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13-05-2008, 16.26.08 | #12 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-05-2006
Messaggi: 143
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
iul,
Quello è un aforisma (c'ho messo sotto la mia firma), e gli aforismi, dovendo concentrare in una/due righe, decine o centinaia di righe di spiegazione, bisogna anche essere in grado di capirli.......purtroppo. Come fu previdenza virile e delicatezza verso la donna il decreto della Chiesa: "mulier taceat in ecclesia"! Fu nell'interesse della donna che Napoleone fece intendere alla troppo loquace Madame de Staël: "mulier taceat in politicis"! - e io penso che sia un vero amico delle donne chi oggi suggerisce loro: "mulier taceat de muliere"! Nietzsche |
13-05-2008, 16.39.50 | #13 | |
farabutta
Data registrazione: 05-02-2008
Messaggi: 327
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
E sospetto che ci siano tanti piccoli fiori anche nel Vostro universo. Ma se una diplomata cerca lavoro, perchè gli si offre degli incontri E' una mentalità diffusa e assurda, grave, gravissimo è percepire questo orrore come normale. E come se tu andassi a cercare lavoro da impiegato e ti offrissero incontri con la datrice di lavoro perchè? |
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13-05-2008, 18.08.34 | #14 | ||
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
Ossia, un'affermazione carica di un sessismo qualunquista, che finisce per giustificare, in un modo o nell'altro, tutte le reazioni misandriche che si conoscono, giustificando ogni ben nota chiusura verso le "ragioni maschili" che si vorrebbe portare avanti. Citazione:
Ti chiedo, inoltre, se questo "aforisma" - buttato lì come uno straccio vecchio - avesse qualche attinenza con la discussione che ha interrotto. Ti ringrazio sin da ora della tua risposta. |
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13-05-2008, 18.10.17 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2008
Messaggi: 61
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
O iulbrinner, Quello che scrivo si può dividere in due componenti: quella ironica, magari anche “psicoanalitica”; e quella argomentativa. Quella ironica diciamo che rappresenta il contorno di insalata, quella argomentativa invece rappresenta la bistecca. Ora, la tua portata mi sembra invece che sia composta di contorno con contorno di contorno, e non siamo mica tutti a dieta qui.. Sei tu che trasferisci la tua attenzione sul mio contorno perché non digerisci la bistecca. Ti rimando quindi di nuovo al mio post precedente. Mi fa piacere che hai rivisto e corretto il tuo fraintendimento. Poi, vedo che per confutare il mio “liberalismo” hai dovuto portarlo agli estremi (i quali io non condivido), bene, quindi mi permetterai di portare il tuo “regole della buona convivenza” ai suoi estremi, e cioè al “proibizionismo arbitrario”. Iulbrinner, probabilmente le donne non si offendono nella misura che tu ritieni di saper indicare, in quanto sono più intelligenti di quanto tu credi. Mi permetto di nuovo, a tal proposito, una "analisi selvaggia": nel manuale di psicologia sociale di Aronson - Wilson - Akert, (ed. il mulino), c'è un paragrafetto che si intitola "sessismo latente", te lo leggo: "Glick e Fiske [2001] hanno mostrato che questa ambivalenza può assumere queste due forme, il sessismo ostile o il sessismo benevolente. I sessisti ostili hanno visioni stereotipiche delle donne e le ritengono inferiori agli uomini (meno intelligenti, meno competenti, e cosi via). I sessisti benevolenti hanno visioni stereotipiche positive delle donne, di natura cavalleresca. Ma avere sentimenti stereotipici verso un gruppo, come fanno i sessisti benevolenti, può risultare dannoso per il bersaglio a causa della loro limitatezza. Il sessismo benevolente può anche spingersi oltre. Secondo Glick e Fiske, al di la delle apparenze, i sessisti benevolenti danno per scontato che le donne sono il sesso debole..... Nell' analisi finale, pertanto, sia il sessismo ostile che quello benevolente, anche se per ragioni diverse, servono a giustificare i ruoili sociali tradizionali e stereotipati delle donne." Buon appetito! |
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13-05-2008, 19.22.26 | #16 | ||
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
Quale, scusa? Io non ho né visto, né corretto miei fraintendimenti. Stiamo parlando dello stesso argomento? Citazione:
Osservo, semplicemente, l'ammissibilità di un modo di argomentare e dialogare che procede per colpi di mazza ferrata. Io, quantomeno, li giudico tali. Ciò di cui non ti accorgi, poi, è che li ha giudicati allo stesso modo - in diretta - la partecipante Cravo&Canela che ha reagito con il commento che, in contrapposizione frontale a quello di Sùmina e con il suo concorso, ha portato alla chiusura del topic. Li giudica tali anche Ornella, in questo argomento, ad esempio, ma io credo che il problema vero non sia stabilire a priori quale sia il limite di tollerabilità delle singole donne; è il banale e semplice criterio del rispetto che prescinde, sic et simpliciter, da supposizioni soggettive ed arbitrarie. Infine, da tanta analisi sui sessismi di tipo A e B, se ne ricaverebbe che il modo migliore di "dialogare" su questioni inter-sessuali, per non essere sessisti, sia dare libero sfogo alle espressioni più umorali - un pò come una coppia che, per comunicare, si tira i piatti addosso - confidando nel fatto che anche lei li sappia tirare con la forza necessaria (se no, lei rimane nei ruoli stereotipati e tradizionali del "sesso debole"). Io non mi annovero né tra i primi, né tra i secondi, per la semplice ragione che pongo il "rispetto" alla base di ogni relazione umana; sia che esso riguardi le donne, sia che riguardi gli uomini. Se per te questo significa “proibizionismo arbitrario” allora stiamo considerando due menù completamente diversi; mi sembra che le pietanze non siano tutte digeribili allo stesso modo... Rimane il fatto che io non sono in grado di "proibire" nulla - semmai, quella è facoltà dei moderatori - ma di discutere di ciò che ritengo appropriato per un dialogo civile e rispettoso, di quello, sì, esattamente come stai facendo tu dalla tua prospettiva opposta. Buona digestione! |
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13-05-2008, 21.57.47 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-05-2006
Messaggi: 143
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
Appunto Aristippo di Cirene, infatti io, prima di leggere il tuo messaggio che leggo solo ora, ho risposto proprio postando una frase di Nietzsche tratta da "Al di la del bene e del male"......che per chi ha letto Nietzsche , sa non essere la piu' "gradevole" verso il sesso femminile da parte del grande filosofo, e che se fosse ancora vivo, non potrebbe che condividere la mia, anche perchè, lui la capirebbe... Si vede che iul, Nietzsche non l'ha mai letto. |
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14-05-2008, 00.09.12 | #18 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2008
Messaggi: 61
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
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14-05-2008, 06.35.44 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-03-2008
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Credo che la frase di Sùmina sia condivisa da parecchi uomini, alcuni sicuramente, li conosco! ma non la trovo offensiva perchè l'attribuisco ad un modo di intendere l'intelligenza "maschile". Forse più analitica, razionale, pragmatica, che hanno anche molte donne, ma non tutte o, se ce l'hanno, la usano con parsimonia. Molti uomini per discutere preferiscono farlo fra di loro, se c'è una donna mette di mezzo sentimenti, emozioni, vissuto, tutti aspetti con cui gli uomini hanno meno dimestichezza e che spesso rallentano e deviano il percorso della discussione, dando l'impressione di perdere tempo.
Altrettanto vero che per attrarre un uomo non serve l'intelligenza. Inutile nascondercelo, sono le curve femminili ad attrarli, forse non solo quelle fisiche, anche quelle psicologiche, ma sempre curve (forse le stesse che rallentano le discussioni?). Il punto centrato da Iul è che quella frase, in quel contesto, ha interrotto un dialogo importante, ne ha negato l'attendibilità. Quel genere di frasi, inserite quando ci si sta aprendo, quando qualcosa comincia a smuoversi grazie all'impegno ed alla fatica di alcuni, suonano come attentati alla ricerca della verità, come se qualcuno manomettesse le rotaie su cui a fatica si sta avviando un treno. |
14-05-2008, 11.35.51 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-05-2006
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Riferimento: Quando il dialogo cessa
Citazione:
Caio Anagarika, intanto bisogna contestualizzarla, ovvero rammentare che è una risposta all'affermazione di Cravo&Canela secondo cui "In effetti mettendo in mostra solo altro, tipo l'intelligenza o la bontà o qualsiasi altra qualità positiva non attinente all'aspetto fisico e alla "carne", riscuote solo consenso platonico, se va bene, sennò riscuote solo calci in culo. In effetti di una donna intelligente a nessuno frega niente." E secondo in ordine, ma in primis per importanza, bisogna conosce "l'humus" da cui quella frase (di Cravo&Canela) ha origine, il retroscena culturale/ideologico, e mi "stupisce" (se non sapessi che lo sbotto di iul nasce da antichi rancori e che quella frase è quindi solo pretestuosa) che chi segue gli studi di genere da un'ottica maschile, quale iul sostiene di seguire, non riconosca, dato che lo riconosce anche chi di studi di genere non se ne intende affatto! Cmq dicevo, la prima cosa che sorprende, è che le donne ci dicano che gli uomini devono apprezzare in loro, una qualità che le donne non apprezzano negli uomini stessi ! Certo, a parole sì, ma se poi si va a guardare la realtà, ci accorgiamo che gli intellettuali di ogni tempo, i professori di ogni livello, da quelli delle media inferiori fino agli universitari, dal maesto elementare fino al genio dell' epoca (ma magari riconosciuto solo post-mortem, e quindi al tempo squattrinato), se non mettevano sul piatto della bilancia un cospicuo portafoglio/cc che sanciva la legittimità del loro "status intellettuale", sono stati sempre surclassati, in fatto di disponibilità del femminile, dagli arricchiti (ed ignoranti) di ogni tempo. Ne è piena la Storia ed il presente, ed è inutile quindi fare esempi, ma mi piace ricordare che Pablo Escobar, il piu' ricco e violento criminale della storia, (anche se forse la 3 elementare era riuscito a conseguirla...), aveva tante di quelle donne che non sapeva piu' dove metterle. Infatti alla sua morte, pubblicamente ben 700 donne....misero il lutto. Chissa quante quelle piu' riservate, e quante ancora, quelle passate solo una volta nei suoi castelli fatti di cocaina. I professori ed intelletuali colombiani invece, che prendevano uno stipendio da fame.....di quella cosa lì, non ne vedevano neanche l'ombra. Questo per chiarire che davvero non capisco da dove debba nascere l'obbligo morale maschile di apprezzare intelligenza/cultura nel femminile. Visto il pulpito dal quale arriva questa predica........che inizino loro a dare il buon esempio. E secondo, il secondo mito, quello che deriva dalla letteratura del tipo "Donna Moderna" o Cosmopolitan, è che l'uomo fugge le donne intelligenti e si acchiappa quelle stupide, perchè solo così......si sente superiore. E questo è davvero offensivo, anche se non detto implicitamente,sia per le donne, perchè implica che le donne che sono con gli uomini sono delle stupide , ed infatti la risposta di Cravo&Canela fu "Non a caso la maggior parte delle donne intelligenti sono single" il che conferma che la mia non è un'elucubrazione mentale, ma appunto che dietro quello che leggo in una singola affermazione, c'e' esattamente quello che vi ho letto, sia perchè se le donne intelligenti hanno tutto quello che posseggono quelle meno intelligenti , cioè le stupide dato che poi Cravo&Canela, una volta stuzzicata dice chiaramente quello che pensa "le donne intelligenti sono single"-> le stupide sono accoppiate, (di fatto, le mie provocazioni servono a questo, dato che versare il vino via web, ancora non si riesce, ma questo iul, non lo capisce....), sia perchè l'intelligenza femminile viene spacciata come un "eccedenza", come dire, noi abbiamo tutto quello che hanno le altre, e di piu'! e non si capisce perchè l'uomo non debba apprezzarci, se non che anche qui la ragione è, perchè e' stupido. L'elogio dello sciovinismo femminile insomma, perchè questo è detto, e ripetuto, e ri-ripetuto, e via discorrendo, da coloro che , a loro dire.....si mettono continuamente in gioco/discussione e che dicono agli uomini che non lo fanno a sufficienza/abbondanza. Forse quelle a cui manca qualcosa, sono proprio le donne "intelligenti", che per somigliare troppo agli uomini (cioe' quello che desiderano loro), finiscono per essere tanto maschili, fino a diventare la parodia del maschio, e dunque nè carne, nè pesce, ma che per farsele piacere bisogna ormai avere delle spiccate tendenze omosessuali. E se per farsi piacere una donna così, diciamo "la intelligente", bisogna essere gay, ma allora, perchè non andare direttamente con gli uomini? E da quì dunque l'affermazione....se è davvero "l'intelligenza" la qualità che mi "attrae", ma allora, perchè dovrei andare a cercarla da una donna? La cerco in un uomo. Nietzsche......concorderebbe. |
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