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16-03-2008, 13.41.12 | #22 |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
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Riferimento: Legami!
Le pratiche sessuali oggetto di commento vengono lette dalla psichiatria come parafilie e quindi come patologie solo in ragione del grado di intesità al quale sono vissute.Sembra sensato ritenere che nell'agire il sesso la dipendenza assoluta da una qualunque pratica 'diversa' sia causa di un certo 'danno' verso sè stessi malgrado il fatto che chi si trova in quella situazione apparentemente non stia facendo del male a nessuno e magari ne parli in termini estatici.Come spesso, è una questione di quanto e di come e non di cosa, notoriamente la fantasia arricchisce il sesso, altrettanto le fantasie femminili sono abbastanza spesso irrealizzabili quanto indicibili, ma non per questo inopportune o in odore di patologia, a meno che non diventino totalizzanti per la sfera sessuale, cosa proprio non infrequente.Questo in generale.
Nel particolare di quanto state discutendo, per me uomo è difficile vivere il coinvolgimento di una pratica sessuale 'diversa' che non sia in buona parte frutto dell'estemporaneità e del caso o di un sottostante rapporto intellettuale 'erotico':in teoria tutto può accondiscendere al sesso, parlare con una donna e sentire la voglia di legarla per ritualizzare con accentuazione clamorosa la sua passività mi può anche piacere per le prime due o tre volte a seconda di chi ho di fronte, al di là del fatto che poi la leghi o meno, dopo però mi toglie il piacere di giocare legame possesso e attrazione su di un piano soltanto mentale e allo stesso tempo sperimentarlo fisicamente come ancora più inequivocabile.Lacci, corde e qualunque derivato 'parafiliaco' se diventano must irrinunciabili o anche solo pratica non infrequente mi appaiono subito come protesi mentali e oggetti privi di qualunque significato erotico. |
16-03-2008, 20.02.23 | #23 | ||
io Panda
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Riferimento: Legami!
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Qui non pensi di estremizzare? Se per erotico intendi sessuale... queste inclinazioni impropriamente chiamate "perversioni" sono definite proprio con il nome di "parafilie sessuali". Dunque il richiamo lo si scorge nel nome. Ma qui non si discuteva di parafilie -dove la sudditanza è uno stato necessario per raggiungere l'eccitazione-, ma si discuteva del bondage come fantasia... quindi come nasce... e a questo proposito apprezzo le tue ipotesi di un certo contesto intellettuale, o situazioni ecc...ec... ^^ |
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16-03-2008, 23.04.16 | #24 |
Ospite abituale
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Riferimento: Legami!
la ragione psicologica di entrambi i ruoli potrebbe essere la ricerca di ripristinare qualcosa che esisteva ed è andato perso. Qualcosa che è diventato deprecabile nel pubblico, ma era necessario nel privato, nell'intimo. La "parità" fra i sessi, l'interscambiabilità fra uomo e donna può aver provocato una caduta di tensione sessuale con conseguente crisi dei rapporti.
Le donne che desiderano un uomo che le domini sanno che non lo ammetterebbero mai nemmeno a se stesse ed anche gli uomini faticano ad ammettere di voler dom(in)are una donna, ma se si pone tutto sul piano del gioco, della trasgressione, allora diventa possibile ed eccitante. Certo era meglio quando bastavano gli sguardi |
17-03-2008, 08.22.31 | #25 | |
io Panda
Data registrazione: 28-03-2006
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Riferimento: Legami!
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uhm... penso che sia una visione molto limitata della questione. Perdonami, ma se fosse tutto qui, le coppie omosessuali che prediligono la stessa pratica dove le mettiamo? |
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17-03-2008, 09.53.34 | #26 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Legami!
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il ramo rubato, il corsivo sarà tuo. prima di tutto una considerazione a proposito del titolo: "Legami!" e non "Amore, ho ha la fantasia di essere legato da te...!". Non so se tu l'abbia pensato in questi termini. Un'espressione come quella di "Legami! può far pensare maggiormente al piano dell'atto di esser legata/legato, più che alla fantasia, alla mera immaginazione. Perchè secondo voi molte fantasie sessuali femminili (ma a volte anche maschili) fanno riferimento all'atto della cattura, o dell'immobilizzazione. Qual'è la molla che scatena secondo voi questa mistica attrazione per le corde? -Cosa intendi con mistica attrazione per le corde? Cosa intendi con l'aggettivo "mistica"? Dai forse alla parola il senso dell'esser-misterioso? Insondabile? Indicibile? Incomprensibile? - Perchè? Si potrebbe dire "semplicemente" perchè nella sfera erotica la fantasia di esser-legati così come quella di legare sono una variazione sul tema del-"la" passività femminile, nonchè del -"la" attività maschile, il loro stigma. - Parli di molla che scatenerebbe la fantasia e/o l'atto di esser legata e di legare, di esser-co-stretta e di co-stringere. La metafora della molla mi fa pensare al verme nella mela che in modo clandestino determina precise trasformazioni all'interno della stessa. Ma se nel caso del verme e della mela sappiamo bene di cosa parliamo, non lo sappiamo affatto nel caso della molla scatenante la fantasia e/o l'atto dell'esser-legata e del legare. In che rapporto stanno molla ed organismo umano? Si darebbe in qualche maniera una molla che scatenerebbe una certa fantasia ed un certo atto. E fuor di metafora? In cosa consisterebbe la molla? E dove sarebbe localizzata? Nella testa forse? Nel cervello? In qualche ghiandola endo-crina? D'altronde è di moda l'attribuzione di molti fenomeni sessuali a precise ghiandole a secrezione "interna". Le ghiandole endo-crine ormai dominano e con esse il business delle case farmaceutiche....... Nella sfera del sessuale in-fatti il testosterone fa la voce grossa, determinanando tanto l'esser-maschile quanto l'esser-femminile... Lo vedete come un atto di trasgressione (magari improprio e delirante) o pensate che in qualche modo appartenga naturalmente alla logica dei meccanismi amorosi? Qui operi una generalizzazione pericolosa, giacchè anche solo per porre la possibilità che l'atto del legare e farsi legare sia estensibile al-"la" logica de-"i" meccanismi amorosi, bisognerebbe conoscere i meccanismi amorosi di ciascuna delle categorie, di ciascuno dei tipi che formano l'umano. Anche qui realizzare indagini statistiche sarebbe una bell'impresa. Le indagini statistiche......L' intervistatrice per strada: " Senta mi scusi, ma lei a letto si fa legare dal suo uomo?" E via verso ipotesi statistiche in-finite.... Posso dirti senz'ambagi che non appartiene alla "logica" dei miei "meccanismi" amorosi. Quando amo, non tendo, non sono la spinta a legare, co-stringere (stringere insieme, a praticare il bondage), bensì a s-legare, a far muovere il più possibile.......Lungi da me l'idea di piazzarmi mollette sullo scroto.... Franco |
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17-03-2008, 10.09.34 | #27 | |
Lance Kilkenny
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Riferimento: Legami!
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intendevo l'accezione non patologica di parafiliaco che per questo ho virgolettato.Una fantasia poi realizzata di bondage è possibile come frutto della situazione e dell'intreccio di due menti, se però assume i caratteri seriali della tipologia, ma nel mio caso anche solo se diventa una abitudine relativamente frequente, a me personalmente viene a noia. La catalizzazione in atti tramite strumenti di pensieri e fantasie ne causa sempre necessaria riduzione e semplificazione. Senza farla troppo mistica, il senso mio personale del giocare col sesso (gioco potenzialmente noiosissimo) è cercare prima che trovare (ricerca che non necessariamente darà esiti..) punti di leva che lei non sappia di avere o che non sappia di avere espressi nel modo in cui a te appaiono.Se 'io' inizio a legarti ed entrambi sappiamo che abbastanza spesso ti legherò, ben presto quel gioco tenderà allo svuotamento di senso esattamente come qualunque cosa troppo definita venga percorsa e ripercorsa mentalmente o fisicamente, l'interazione a quel punto rimane un rito esteriore senza più nessun potere.Perchè 'legarti' con corde o lacci vincola il numero delle posizioni mentali possibili nell'atto del porsi nei confronti dell'altro scegliendo 'ruolo', sfumature di ruolo, dimensioni. |
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17-03-2008, 10.11.30 | #28 | |
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Riferimento: Legami!
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..ma nelle coppie omosessuali non scatterebbero le stesse dinamiche? cioe uno il ruolo "attivo-maschile" e uno "passivo-femminile" alla stessa maniera di quelle etero? PS: lo chiedo solo per colmare la mia ignoranza! |
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17-03-2008, 10.20.46 | #29 | |
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Riferimento: Legami!
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secondo me non e' solo sul piano del "gioco" a voler instaurare queste dinamiche fra uomo che vuole dominare e la donna che vuole sentirsi "sottomessa"...detto cosi sembrerebbe una provocazione contro l'idea della parita fra uomo e donna pero trovo che questo sia molto piu profondo e reale di quanto poi si voglia ammettere in pubblico...diciamo che la donna oggi porta pure lei i pantaloni ma sotto preferisce sempre le mutandine di pizzo.. |
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17-03-2008, 10.25.16 | #30 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Legami!
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Le motivazioni psicologiche che inducono ad una pratica sessuale piuttosto che un’altra, possono avere cause completamente differenti o addirittura la stessa causa in pratiche sessuali che sembrano apparentemente opposte. Ciò che induce al sadismo per esempio, può essere originato dallo stesso stimolo che trova eccitamento nel masochismo. Non andrei quindi a catalogare, come vorrebbe fare la peggior psicologia da battaglia, le varie parafilie attribuendo per ognuna di esse precise origini psichiche. La risposta eccitativa che ne deriva dal bondage poi, e come per qualsiasi altra pratica, è diversa da soggetto a soggetto ed ognuna di queste ha la sua unica ed incomparabile storia che si origina e prende forma nella mente del praticante. Nel bondage, per colei o colui che viene legato, esiste una richiesta di sottomissione ove entrano in gioco raffinati elementi di coinvolgimento cerebrale che offrono un prolungato eccitamento che viene interrotto, ed un po’ rovinato, con l’atto finale della penetrazione. L’eccitamento è il legare o l’essere legati…quello è il lasso di tempo in cui la mente dei partecipanti è libera di spaziare nella fantasia alla ricerca di quelle risposte le cui domande provengono da chissà quali esperienze vissute in passato. In tutte le pratiche sessuali “inusuali” è necessario a mio avviso tener conto di una questione fondamentale che mi pare nessuno di voi abbia puntualizzato, ovverosia l’affinità ed il grado di conoscenza della pratica da parte dei due “giocatori”. E’ importante, se non essenziale, per una buona riuscita del gioco, che i partecipanti cerchino da questo lo stesso tipo di risposta. La conoscenza del partner, dei suoi limiti, dei suoi piaceri e il grado d’intesa e di affinità tra i due non possono che sortire effetti positivi sulla coppia…è piuttosto da curare la mente di coloro che pensano il contrario e non hanno il coraggio, un po’ per paura, un po’ per vergogna, di addentrarsi nella conoscenza delle varie parafilie. Quando una coppia inizia a giocare con esse è necessario provare per gradi perché solo in questo modo si possono scoprire, un po’ per volta, quelle risposte accennate sopra. Ci si prende per mano e si cammina assieme, fermandosi quando l’altro resta indietro o provando ad avanzare lentamente se il partner è più avanti. Così facendo non ci potrà mai essere nessuna imposizione di uno sull’altro e tantomeno alcuna malattia da curare. Il bondage fra le altre cose, è un’arte che se non si conosce e non si affronta per gradi, può diventare pericolosissima. La totale immobilizzazione può impedire la segnalazione di eventuali segnali di stop e lasciarsi andare troppo, non mantenendo il dovuto autocontrollo, può comportare seri danni fisici. Un mio conoscente, artista con la sua compagna del genere in questione, mi raccontava dei giochi come fossero opere sapendole descrivere con quell’enfasi poetica che tanto appassiona…mi raccontava di corde particolari che strette in un certo modo lasciavano “geroglifici” sulla pelle per un totale e piacevole coinvolgimento cerebrale di coppia, mai provato con l'uso di altre pratiche. |
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