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14-05-2008, 14.02.24 | #22 | ||||
Ospite
Data registrazione: 15-03-2008
Messaggi: 17
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
...Sùmina, mi piacerebbe sapere qual è la tua posizione riguardo a questo altro contesto; personalmente, mi interessa molto di più: Citazione:
Citazione:
Citazione:
...perchè è questo il "centro" del tema, o no? |
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14-05-2008, 15.21.21 | #23 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-05-2006
Messaggi: 143
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
Ciao numeripari, senti, io ti posso dire qual'e' la mia visione , che non pretendo sia un imperativo categorico...e' quello che credo sia giusto. Purtroppo vedo che dal mio post precedente, nel rimaneggiarlo mi sono "mangiato" una parte importante nel finale, che serve anche a chiarire la tua domanda. La riscrivo (e la amplio per rispondere piu' chiaramente alla tua domanda). (inserita tra il vecchio testo in corsivo) E se per farsi piacere una donna così, diciamo "la intelligente", bisogna essere gay, ma allora, perchè non andare direttamente con gli uomini? In realtà Cravo&Canela sente una cosa e ne pensa un'altra, dice quello che pensa e non dice quello che sente, pensa e dice che le donne single sono single perchè intelligenti, e sente e non dice che le donne single sono intelligenti perchè sono single. Non lo dice, finchè non si innesca la provocazione (il Wine Web) che fa uscire la verita' : Sono intelligente perchè sono single (e non il contrario) Per disvelare quello che c'e' nel cuore nella Donna liberata, e non nel suo cervello ma nascosto tra le sue parole, la provocazione è necessaria, così "l'intelligenza" si dimostra essere l'autocelebrazione di uno status, single o tra donne, mentre le donne che fanno coppia con i maschi sono stupide, ossia inferiori, ed e' così che allora "l'intelligenza" prende il posto di "superiorità", che non puo essere detto (ma che viene sentito), ed è superiore (cioe' intelligente) chi non si mischia con l'Altro. E da quì dunque l'affermazione....se è davvero "l'intelligenza" la qualità che mi attrae, ma allora, perchè dovrei andare a cercarla da una donna? La cerco in un uomo. * Nietzsche......concorderebbe. |
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14-05-2008, 15.29.20 | #24 | |
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
Attribuendo a me una modalità "tutta tua" di rapportarti al mondo, non riesci a vedere quello che ti viene messo sotto il naso. Il mio "sbotto" - come tu lo definisci - nasce da antiche differenze tra il mio modo di rappresentare la questione maschile ed il tuo , differenza che rivendico ancora una volta tutta intera, e la mia frase, tutt'altro che pretestuosa, vuole significare esattamente quello che c'è scritto. L'utilizzo del termine "rancore" non potrebbe essere più azzeccato, in questo caso, ma nel senso esattamente opposto; è, infatti, questo che io percepisco dai tuoi commenti ed ho percepito, in modo particolare, dal tuo "aforisma" liquidatorio. Un modo di rappresentare la questione maschile "rancoroso ed ostile", che non è finalizzato al confronto ed al dialogo, ma alla chiusura supponente verso ogni altra ragione diversa dalla tua. I tuoi "aforismi" denigratori non sono un momento di dialogo, ma sterili chiusure a qualunque ragionevole comunicazione; non c'è alcun modo di rispondere a quelle espressioni, non offrono alcun appiglio per tentare di mantenere aperto il dialogo. Se invece di liquidare, conchiudere e rendere impraticabile ogni ulteriore comunicazione, con le tue propagandistiche alzate di genio sintetico, avessi esposto le ragioni che hai sviluppato nell'ultimo intervento, non ci sarebbe stato nulla da eccepire. Condivisibili o meno che siano, quelle "ragioni" sono espresse, argomentate e si prestano ad essere discusse nel merito; accolte o rigettate che siano, comunque discusse. Invece, il tuo brillante aforisma - a tuo modo di vedere nobilitato dalla firma di Nietzsche, come fosse un bollino di garanzia - ha una valenza puramente e semplicemente denigratoria, non consente alcun dialogo e suscita soltanto "reazioni emotive" e chiusure altrettanto nette. Il reazionarismo femminile - ed ancor più quello maschile - sulle tematiche della QM sono alimentate da atteggiamenti come il tuo, che dimostrano di non essere alla ricerca di alcun vero dialogo o confronto - per quanto stentato e difficile - ma di alimentare una pura e semplice propaganda fine a sé stessa. Io, contrariamente a te, con tutta la fatica e la paziente tolleranza per le risposte puramente "negatorie" che spesso ottengo, cerco comunque il dialogo ed il confronto, perché sono convinto che questa sia la cosa giusta da fare, perché credo che questa sia l'unica strada percorribile; perché, comunque, la tua strada non porta da nessuna parte, come i fatti pubblici e privati del nostro presente stanno lì a dimostrarci. Queste sono le nostre "antiche differenze", questo è ciò che intendevo rimarcare in questo topic, questo è ciò che si conferma dallo sviluppo del presente argomento. Non è un problema di "cosa" ma di "come" e tu, come antiche esperienze insegnano, non riesci proprio a capirlo. |
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14-05-2008, 15.50.54 | #25 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-05-2006
Messaggi: 143
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
Voglio dire, nel caso non risulti chiaro dal post precedente, la differenza tra me e iul è la seguente. Lui pensa che le donne siano tutte piu' o meno, fondamentalmente buone, così come gli uomini, e che ci sia un'ideologia "cattiva cattiva" che si chiama femminismo che ha rovinato il cuore delle donne e avvelenato il rapporto tra i sessi. Bisogna dunque cercare il dialogo con le donne facendo capire loro che il male sta nel femminismo. Questa è la posizione tipica dell'antifemminista (a sua volta ideologica), cui anch'io, una volta apprtenevo, finchè, ahimè, ho superato l'anti-femminsmo, attirandomi così le ire degli "antifemministi ortodossi". Cosa vuol dire superare l'anti-femminismo? Vuol dire che il femminismo non esiste come causa, ma che è invece solo una manifestazione del Male che stà invece all'interno del femminile, naturalmente di una sua parte. (piu' o meno consistente) E dato che il femminismo non esite come causa, ecco perchè io non lo nomino (ormai) quasi mai, mentre per gli anti-femministi è il termine piu' ricorrente. Insomma, per me il male è dentro alcune donne (e anche uomini), che ne sono quindi l'origine, e quelle che identifico come "portatrici" devono essere smascherate, non certo dialogando con l'altro sesso, perchè dal mio punto di vista, l'altro sesso non è un monolito. Per iul, visto che il male è fuori, l'ideologia femminista, l'altro sesso è "idealmente" considerato un monoblocco dove alcune di esse sono state imbrattate dall'ideologia femminista. A lui il compito di ripulirle. (visto che il male è fuori) A me quello di frantumarle. (visto che il male è dentro) Spero di aver chiarito. |
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14-05-2008, 16.45.02 | #26 | |
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
Tutto il resto sono supposizioni tue completamente scollate dalla realtà, datosi che tu del pensiero di iul sai veramente poco. Soffermati a leggere quello che scrivo - invece di ipotizzare bislacche teorie sul mio pensiero - e soffermati, in modo particolare, sul commento precedente. Forse ne potrai trarre qualche conclusione aderente all'argomento trattato. Ciò che rimane drammaticamente dubitabile è il senso di una modalità comunicativa che ritiene "la provocazione necessaria". Iul ritiene la provocazione una modalità facinorosa di comunicare. Questa è la differenza tangibile tra te e iul. |
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14-05-2008, 17.32.56 | #27 |
Ivo Nardi
Data registrazione: 10-01-2002
Messaggi: 957
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Ricordo a tutti che il regolamento del forum non consente dispute personali.
Grazie |
14-05-2008, 19.10.31 | #28 | ||
Ospite
Data registrazione: 15-03-2008
Messaggi: 17
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
Citazione:
Di seguito ti ri-propongo la domanda a cui mi piacerebbe tu rispondessi: C'è un danno, una chiusura al confronto di un dialogo già difficile e faticoso, quando vengono postate frasi con il solo scopo di provocare? |
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14-05-2008, 19.43.07 | #29 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-05-2006
Messaggi: 143
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
Dai numeri pari, non mi far perdere tempo...... Vuoi una risposta precisa , piu' di quelle che ho già dato e poi scrivi delle domande senza il soggetto e l'oggetto... - Un danno per chi? - Difficoltoso con chi? Ho già spiegato che la provocazione non è fine a se stessa ma serve a scoprire le "carte" (cioè le vere intenzioni), oppure tu il concetto della provocazione come sostituta dell'in vino veritas non l'hai capito? Vedo che anche iul, non lo affera...... Ho parlato di "false coscienze" che mai vorra' dire? Come si fa a dialogare con le "false coscienze", è possibile? Si puo' davvero sostenere un dibattito che ha per oggetto la questione maschile senza mettere sotto indagine, non il pensiero di chi parla/scrive, non le sue parole, ma la sua coscienza? E come si fa se non si ha la possibilità di "rompere i freni inibitori"? Ripassatevi la scuola del sospetto ed i loro mestri, adesso non c'ho tempo per troppe spiegazioni.....pace e bene fratelli... |
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15-05-2008, 08.04.08 | #30 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-03-2008
Messaggi: 70
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Il dialogo cessa quando ci si concentra sui problemi anzichè sulle soluzioni; quando si scarica tutta la colpa sull'altro e non ci si assume la propria parte di responsabilità; quando si ritiene l'altro incapace, corrotto, in malafede.
Il femminismo ha sbagliato perchè ha individuato il nemico nell'uomo, anzichè in una forma di società che fino a quel momento andava bene a tutti e due, uomini e donne. Ha voluto modificare il mondo non con lui ma contro di lui. E per riuscirci ha dovuto dimostrare la sua "inaffidabilità" trasformando ogni singolo uomo in un potenziale stupratore. Questo ha chiuso ogni possibilità di dialogo. Io non credo che siamo tutti buoni, ma che il buono sia in ognuno di noi ed è con quella parte che si può e bisogna comunicare. |