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21-04-2008, 19.02.12 | #12 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 23-05-2006
Messaggi: 143
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Riferimento: Nel deserto dei sentimenti
Citazione:
L'unico rapporto possibile tra il femminile di un uomo ed una donna, è un rapporto saffico. Citazione:
Gyta critica Arsenio di auto-erotismo, ed in tre righe, usa tre volte la parola "stesso": - Porre base e luci su se stessi. - Partire da se stessi (e arrivare a se stessi n.d.r) - Il gioco di spechi nella nosta stessa anima. E allora in cosa consiste la critica ad Arsenio? Semplice, la sua è " l'esatto contrario della capacità di indagine profonda", che sta per vaginale, perchè è "soddisfazione autoerotica", che sta per fallica. Anche dietro il filosofare, o meglio la critica "profonda" di Gyta, si cela il "conflitto dei sessi" il monologo della vagina che critica il fallo di autoerotismo. Essì, e' proprio un bel teatrino quello di Gyta, se non fosse che questo è uno spettacolo che , per le volte che viene rappresentato, inizia a dare la nausea..... Saluti. |
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21-04-2008, 20.10.16 | #13 | |||
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Sono d'accordo! Al di là delle limitate sintesi delle evoluzioni del pensiero umano esiste l'essere umano che non è sempre e solo frutto condizionato dell'epoca storica in cui vive ma intimamente capace di porsi domande sul proprio sentire e sul significato della propria vita, e molto probabilmente il problema di appartenenza al ruolo maggiormente gettonato giunge laddove l'autoanalisi difetta! Citazione:
Le generalizzazioni non portano da nessuna parte! Questa la critica: Citazione:
Non esiste nessuna Iside, nessun Macho: solo ciò che portiamo nella nostra testa! Gyta |
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21-04-2008, 22.02.30 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-05-2006
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Riferimento: Nel deserto della ragione
Citazione:
Intellettualizzazione della persona????? Ma se la cultura e tutto cio che gli è parente prossimo è in caduta libera? Il problema di oggi è la stupidità di massa, ma se negli USA si parla della nuova generazione come "della più grande massa di idioti nella storia degli Stati Uniti"? Link E termini come "Tramonto dell'occidente" li hai mai sentiti? Galimberti ha detto di recente che gli alunni delle scuole superiori hanno perso dal loro vocabolario quasi 1.000 parole rispetto ai ragazzi della stessa età di soli pochi anni fa... Ecco quello che pensa Galiberti dell'Intellettualizzazione della persona: http://it.youtube.com/watch?v=4-2bDkAs9GA Ho citato lui, ma guarda che di "gente" che ha detto, ben prima di lui che l'intelletto in occidente stava diventando una merce sempre piu' rara ce ne sono stati diversi eh, "gente" come heiddeger, nietzche, etc. La verità l'ha detta l'antropologa Ida Magli, una donna grande (una combinazione veramente rara...): “Fin dall’antichità il padre è stato per le donne e per i figli quello che oggi è lo Stato: protettore, dispensatore di beni, giustiziere, garante del futuro. Ma è stato anche il modello per i figli maschi sul quale misurarsi, con il quale gareggiare, dal quale attingere forza, prestigio, sicurezza in se stessi e del proprio posto nella società. La dimensione paterna veniva rispecchiata nella trascendenza, nell’aldilà […] con il crollo del padre, è praticamente crollata tutta la struttura della famiglia sulla terra, almeno in Occidente […] Lo Stato socialista ha assunto un volto sempre più coercitivo perché ha accentrato su di se anche le funzioni della famiglia che non c’è […] il ragazzo è obbligato a frequentare per molti anni una scuola dove trova falsi padri, ossia insegnanti di sesso femminile che dovrebbero svolgere il ruolo di autorità e d’insegnamento dei valori sociali al posto dei padri. […] Il problema dei figli maschi dunque è veramente tragico. Forse perfino l’incremento dell’omosessualità maschile ha la sua prima causa in questo: il maschio cerca un altro maschio, fisicamente maschio, perché non esistono più le funzioni sovrabiologiche svolte dalla mascolinità. Terribile inganno, come è evidente: non è mai nella pura fisicità che l’uomo trova la risposta e il soddisfacimento dei suoi bisogni cognitivi, simbolici, trascendenti. Il futuro si presenta, dunque, per l’Occidente, come un palazzo in rovina che finge di essere un palazzo in costruzione. Naturalmente questo non significa che dall’emancipazione delle donne si possa o tantomeno si debba tornare indietro. Si tratta invece di rendersi conto che eliminare o sostituire i maschi nelle strutture del potere non significa aver stabilito una società più giusta o meno coercitiva. Lo Stato, collettivo e impersonale, esercita un potere dominatore e autoritario molto più pesante di quello del padre; ma soprattutto non disegna una nuova immagine dell’uomo. C’è un bisogno disperato di invenzione. Sia permesso a una donna confessare che se l’aspetta dai maschi.” L'Occidente si inabissa come il titanic, ed è naturale che i posti di salvataggio vengano riservati alle donne. Questo è il significato antropologico dell'ascesa femminile nella società. (anche su questo la Magli ha scritto un articolo, se interessa lo riporto.) |
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21-04-2008, 22.59.48 | #15 | |
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
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Riferimento: Nel deserto della ragione
Citazione:
Apprezzo molto, sinceramente, la tua volontà di edulcorare ed "ammorbidire" la portata della questione; ma, altrettanto siceramente, credo che tu non ne abbia del tutto compreso i termini e le dimensioni socio-culturali. Oltre che le conseguenze sul piano sociale ed individuale. |
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22-04-2008, 00.46.40 | #16 | |
a sud di nessun nord
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
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Riferimento: Nel deserto della ragione
Citazione:
Spero, sinceramente, che tu riesca a trovare il modo e il tempo per spiegarmela meglio. |
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22-04-2008, 12.39.34 | #17 | |
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
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Riferimento: Nel deserto della ragione
Citazione:
Se ad oggi non hai visto le dimensioni del fenomeno è, probabilmente, perché non le vuoi vedere. Ma, tanto per gettare un sasso nello stagno della ragione stagnante, riporto una notizia recente (solo una tra le tante che si potrebbero riportare) che illustra efficacemente quale sia l'atmosfera culturale - o, meglio, la cappa di piombo - sotto la quale è stata posta la condizione maschile nel nostro tempo. Alla onnipotente Iside sono state attribuite potestà normative e sanzionatorie che trasformano gli uomini in imputati perenni ed il mondo femminile in un arbitrario giudice privo di controllo; il codice osservato non ha forme oggettive ma scaturisce dal "vissuto personale" della donna, vero codice contemporaneo non scritto e completamente soggettivo del bene e del male odierno. Dalla stampa (mi sembra il Messaggero). Lui fissa lei con insistenza senza parlare: condannato a 10 giorni di arresto LECCO (17 aprile) - Seduti nello stesso scompartimento del treno regionale Sondrio-Lecco-Milano. Nessuno dei due parla. L'uomo, però, fissa lei insistentemente, tanto da indurla a denuciare il fatto a un agente della polizia ferroviaria una volta giunta a destinazione. Il giudice Paolo Salvatore non ha avuto dubbi ed ha condannato l'uomo, poco più che trentenne, di Mandello del Lario (Lecco), a 10 giorni di arresto e 40 euro di multa, con la sola consolazione che rientrano nell'indulto. La signora, 55 anni, aveva raccontato che il giorno prima l'uomo si era seduto «un po' troppo» vicino a lei, dopo averle fatto spostare il cappotto. I fatti risalgono a tre anni fa. La difesa, che ha annunciato l'appello, sostiene che l'uomo aveva guardato quella donna solo perché casualmente seduta davanti a lui. Il malcapitato non era abbastanza "uomonuovo" e doveva essere punito. Benvenuto nella sconfortante realtà dell'uomonuovo e della sua padrona Iside. |
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22-04-2008, 16.03.20 | #18 | ||
Ospite
Data registrazione: 18-03-2008
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Riferimento: Nel deserto dei sentimenti
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Ciao a tutti! Ho letto con grande interesse il brano che Vero propone e in molti passaggi mi ha commosso...allora oggi ho pensato di riportare qui, e condividere, qualche riga di un libro di Philip Roth che sto leggendo, l’altra sera leggevo questo: (sono una lei e un lui che si incontrano e il libro si regge sui loro dialoghi) “Non hai quasi aperto bocca. Fai sempre così, sai, quando sono qui.” ‘Sto ascoltando. Ascolto. Sono un écouteur, un audiofilo. Sono un feticista delle parole altrui.’ “Ummm. E’ davvero erotico, averti qui ad ascoltare.” ‘Non è poi così strano.’ “No, vero?” Inganno di P.Roth Mi è piaciuto molto “audiofilo”...anch’io mi ritrovo spesso ad ascoltare, affascinata, le storie che le persone mi raccontano, le parole che usano, i toni scelti per dare colore..e poi mi piace lo ‘scambio di mondi’ che avviene nell’incontro, mi piace essere contagiata dalla risata dell’altro, mi piace lo slancio empatico verso l’altro..lo slancio reciproco, mi piacciono le esperienze raccontate, le emozioni scambiate..le debolezze non nascoste che ci fanno più forti contrariamente a quanto si pensi.. Quindi riassumendo, allegramente, mi viene da dire: audiofila? incontrofila? risatofila? empaticofila? esperienzofila? emozionofila? debolezzofila? sarebbe bello che ogni scambio tra persone fosse farcito di tutto questo, ogni tipo di incontro ed in particolare quello tra uomini e donne...siamo diversi ed è questa diversità la vera ricchezza che andrebbe scambiata e, pensando a questo, mi è venuto alla mente un bellissimo brano di Umberto Galimberti del quale riporto, qui, uno stralcio, anche se molti sono i passaggi belli e poetici: [...]“Dunque c’è una differenza tra il maschile e il femminile e coloro che la negano, la possono negare solo in quanto hanno già negato psiche, inconscio, sentimento e sesso. Dopo questo sacrificio nasce l’indifferenza tra maschile e femminile o, come oggi si preferisce dire, la parità dei sessi. Una parità che, come ognuno può vedere da sé, è giocata sul modello maschile che conosce solo la luce chiara del giorno in opposizione alla luce nera della notte, mai quelle albe e quei tramonti dove le due luci si con-fondono. Ma psiche, inconscio, sentimento e sesso[...]non sono accessibili se non con un pensiero con-fusivo o, se si preferisce, sim-bolico, capace di ‘mettere assieme’ gli opposti, in quell’ambi-valenza, dove l’uno vale l’altro (e non dove l’uno vale perchè nega l’altro) e perciò si muove in quell’accoglienza che riconosciamo agli anfiteatri (ambi non deriva da bis, ma da amphì) dove, disposti uno di fronte all’altro, i due teatri si guardano affacciati.” Parole nomadi. Femminilità. U.Galimberti. ...si muove in quell’accoglienza che riconosciamo agli anfiteatri, uno di fronte all’altro...questo passaggio lo trovo bellissimo! Siamo diversi..e la ricchezza sta nel reciproco scambio..troppo spesso, però, ho constatato quello che Arsenio riporta in molti suoi interventi. Ieri sera parlavo con entusiasmo dell’argomento e riportavo stralci del brano di Morelli ad un gruppetto di persone e, ho notato, che parlare di uomini che sanno essere teneri, sconfina troppo spesso -nella mente degli uomini- in idee di perdita di virilità e subito si creano chiusure che impediscono la continuazione del dialogo...me ne dispiace...perchè non si tratta di questo, ma di coniugare l’essere uomo con lati femminili, che pure gli uomini hanno in loro stessi, ottenendo un risultato sempre molto erotico. azzurra |
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22-04-2008, 16.26.14 | #19 | |
a sud di nessun nord
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Riferimento: Nel deserto della ragione
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Ho chiaramente sbgaliato l'utilizzo dei termini, hai ragione. Io intendevo (e da quello che seguiva nell'intervento forse si capiva) l'aumento del lavoro "intellettuale" (il terziario) rispetto a quello del settore primario e secondario, ha imposto un cambiamento organizzativo e culturale della società radicalmente innovativo rispetto al passato. La cultura è in sfacelo se la intendi come accumulazione di sapere tradizionalmente inteso, ma oggi, rispetto a qualche tempo fa, si conoscono molte più informazioni "funzionali" in merito al sistema economico, democratico e civile di uno stato. Se si fa riferimento alla cultura umanistica (o cultura generale) credo la situazione sia quella da te paventata, ma converrai che l'evoluzione della società ha determinato anche una crescita esponenziale in altre branche del sapere funzionali all'andamento e all'organizzazione della società odierna. Si pensi ad esempio alle conoscenze informatiche ampiamente diffuse in un numero sempre più alto di persone. Anche l'operaio o il contadino naviga su internet, scarica musica, capisce a meraviglia il funzionamento di un cellulare. Poi è vero non si conosce il nome del presidente della repubblica o cosa significhi "albeggiare", ma questo è un altro paio di maniche. Volevo dire che la nostra è una società più "mentale" e meno "pratica", e questo poteva essere un'ipotesi per individuare le ragioni del declino del ruolo maschile tradizionalmente inteso. Tesi azzardata, me ne rendo conto. Molto bello l'articolo che citi. E' vero, l'uomo è chiamato a reiventarsi e sta cercando di farlo attraverso il dialogo con il genere opposto. La battaglia ideologica non porta a niente. L'unica cosa che posso contestare all'articolo è la frase: "Sia permesso a una donna confessare che se l’aspetta dai maschi". Ecco, questo mi fa dubitare. Una donna che si dà per "risolta" ed è piena di aspettative nei riguardi del maschio. Credo che anche la donna abbia ancora bisogno di invenzione. Le conquiste raggiunte con il femminismo hanno dato tanto, ma a me sembra che anche la donna sia rimasta lungo il guado e non abbia raggiunto la sponda di un ruolo nuovo, dove all'identità vecchia "condizionata" si sostituisca un'identità nuova "autodeterminata" realmente rispettosa dei propri bisogni intellettuali, fisici ed emotivi. |
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22-04-2008, 16.49.41 | #20 |
Ospite abituale
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Riferimento: Nel deserto dei sentimenti
quote Azzurra:
Siamo diversi..e la ricchezza sta nel reciproco scambio..troppo spesso, però, ho constatato quello che Arsenio riporta in molti suoi interventi. Ieri sera parlavo con entusiasmo dell’argomento e riportavo stralci del brano di Morelli ad un gruppetto di persone e, ho notato, che parlare di uomini che sanno essere teneri, sconfina troppo spesso -nella mente degli uomini- in idee di perdita di virilità e subito si creano chiusure che impediscono la continuazione del dialogo...me ne dispiace...perchè non si tratta di questo, ma di coniugare l’essere uomo con lati femminili, che pure gli uomini hanno in loro stessi, ottenendo un risultato sempre molto erotico. azzurra Ciao Azzurra... quoto,condivido,appoggio,ribad isco,affermo...quanto scritto da te... Sembra davvero che molti uomini siano sulla difensiva,come se volessimo togliere o impiantare loro "qualcosa" di mancante...da li la loro reazione...quando è solo una parte di loro,dimenticata o non considerata,e dunque non accudita...peccato pero'... ciao |