..è chiaro che l'esempio del pianoforte è solo uno dei tanti. Anch'io suonavo da bambino (padre musicista), poi suonavo altre musiche e poi ho ripreso di nuovo... ma questo è solo il minimo. Un'altro discorso è (sempre un esempio, ma più sostanzioso) quando ti ritrovi dopo anni a svolgere un certo tipo di mestiere, a realizzare che non fà per te, di più: ti sta rovinando la salute....e dici: io non sono nato per fare questo, posso fare di meglio per me, questo lavoro non è in linea con i miei desideri, mo' lo cambio.... trovandosi così un sacco di problemi tecnici (tra l'età, carattere e specializazzione formata, livello energetico più basso)..e mo', dove la trovo la forza di cambiare? E non solo me stesso inteso come impostazione caratteriale, ma anche tutto ciò che mi circonda, cambiare l'esistenza radicalmente??? Dove la trovo la forza per combattere nuovamente contro il sistema???

E facendo un percorso a ritroso per indagare su dove è nato l'errore, vieni a conoscere l'esistenza dell'irricuperabilità, di costrizioni (scelte proprie ma soggette ad una forza maggiore, una realtà crudele etc) e cosa si fa allora? Ci si piange adosso??? Ci si autoconvince di un'accettazione, compensandosi magari forti delle responsabilità sulle proprie scelte (forzate)??? Si invoca magari un percorso...???... Karmico o cosa? Bah...non ci sto...trovo ingiusto essere costretto aggiustare gli sbagli degli altri. Aggiustare si, ma non sotto costrizione.

Stranamente, "la natura" porta uno a passare la prima parte della vita a non sapere cosa si vuole, a non sapere quali voleri siano giusti per noi. Come dicono alcuni psicologi: L'umano è la specie che neccessità di più di tempo tra tutte le altre per maturare, se mai matura...


Ps: x Bomber

Da che parte pende il tuo: ho potuto???

Dalla parte: ho realizato il potenziale che sono, oppure avevo già l'occasione?

Stranamente, "la natura" porta uno a passare la prima parte della vita a non sapere cosa si vuole, a non sapere quali voleri siano giusti per noi. Come dicono alcuni psicologi: L'umano è la specie che neccessità di più di tempo tra tutte le altre per maturare, se mai matura...


..verissimo...pero' c'e' chi lo sa e le capacita' ci sono ma non puo' neanche tentare di realizzarle es. per motivi economici...che trovo profondamente ingiusto..dovrebbe pensarci la colletivita'...

ciao,klara

Nem, rispondo a te anche se trovo interessanti tutti gli altri interventi. Certo che pure tu usi le metafore ah!
Certa(mente) con una domanda: se ti trovi nel deserto per caso o per una tua scelta sbagliata o no, e a te piaceva molto vivere in mezzo alle foreste, che cosa fai? Ti butti a terra (sabbia) e ti rodi (ciao rodi ) le unghie perché sei stato maldestro nel prendere quella strada o perché sono stati crudeli o cattivi quelli che ti abbiano spinto ad una tale scelta oppure inizi a guardare intorno ed a vedere che il deserto pullula di vita ?
Ed ecco la rivelazione!

[quote]Messaggio originale inviato da neman1
[b]..è chiaro che l'esempio del pianoforte è solo uno dei tanti. Anch'io suonavo da bambino (padre musicista), poi suonavo altre musiche e poi ho ripreso di nuovo... ma questo è solo il minimo. Un'altro discorso è (sempre un esempio, ma più sostanzioso) quando ti ritrovi dopo anni a svolgere un certo tipo di mestiere, a realizzare che non fà per te, di più: ti sta rovinando la salute....e dici: io non sono nato per fare questo, posso fare di meglio per me, questo lavoro non è in linea con i miei desideri, mo' lo cambio.... trovandosi così un sacco di problemi tecnici (tra l'età, carattere e specializazzione formata, livello energetico più basso)..e mo', dove la trovo la forza di cambiare? E non solo me stesso inteso come impostazione caratteriale, ma anche tutto ciò che mi circonda, cambiare l'esistenza radicalmente??? Dove la trovo la forza per combattere nuovamente contro il sistema???



...occorre trovare la forza per adattarsi al irrecuperabile se non la si trova per cambiare...non vedo alternative...klara

Mah, sarai mancata da qualche puntata in Chat, ma io in deserto mi ci sono trovato peccato che faceva un freddo boia, brrrrr !!!


Cosa facevo??? Mi scuotevo insieme al freddo Ecco la rivelazione !!!

cioe'? ...ho detto qualcosa che si capisce da se?

... tranquilla Klara


L'emoticons era nel senso che m'hai incuriosito e nel senso che 'si sta' studiando su come trovare la forza di recupero. A posto

..prendilo come un limite mio ma ho qualche problema con alcuni emoticons... ,klara

Non so, io la vedo proprio in modo diverso. A quindici anni sapevo esattamente che lavoro avrei voluto fare, ma non ho potuto farlo. Per una scelta, non per un errore! E adesso che non sono più una ragazzina, dopo aver fatto per più di vent'anni un lavoro che non ho mai amato molto ma che ora detesto cordialmente, ho scelto ancora. Ho ricominciato a studiare. E guarda caso quello che voglio fare adesso è proprio la stessa cosa che volevo fare allora. Ovviamente non so se ce la farò. Se avrò la costanza di andare avanti a studiare e se poi, anche una volta raggiuto il "bollino blu" ce la farò a fare proprio quel lavoro, ma io ci provo. Il peggio che mi possa succedere è di aver ... "buttato via" un po' di anni a studiare una cosa che amo

Ps. "pianista" anche io. Mi legavano al piano da piccola Professionista no. Non l'ho mai desiderato e comunque ho avuto un incidente da piccola al mignolo della mano destra. Ma riesco a fare quel che mi basta per divertirmi al piano. A me invece sarebbe piaciuto suonare il violoncello e non l'ho mai fatto, ma non si sa mai.