato e l'isolamento che offre internet dalle consguenze delle propri dichiarazioni, è sufficiente a farvi dire la verità sulle vostre peggiori nefandezze?


Cosa è una nefandezza? un' esperienza che si è risolta negativamente e che assume tale connotato negativo in un giudizio a posteriori o sempre e solo una azione malvagia nata con chiaro intento non rispettoso della sfera di dignità altrui?nel primo caso la dietrologia è interessante quando da luogo alla possibilità di comprensione di propri elementi dissonanti, consente di conoscere gli altri, di 'imparare dal passato', ma non per altro.
Piuttosto ci si dovrebbe chiedere quali motivazioni sottintendano una azione passata con risvolto amaro finale , caso che comprende anche la seconda opzione di significato attribuito al termine nefandezza, finalità che la riscatta in alcuni casi se si è pienamente a conoscenza delle motivazioni proprie o altrui e ci si può chiedere se una valutazione a posteriori non possa mutare a seconda dell' ottica con la quale la si interpreta;le esperienze di autoerotismo , sono, ad esempio, considerate come negative da molti, ma dagli stessi vien loro riconosciuta la valenza di approccio alla conoscenza del proprio corpo, ritmi e funzioni...
come ha notato Fragola, non credo sia corretto puntare l'accento sull'anonimato in se che non direi essere un privilegio, e che è veramente molto relativo, nonimportachi, quanto più sulla vena esibizionistica sottesa e consentita dal mezzo nella confessione pubblica che vverrebbe su internet....
mi pare ,piuttosto ,scorretto l'assunto relativo alla necessità di operare un giudizio su una azione, nefanda o buona che appaia al singolo



Ammettete almeno a voi stessi i vostri errori, le vostre vergogne, i vostri difetti, l'egoismo, il settarismo, il menefreghismo, il senso di superiorità.....?


sì , prima o poi i nodi vengono al pettine, si operano bilanci con se stessi e con gli altri, magari non a caldo, ma cmq si operano sempre e si scopre qualcosa che lascia sempre soddisfatti e che cioè, per quanto negativa sia stata l'esperienza vissuta , è fervida di motivo di riflessioni e di conoscenza e autoconoscenza. quale è piuttosto la tua posizione nei confronti del tuo passsato?



Vi sentite, almeno in questo spazio, liberi di mostrare ciò che realmente sapete di voi?

pare che tu lo stia dubitando con queste domande concentriche .....sì, la persona emerge , anche nella sua privacy e discrezione di tratto, nella sua disponibilità a condividere aspetti di se con gli altri che non travalichino la libertà altrui o travalicandola al tempo stesso, a seconda dei casi, ma senza definizione di soluzioni di demerito o merito, superiorità o inferiorità



oppure il nick che avete adottato è già un enità da difendere e da dover presentare in un certo modo?



in un gioco di ruolo o una chat la possibilità di identificazione con una immagine sublimata di se potrebbe esistere ma al tempo stesso può funzionare da deterrente per aspetti di se non gradevoli ,una sorta di situazione bifronte.
In ogni caso credo che l'impiego di una parola come 'difendere' e quel suggerimento insito in quel 'già'denoti a priori una convinzione, da parte tua di una incapacità di relazionarsi del genere umano, più che una normalità di interelazione ....potrebbero però anche essere esperienze passate di insincerità palesi con altri interlocutori che hanno ampiamente impiegato anonimato ecc la motivazione di una certa incompleta apertura all'altro; un minimo di prudenza, d'altrocanto si ha anche vis a vis, per cui non demonizzerei.


Raccontate le cose di cui più vi vergognate.... se ne siete capaci.



non credo si tratti di una capacità quella di parlare di ciò che si giudica in questo momento specifico ma variabile nel tempo una nefandezza, nel senso chiarito prima ......capisco che questo invito sia posto grammaticalmente in modo tale da far pensare che sia una lodevole caratteristica di coraggio quella di dar prova di simile 'capacità ', qualora fosse definibile come tale in senso assoluto, nip....tuttavia credo che anche la discrezione sia una capacità altrettanto definibile e praticabile con eleganza.....

....se non mi sbaglio, anche tu ne hai fatto ampiamente uso non rivelando nulla di cui tu ti vergogni in prima persona qualora ne fossi a conoscenza......per cui credo che siamo daccordo nel glissare un invito di questo genere e nel riconoscere nella discrezione una qualità altrettanto deliziosa

Non ho problemi a raccontare qualunque cosa. ANCHE DAL VIVO. Il discorso che i bigotti sono ancora troppi nel 2005, anche tra i giovani. Poi esiste, non x me, una diffusa ipocrisia sociale che è il collante x non accopparsi l'un l'altro.

Penso poi che certe cose riservate bisogna dirle a persone mature e comprensive.

Anche in questo forum, persone apparentemente aperte raccontano bugie, anche a loro stessi. Lo si evince da cosa scrivono: si contraddicono.
Molto spesso non se ne rendono conto altre volte lo fanno x nascondere il loro conformismo.

Errori ne faccio tanti,ma sono una persona VERA che non cerca di danneggiare alcuno.Non faccio il buonista.

La libertà spesso coincide con la solitudine.

Molti evitano la verità finchè non assaggiano l'amaro sapore della sofferenza. Allora, FORSE, capiscono che significa ferire gli altri in modo gratuito. Del resto le cose non accadono finchè non accadono a NOI STESSI.

Mi son sempre sentito libero di essere me stesso e di essere sincero con me e con gli altri. Anche perchè ciò che pensa la gente non mi interessa proprio. Anzi, spesso mi diverto nel vedere le reazioni dei più bigotti di fronte alle mie tendenze "eretiche". Questo sia in internet che dal vivo.
Non ho errori da ammettere o nefandezze da confessare. Sono in buona approsimazione ciò che voglio essere. Quanto ai difetti, non mi sono mai vergognato di ammetterli. Anche perchè in caso contario non si può risolverli.
Non ho niente di cui vergognarmi. Al massimo ci sono cose che potrebbero risultare poco gradite agli altri(più o meno tutto). Se il discorso capita su un certo argomento espongo ciò che sento. Ma non è che questi aspetti li vado a "confessare". Proprio perchè non ci vedo niente di male.