UN GIORNO MALEDETTO di HAMMERKLAVIER
Il giorno maledetto, come dice il titolo, è il 24 Maggio del 2003.
Mi chiamo Michele, ho 19 anni e quel maledetto giorno di maggio mi trovavo a scuola. Come al solito, quel giorno, ho fatto la mia lezione di educazione fisica molto tranquillamente. Finita la lezione io con i miei compagni ci siamo ritirati negli spogliatoi per cambiarci e prepararci per la lezione di informatica. Dopo essermi cambiato, faccio per andare nel bagno dello spogliatoio....Mi alzo dalla panca e, a metà strada, un mal di testa pazzesco mi prende la parte destra della testa. Comincio a urlare, quasi piango, chiedo aiuto ai miei compagni che mi dicono di stare seduto sulla panca. Ma io volevo che arrivasse il professore di ginnastica ad aiutarmi, e vado a cercarlo fino alla palestra, ma non c'è e torno dentro. Dopo pochi minuti arriva il professore e mi fa stendere sulla panca dello spogliatoio (ho sempre la fitta infinita alla parte destra della testa) e mi mette delle pezze bagnate sulla testa. La fitta sembra calare piano piano. Dopo p oco arriva anche l'ambulanza: mi controllano la pressione, i cui valori non sembravano dare segnali significativi, mi fanno accomodare sulla poltrona "cardiopatica" e mi portano in ospedale. Lì mi fanno una TAC e dopo poco scoprono cos'era quella fitta che sembrava non finire mai. Una forte EMORRAGIA CEREBRALE!! Mi è crollato il mondo addosso, non capivo più niente. Intanto l'ematoma che si era creato, cominciava a dare i suoi effetti: un sonno profondo e voltastomaco. Mi portano d'urgenza in un altro ospedale più attrezzato per le patologie neurochirurgiche. Lì mi operano dopo un po' di giorni (l'emorragia non era così devastante e si è fermata da sola per fortuna) e, in quell'ospedale, ci sto per un mese e mezzo. Adesso, per fortuna, sono ancora vivo, ma devo prendere (per altri 6 anni) farmaci antiepilettici. Inoltre, però, dopo un po' che ero tornato a casa, ho cominciato, e continuo ancora adesso, a ripensare, e ancora a ripensare, e ancora una volta a ripensare a quel giorno maledetto e alla notte di terapia intensiva dopo l'intervento (bruttissima)!! Certe volte, a ripensare a quel giorno, mi metto anche a piangere di brutto e mi rovino delle serate intere!!! Come si dice nella mia città, "ci sono rimasto sotto" . Se poteste darmi un consiglio su come uscirne, ve ne sarei grato. Ciao
|