Non mi sembra....

Se ci siamo soffermati un po' sul problema della "suddivisione domestica" dei ruoli tra uomo e donna, cara Essenza, non è per scadere nella banalità delle questioni trattate dalla De Filippi o chi per lei....è stato solo un esempio concreto dell'ultima situazione che ha scatenato dinamiche molto piu' complesse di quelle che hai voluto leggere tu.

Il fatto che ci sia stato un acceso dibattito su questo tema, invece, è forse un "sintomo" del fatto che la sofferenza degli altri, per quanto scatenata da situazioni da "soap-opera", non lascia poi così indifferenti.....

Come potrebbe lasciare indifferenti, in fondo sono i problemi di tutti noi comuni immortali ( ) ovvio che se non vivi in coppia fai fatica a comprendere. Però ti ripeto cara, i problemi possono essere superati se c'è ancora amore da parte di entrambi. L'amore però prevede dare e avere e non ti assorbe tutte le energie facendoti sentire prosciugata. Non ti sminuisce nè ti manca di rispetto. Un bacio

L'universo femminile è molto paziente e accomodante caro Marco.
Generalizzare è brutto, ma fino a che non trovo un uomo "speciale" la conseguenza è che non vedo grandi differenze tra gli uomini. Si può chiamare "poltrona" o calcio o cavoli suoi...ma sempre priorità hanno sulla loro vita.
Le prospettive sono ampie...peccato che il risultato...per ora...è ristretto!

ehehe, Marco, condivido ... quello che dite tutte e due.
Spesso gli uomini sono maestri nel farci sentire in colpa e spesso noi siamo maestre nel far sentire in colpa voi!!!
Attivare il senso di colpa è un meccanismo (inconsciamente) abbastanza diffuso per tenere legata una persona, non tipicamente maschile, non tipicamente femminile. Ma renditi conto che in un discorso ... "tra donne" ... la cosa viene formulata così perchè l'altro del rapporto è l'uomo.

ciao

qui non si tratta di discutere, si tratta di dare un appoggio ad una persona che ha detto che sta soffrendo molto.
E anche se la sofferenza è quotidiana e condivisa da tutti non è mai uno stereotipo! Fa male davvero!!!!!

ciao

la disperazione e sempre una strana sensazione che ti becca allo stomaco e non ti fa pensare piu quello che vedi e tutto nero e non trovi soluzione per alcunche , meglio alla fine cercare di non farsi immergere in questa situazione ...
ma perche poi colpisce cosi tanto perche distrugge tutto quello che si e fatto fino a quel momento ,....

secondo voi la logica aiuta ad uscire dalla disperazione o non serve a nulla,...

Bomber, diceva giusto Marco secondo me quando parlava di delusione delle aspettative che si hanno nei confronti dell'amato/a, quando questo non corrisponde più all'idea che avevamo di lui (o veramente è andato in un'altra direzione da quella in cui andava all'inizio del rapporto) e dunque non è più in grado, neanche volendo, di venirci incontro. Se ad un certo punto si cambia e ci si evolve in diverse direzioni diventa difficile trovare un punto di incontro, nessuno ne ha veramente "colpa". Per quanto riguarda la logica, secondo me dipende dal temperamento del singolo. Per me all'inizio di una crisi è difficile essere logici, credo sia più forte l'istinto di sopravvivenza che ci fa dire "basta, ora mi riprendo in mano la mia vita". E' quello che auguro alla dolce libellula.

....il punto è proprio questo : la donna ha forse altre priorità...quali sono quelle giuste?....una scala di priorità è formulabile solo se si distingue il sesso maschile dal femminile...

...nella convivenza, le priorità della coppia devono necessariamente essere messe al primo posto...in questo senso esiste una scala di priorità di coppia...se questo non accade e le priorità del singolo vengono prima, bisogna indagare sul perchè e non fermarsi a criticare...a volte quella che può apparire una priorità di coppia, potrebbe non esserlo...ci sono casi in cui se non si mette subito a posto una cosa, non casca il mondo...il problema è se questo comportamento è adottato anche per cose che hanno una priorità reale...per questo, l'unica cosa importante veramente è la comprensione e l'imparzialità di giudizio delle priorità di coppia...

Ciao, Marco .

edera

Ho avuto anch'io un'esperienza tipo latua,cara libellula.
Anch'io sono per l'apertura,il dialogo,la pazienza,il saper trovare il momento giusto.ho vissuto questa esperienza di coppia (5 anni)che ero molto giovane(non intendo solo di eta').
Sentirti raccontare la tua vita di adesso mi fa fare salti indietro nel tempo.
Il mio era un rapporto di coppia molto litigioso,violento nella comunicazione,porte sbattute,scenate,silenzi lunghi giorni,frecciate al veleno che non cadevano mai nel vuoto.
Mi sono rivolta a d amici,ho provato una terapia di coppia ma il mio'lui' ha mollato alla seconda seduta.io ho continuato da sola la psicoterapia.
..... per due anni ho fatto come l'omino qui al lato(e non solo in senso figurato)...poi ho detto fine allamia storia che d'amore sapeva proprio poco,anzi per niente.

Non vorrei angosciarti ulteriormente anzi scusami se l'ho fatto, ma mi hai presa proprio li'..in quel punto della mia anima che ancora fa male.
Adesso sono passati 4 anni,ho ricominciato con una caffettiera.....ho capito tante cose di me di lui dell'amore.
Penso che se ti guardi dentro,maproprio dentro,li' in profondita' la risposta ce l'hai:solo tu sai quanto amore hai e quanto ne vuoi, ma ti prego NON PENSARE MAI CHE NON CE LAPUOI FARE!!!!!!

ti abbraccio e nel farlo abbraccio un po' pure me la federica di allora.
solo ora riesco a farlo. grazie
e come dice marco V I V I!!!