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24-03-2014, 20.17.34 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.
** scritto da Koirè:
Citazione:
Sì ma da come sembra aver capito tu non sei amata, il tuo amore non è corrisposto (felice tu, contenti tutti!), quindi vivi nella speranza che le cose diano frutti, che la situazione cambi (tutto è possibile), anche se la vera e coerente accezione di speranza è che tutto ha un senso, anche questa tua contraddittoria circostanza. |
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25-03-2014, 11.44.52 | #14 | |
Ospite
Data registrazione: 26-12-2012
Messaggi: 111
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.
Citazione:
Sembra quasi mi prendi in giro...felice tu ,felici tutti...classico. E una frase di quelle trite e ritrite...anche perchè si è capito che felice non sono. |
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25-03-2014, 13.22.00 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.
** scritto da Koirè:
Citazione:
Scusami, ma io non ho nessuna intenzione di prenderti in giro, però sembra che tu non voglia né scappare né fuggire. Sei in una relazione d'amore non corrisposta e non fai niente con la tua volontà per venirne fuori, anche se questa situazione ti rende infelice, ti fa soffrire, e perciò in netta contraddizione con la coscienza, che ci suggerisce sempre il da fare per incontrare serenità ed allegria. Adesso sono io ad essere confuso. |
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25-03-2014, 13.43.24 | #16 | |
Ospite
Data registrazione: 26-12-2012
Messaggi: 111
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.
Citazione:
Cè qlc in questo Forum che è nella mia stessa situazione così da poter scambiare pareri Grazie S.G |
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25-03-2014, 18.29.53 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-08-2009
Messaggi: 154
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.
Citazione:
Forse c'è un malinteso. Non mi sembra che Koirè abbia parlato di una relazione, ma solo del suo sentimento a senso unico. E se non sono io ad aver compreso male, sembra che voglia fare qualcosa per smettere di soffrire. Voler comprendere è già fare qualcosa no? |
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26-03-2014, 08.55.16 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.
** scritto da jador:
Citazione:
Io invece ho inteso, da questa affermazione di Koirè: La mia domanda era:come mai la mia mente conscia ed inconscia non riesce a staccarsi da questo sentimento ...credimi,essendo non corrisposta non stò così bene e son la prima a cercare soluzioni...ma qlc mi blocca... -, che c'è una relazione dove lei ama senza essere corrisposta; e rileggendo più accuratamente gli scritti di Koirè precedenti, specialmente questo: Cosa psicologicamente..(spiritualme nte..perchè non sò ..ma mi dà l'impressione possa centrare qlc...e non è una scusa)..tiene quest'uomo nell'anima?-, penso, ribadendo, che il vittimismo sia alla base del suo blocco, perché addirittura non pensa a cosa le dice la sua di anima di questo disagio cosciente ed incosciente, ma vorrebbe capire e discernere l'animo che spinge questo signore a questa attitudine. Ossia il problema non sono io è lui. |
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27-03-2014, 14.27.02 | #19 |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.
Non penso di poter dire in uno scritto tutto quanto c'è da dire intorno all'argomento,
mi limito ad una sintesi al cuore della questione sollevata da Koirè.. Sperando possa comunque essere un po' utile.. Sono d’accordo con quanto scrive Paul non è sufficiente un’analisi alla superficie dei comportamenti. Giungere a una comprensione richiede una conoscenza profonda delle dinamiche interiori che non può essere generalizzata. Possiamo però cercare attraverso un’autoanalisi di porre luce nel nostro sentire comprendendo perlomeno la posizione conscia del nostro porci interiore. Nel rapportarci ad altri entra in gioco tutto il nostro sentire più intimo Intorno alla vita al nostro senso della vita, al significato profondo che diamo alle cose. Un percorso di autoanalisi introspettiva può iniziare a mettere in luce tutto un sentire di fronte ad una situazione che può comunque aiutarci mano a mano ad avere una maggiore serenità e maggior voce in capitolo nella visione delle apparenti scelte. Non sono d’accordo sull’immagine del rapporto di amore come dono incondizionato di sé, l’amore è innanzi tutto rapporto, pertanto il rapporto presuppone una relazione e non è da confondersi con un atteggiamento di amore verso la vita che è una disposizione profonda all’essere e non una volontaria concessione di sé al mondo inteso come luogo al quale destinare il proprio essere che in tal modo viene obbligatoriamente inteso come oggetto di dono quindi in qualità di bene in un avere. Il discorso dell’amore incondizionato è un terreno pieno di trappole o più semplicemente si intende come incondizionato qualcosa che apparentemente non sembra dipendere da ipotetiche risposte esterne. Eppure sappiamo bene che un rapporto è relazione e relazionarsi presuppone mutazione non quindi una posizione incondizionata non quindi una posizione incausata come si suppone debba essere il concetto di assoluto che puntualmente dimostra la sua incongruenza già nella semplice dialettica. L’amore incondizionato non è pertanto un relazionarsi ma più propriamente l’espressione usata ad indicare uno stato d’animo di apertura verso la vita, l’universo e l’altro in generale ed in particolar modo sostanzialmente con l’immagine che si ha di se stessi, amiamo l’”altro” in quanto sostanzialmente amiamo noi stessi, ciò che sentiamo di essere e di poter dare. Amare però essendo relazione non è semplice darsi ma presuppone un saper accogliere l’altro e accogliere l’altro è possibile solo in una reale conoscenza intima dell’altro e non in una istanza generale di altro come altro da noi, cosa che riguarda l’essere ed il relazionarsi ma non propriamente la relazione. Quando non riusciamo “ad andare avanti” qualcosa di noi è rimasto “indietro” impedendoci logicamente di essere interi. E’ importante comprendere quale aspetto di noi stessi ci stiamo negando, quale visione di noi stessi si è incrinata e perché. Se è vero che noi siamo in relazione agli altri è altrettanto vero che noi siamo ben prima e ben oltre il relazionarci, seppure questo relazionarci sia imprescindibile dall’esperienza interiore di sé. Le relazioni obbligano all’incontro con realtà interiori delle quali spesso conosciamo poco o nulla. Che siano queste relazioni effettive o solo frutto della fantasia. La lettura spirituale è parte del vissuto interiore verso una determinata esperienza. Non esiste a mio avviso una separazione fra l’interpretazione psichica. quella spirituale, quella emotiva e quella di senso. L’interpretazione è lettura e ricerca di un significato che diamo all’esperienza interiore. Che ne siamo o meno coscienti, tale interpretazione diventa dato di fatto, il nostro stesso sentire. Per giungere a comprendere il perché del nostro sentire è necessario che mettiamo luce nel nostro mondo di interpretazione, ovvero che ci poniamo in ascolto verso la comprensione del nostro mondo interiore. Comprendendo cosa stia mutando a nostra insaputa nella lettura di senso relativa a noi stessi, al nostro essere. Di sicuro un buon lavoro di conoscenza introspettiva è possibile grazie alle qualità intuitive del nostro essere oltre che dalla predisposizione del nascosto a divenire visibile attraverso l’analisi diretta ai comportamenti che ci consegnano alla luce quelle incongruenze sulle quali ci domandiamo. Penso quindi che sia importante cercare per davvero di comprendere da nuovo chi siamo per giungere a comprendere cosa stiamo e perché stiamo lasciando indietro e negando parti di ciò che siamo. Di fronte alla negazione esterna è fondamentale comprendere il perché della negazione interna. Ovvero, cosa va a tutelare la negazione interna? Quale pensiero, quale interpretazione va a tutelare in noi? Svelato il fine nascosto del nostro comportamento emotivo possiamo allora portandolo alla luce verificarne la validità. |
27-03-2014, 19.09.18 | #20 | |
Moderatore
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Riferimento: Classico esempio di amore non corrisposto.
Citazione:
Per anni sono stata la "regina" degli amori non corrisposti, non perché fosse l'unica scelta, semplicemente perché non mi sentivo pronta a con-dividere me stessa con qualcun altro. Un giorno tutto questo si è sciolto, ed ho iniziato a voler voglia di condividere, e sono nati amori corrisposti. Concordo col pensiero di Gyta. Tempo fa ad un corso filo-sistemico si parlava della coppia come relazione "di scambio". E' il luogo in cui si dà, e si riceve. C'è questo doppio flusso di energia. Non che succeda sempre, ma è come dovrebbe essere. L'amore non corrisposto spesso ci fa stare solo nel dare, altre volte è una rifrazione di specchi, ci mette di fronte parti di noi non ancora integrate. Credo però che ogni amore testi la nostra capacità di amare e ci faccia fare un passo verso qualcosa di più completo. Serve solo il coraggio di portare luce, come diceva forse anche Gyta, a quella parte di noi che sente e agisce senza che ne comprendiamo a fondo la ragione. Portare luce per sciogliere quel ripetere lo stesso copione, quando sentiamo di voler cambiare spettacolo. |
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