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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 10-02-2004, 12.31.48   #1
hammerklavier
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 09-02-2004
Messaggi: 1
UN GIORNO MALEDETTO di HAMMERKLAVIER

Il giorno maledetto, come dice il titolo, è il 24 Maggio del 2003.

Mi chiamo Michele, ho 19 anni e quel maledetto giorno di maggio mi trovavo a scuola. Come al solito, quel giorno, ho fatto la mia lezione di educazione fisica molto tranquillamente. Finita la lezione io con i miei compagni ci siamo ritirati negli spogliatoi per cambiarci e prepararci per la lezione di informatica. Dopo essermi cambiato, faccio per andare nel bagno dello spogliatoio....Mi alzo dalla panca e, a metà strada, un mal di testa pazzesco mi prende la parte destra della testa. Comincio a urlare, quasi piango, chiedo aiuto ai miei compagni che mi dicono di stare seduto sulla panca. Ma io volevo che arrivasse il professore di ginnastica ad aiutarmi, e vado a cercarlo fino alla palestra, ma non c'è e torno dentro. Dopo pochi minuti arriva il professore e mi fa stendere sulla panca dello spogliatoio (ho sempre la fitta infinita alla parte destra della testa) e mi mette delle pezze bagnate sulla testa. La fitta sembra calare piano piano. Dopo p oco arriva anche l'ambulanza: mi controllano la pressione, i cui valori non sembravano dare segnali significativi, mi fanno accomodare sulla poltrona "cardiopatica" e mi portano in ospedale. Lì mi fanno una TAC e dopo poco scoprono cos'era quella fitta che sembrava non finire mai. Una forte EMORRAGIA CEREBRALE!! Mi è crollato il mondo addosso, non capivo più niente. Intanto l'ematoma che si era creato, cominciava a dare i suoi effetti: un sonno profondo e voltastomaco. Mi portano d'urgenza in un altro ospedale più attrezzato per le patologie neurochirurgiche. Lì mi operano dopo un po' di giorni (l'emorragia non era così devastante e si è fermata da sola per fortuna) e, in quell'ospedale, ci sto per un mese e mezzo. Adesso, per fortuna, sono ancora vivo, ma devo prendere (per altri 6 anni) farmaci antiepilettici. Inoltre, però, dopo un po' che ero tornato a casa, ho cominciato, e continuo ancora adesso, a ripensare, e ancora a ripensare, e ancora una volta a ripensare a quel giorno maledetto e alla notte di terapia intensiva dopo l'intervento (bruttissima)!! Certe volte, a ripensare a quel giorno, mi metto anche a piangere di brutto e mi rovino delle serate intere!!! Come si dice nella mia città, "ci sono rimasto sotto" . Se poteste darmi un consiglio su come uscirne, ve ne sarei grato. Ciao
hammerklavier is offline  
Vecchio 10-02-2004, 13.06.51   #2
Fragola
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
... suoni il pianoforte?

la domanda ti sembrerà fuoti luogo ma non lo è così tanto.

ciao
Fragola is offline  
Vecchio 10-02-2004, 14.13.23   #3
rodi
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Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
... o dipingi?
scolpisci la creta, fai lavoretti con le mani?

prova a dedicarti a qualcosa così e non ti angosciare per il fatto che ti succede, perchè è una reazione.

non sparire!
rodi is offline  
Vecchio 10-02-2004, 21.09.09   #4
dana
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Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
Sarebbe strano se tu non avessi una reazione "forte" al problema che ti è capitato: sicuramente ci vuole tempo per superare questa brutta esperienza.

E' come se tu fossi ora in cima ad una montagna: la scalata, cioè la parte più faticosa, l'hai già fatta, ora devi affrontare la discesa, che non sarà priva di ostacoli, ma che hai già iniziato.

Cerca qualcosa che ti faccia piacere, cercando di non arrovellarti troppo: il peggio l'hai gia superato.

Mille auguri
dana is offline  
Vecchio 10-02-2004, 22.53.22   #5
anima mia
Ospite abituale
 
L'avatar di anima mia
 
Data registrazione: 17-08-2003
Messaggi: 112
Carissimo ....solo ora ho letto il tuo intervento e vari sentimenti si sono accavallati nella mente;angoscia per quello che hai passato come se fosse successo ad uno dei miei figli ,ma poi il sollievo grande immenso nel vedere che lo racconti a noi !E' proprio questo che ti deve far uscire fuori da questo incubo ;il fatto che l'hai superato!Mi dirai ;facile a dirsi ma poi quando sei da solo ti assale tutto il vissuto con tutte le sensazioni che solo tu hai provato e solo tu conosci .Lo so ....in questo anche se ti sembra ora impossibile il tempo ha un ruolo fondamentale, tutto si sfumerà ,anche i tuoi ricordi di quel giorno maledetto ..diventeranno sempre più sfocati e tu ne uscirai .ora è ancora presto!Non sei riuscito ancora a liberartene ed è normale .
Un passo importante lo hai fatto :ne parli su questo forum dove lo condividi con tutti noi ,non smettere mai di parlarne ,si è meno soli quando si capisce che intorno a noi ,ci sono persone che tutte ,dico tutte hanno avuto problemi grossi anche se non sembra all'apparenza .Non tenere mai dentro la tua sofferenza ,sfogati con le persone che ritieni possano capire ,se sembra che non riesci a controllare i tuoi ricordi,non li fuggire ,non cercare di combatterli ,più lo fai più ti assalgono ., vedrai che con il tempo saranno meno dolorosi .
E questa esperienza tanto dolorosa farà di te una persona che avendo provato una cosa così terribile ,avrà una sensibilità particolare ,saprai capire e comprendere gli altri perchè hai superatouna prova pazzesca e si cresce purtroppo anche con queste esperienze
Eppoi hai vinto tu no?Hai vinto su una cosa che poteva vincere su di te ,Allora?Avrai ancora più grinta nelle cose che affronterai in futuro perchè hai vinto una battaglia dalla quale spesso non si esce vincitori .Forza!FAmmi sapere .Io ci sono .
anima mia is offline  
Vecchio 11-02-2004, 09.48.55   #6
kri
Ospite abituale
 
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
ciao hammer,
ho tentato di immaginare come ci si possa sentire ...
persi, disorientati, incapaci di reagire a qualcosa che non si capisce .. (parla del momento del dolore) per ritrovarsi in ospedale .. e vedere che la vita così presto ti invita al "dolore" .. credo che sia angosciante portarsi questo ricordo dietro .. devono essere delle emozioni e sensazioni pazzesche!

Io direi se mi consenti, che non c'è nulla di male a rovinarsi le serate se questo lascia uscire fuori il dolore del ricordo, meglio che reprimerlo .. meglio che far finta di nulla. Forse hai solo bisogno di capire come possa essere successo. Forse la paura che possa accadere ancora ti fà rimanere ancorato a quel ricordo ... ma ciò non toglie che tu possa affrontare la tua nuova situazione ... la puoi affrontare, non la devi ma la puoi! La puoi affrontare perchè ti stai curando, perchè hai già affrontato il peggio ed ora sei in discesa ... e se ogni tanto ti stanchi .. goditi il riposo .. in una serata malinconica. Ma non fare mai che la paura non ti permetta più di vivere la tua età!!

Sono sicura che ci sia stata una causa in quell'evento, che non sia stato causale, l'hai scoperta? Sai perchè è accaduto? .. forse dovresti partire da lì .. a cercare le cause .. e darti la forza così di capire e affrontare il ricordo convincendoti con i fatti che non sarà facile che si riproponga.

Sopratutto affronta il tuo dolore .. non solo cercando distrazioni . .ma esprimendolo con serate storte appunto .. oppure lasciando sfogare l'inconscio con le tecniche che ti hanno suggerito .. sono utili per chi ha bisogno di liberarsi di un "mostro" .. Non permettere alla paura e al ricordo di annidiarsi reprimendolo cercando di dimenticare .. perchè la mente dimentica si ... ma il ricordo permane nell'inconscio .. e allora sono guai ...

.. posso solo dirti .. anche se certo non è affatto facile, lo so ... viviti profondamente questo momento, perchè solo così ne verrai fuori .. non lo reprimere mai il dolore ... mai, altrimenti ti divorerà!!!

Perdonami i tanti "buoni e facili consigli" .. ma ti parlo anche un pò per esperienza ... conosco la paura e l'angoscia del ricordo .. e so cosa significa reprimerla ...

ti lascio un sorriso ...
kri is offline  
Vecchio 11-02-2004, 14.02.25   #7
Vi@nne
Ospite abituale
 
L'avatar di Vi@nne
 
Data registrazione: 14-09-2003
Messaggi: 299
Ciao Michele, ho letto con apprensione e grande tenerezza il tuo post. Anche io ho pensato a te come a un figlio, devo dirti che sei bravissimo a parlarne e a chiedere un aiuto che ti sta arrivando.
A 16 anni subii un grosso trauma, dopo due anni partorii il primo figlio e il trauma non superato si presentò come una brutta bestia nera. Il professore al quale mi rivolsi usò queste parole: "Cara signora, è come quando c'era la guerra, ci sono state delle persone che scansando una bomba reagivano dicendo...Mi è andata bene!, altre che ne rimanevano scioccate a lungo dicendo...Potevo morire!"
Dopo tanti anni e tante vicissitudini della mia vita, queste parole le sento ancora, sono umane, mi fanno capire che la paura di quello che abbiamo passato deve "esserci", se ne andrà da sola e col tempo, anzi, si trasformerà. Un giorno potrai pensare a tutto questo, sempre con dolore, ma anche come sollievo di una cosa superata, e sorriderai alla vita con gioia.
Una cosa che mi ha aiutata molto sempre...è la scrittura...scrivi tutto quello che ti viene in mente, e se sono le stesse parole di dolore, continua a scriverle, piano piano diventeranno più lievi!
Fidati! Siamo tanti che siamo stati sfiorati dalle tragedie, sentiti pensato.
Un abbraccio forte e...ti aspetto ancora qua! Va bene?
Vi@nne is offline  

 



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